12/08/2011
3 recensioniDal diario di una cheerleader
23 settembre, Brewster High School
Erano le 3 di pomeriggio e, come sempre, stavo facendo finta di ascoltare la noiosissima lezione di storia.
''Quindi, durante la guerra di secessione...''
Mi guardai attorno e, fortunatamente, notai di non essere l'unica completamente indifferente alla lezione, tranne ovviamente Mandy, talmente intenta ad ascoltare la prof che sembrava non ci fosse nessun'altro in classe.
Sbuffai, seguita da quasi tutti gli altri. ''Ehi, Juliet, ti vuole Chris'' mi sussurrò il mio vicino, indicando un punto dall'altra parte della classe.
Mi voltai e vidi Chris, con un sorriso stampato sulla faccia. Sorrisi anch'io, quando mi ritrovai la prof davanti, con le mani sui fianchi e un'espressione minacciosa.
''Signorina Jones, la mia lezione sta interferendo con i suoi rapporti sentimentali?'' ''No, prof, scusi...''
Riuscii a cavarmela, ringraziando la campanella, puntualissima come sempre.
Mi misi la borsa in spalla e mi lisciai la mingonna, uscendo dall'aula. ''Finalmente'' pensai, andando verso il mio armadietto.
''Allora, signorina Jones, la deve smettere di guardarmi durante le lezioni''
Alzai lo sguardo ed ecco lì Chris, appoggiato all'armadietto accanto al mio e con un ghigno divertito in faccia.
''Stupido!'' gli dissi, colpendogli il braccio come se davvero potessi fargli male.
''Allora, dopo andiamo da qualche parte?'' continuò lui, prendendomi per mano e cominciando a camminare. ''Devo studiare, domani c'è il test, lo sai''
Si fermò di colpo, mettendosi davanti a me, con uno sguardo preoccupato. ''Sul serio? Tu vuoi studiare anziché stare con me?''
Scoppiai a ridere e, senza rispondere, cominciai a trascinarlo lungo i corridoi, nonostante le sue insistenti domande.
''Allora?'' disse, una volta fermati. ''Lo sai che ti adoro, ma se prendo un brutto voto, mio padre mi disereda, capito? Quindi, oggi devo stare chiusa in casa''
Lui annuì, mi stampò un bacio sulle labbra e mi portò fino alla sua moto. ''Almeno ti porto a casa'' disse, porgendomi il casco.
''Sono a casa!'' urlai, buttando la borsa sul pavimento e togliendomi le Converse dai piedi.
Sentii dei passi e d'improvviso mi ritrovai una massa di capelli biondi davanti. ''Lindsay, che vuoi?'' le dissi, andando in cucina.
''Tra poco arriva Arianne per fare i compiti'' ''Bene, tra poco arriva pure Everett per fare i compiti e domani abbiamo un test, quindi state buone in camera e non venite a rompere''
Presi un bicchiere di latte e mi rifugiai in camera mia, accendendo lo stereo a palla. L'unica cosa che davvero riusciva a darmi la carica era ballare, e infatti prima di un compito in classe ero sempre in giro per i corridoi a saltellare, nonostante i rimproveri di prof e bidelli.
''Julieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeet!''
Riuscii a sentire l'urlo di mia sorella anche con il volume al massimo e subito mi precipitai giù per le scale.
''Everett!'' dissi, correndo ad abbracciare il biondo che mi aspettava alla porta. ''Ehi Giulietta, che combini di bello?'' disse, sistemandosi i capelli.
''Smettila di chiamarmi così! E muoviti che dobbiamo studiare''
Everett Lynch è il mio migliore amico fin dai tempi dell'asilo, ed è il migliore che si possa desiderare. Lui è...è speciale, solo così si può definire. Sarà il solito ragazzo che ha una cotta per te, penserete. Ma non è così. Come faccio a esserne così sicura? Facile, lui è gay.
***
Ehi, ciao a tutti : D
E' la seconda volta che scrivo in questo fandom, ma credo che questa volta sia quella giusta.
L'ispirazione per questa storia mi è venuta alle 2 del mattino, quindi non posso garantire niente, comunque spero che piaccia.
Un bacio, alla prossima!
Mar