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Autore: GreenNightmare    15/08/2011    4 recensioni
La vita. I problemi. La rabbia.
Le feste. Le sbronze. Le fughe.
2011. Una nuova generazione di punk fiorisce al Gilman, piena di voglia di urlare, di pogare, di scandalizzare la società perbenista che li circonda e sembra volerli soffocare.
Loro sono Sallie, Joe e Larry. E poi Joey. E poi Ramona ed Estelle-Desirée, Max, Travis e Cole. I Green Day e gli Emily’s Army.
Questa è la storia raccontata in prima persona da lei, Sallie Sander, quindicenne punk che sfugge alle grinfie di una vita che teme e rincorre invece le sue chimere e la sua libertà. E poi, incappa nell’amore.
E poi fugge, inciampa, si rialza, va sempre avanti. Perché, come le hanno insegnato tre persone particolari,
non è finita finché non sei sottoterra.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Non so se avete notato che nell’ultimo capitolo ho fatto un piccolo errore con le date, infatti ho scritto “29 Febbraio” senza ricordarmi che Febbraio di giorni ne ha 28 e la storia è ambientata proprio in questo anno, il 2011, che non è stato bisestile. Chiedo scusa per la svista e vi auguro buona lettura!

3 Marzo, sera

 
Sono passati tre giorni dalla mia espulsione dalla John Swett High School di Rodeo e ancora non ho visto né sentito mia madre. Sono una vigliacca, lo so, ma a mia discolpa posso dire che ha così poca fiducia in me che non crederà mai che quella che stavo fumando era una sigaretta e non uno spinello. E se si mettesse a pensare che mi drogo per me sarebbe la fine. Mi squarterebbe membro a membro. Mi sfilerebbe la colonna vertebrale e ci suonerebbe le 4 Stagioni di Vivaldi. Quindi il mio cellulare rimane spento e io continuo a rifugiarmi a casa di Mike, che con me si sta comportando da vero angelo.
 
Due giorni fa è venuto Billie Joe, solo, e abbiamo parlato a lungo. Mi ha lasciata sfogare per circa tre quarti d’ora ed ha ascoltato attentamente tutta la mia frustrazione e il mio rancore, finchè alla fine non sono scoppiata a piangere.
“Adesso come farò, Billie? Il mio futuro è praticamente rovinato! La gente lo verrà a sapere, e nessuno mi darà un lavoro dignitoso sapendo che sono stata espulsa al secondo anno per uso di droghe, nessuno mi crederà e io rimarrò per sempre in questo buco schifoso!”
Billie Joe si è passato una mano nei capelli.
“Credi davvero che questo incidente possa rovinarti il futuro?”
“Nessuno mi darà mai un lavoro dignitoso dopo una cosa del genere! Già era improbabile che io avessi un futuro, adesso sarà praticamente impossibile!”
“Sallie, tu hai tutta la vita davanti. Avrai mille occasioni per rimediare. Ma cosa intendi per ‘lavoro dignitoso’? Avevi già pensato a cosa volevi essere da grande?”
“No, non ne ho idea, ma volevo trovare un lavoro che non mi facesse rimanere una morta di fame costretta a passare ogni estate a pulire cessi per il resto della mia vita! Perché, se non lo sai, è da quando avevo dodici anni che ogni estate faccio un lavoro del genere per aiutare mia madre e il suo fidanzato a pagare l’affitto!”
“Perciò, la tua idea di ‘buon futuro’ è semplicemente quella di fare un lavoro che ti permetta di guadagnare molto?”
“Più o meno è così. Non ne posso più di essere povera.”
“Cristo. Ben fatto scuole americane. Il lavaggio del cervello è perfettamente riuscito.”
“Il lavaggio del cervello? Ma di che stai parlando?”
“Sallie, tu sei una ragazza intelligente, quindi ascoltami e cerca di capire quello che voglio dirti. Credi davvero che la definizione di ‘futuro’ sia quella che mi hai appena detto? Non credi che nella vita l’importante sia essere felici?”
“Ma certo che è importante.”
“E pensi davvero che il denaro influenzi così tanto la felicità? Magari può dare un aiutino, ma non è il fattore principale. Ti faccio un esempio. All’inizio, io, Mike e Tré, anzi, io, Mike e Al non avevamo idea di quello che saremmo diventati. Se qualcuno mi avesse detto: ‘Amico, lo sai che i Green Day diventeranno una delle band punk più importanti del mondo e tu sarai un fottuto miliardario?’, probabilmente lo avrei preso a calci nello stomaco pensando che mi prendesse per il culo. Ma io e Mike avevamo un sogno e volevamo realizzarlo, a costo di deludere tutti, a costo di dover vivere in un fottuto buco senza docce per il resto della nostra vita. Ma Al non era pronto a quel passo, ha scelto l’altra strada, quella ‘giusta’, secondo i nostri genitori e gli insegnanti. Ha lasciato la band e si è iscritto al college nella speranza di fare un ‘lavoro dignitoso’, come hai detto tu. Probabilmente per qualche anno c’è anche riuscito, avrà fatto il cazzo di ingegnere da qualche cazzo di parte. Ma tu l’hai incontrato il mese scorso e lo sai com’è finito. Ha una patetica band di quarantenni depressi come lui, che nella vita si sono ritrovati infelici e insoddisfatti perché la società gli aveva ficcato in testa che per essere felici bastava essere ricchi e lasciare che le proprie passioni e i propri sogni diventassero semplicemente hobby. In America è così. Fortunatamente lui se n’è reso conto qualche anno fa, ha lasciato il lavoro di ingegnere ed è andato a riparare biciclette. E’ sempre stata una sua passione. Capisci quello che voglio dirti? Vuoi diventare davvero una di quelle manager insoddisfatte e impasticcate solo per non essere più povera?”
 
Sono rimasta in silenzio, colpita dall’intensità del discorso di Billie Joe. Avevo mal di testa per il troppo piangere e gli occhi rossi e gonfi. Lui si è alzato.
“Adesso devo andare. Ma, per favore, rifletti su quanto ti ho detto. Non voglio che anche tu e Joe vi facciate imprigionare dagli schemi di questa società di merda. Non adeguatevi mai. Fate quello che volete. Siate sempre voi stessi. Questo è il mio consiglio.”
Anche io mi sono alzata e l’ho abbracciato d’impulso.
 
 
Stasera sono di nuovo uscita con Jack. Con lui mi diverto e non penso a niente. Non gli ho nemmeno raccontato dell’espulsione. Lui pensa che io sia a casa di Mike solo per un banale litigio con mia madre. Abbiamo pomiciato praticamente tutto il tempo, senza parlare molto. Per fortuna non si è mai accorto che avevo la testa da un’altra parte, si è limitato ad irritarsi parecchio quando lo bloccavo mentre provava a toccarmi troppo. Per poco non abbiamo litigato. Ma sai che m’importa. Alla fine me ne sono andata, non ne potevo più.
Più riflettevo su quello che mi aveva detto Billie Joe, più capivo che aveva maledettamente ragione. Volevo starmene in pace.
 
Quando sono tornata a casa di Mike, Estelle era ancora fuori con Max. Io mi sono lasciata cadere sul divano accanto al bassista, che cercava di calmare Ryan, che piangeva come una pazza da almeno mezz’ora. La vista di quell’uomo con i capelli ossigenati e i bicipiti coperti di tatuaggi che cullava così dolcemente la sua bambina neonata mi ha riempito di tenerezza, e non ho potuto fare a meno di chiedermi cosa sarà Ryan da grande. Sarà una ribelle come Estelle e suo padre? O una ragazza timida, dolce e studiosa? Sarà una prigioniera della società? Riuscirà a farsi largo in questo mondo così di merda?
La voce di Mike ha interrotto i miei pensieri.
 
“Mentre eri fuori è passato Joey.”
“Ah, si?” ho fatto, cercando di sembrare indifferente.
“Sì. Cercava te. Mi è sembrato piuttosto preoccupato.” Mi ha scrutato con i suoi occhi così azzurri e io non ho potuto fare a meno di voltarmi. Joey si era preoccupato per me. Dopo avermi trattata da cani senza motivo, è venuto a cercarmi. Forse gli dispiaceva. Forse aveva parlato con suo padre che gli aveva riferito quanto ero sconvolta. Non lo sapevo. Sapevo, e so, solo di essere ancora arrabbiata con lui, e so di dovergli stare alla larga. Così ho dato la buonanotte a Mike e sono andata a letto senza commentare, ma ho il cuore in tumulto.
 

Sallie

  
  
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