I
duri allenamenti di Lucy e Simon! Ti uccido o mi faccio un pisolino?
Maka e Black Star entrarono nella stanza
dove Lucy e Simon si stavano allenando.
Maka si fermò sulla porta: com’era cambiato Simon nel giro
di un mese e mezzo!
Ora il ragazzo sorrideva sempre ed era diventato molto
affabile con tutti. Non c’era dubbio che la presenza di Lucy avesse fatto
miracoli!
Black Star salutò gridando i due ragazzi, che interruppero
immediatamente le loro attività. Lucy notò che Maka era rimasta in disparte e
la invitò ad avvicinarsi.
Black Star chiese:« Allora, come
vanno i vostri allenamenti? È da un mese che state chiusi qui dentro! »
Simon sorrise:« Direi che
possiamo essere abbastanza soddisfatti! Che dici,
Lucy, diamo loro una dimostrazione? »
Lucy annuì e divenne una falce. Simon la prese al volo, la
fece volteggiare per un po’, poi la lanciò in aria. La falce si accorciò,
cambiò forma e riatterò nelle mani del ragazzo sotto forma di un fioretto
dall’impugnatura d’argento con decorazioni floreali in rilievo. Simon tirò
qualche colpo, poi passò l’arma nella mano sinistra e la piccola spada si
allungò e si curvò diventando un arco di legno, alle cui estremità erano
presenti due decorazioni in metallo. Simon si mise in posizione e dal nulla
apparve una freccia viola che il ragazzo scoccò senza alcuna difficoltà. Infine
l’arco venne lanciato in aria e Lucy tornò nella sua
forma umana.
Maka applaudì:« Complimenti,
siete diventati bravissimi! »
Black Star esibì il suo pollice alzato:«
Ottima esibizione! Non ancora all’altezza delle mie, però! »
« Sarei
curioso di sapere come fate a far comparire dal nulla le frecce dell’arco. »
Lucy trasalì, poi vide Kid sulla porta e si calmò.
Simon lo salutò con un cenno e rispose:«
Quando Lucy è un arco, riusciamo a sincronizzare le anime… è la mia
anima a creare le frecce, con il suo aiuto! »
Kid annuì, mentre Maka chiese:« Scusate,
ma Lucy non poteva diventare anche un boomerang? »
Lucy arrossì e iniziò a balbettare qualcosa; Simon, dopo
averla fissata per un po’, sorrise e rispose per lei:« Sì,
in effetti c’è anche quella modalità, ma abbiamo ancora qualche difficoltà ad
usarla… »
Lucy lo corresse:« Ho ancora difficoltà! Tu non c’entri
nulla! »
Black Star li guardò con curiosità:« Qual
è il problema? »
Simon porse una mano a Lucy:« Una
dimostrazione val più di mille parole… te la senti Lucy? Poi ti aiuto,
promesso! »
Lucy sospirò, poi divenne un boomerang di legno, con delle
bellissime decorazioni colorate, ma con affilati bordi d’acciaio.
« Pronta?
»
« …mica
tanto! »
« Se
non te la senti proprio, lasciamo perdere… »
« Mi
sa che poi mi prendono in giro! »
Maka sorrise:« Stai tranquilla,
non potrà essere peggio di quando Black Star usò per la prima volta Tsubaki in
modalità lama incantata! »
Black Star alzò le spalle:« Solo
un imprevisto nella mia esibizione… »
Lucy sospirò e Simon la lanciò.
Il boomerang ruotò fendendo l’aria con un sibilo.
« …
cinque, sei, sette, otto… »
Kid chiese a Simon:« Cosa stai
contando? »
« I secondi
prima che… prima di questo! »
Il boomerang rallentò improvvisamente la sua rotazione,
fino quasi a fermarsi e a iniziare a ruotare in direzione opposta. Lucy tornò
improvvisamente umana: il suo colorito era pericolosamente verdognolo e
barcollava vistosamente. Simon fu immediatamente al
suo fianco per sorreggerla, mentre la ragazza balbettava:« N-non ce la faccio… ho… ho la nausea… »
Black Star, Maka e Kid li guardarono perplessi e Simon la
giustificò:« A forza di girare a Lucy viene la nausea…
è impossibile usare questa modalità in battaglia al momento, c’è il rischio che
rimetta in faccia ai kishin! »
Maka fece una smorfia:« Bè… forse è peggio di Black Star… »
Simon la fulminò con lo sguardo e per scusarsi Maka si
offrì di accompagnare Lucy in bagno, mentre Kid si avvicinò a Simon:« Ancora nessuna traccia di quello? »
Simon scosse la testa:« Se parli
della misteriosa quinta trasformazione di Lucy, non è mai comparsa durante il
nostro allenamento. »
Black Star si avvicinò:« Non
preoccuparti! Se non è saltata fuori fin’ora, è perché
comparirà solo al culmine del vostro show! »
Simon osservò Lucy uscire dal bagno ancora sorretta da
Maka:« Spero che tu abbia ragione, Black Star… »
« Simon Onpu
e Lucy Gin sono pregati di presentarsi alla camera della morte al cospetto del
Sommo Shinigami. Ripeto: Simon Onpu e Lucy Gin… »
Lucy guardò Simon perplessa:«
Noi? »
« A
quanto pare… te la senti? »
« Sì,
stai tranquillo, sono a posto! »
« Allora
andiamo! »
I due ragazzi entrarono un po’ intimoriti nella camera
della morte. Lucy era stato lì dentro solo quando
l’avevano portata il suo primo giorno di scuola; anche Simon era stato lì solo
un paio di volte, una delle quali qualche mese prima, quando Lord Shinigami gli
aveva chiesto se avrebbe voluto cambiare scuola. Mai avrebbe pensato di tornare
in compagnia di un’arma!
« Benvenuti!
Sono contento di vedervi… posso offrirvi un tè? »
Lucy annuì, ma Simon tagliò corto:« Grazie,
ma è meglio che ci dica subito cosa vuole da noi! »
Lucy gli tirò una gomitata:« Simon!
Non essere così diretto! È il preside dopotutto! »
« Dì
la verità, golosona: tu puntavi ai pasticcini… »
« In
effetti anche a quelli… »
I due ragazzi ridacchiarono e Lord Shinigami si accomodò
sul cuscino posto a uno dei lati del piccolino tavolino alla giapponese
dove il tè era già stato servito. Quando anche Lucy e Simon si sedettero,
il preside iniziò a versare il tè nelle tazze:« Sono
molto felice di vedervi così affiatati, confesso che avevo un po’ di timore per
voi due, ma ora sono più tranquillo… vi andrebbe di fare una missione fuori da
Death City? »
Simon sputò il tè che aveva appena bevuto:« COSA? »
« Mi
hanno detto che vi siete allenati molto e che siete diventati bravi! »
« Sì,
ma una missione così, su due piedi… non ne abbiamo mai fatte! »
Lucy intervenne con un biscotto in bocca:« E poi io non so ancora trasformarmi bene! Il boomerang mi
viene da schifo e c’è ancora la questione della mia quinta trasformazione… »
Shinigami alzò le mani:« Sì, sì,
conosco tutte queste storie, ma a me non interessa! Allora, ve la sentite o no?
»
Simon fissò Lucy con uno sguardo complice:« Certo che sì! »
Lucy inciampò in una radice sporgente dal terreno sterrato
finendo dritta coricata per terra. Simon sospirò mentre si guardava intorno:
l’atmosfera non era delle migliori. All’apparenza era tutto abbandonato da un
bel po’: le case erano in rovina e l’ambiente era arido e secco. Un perfetta atmosfera da villaggio abbandonato nel deserto,
peccato che si trovassero in uno spiazzo all’interno di una specie di foresta
amazzonica! Tutto era florido intorno a loro, tranne in
quello spiazzo.
Simon commentò:« Sembra una
piccola succursale del Sahara! »
Lucy si avvicinò a lui:« E così
qui ci sarebbe un uovo di kishin? »
« Secondo
Lord Shinigami sì! Sembra che sia l’unica spiegazione per un fenomeno così
strano… tu noti qualcosa? »
Lucy scosse la testa.
« Comunque,
se per caso riuscissimo a catturarlo, almeno questa volta hai intenzione di… »
« No.
»
« Lucy…
»
« Ti
ho detto di no! »
« Non
puoi andare avanti così! Credevo che ne avessimo già parlato: una volta preso
l’uovo di kishin, tu devi… »
« Non
ho intenzione di farlo. »
« L’hai
già fatto una volta! »
« … »
« Credevo
che ti fosse bastato il discorso di Soul e Black Star: un’arma finisce il suo
dovere quando mangia l’anima delle uova di kishin che recupera insieme al suo
maestro d’armi… se non lo fai crei problemi anche a me, lo capisci? »
« …
Simon… »
« Insomma,
ormai dovresti aver accettato di essere un’arma! Lo sai che tu… »
« SIMON,
ATTENTO!!! »
Accadde tutto in un istante, ma sembrò avvenire al
rallentatore.
Simon si voltò e vide l’uovo di kishin: era alto e
muscoloso, ma non gli fu possibile vederlo in viso. Il volto era coperto da un
enorme artiglio che aveva al posto della mano sinistra; l’arma era alzata,
pronta a trafiggerlo in due. Era talmente preso dalla discussione con Lucy che
non si era nemmeno accorto della sua presenza. Il ragazzo non riuscì a muoversi
né a urlare. A dirla tutta, non gli era possibile neppure respirare. Con gli
occhi sbarrati del terrore, Simon vide il demone abbassare il suo artiglio e,
in un ultimo, disperato istinto di difesa, chiuse gli occhi per attendere il
colpo.
Non arrivò mai.
Simon, con un enorme sforzo di volontà, riaprì gli occhi.
Se ne pentì subito.
Le lacrime iniziarono subito a scorrergli sulle guance
senza che potesse controllarle.
Sì, Maka glielo aveva detto come si era sentita quando
Soul era stato trafitto al posto suo da Chrona, ma
quel racconto non era niente, niente, in confronto a quello che stava provando.
Lucy era di fronte a lui.
Con un artiglio nel petto.
Aveva voluto guardare il nemico negli occhi prima di
essere colpita. Aveva affrontato l’avversario come solo lei poteva fare, con le
mani tremanti e lo sguardo fermo. Non aveva avuto il tempo di trasformarsi in
nulla; non era riuscita nemmeno a pensare qualcosa. Semplicemente si era lanciata
verso il suo maestro d’armi.
Le ginocchia di Lucy cedettero sotto gli occhi sbarrati di
Simon. Il ragazzo si aspettò grida, pianti e un mare di sangue, così come gli
aveva detto Maka.
Non ci fu niente di tutto questo.
In un silenzio irreale, il corpo di Lucy iniziò lentamente
a sgretolarsi in infiniti granelli di polvere d’argento, che si dispersero
nell’aria al primo colpo di vento. In pochi secondi non c’era più traccia della
ragazza.
Simon rimase immobile, senza respirare.
Maka non gli aveva parlato di tutto questo. Forse era
un’abilità specifica di quell’uovo di kishin. Forse era così che morivano le
armi. Quello che era certo era che Lucy non c’era più.
Lucy, la piccola arma testona e imbranata.
Lucy, la ragazzina dolce e golosona.
Lucy, che amava tanto i bambini.
Lucy, l’unica dolce voce degna di accompagnare il suo
violino.
Lucy, con il corpo da bambina e lo sguardo da adulta.
Lucy, colei che gli aveva ridato il sorriso.
« L-Lucy…
LUCYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! »
Simon fissò il volto del kishin con tutto il suo odio. Non
gli importava se il suo volto era ancora rigato dalle lacrime. Voleva solo
vendicare la morte della sua arma.
Non aveva nulla per attaccare l’uovo di kishin, se non
l’unica cosa che Lucy gli aveva detto di non portare e che lui, da bravo
testone, aveva portato lo stesso…
Simon si alzò e corse urlando verso l’uovo di kishin
brandendo con entrambe le mani il suo amato violino.
L’uovo lo colpì con il gomito scaraventandolo a terra, mentre lo strumento
volava lontano, probabilmente rotto. Ora il demone incombeva sul ragazzo, con
l’artiglio alzato, pronto a trafiggere anche lui.
Simon chiuse gli occhi. Non gli importava più niente. Era
stato un maestro d’armi inutile, era giusto che avesse una morte inutile…
Il kishin ridacchiò con voce stridula:« Hihihihi… ti uccido, ora ti uccido! »
Simon non rispose. Entro pochi secondi l’uovo di kishin lo
avrebbe ucciso e poi si sarebbe mangiato la sua anima…
A proposito, dov’era finita l’anima di Lucy? Non l’aveva
vista quando il suo corpo si era sgretolato…
« Hihihi…
ti uccido, ti uccido, ti uccido, ti ucc…yaawn! »
Benché terrorizzato, Simon non poté
non aprire un occhio: da quando nel bel mezzo di un omicidio un uovo di kishin
si lasciava sfuggire uno sbadiglio?
Il ragazzo osservò perplesso il demone: altro che
sbadiglio, l’uovo di kishin si stava strofinando gli occhi e sembrava proprio
non riuscire a stare sveglio in nessun modo!
Prima che potesse pensare qualsiasi cosa, il mostro si
accasciò alla sua destra. Solo allora Simon trovò il coraggio di muoversi e di
rimettersi in piedi. La curiosità vinse sulla paura e si avvicinò all’uovo di
kishin.
Stava russando!!!
Simon si grattò la testa: era semplicemente assurdo!
Un venticello leggero sfiorò il viso del ragazzo.
Simon riconobbe quella brezza: era la stessa che un paio
di mesi prima lo aveva condotto da Lucy in quel parco di periferia…
Il ragazzo si voltò. Aveva una sensazione dolce e strana
allo stesso tempo.
Lo notò allora.
I granelli di polvere argentata in cui si era dissolto il
corpo di Lucy non erano scomparsi, ma avevano continuato a galleggiare nell’aria
intorno a lui.
Alle sue spalle quella polvere d’argento aveva iniziato a
riunirsi, guidata dal vento, per ricompattarsi fino a formare una figura
familiare…
« L…Lucy? »
Simon fissò attonito la sua arma.
Lucy era di nuovo di fronte a lui, senza neanche una
ferita. Si fissava con curiosità le mani e si toccava
il viso, come per essere sicura di essere nuovamente tutta intera.
« Lucy…
sei tu, vero? »
« S-sì…
certo che sono io! »
« Sei
viva? »
« Direi
di sì! Sono solida, quindi non sono un fantasma… e non sono neanche blu come il
professor Sid! »
Simon le gettò le braccia al collo.
« Pensavo
di averti persa… ma come è possibile? »
« Di
preciso non lo so… quando quello mi ha colpito, non ho sentito dolore! Un
secondo prima ero lì e un attimo dopo…stavo volteggiando nell’aria! Poi quando
ho visto che l’uovo cercava di colpirti di nuovo, ho cercato di bloccarlo e
quello è caduto così… »
« Non
so, ma ora approfittiamo del fatto che quello stia dormendo e finiamo il
lavoro! Un’altra occasione così non ci ricapita più! »
Lucy annuì e divenne una falce.
Non appena il kishin venne
ucciso, tutta la natura intorno rifiorì e Simon rimase incantato a guardare lo
sbocciare dei fiori e il rinvigorimento delle piante.
Lucy intanto si avvicinò all’anima dell’uovo di kishin e
la inghiottì senza alcuna protesta, poi, sorridendo al suo maestro che la
guardava stupito, disse:« Direi che per oggi ti ho già
fatto preoccupare abbastanza! E poi è colpa mia se è successo tutto questo, se
ti avessi dato ascolto fin dall’inizio non avremmo
avuto quella discussione e ti saresti potuto accorgere dell’attacco! »
« Lucy…
non dire così, è stata solo colpa mia… »
La ragazza lo ignorò e si avvicinò a un piccolo muretto.
Dopo essersi chinata e aver raccolto qualcosa da terra, si voltò verso Simon
esibendo il sorriso più radioso che il ragazzo le avesse mai visto:« A proposito, questo è tuo! Non chiedermi come, ma prima in
qualche modo sono riuscita ad attutirne la caduta ed è ancora tutto intero…
però la prossima volta ascoltami ed evita di portare il violino in battaglia! »
Simon sbarrò gli occhi, poi scosse la testa e scoppiò a
ridere:« Non smetterai mai di sorprendermi, Lucy! »
« Allora,
professor Stain? È riuscito a capirci qualcosa? »
Stain fece girare la sua sedia per poter
guardare in faccia i due ragazzi. Il più agitato era indubbiamente Simon,
mentre Lucy se ne stava un po’ in disparte, quasi come se il discorso non la
riguardasse.
Il professore fece fare un paio di giri alla sua vite:« Incrociando il vostro racconto con i dati raccolti in
biblioteca, forse finalmente sono riuscito a capirci qualcosa… »
Stain fece segno ai ragazzi di sedersi e, non appena anche
lui si fu accomodato, iniziò a parlare.
« Lucy,
non avevo mai visto il tuo codice genetico perché il tuo potere si riteneva
estinto da secoli… ma solo in questo modo si spiegano le varie trasformazioni
assemblate a casaccio! »
L’insegnante si accese una sigaretta:« Secoli
fa c’era un clan molto famoso, i Majikkudasuto,
una potente famiglia di armi dotata di una capacità segreta di loro completa
esclusiva… gli appartenenti a questo clan erano in grado di trasformare il loro
corpo in polvere! »
« COSA?
Non ho mai sentito parlare di una cosa del genere! Tutte le trasformazioni che
conosco mantengono comunque una forma solida e unitaria! »
« Calmati,
Simon! Se non l’abbiamo mai insegnato alla Shibusen è
perché lo ritenevamo quasi una leggenda… comunque, all’interno di questo clan
erano presenti due famiglie ben distinte: la prima era in grado di trasformarsi
in una nuvola di veleno… »
« Addirittura?
»
Stain sorrise al primo intervento della diretta
interessata:« Sì, e infatti erano i più richiesti dai
maestri d’armi dell’epoca, soprattutto nobili, perché praticamente a loro non
era richiesto alcuno sforzo nei combattimenti… »
Simon incrociò le braccia:« Comodo
così! E avevano pure il coraggio di farsi chiamare maestri d’armi? »
« Presto
sorsero delle incomprensioni con la seconda famiglia del clan, che invece
poteva diventare soltanto… »
Stain fissò dritta negli occhi Lucy:« …
una nuvola di sonnifero! »
I due ragazzi sbarrarono gli occhi.
« Ma
certo! Sonnifero! Ecco perché il kishin mi ha sbadigliato in faccia quando
stava per uccidermi… sei tu che l’hai addormentato, Lucy! »
« Allora
non era una mia impressione… ho veramente volato! E se posso dividermi
si spiega come sia riuscita a salvare il tuo violino e ad addormentare l’uovo
di kishin quasi contemporaneamente… »
Stain annuì:« Ogni granello di
polvere può agire in modo autonomo dagli altri… e basta che uno solo venga
respirato per far addormentare chiunque! »
Lucy sorrise e Simon gridò:« È
fantastico! È un potere magnifico! »
La ragazza annuì, poi chiese:« Perché
questo spiegherebbe le altre mie trasformazioni? »
« Semplice:
i membri della prima famiglia erano avvantaggiati, perché a loro bastava un
colpo solo per annientare gli avversari, mentre alla seconda serviva un modo
per dare il colpo di grazia ai loro obiettivi. Per questo motivo devono aver
tentato una serie di incroci con altre famiglie di
armi per ottenere varie trasformazioni… »
Simon annuì e chiese:« Perché il
clan Majikkudasuto
si estinse? »
« Una
faida interna. Sembra che si siano sterminati a vicenda. L’unica notizia che
sono riuscito a trovare è che i testimoni parlarono di un
enorme nuvola rossa e d’argento… ma a quanto pare dei sopravvissuti ci
devono essere stati, altrimenti tu non saresti qui, Lucy! »
I due ragazzi ringraziarono il professore e uscirono dal
laboratorio sorridendo e chiacchierando fra loro. Stain aspettò che chiudessero
la porta, poi tirò un ultima boccata e spense il
mozzicone di sigaretta.
« Non
appena si spargerà la notizia un potere come quello farà gola a molti… prevedo molte
difficoltà per quella ragazzina… »
Maka:« Ehi, Soul, in questo capitolo ci hanno un po’ ignorati… »
Soul:« Almeno tu sei comparsa all’inizio! Io neanche quello! È
tutto troppo poco figo… »
Maka:« Dai, nel prossimo capitolo avremo più spazio tutti e due…
»
Soul:« Lo spero, quei due stanno monopolizzando un po’ troppo la
scena! »
Simon:« Ehi, scusate, Lucy è passata di qui? L’ho persa di vista!
»
Soul:« Ma è proprio come il prezzemolo! »
Maka:« No, Simon, qui non c’è, prova in biblioteca… Maka Chop! »
Soul:« AHI!!! »
Maka:« E abbi un po’ di pazienza! »
Soul
Eater, Polvere incantata, 5
capitolo: Doppia missione incrociata! Maka, Kid e Lucy VS Soul, Simon, Tsubaki,
Liz, Patty, Ragnarok e Chrona?
Maka:« Vi mieterò l’anima! »
Soul:« Ehi, ma non ti sembra che manchi qualcuno in questo
elenco? »
Ciao
a tutti! Mi dispiace per il ritardo, speravo di riuscire a pubblicarlo prima ma
ho avuto degli imprevisti…
Allora,
qualcuno di voi ha provato il mio giochino della volta
scorsa? Per i pigri posso dire a questo punto che le soluzioni erano Nota
musicale per Simon e Argento per Lucy… e mi raccomando: provate questa volta a
tradurre il nome del clan! Ci sarà una piccola sorpresa…
Approfitto
per ringraziare Cami_e_Mati, _Irene_Adler_
(finalmente!), Ianitor 19 e Sakurax16 per aver
recensito lo scorso capitolo!
Vi aspetto
per il prossimo capitolo! Una nuova avventura comincerà per i nostri amici… all’apparenza
può sembrare un filler, ma più avanti tutti i nodi torneranno al pettine…
CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Hinata
92