Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: GraceBlack    13/08/2011    0 recensioni
Questa è la mia prima fan fiction a più capitoli, non so ancora per bene di cosa parlerà, ma so per certo che sarà ricca di comicità! Mi appresto a raccontare dei miei scapestrati preferiti **. Okay, ora è meglio che smetta! Spero che sia di vostro gradimento :P
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era una fredda sera di Novembre e tutti i Grifondoro erano riuniti nella sala comune vicino al fuoco, tutti tranne un ragazzo del settimo anno dal temperamento scapestrato, James Potter.
Era rimasto nel suo dormitorio, ufficialmente per finire i compiti di Pozioni, veramente per pensare.
Quel giorno si sentiva più abbattuto del solito.
Voleva solo star da solo.
Era immerso nei suoi pensieri quando la porta della stanza si aprì, lui non ci fece caso e continuò ad osservare il vento che soffiava oltre la finestra. 

 
Sirius Black entro di soppiatto senza far troppi rumori, e si mise dietro l’amico completamente assente per poi urlargli nell’orecchio  

<< Prongssssssssssssssssssssss  >>.  

James dal canto suo sobbalzò colto di sorpresa e si girò verso l’amico

<< Sei diventato scemo?? >> gli chiese con espressione stralunata.

<< James da quando ti scaldi tanto per un innocuo scherzo? >> lo osservò sospetto

<< Non mi sto scaldando è solo che tu sei una tale testa di rapa che mi ha preso alla sprovvista >>

La verità era che non l’aveva sentito entrare.

<< Come vuoi tu Prongs, ero salito per proporti una partita a scacchi >> disse andando verso la porta << Vieni? >>.

James prese a guardare l’amico senza riuscire a trovare un motivo per non scendere

<< Devo finire la relazione per Luma >> disse concentrandosi sul foglio

<< Dalla a bere a chi non ti conosce James! >> fu la risaputa risposta di Sirius.

<< Non stavi certo studiando quando sono arrivato io! >> continuava a studiare l’amico cercando di capire cosa gli passasse per la testa, poi con fare rassegnato si sedette sul suo letto, che era quello più vicino alla finestra.

<< Avanti sputa il rospo, che succede? Non credo che Lumacorno o i suoi compiti siano il primo dei tuoi pensieri >> disse con aria di chi la sa lunga.


James dal canto suo sapeva di non poter mentire all’amico, ma non aveva voglia di farlo partecipe dei suoi pensieri

<< Non è niente Padfoot… inizia a scendere tra un po’ ti raggiungo >>.

L’altro di rimando non sembrava soddisfatto dalla risposta e aggiunse.

<< Guarda che neanche lei si è vista in Sala Comune  >> furono le ultime parole che gli rivolse prima di uscire dal dormitorio.

 
Com’era possibile che quella testa vuota del suo migliore amico sapesse sempre e comunque cosa gli passasse per la testa?

Rimasto solo James posò il compito pressochè bianco sul suo comodino e si distese sul letto ad osservare il soffitto.

Perché diavolo non mi sopporta?  

Quel pensiero gli rodeva la mente, non sapeva accettare che l’unica ragazza che era riuscita a rubargli il cuore fosse anche l’unica in tutta la scuola che non voleva saperne di uscire con lui.

Preso dai suoi pensieri guardò distrattamente l’orologio, erano quasi le 19.40 di li a pochi minuti si aspettava l’ingresso di Remus che lo chiamava per la cena.

Decise di facilitare il compito all’amico e con aria rassegnata scese in Sala Comune.

<< Pensavo fosse più lungo il compito, non ti dispiace farmi copiare dopo vero, Prongs? >>

Fu’ l’accoglienza di Sirius, era seduto con i loro compagni di stanza Remus Lupin e Peter Minus.

<< Ragazzi ora che anche James è tra noi che ne dite di scendere per la cena? >>

La proposta del più saggio del gruppo fu’ bonariamente accolta dai suoi scalmanati amici.

Così il gruppo dei malandrini scese per la cena, ma non senza aver fatto qualche incontro.

Infatti sulle scale del secondo piano si videro bloccare la strada da un gruppo di ragazze del quinto anno con a capo una graziosa ragazza di Corvonero Dalia Strauss, bionda dagli occhi corvini che, come era risaputo moriva dietro Sirius.

Le amiche alla vista del quartetto iniziarono a confabulare tra di loro mentre Sirius e James, accortisi ormai da tempo dell’effetto che la loro presenza aveva verso quelle particolari ragazze, continuarono a camminare per la loro strada sorridendo in maniera quasi distratta alle ragazze.

Erano quasi alla fine del corridoio quando una voce un po’ stridula non interruppe le loro risate compiaciute << Black?>>.

I ragazzi si voltarono sorpresi, quasi nessuna di quelle ragazze aveva mai trovato il coraggio di rivolgere loro la parola.

Sirius visibilmente divertito si avvicinò con la sua aria da Don Giovanni

<< Presente >> rispose con un sorriso << Tu sei? >>

Non stava scherzando, non ricordava veramente il nome di quella ragazza cosa che gli sembrava parecchio strana aveva degli occhi talmente intensi.

<< Io.. io.. io sono Dalia >> rispose la ragazza balbettando << Dalia Strauss >>

Pad si limitò a sorriderle e a porgerle la mano, sperando vivamente di non doverla sorreggere per un mancamento << Piacere Dalia >>.

La ragazza ebbe un leggero mancamento ma si riprese subito.

Sirius vedendola così impacciata non sapeva se ridere o restarne colpito, si voltò verso i suoi amici tutt’altro che pazienti

<< Volevi dirmi qualcosa? >> tagliò corto mentre il suo stomaco iniziava a reclamare.

<< Io, beh.. volevo chiederti se per caso.. beh si, insomma se per caso, tu avresti potuto.. >>

questa ragazza è proprio timida” pensò il nostro Pad.

<< Vuoi accompagnarmi a Hogsmeadequesta settimana? >> disse di botto il ragazzo sperando in questo modo di metter fine a tutti quei tentennamenti.

La ragazza rimase spiazzata e annuendo in maniera meccanica si riunì alle sue compagne per poi allontanarsi con loro urlanti di gioia.

 
Sirius si avvicinò ai suoi amici che fino ad allora erano rimasti fermi a guardarlo spazientiti.

James gli si avvicinò e mettendosi una mano intorno alle spalle gli sorrise

<< Prossima vittima o futura signora Black? Questo è il problema! >>

Disse con un’espressione che voleva esser seria, ma si rivelò quella di un clown.

<< Lo scopriremo solo vivendo Prongs! >> rispose l’interessato sorridendogli in maniera complice.

<< Devo ricordarvi io che state parlando di una ragazza e non di una partita a gobbiglie? >>

La voce di Remus alle loro orecchie parve lontana e indistinta, quasi fosse la loro coscienza, no loro l’avevano persa o era in ferie e tutto questo ormai da tempo.

<< Suvvia Moony! >> esordì James << Non stiamo mica facendo nulla di male! >>

Remus sospirò, non aveva voglia di ribadire come la pensava anche perché quei due facevano sempre finta di non sentirlo o di non capirlo.

Raggiunsero finalmente la Sala Grande, era piena di gente intenta a consumare l’ultimo pasto della giornata, a detta di Sirius il migliore di tutti.

Si diressero verso la tavolata dei Grifondoro.  

Prongs e Padfoot camminavano con fare svelto cercando quattro posti liberi, quando di colpo James si fermò con aria assente.

Sirius si voltò a guardarlo interrompendo il suo monologo  su quanto poco li capisse Moony, il suo amico era immobile accanto a lui e fissava un punto fisso, punto che Sirius non tardò a identificare.

<< Hai di nuovo quella faccia >> gli disse mentre lo tirava via di peso prima che qualcuno si accorgesse della sua faccia imbambolata.

<< Quale faccia? >> chiese l’altro mentre si lasciava trascinare via impassibile.

<< La faccia da “Evans”! >> disse un po’ irritato << La stessa che hai ogni giorno da circa 6 anni e 2 mesi! >>

Non avendo risposta lo fece sedere sulla panca lontano da occhi e orecchie indiscrete e continuò

<< La stessa che avevi mentre “ facevi i compiti per Lumacorto” non meno di un’ora fa! Dio James ti vuoi riprendere!!! La scuola è piena di ragazze! E tu? Che fai? Pensi sempre alla nostra cara so tutto! La nostra spina nel fianco! Devo ricordarti che se fosse in suo potere noi saremmo già stati espulsi?! >>

Oramai guardava l’amico allo stremo della pazienza ma lui sembrava non averlo minimamente sentito. 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: GraceBlack