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Autore: Miss Chanel    12/08/2011    5 recensioni
Questa fan fiction parla dei momenti vissuti tra Chuck e sua figlia.
Come sarà il nostro tanto amato Bass-tard versione papà ?
Leggete e scoprirete!
KISS KISS
Camy
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento una voce familiare e con fatica apro gli occhi, vedo papà con in braccio uno scricciolo avvolto dalla coperta in cashmere che mi aveva regalato Serena.
“La mia nipotina”sussurra, mentre culla quella che sembra la mia bambina.
“Papà”sussurro con voce flebile
“Melanie, ti sei svegliata!”mi urla venendomi in contro insieme alla piccola.
“Papà che bello vederti”sussurro ancora cercando di sorridergli, lui si avvicina verso di me e mi mostra la più bella bambina che io abbia mai visto. Ma la cosa che più mi colpisce sono i suoi occhi.
I suoi fantastici occhi.
Azzurri, azzurri come il mare più puro, azzurri come il cristallo più lucido azzurri come quelli di Will. Non riuscivo a distogliere lo sguardo da quelle iridi, mi sembrava di affogare nell’ oceano guardandoli attentamente. Sono caldi, rassicuranti pur essendo quelli di una bambina. La pelle ancora era rosastra per via del parto, ma aveva la boccuccia piena e a forma di cuore tipica dei Bass.
La bambina più bella che avessi mai visto.
“Questa è la tua bambina”mi sussurra papà, io sforzandomi le do un lieve bacio sulla fronte.
“Vado a chiamare tua madre”mi dice in fretta uscendo con la piccola, ma cosa mi è successo ?
“Amore mio!”urla la mamma entrando e abbracciandomi seguita da lei entrarono anche la nonna e tutto il resto della famiglia, tranne Vicky, Serena, Nate e William.
“Dov’è Will ?”domando mentre mamma inizia a piangere e tutti si incupiscono, poi entra un’ uomo sulla cinquantina con una cartella in mano e una scialba infermiera al suo seguito.
“Miss. Bass, vedo che si è svegliata”mi dice tutto allegro
“Si”rispondo ancora un po’ intontita
“Perfetto, tra poco faremo gli accertamenti”mi informa l’ uomo
“Senta sa cosa mi è successo, perché ricordo che tutto si è fatto nero e poi..”spiego iniziando ad avere un po’ di emicrania 
“Ha fatto un’ incedente, vede l’ autista del taxi è stato preso in pieno da un’ autista ubriaco e che aveva fatto uso di sostanze stupefacenti”mi risponde
“Ora è tutto più chiaro, ma sa dirmi le condizioni di William Archibald ?”domando, mentre il dottore fa una smorfia triste e prende un grande respiro.
“Vede per proteggerla il signor. Archibald diciamo che le ha fatto da scudo e l’ impatto è stato troppo violento è  un miracolo che la bambina sia viva”mi risponde un po’ triste, io inizio a piangere.
“Non può essere”urlo mentre singhiozzo, mia madre mi viene ad’abbracciare e io continuo ad’urlare. 
“Mi spiace, la lascio un’ attimo con i suoi parenti”s’esprime l’ uomo mentre esce seguito dalla donna.
“Mamma dimmi che non è vero!”urlo sconvolta 
“Tesoro, vi ha fatto da scudo è stato un gesto nobile”mi dice mamma, mentre mi accarezza i capelli.
“Dov’ è la mia bambina la voglio tenere in braccio”dico a mia madre tra un singhiozzo e l’ altro, papà si avvicina e mi porge con cautela la piccola, che prendo e accarezzo è l’ unica cosa che mi è rimasta di Will.
“Ti lasciamo da soli ?”mi chiede Ed
“Si, grazie Edward”sussurro mentre guardo la piccola
“Cara, non hai dato un nome alla bambina”mi informa nonna, con cautela e dolcezza.
“Voglio che si chiami Nicole Isabelle Archibald”pronuncio, mentre dico il primo nome della mia bambina ripenso a quel pomeriggio:
“Hey Will se tu un giorno avessi un bambino come lo chiameresti ?”gli aveva domandato Fred, subito dopo aver finito di giocare alla famiglia.
“George!”urlò sicuro lui mentre calciava un pallone da calcio
“E se è femmina ?”gli avevo chiesto curiosa io
“Io avrò un maschio”rispose secco lui
“Dai Will!”urlai io
“Nicole, contenta ?”
“Noi usciamo”richiama l’ attenzione nonna
“Mamma voglio che entri Serena”ordino a mia mamma
“La chiamo”mi risponde uscendo dalla porta, guardo la mia bambina..
“Melanie volevi parlarmi”dice afflitta Serena ha i capelli scombinati, il mascara su tutta la faccia e delle borse sotto gli occhi.
“Mi dispiace”sussurro iniziando a piangere lei corre verso di me e mi abbraccia cercando di non schiacciare la bambina.
“Come si chiama la bambina ?”mi sussurra all’orecchio
“Nicole”le rispondo con lo stesso tono usato da lei
“Il nome che piaceva a Will”dice, poi si alza mi fa un sorriso e si siede sulla sedia accanto al letto.
“Posso prendere in braccio la mia nipotina ?”mi chiede
“Si”le rispondo, dopo incomincio a piangere anche Serena inizia a piangere.
“Il mio bambino non c’è più”sussurra mentre le lacrime scendono copiose dai suoi occhi stanchi.
Poi dalla porta entra l’ infermiera.
“Scusi, ma deve allattare la bambina”mi dice l’ infermiera, prendendo Nicole e mettendomela addosso; io mi tolgo il camice con qualche difficoltà, con le spiegazioni dell’ infermiera  riesco ad allattare la piccola.
“Questa piccolina, è un miracolo che sia viva”commenta allegra“Senta deve compilare i dati anagrafici della piccola”mi informa
“Oh, va bene. Quando potrò portarla a casa ?”chiedo mentre Serena è uscita, probabilmente per trovare conforto da mamma.
“Ecco, tenga”dico alla signora porgendole il modulo che mi aveva dato qualche minuto prima.
“Tra uno due giorni”mi risponde 
Stringo la mia piccola, lei è l’ unica cosa che mi è rimasta .
“Melanie”sussurra Vicky entrando nella stanza e sedendosi al posto di Serena.
“Victoria, voglio che tu adesso mi abbracci”le ordino iniziando a piangere e lei prende la piccola e la da un attimo all’ infermiera e mi abbraccia con tutta la forza che possiede.
Poi si distende accanto a me e mi stringe la mano, entrambi guardiamo il soffitto.
“Il funerale è tra due giorni”sussurra, mentre le lacrime scendono dai nostri occhi.
Dopo quella frase rimaniamo in silenzio, non c’è nulla da dire.
2 giorni dopo..
Sono distesa sul mio letto, indosso una felpa grigia infeltrita che era di Will e piango, singhiozzo e muoio dentro.
“Amore, devi prepararti”mi avverte mamma entrando nella stanza
“Non ho il coraggio di venire, vuol dire che lui non c’è davvero più”sussurro, mia madre si distende accanto a me e mi accarezza i capelli.
“Ti voglio bene”mi dice, mi fa sentire meglio per qualche istante.
“Dov’è Nicole ?”domando girandomi verso di lei
“E’ con il “nonno”” mi dice abbozzando un sorriso
“Nonno Chuck”pronuncio, mai avrei pensato di dirlo
“Si e “zio” Ed che cerca di farla ridere”commenta, ci mettiamo a ridere come due sciocche.
“Mamma, sceglimi tu il vestito”le chiedo mentre ricomincio a piangere, lei mi da un bacio sulla nuca e va verso l’ armadio.
Appoggia l’ abito , le scarpe, le calze, la borsa e gli occhiali sul letto tutto è rigorosamente nero.
Mi alzo dal letto e mi spoglio un brivido mi percorre da capo a piedi vado dentro la cabina della doccia e metto l’ acqua al massimo. Appena esco prendo l’ accappatoio e mi ci avvolgo, prendo della lingerie che metto velocemente, poi mi infilo le calze nere e senza successo tento di mettermi l’ abito che mamma aveva scelto per me, io avevo partorito da poco non mi entravano i vecchi abiti.
“Mamma!”urlo, mentre mi distendo sul letto.
“Dimmi”mi risponde amorevole
“Il vestito è piccolo”mi lamento
“Si, ci ho riflettuto dopo Dorota è andata a prendertene uno”mi spiega uscendo dalla stanza, intanto mi guardo allo specchio e ripenso al mio tredicesimo compleanno.. Quando lo vidi nello specchio che mi guardava con in mano una scatola. Adesso non potrà più accadere.
Non mi trucco, non faccio nulla ai capelli resto come sono perché non ho le forze di truccarmi o raccogliere i capelli in uno chignon.
Poi la porta si apre di scatto mia madre entra e mi da un abito nero.
“E’ una 44”mi dice”Dovrebbe starti, adesso vado a prendere gli ombrelli”si dilegua, mi dirigo verso la finestra e scosto le tende piove a dirotto anche il cielo è triste della sua scomparsa.
Esco dalla stanza e vedo papà che mette Nicole nel passeggino dell’ Inglesina.
Scendo le scale e prendo la mia bambina in braccio, l’ avvolgo in una coperta.
“Voglio portarla in braccio”dico a papà
“Amore fa freddo, non dovrebbe nemmeno uscire di casa. Mettila nel passeggino e mettile sopra la coperta rosa”mi consiglia lui, a cui do ragione insomma a più esperienza di me.
Arriviamo davanti alla chiesa dove avevamo celebrato anche il funerale di Rufus, fuori ci sono un paio di persone che parlano mentre la chiesa è piena.
Serena piange a dirotto, Nate la tiene stretta e non piange solo perché vuole fare forza a Serena, mamma tiene forte la mano di papà e io.. Piango, entriamo subito in chiesa perché ha ripreso a piovere.
La tomba in mogano è chiusa, sopra c’è una foto di Will quando aveva 16 anni introno alla tomba c’ erano corone e tantissimi tulipani di ogni colore.. Che mi ricordarono il mio quinto compleanno:
Era mattina, gli altri miei amichetti ancora non erano arrivati a parte Will e Vicky. Intanto noi mangiavamo un gelato, solo che a me mi cadde. Will così, mi diede il suo gelato e mi regalò un tulipano rosa. Fu il primo gesto gentile che mi fece e fu il primo fiore che avessi ricevuto da un maschio a parte mio padre.
La messa era cominciata e il padre aveva iniziato ma io non prestavo ascolto, stringevo la mano di Vicky che piangeva come me.
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“Povera Serena”dice mamma rivolgendosi a papà
“Si, era veramente a pezzi.“risponde incupendosi”Mel devi mangiare, tieni”mi ordina porgendomi un piatto cucinato dal nostro chef italiano: Roberto.
“Non ho fame”sussurro, mentre cullo la bambina.
“Amore, se vuoi che il tuo latte sia nutriente per la bambina devi mangiare e tenerti in forze”mi informa mamma, prendo gli spaghetti e inizio a mangiarli se è per la mia bambina farei di tutto.
Prendo la piccola in braccio e saluto i miei genitori, poi la porto in camera mia.
Non la metto nella sua culla ma nel letto con me, le metto un body rosa di Dior e delle calze di cashmere; l’ accarezzo per l’ ennesima volta è cosi bella quando dorme e respira piano.
“Sei bellissima”sussurro e improvvisamente il mio telefono si mette a squillare facendo svegliare e piangere la bambina.
“No amore.. Stai calma”dico alla piccola iniziando a cullarla”Chi cazzo mi fa squillare il telefono!”urlo arrabbiata
- Melanie mi dispiace tanto, non sono potuto venire perché sono dovuto andare in Brasile.. Lo so avevo detto che ti avrei aspettato al ranch ma è un impegno di lavoro. Spero solo che tu un giorno troverai il coraggio di innamorarti di nuovo. M.S. 
P.S. Spero che la tua bambina stia bene, come si chiama ? - anche se ha svegliato Nicole, non ce l’ ho particolarmente con lui; prima di rispondere cullo ancora un po’ la bambina cercando di farla addormentare.
-La piccola è stupenda si chiama Nicole Isabelle Archibald.. Sai prima o poi mi innamorerò ancora.. Però penso che ci vorrà molto tempo. Io amavo profondamente Will.. Ti voglio bene. M. B. -rispondo, prendo la foto mia e di Will che tenevo sul comodino e un album che mi aveva regalato Fred da oggi in poi terrò un’ album dove metterò delle foto di tutta la famiglia di Nicole.
 

La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi esistere come io esisto.
La terra è fatta di cielo. Mai nessuno s'è smarrito
Pessoa 


Ragazze vi scongiuro, non uccidetemi!
Anche perchè ho sbarrato tutte le porte e chiuso le finestre,  non potrete entrare ad uccidermi!!
Scusatemi ma il finale, del quadretto mamma, papà e figliola felice non mi sembrava da Gossip Girl! 
Insomma siamo nell' UES, baby!!
Spero seguirete ancora la storia siccome mancano solo due capitoli!!!

RINGRAZIAMENTI:
gossipgirl 1, HermioneJeanGranger, babybymami, gossipisfourever, DeniseUK e la mia adorata gemellina:
Fiby CullenBass_
Non odiatemi ragazze!!!

Anticipazione:
La mia bambina adesso ha tre anni, roba da non crederci; tre anni fa era minuscola avvolta da una coperta in cashmere tenuta da Chuck e adesso è qui accanto a me. 

LINK:

 

NICOLE

Foto sulla tomba
VICKY
Passeggino

Baci&Abbracci Camy!!

 

 

 

 

 

  
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