Trick and Treat
Iniziò ad avanzare, guardinga.
A Miku aveva sempre fatto paura la via di casa, di notte.
La luce opaca della luna illuminava gli alberelli che ornavano il sentiero, creando ombre scure, infinite.
Deglutì.
Le era parso di sentire qualche fruscio tra i cespugli.
Titubante, affrettò il passo.
Desiderava che quel momento di inquietudine terminasse il prima possibile.
Pensò che presto sarebbe tornata a casa, che avrebbe fatto in tempo a incontrare suo padre appena arrivato dal lavoro, pensò a sua madre che gli avrebbe preparato un’ottima cena, alle sue adorate bambole.
Questi bei ricordi la rincuorarono un po’.
Spiò l’orologio: le 8.00.
Era in orario, forse.
Camminava per quella stradina, tranquillamente per la prima volta.
Sorrise.
Forse non era poi così terribile.
Ma s’interruppe bruscamente quando sentì qualcosa.
Una voce?
Fukai fukai, kiri no naka youen ni hibiku koe. le sussurrò la voce gelida, all'orecchio.
Il cuore di Miku mancò un battito.
Oide oide, kono mori no motto okufukaku made.
Tesa come una corda di violino, si voltò lentamente.
Nessuno.
Si rimise in marcia, e stavolta allungando un po’ il passo.
Ma le voci sconosciute continuavano a cantare, a segurila.
hayaku hayaku, isogiashi de dekiru dake chikaku ni.
- M-Ma da dove...?!
oide oide, saa tanoshii?
asobi wo hajimeyou!
Le arrivavano spietate alle orecchie, quesi provocandola.
Sempre più vicine.
Il suo passo affannato si trasformò in una corsa disperata.
Ormai ne era sicura.
C’era qualcuno dietro di lei.
Lo spazio della Raven~
Eccomi qua! +v+
Con un'altra sadica storiella partorita dalla mia mente malata, ed ispirata a 'Trick and Treat', ovviamente: www.youtube.com/watch?v=pSmtsV9iems
Ma non voglio parlare, parlare, parlare, come faccio di solito.
Cviindi. Recensite. <3