Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Little_Lotte    16/08/2011    10 recensioni
Questa è la prima fan fiction cross over che scrivo, per cui siate clementi.
Mi sono ritrovata a vedere il cartone animato "Anastasia" e dal momento che ultimamente vedo Kurt e Blaine ovunque, ho pensato che sarebbe stato interessante provare a scriverne una versione con loro due come protagonisti.
Cercherò di attenermi molto alla trama del film (salvo alcune necessarie forzature), per cui se troverete delle incongruenze storiche non biasimate me, ma il signor Don Bluth.
Personaggi: Anastasia/Kurt, Dimitri/ Blaine (con ciò non voglio dire che Kurt sia la femmina nella relazione..semplicemente ci vedo più lui a fare il giovane aristocratico) Vlad/Puck, Sophie/Rachel, Pooka/Finn, Bartok/Figgins. Ho voluto lasciare gli altri personaggi invariati, perchè non mi andava di usare Sue come cattiva, dal momento che è un personaggio che adoro e Burt come nonno-imperatore mi sembrava troppo strano.
La nota OOC mi sembra necessaria, soprattutto per Blaine che secondo me ha poco a che vedere con Dimitri dal punto di vista caratteriale.
Enjoy!
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Noah Puckerman/Puck, Rachel Berry
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Piccolo sproloquio sentimentale: Vi ringrazio tanto per avermi supportata fino ad ora ed avermi rassicurata ogni volta che dicevo di non essere soddisfatta di quello che avevo scritto, facendomi sempre sentire tanto speciale con tutte le vostre magnifiche recensioni.

Non mi ritengo una grande scrittrice, scrivo perchè è una cosa che amo fare e perchè spero in qualche modo di trasmettere a chi mi legge tutto ciò che sento; posso dire con tutto il cuore di essere davvero tanto commossa dalle vostre belle parole e se questa storia sta andando avanti così velocemente, è soprattutto perchè ci sono tantissime persone che mi supportano e mi danno la carica!!
Detto ciò, vi lascio al capitolo...tanti bacioni!! <3





Quando la mattina dopo Kurt si risvegliò al sicuro fra le braccia di Blaine, si sentì avvolgere completamente da una meravigliosa sensazione di calore e di indescrivibile felicità.

Non ricordava quasi niente di tutto ciò che era successo la notte precedente, era bastato incrociare gli occhi di Blaine per fargli rimuovere dalla mente tutti i cattivi pensieri e le paure che fino a qualche ora prima avevano quasi rischiato di avere la meglio su di lui.

Kurt sorrise; le braccia di Blaine erano forti e accoglienti, non esisteva al mondo luogo più bello e sicuro di  esse. 

 << Buongiorno. >> gli disse dolcemente il moro, non appena Kurt aprì gli occhi e rivolse lui il suo tipico sorriso radioso << Come stai oggi? >>

Kurt poggiò la testa sul petto di Blaine.

<< Molto meglio. >> rispose quasi in un sussurro << Grazie a te, Blaine. >>

Blaine guardò l'orfano con occhi colmi di adorazione e non riuscì proprio a trattenersi dal lasciar scorrere delicatamente le sue dita lungo tutta la sua guancia, mentre questi sosteneva il suo sguardo con la sua stessa intensità.

Blaine deglutì e sentì il suo cuore iniziare a battere all'impazzata, quasi come se avesse improvvisamente deciso di fuggire via dal suo petto, spinto dall'incontenibile amore per Kurt, al quale ancora sembrava non essere disposto a rinunciare.

Blaine fece un sospiro e si strinse forte Kurt al petto, mordendosi un labbro per non mettersi a piangere.

Aveva passato una notte meravigliosa con il suo piccolo Kurt fra le braccia, ma adesso doveva ritornare con i piedi per terra; si era lasciato trasportare dai suoi sentimenti troppo a lungo, era arrivato il momento di tornare alla realtà e smetterla di tormentarsi in quel modo.

Lui e Kurt non avrebbero mai avuto un futuro assieme e Blaine doveva semplicemente accettarlo, anche se avrebbe fatto male ad entrambi, soprattutto dopo aver condiviso quella nottata insieme, addormentati l' uno fra le braccia dell'altro.

<< Blaine, va tutto bene? >> domandò Kurt, guardando il riccio con sguardo lievemente preoccupato.

Blaine si morse ancora una volta il labbro e fece lentamente segno di sì con la testa.

<< Si. >> mentì << E' tutto apposto. >>

<< Buongiorno! >>

Kurt e Blaine si voltarono; non si erano accorti che Noah era già sveglio, lavato e vestito e li stava guardando con un'espressione particolarmente severa sul volto e le mani poggiate sui fianchi.

<< Dormito bene, ragazzi? >> domandò l'ebreo, con fare lievemente irritato.

Kurt arrossì e fece segno di sì con la testa, tirandosi immediatamente su e staccandosi dall'abbraccio di Blaine.

<< Non..non credevo che fossi già sveglio, Noah. >> balbettò.

Noah fece una smorfia.

<< Lo sono da parecchio, in effetti. >> rispose << Arriveremo a Parigi fra pochi minuti, quindi vi conviene alzarvi e prepararvi anche voi, se non volete restare su questa nave! >>

Kurt annuì e si alzò da letto, immediatamente seguito da Blaine, che lanciò a Noah un'occhiataccia.

<< Immagino di dover indossare i miei abiti nuovi. >> disse Kurt timidamente << Non credo che Rachel apprezzerebbe il mio vecchio abbigliamento. >>

<< Infatti! >> rispose Noah, in tono brusco << Io e Blaine ti aspetteremo fuori, così avrai tutto il tempo di cambiarti tranquillamente; ma vedi di non metterci troppo! >>

Kurt assentì silenziosamente e i due ragazzi uscirono velocemente dalla cabina, lasciandolo da solo assieme al piccolo Finn.

<< Vuoi dirmi che diavolo pensavi di fare?! >> domandò Noah a Blaine, non appena si richiuse la porta della cabina alle spalle << Sei per caso diventato matto?! >>

<< Abbassa la voce, Puckerman! >> lo ammonì Blaine << Potrebbe sentirti! >>

Noah sbuffò.

<< Blaine, ti rendi conto di quello che stai facendo?! >> continuò a sgridarlo l'ebreo, abbassando leggermente il tono della sua voce << Allora tutti i miei discorsi non ti sono serviti a niente?! >>

<< Noah, innanzi tutto non è successo assolutamente niente con Kurt, questa notte. >> rispose Blaine stizzito << E poi, devo per caso ricordati che è tutta colpa tua se le cose fra me e lui stanno rischiando di diventare troppo serie?! >>

Noah guardò il suo amico con sguardo allibito.

<< Mia?! >> replicò in tono quasi indignato << Che cosa avrei fatto, sentiamo?! >>

<< Beh, sei stato tu a farci ballare ieri sera sul ponte! >> osservò Blaine, allargando le braccia << Avresti dovuto immaginare che le cose sarebbero solamente peggiorate. >>

Noah alzò gli occhi al cielo e sbuffò.

<< Quindi adesso sono io il responsabile del fatto che tu non sei in grado di tenere a bada i tuoi sentimenti per Kurt?! >> ribattè nervosamente.

<< Noah, abbassa la voce! >> lo implorò Blaine << Non voglio che Kurt ti senta! >>

<<  Già, perchè di sicuro non l'ha ancora capito! >> rispose Noah con sarcasmo << Blaine, andiamo! Si vede benissimo che tu sei tremendamente innamorato di lui e che anche Kurt prova qualcosa per te! >>

Blaine si morse un labbro ed abbassò lo sguardo.

<< Guarda che lo so. >> mormorò il moro, senza riuscire a guardare il suo amico negli occhi << Perchè pensi che sia rimasto con lui questa notte?! Non abbiamo fatto niente Noah, non ci siamo neanche baciati..te lo giuro! Volevo solamente restare assieme a lui, tenerlo fra le mie braccia almeno per una notte... era davvero chiedere troppo?! >>

Noah non rispose e si limitò a guardare il suo socio con uno sguardo un po' più comprensivo.

<< Lo so che è sbagliato. >> aggiunse Blaine, in tono lacrimoso << Lo so che io e Kurt non abbiamo alcun futuro insieme, ma non riesco a smetterla di amarlo così tanto! Si, forse ieri notte ho approfittato del fatto che fosse così debole e spaventato, ma non me ne pento! Non credo di averlo illuso, non gli ho fatto promesse che sapevo di non poter mantenere, gli sono rimasto solamente accanto.  L'ho fatto per me.
E' tanto sbagliato aver desiderato di tenerlo con me solamente per una notte, dal momento che non potrò mai più farlo per il resto della mia vita?! >>

Quando Blaine alzò nuovamente lo sguardo, Noah si accorse che aveva le guance completamente rigate dalle lacrime e non potè fare a meno di provare enorme compassione dei confronti del suo amico.

<< Blaine, mi dispiace. >>  gli disse gentilemente << Lo so che è dura, ma... >>

<< No, non lo sai! >> lo interruppe brutalmente Blaine, scoppiando definitivamente a piangere << Non sai che cosa significa amare con tutto il cuore una persona e sapere che non potrà mai essere tua, anche se ricambia i tuoi sentimenti! >>

Noah si morse un labbro e si avvicinò lentamente al suo amico.

<< Hai ragione, non lo so. >> rispose in tono pacato << Ma so che cosa significa dover rinunciare a qualcosa a cui si tiene moltissimo, e anche se fa terribilmente male, tu prima o poi dovrai lasciarlo andar via. >>

Gli occhi di Blaine si riempirono maggiormente di lacrime.

<< Non ci riesco! >> gemette, gettandosi fra le braccia di Puckerman, in cerca di conforto.

Noah rimase per un attimo immobile, imbarazzato da quello slancio improvviso di affetto da parte di Blaine, ma alla fine si rilassò e accolse completamente il ragazzo fra le sue braccia.

<< Blaine, ti prego...devi farti forza! >> mormorò, cercando di rassicurarlo << Non puoi lasciarti buttare giù in questo modo, dovrai riuscire ad andare avanti anche senza di lui. >>

Blaine emise un sonoro gemito.

<< Non riesco più a pensare alla mia vita senza di lui. >> singhiozzò.

Noah sospirò e poi si staccò lentamente dall'abbraccio con Blaine.

<< Vi ho lasciato ballare insieme perchè tu potessi avere almeno un bel ricordo di lui. >>  dichiarò, afferrandolo per le spalle e guardandolo intensamente negli occhi << Non rovinare tutto, Blaine; non lasciarti prendere dalla tristezza e cerca di conservare nella tua memoria solamente i momenti più belli passati assieme a lui. >>

Blaine si morse un labbro e fece segno di sì con la testa, sebbene non ne fosse per niente convinto.

<< Dai, ora asciugati le lacrime. >> gli disse Noah, lasciandolo andare definitivamente << Kurt sarà pronto fra poco, non vorrai farti vedere in questo stato! >>

Blaine tirò su col naso e si strofinò gli occhi con la manica della camicia.

Noah aveva ragione, Kurt non avrebbe dovuto vederlo così; Blaine non poteva mostrarsi troppo vulnerabile ai suoi occhi, non poteva assolutamente scoprire ancora di più tutti i suoi sentimenti per Kurt, rischiando di illuderlo e poi ridurre anche il suo cuore in frantumi.

Avrebbe semplicemente svolto il suo lavoro, accompagnando Kurt a Parigi e poi lasciandolo andare al suo destino.

Era così che doveva andare e prima Blaine si sarebbe deciso ad accettarlo, meglio sarebbe stato per entrambi.
 

*
 

Un paio di ore dopo, dopo essere finalmente sbarcati a Parigi ed aver fatto colazione in un piccolo ed economico caffè, i tre ragazzi e Finn raggiunsero l'abitazione di Rachel, la cugina dell'imperatrice, in uno dei quartieri più eleganti di tutta la città.

Kurt continuava a guardarsi intorno con aria estatica, affascinato dalla magnificenza di quelle case e da quella splendida atmosfera che stava respirando sin da quando aveva messo piede a Parigi.

<< Accidenti, qui è tutto così meraviglioso! >> esclamò con entusiasmo << Ho visto un sacco di foto di Parigi,  ma dal vivo è infinitamente più bella! >>

Blaine sorrise e gli mise gentilmente una mano sulla spalla.

<< Sei pronto? >> domandò con voce morbida.

Kurt deglutì, lasciandosi per un attimo prendere dall'agitazione.

<< Non del tutto. >> rispose con una certa preoccupazione << E se Rachel non dovesse riconoscermi?! Se pensasse che sono solo un impostore e mi cacciasse via?! >>

Blaine gli rivolse un sorriso rassicurante.

<< Non aver paura. >> disse dolcemente << Andrà tutto bene, vedrai; aprile semplicemente il tuo cuore, e andrai alla grande! >>

Kurt sorrise e guardò Blaine con occhi colmi di gratitudine, mentre di fianco a lui Noah alzò gli occhi al cielo e sospirò con esasperazione.

<< Adesso basta con queste inutili chiacchiere! >> bubbolò, sistemandosi la giacca e i capelli << Risparmiatele per quando dovrete parlare con Rachel. >>

Blaine fece una smorfia, guardando storto il suo socio mentre si metteva in tiro per l'incontro con la ragazza.

<< Noah, ti avverto subito! >> lo ammonì il moro << Se inizi a fare lo stupido e mandi tutto all'aria, te la farò pagare cara! >>

<< Oh Blaine, non dire sciocchezze! >> replicò Noah, non appena raggiunsero la porta di ingresso << Non rovinerò niente, al contrario, vi spianerò la strada; Rachel rimarrà colpita dal mio fascino mozzafiato e non potrà che essere bendisposta nei confronti di Kurt. >>

Kurt e Blaine si guardarono e soffocarono una risata, mentre Noah guardò Finn con sguardo malizioso.

<< Che ne pensi, piccolo? >> domandò al cagnolino << Impossibile resistermi, vero?! >>

Finn abbaiò allegramente, mentre Kurt e Blaine scoppiarono in una risata fragorosa.

<< Ti prego Noah, smettila! >> esclamò Blaine, dopo essersi ripreso << E adesso cerchiamo di concentrarci, va bene?! >>

I tre ragazzi si ricomposero e Blaine suonò il campanello, mentre Kurt si strinse forte al suo braccio, in cerca di supporto.

<< Stai tranquillo. >> gli sussurrò dolcemente il moro, mentre la porta si apriva e una giovane cameriera si affacciava dall'uscio.

<< Buongiorno. >> disse questa in tono cordiale << Che cosa posso fare per voi? >>

Blaine fece per prendere parola, ma Noah glielo impedì, spingendolo dalla parte opposta e posizionandosi esattamente davanti alla cameriera.

<< Siamo qui per vedere la madamoiselle Rachel. >> disse l'ebreo, con il suo tipico sorrisetto sghembo sul volto.

Blaine lanciò l'ennesima occhiata omicida a Noah, mentre la cameriera gli sorrise con fare malizioso.

<< Oh, ma certo. >> rispose la ragazza, guardando Noah con aria civettuola << Avete un appuntamento? >>

<< Beh, non esattamente.. >> rispose Puckerman, facendo spallucce.

<< Cosa?! >> bubbolà Kurt, guardando Blaine con agitazione << Sta scherzando?! >>

Blaine gli fece sengo di stare calmo, mentre Noah continuava a lavorarsi la cameriera.

<< Ditele semplicemente che siamo venuti con un amico speciale, lei di sicuro capirà. >> disse Noah, con sguardo ammiccante.

La cameriera fece una risatina e ritornò in fretta dentro casa per chiamare la sua padrona, mentre Noah si voltò verso i suoi compagni con espressione estremamente soddisfatta.

Blaine sospirò.

<< Ora capisci perchè ce lo siamo portati dietro?! >> commentò << Ci serve il suo potere da ammaliatore. >>

Kurt ridacchiò.

<< Credevo che tu volessi far colpo su Rachel! >>  osservò l'orfano, con fare divertito.

<< Infatti! >> confermò Noah << Ma è divertente fare il cascamorto con le ragazze, non trovi?! >>

Kurt fece una smorfia e Noah si mise a ridere.

Poi, poco dopo, la porta si aprì nuovamente e si presentò davanti a loro una bella ragazza, dall'aria estremamente elegante e raffinata, con indosso un impeccabile abito di color acquamarina, che si intonava perfettamente al fermaglio con il quale teneva in ordine i suoi capelli scuri.

<< La mia cameriera Sophie mi ha detto che volevate vedermi. >>  disse, guardando curiosamente i tre avventori << E che avete con voi un amico speciale da presentarmi... è vero? >>

Noah rimase in silenzio, a guardare la ragazza con sguardo adorante, quasi come se avesse appena avuto un' apparizione divina.

Blaine sbuffò.

<< Madamoiselle, io sono Blaine Anderson e questo è il mio amico Noah Puckerman. >>  disse educatamente, indicando Noah con un cenno del capo.

Noah afferrò la mano di Rachel e se la portò alle labbra, sfiorandola delicatamente.

<< Ho sentito sempre dire che eravate bellissima. >>  disse, guardandola intensamente negli occhi << Ma ora che vi vedo così da vicino, devo ammettere che tutte quelle chiacchiere non vi rendono assolutamente giustizia! >>

Rachel arrossì violentemente e abbassò lo sguardo.

Non era abituata a simili attenzioni da parte di un uomo e anche se queste non provenivano da un giovane di buona famiglia e dall'aspetto curato ed elegante, non era certo indifferente al fascino selvaggio e trasandato di Puckerman.

Blaine alzò gli occhi al cielo e sbuffò ancora una volta.

" Adesso chi è che si lascia trasportare dalle emozioni, Noah?!"

<< E questo qui.. >> aggiunse Blaine, prendendo Kurt per un braccio e avvicinandolo a sè << E' Sua Altezza Reale, il granduca Konstantin Romanov. >>

Rachel guardò Kurt attentamente e rimase letteralmente a bocca aperta.

<< Santo cielo... >> mormorò << Su, venite dentro! >>

Trascinò i tre ragazzi dentro casa, chiudendo la porta così velocemente che il povero Finn non fece in tempo ad entrare assieme a loro e rimase chiuso fuori, emettendo un lungo guaito di disapprovazione.
 

*
 
<< Accidenti, devo ammettere che somiglia davvero moltissimo a Konstantin! >> esclamò Rachel, dopo aver fatto accomodare i suoi ospiti in salotto ed aver squadrato Kurt dalla testa ai piedi per l'ennesima volta << Molto più di tutti gli altri ragazzi che ho incontrato fino ad ora! >>

Kurt arrossì e sorrise con sguardo compiaciuto.

<< Non ti dispiace se ti faccio qualche domanda, vero? >> disse Rachel a Kurt, mentre con un piccolo campanellino dorato chiamava la sua cameriera perchè portasse loro del tè.

Kurt annuì nervosamente, cercando Blaine con lo sguardo, in modo da sentirsi un po' più rassicurato; il moro lo guardò a sua volta e sorrise, infondendogli con i suoi occhi tutto il coraggio di cui aveva bisogno.

<< Allora, dimmi.. dove sei nato? >> fu la prima domanda di Rachel.

Kurt tirò un sospiro di sollievo; era una domanda molto facile.

<< A Palazzo Peterhof. >> rispose tranquillamente.

<< Molto bene. >> replicò Rachel sorridendo << E dimmi, come piace a Konstantin bere il tè? >>

<< Oh, ma a me non piace il tè! >> rispose Kurt prontamente, ricordando alle perfezione tutte le lezioni di Blaine e Noah sulle abitudini del principe << Io preferisco bere acqua calda con limone. >>

Rachel annuì con aria soddisfatta e continuò con le sue domande, alle quali Kurt riuscì a rispondere brillantemente e senza alcuna difficoltà, sotto gli sguardi estremamente compiaciuti di Noah e Blaine.

La conversazione andò avanti a lungo, fino a che Rachel, ormai quasi del tutto soddisfatta, arrivò all'ultima delle sue domande.

<< Ho ancora un' ultima cosa da chiederti. >>  disse, dando una sorso al suo tè << Potresti giudicare questa domanda un po' troppo personale ed impertinente, ma ti prego di avere pazienza. >>

Kurt annuì nervosamente.

<< Dimmi, come sei riuscito a scappare la notte dell'assalto al palazzo, durante la rivoluzione? >> 

Blaine e Noah piombarono nel panico più totale e si rivolsero uno sguardo di puro terrore.

Era finita, Rachel avrebbe capito subito che erano degli impostori; per quanto fino a quel momento Kurt se la fosse cavata egregiamente, di certo non avrebbe potuto trovare una risposta sensata a quella domanda e Rachel avrebbe smascherato il loro piano in men che non si dica, cacciandoli immediatamente da casa sua, senza neanche chiedere spiegazioni.

Neanche il fascino carismatico di Puckerman sarebbe stato di aiuto, la loro avventura sarebbe finita lì e Blaine e Kurt si sarebbero persi per sempre.

Ma proprio in quel momento, Kurt iniziò a rammentare; aveva passato gli ultimi cinque giorni a cercare di ricordare tutta una vita intera, senza alcun risultato, e adesso, nel giro di pochissimi istanti, alcune di quelle immagini fino ad allora così sfocate iniziavano piano piano a farsi più nitide.

<< Ecco... c'era un ragazzo... >>  disse Kurt, con sguardo concentrato, sforzandosi di ricordare meglio ogni singolo particolare << Era un ragazzo che lavorava a palazzo... ha aperto un passaggio segreto, nascosto in una parete...e da lì siamo riusciti a fuggire. >>

Il cuore di Blaine aumentò improvvisamente il suo battito e il ragazzo sentì un enorme nodo formarglisi alla base della gola; si voltò verso Kurt e lo ascoltò mentre raccontava a Rachel la storia del salvataggio, mordendosi un labbro con forza per impedire alle lacrime di scivolare lungo le sue guance.

Le parole di Kurt continuavano a riecheggiargli nella testa.

" Un ragazzo che lavorava a palazzo... ha aperto un passaggio segreto, nascosto in una parete...e da lì siamo riusciti a fuggire. "

Blaine non riusciva a credere alle sue orecchie.

Era lui.

Il suo piccolo, dolce, così forte e allo stesso tempo tanto fragile Kurt, era veramente il principe Konstantin Romanov.

Ed era stato Blaine a salvarlo quella notte.

Tutto improvvisamente iniziò ad avere un senso.

Ecco perchè Blaine aveva sentito di essere così profondamente legato a Kurt sin dal primo loro incontro, ecco perchè ricordava perfettamente di avere già visto quelli occhi da qualche parte che non fosse solamente quel quadro a Palazzo D'Inverno.

Si ricordò di quando quelli occhi color acquamarina avevano incontrato i suoi per la prima volta, tanti anni prima, rivolgendogli uno sguardo di immensa gratitudine;  ricordò non essere riuscito a toglierseli dalla testa per settimane intere, sperando infinitamente di riuscire a rivederli un giorno, finalmente privi di quell'angoscia  e sofferenza che li turbavano.

E adesso erano di nuovo là, davanti a lui.

Blaine trattenne il respiro, ormai perfettamente conscio del fatto che quello davanti a lui era proprio il Granduca Konstantin.

Il ragazzo che Blaine amava più di ogni altra cosa al mondo.

E quel pensiero non fece altro che aumentare la sensazione di smarrimento che stava provando in quel momento.

<< Allora? >> intervenne improvvisamente Noah, rivolgendosi a Rachel << Il ragazzo è un Romanov? >>

Rachel fece spallucce, con un sorrisetto malizioso sul volto.

<< Diciamo che ha risposto esattamente a tutte le domane e in maniera decisamente convincente. >> rispose, in tono piuttosto vago.

<< Fantastico! >> esultò Noah, alzandosi di scatto dal divano sul quale era seduto << Hai sentito, ragazzo?! Ce l'hai fatta! >>

Rachel ridacchiò, mentre Kurt esplose letteralmente in una risata gioiosa e corse ad abbracciare Blaine, il quale ricambiò con meno entusiasmo, ancora piuttosto scioccato da quell'incredibile rivelazione.

<< Allora, quando potremo andare a parlare con l'Imperatrice? >> domandò Noah, sempre più esaltato.

Il sorriso sul volto di Rachel si spense di colpo.

<< Temo che non sarà possibile. >> disse mestamente.

<< Che cosa? >> replicò Kurt, staccandosi dall'abbraccio con Blaine << E perchè?! >>

<< Beh, l'Imperatrice ha deciso di sospendere definitivamente tutti i colloqui. >> spiegò Rachel << Non vuole incontrare nessuno. >>

Kurt si adombrò e gettò il suo sguardo a terra, mentre Blaine sbuffò sonoramente.

Noah, da parte sua, lanciò alla ragazza uno sguardo seduttore.

<< Suvvia, Madamoiselle Rachel.. >> disse, in tono estremamente ammaliante << Sono certo che voi sareste perfettamente in grado di farle cambiare idea! >>

Rachel arrossì e si morse un labbro.

<< E'.. è impossibile. >> balbettò, tentando in qualche modo di fare la sostenuta.

Ma i suoi tentativi non portarono alcun risultato; Noah era ormai riuscito a fare completamente breccia nel cuore di Rachel e gli sguardi colmi di malizia che il ragazzo continuava a lanciarle erano abbastanza da farle perdere completamente il controllo.

<< Ne è proprio certa? >> domandò Noah, prendendo la mano della ragazza e portandola ancora una volta alle labbra, baciandola con gentilezza e continuando a fissarla.

Rachel sentì un brivido percorrerle interamente la schiena.

Quel ragazzo era incredibilmente sfacciato, del tutto privo di eleganza e fin troppo spudorato, eppure Rachel ne era terribilmente attratta, sebbene fosse esattamente tutto il contrario di ciò che la sua famiglia le aveva sempre augurato di trovare in un uomo.

<< Aspettate un attimo! >> Rachel ebbe improvvisamente un'illuminazione << A voi piacciono i balletti  russi? >>

I tre si guardarono e annuirono con aria perplessa; a dire il vero nessuno di loro aveva mai assistito a uno spettacolo del genere, ma in una situazione del genere non era proprio il caso di mettersi a fare li schizzinosi.

<< Si esibirano a Parigi questa sera. >> aggiunse Rachel allegramente << E io so per certo che l'Imperatrice adora i balletti russi, non se ne perderebbe uno spettacolo per nulla al mondo! Potrei invitarla a teatro e potreste venire anche voi -ovviamente non assieme a noi, questo temo non sia possibile- in modo tale da incontrarla subito dopo lo spettacolo! >>

Lo sguardo di Kurt si illuminò nuovamente.

<< Davvero? >> domandò con entusiasmo << Possiamo farlo? >>

<< Certamente, procurarvi i biglietti sarà facile! >> rispose Rachel << Inoltre potremmo girare per qualche negozio prima di andare a teatro e comprarvi qualche abito un po' più appropriato. >>

<< Shopping?! >> ripetè Kurt, al culmine dell'eccitazione << Oh, sarebbe meraviglioso! Possiamo portare anche Finn con noi?! >>

Noah impallidì e si battè una mano sulla fronte.

<< Oh santo cielo! >> esclamò con fare ansioso << Finn! >>
 

*
 

Andare in giro per Parigi era senza dubbio una delle attività più entusiasmanti e divertenti del mondo, soprattutto per Kurt, che nel giro di poche ore aveva quasi svaligiato ogni singolo negozio della città.

Blaine e Noah avevano cercato di placare la sua frebbrile voglia di fare spese, ma Kurt si era fatto prendere dall'euforia e aveva comprato quantità ingenti di profumi, vestiti e accessori vari, approfittando del fatto che Rachel, certa di avere di fronte a sè il vero granduca Konstantin, si era offerta di pagare lei stessa tutto quanto.

Alla fine della giornata Kurt era davvero al settimo cielo e la prospettiva di incontrare finalmente l'Imperatrice e poter fare luce sul suo passato, non faceva che aumentare il suo grado di euforia ed eccitazione.

Anche Noah se l'era passata decisamente bene; dopo un'intera giornata a stretto contatto con Rachel, i due si erano resi conto di piacersi sul serio e a parte qualche improvviso momento di gelosia da parte di Finn, che cercava disperatamente di distogliere l'attenzione di Noah da Rachel,  erano rimasti sempre assieme,  parlando e rivolgendosi continuamente sguardi colmi di adorazione e paroline dolci (con enorme sorpresa di Noah, che non avrebbe mai creduto di poter diventare così sentimentale e perdere la testa per una donna).

Blaine, da parte sua, non aveva smesso neanche per un attimo di pensare a Kurt e nessuno dei suoi pensieri era stato particolarmente felice.

Adesso che sapeva con assoluta certezza che Kurt era veramente il principe Konstantin, non avrebbe più avuto alcuna possibilità con lui; prima o poi avrebbe dovuto davvero dirgli addio e quell' idea lo faceva letteralmente impazzire.

Blaine sapeva che prima o poi quel momento sarebbe arrivato, eppure dentro di sè aveva sempre sperato che le cose sarebbero potute andare diversamente, che magari in un modo o nell'altro il loro amore avrebbe vinto su tutto e lui e Kurt sarebbero riusciti finalmente a stare insieme.

Ma adesso che conosceva la verità, sarebbe stato del tutto impossibile cambiare le cose.

Kurt era un principe e i principi non sposano i poveracci come Blaine; anzi, a dire il vero, i principi si sposano da sempre con le principesse e sebbene nessuno avrebbe mai potuto punire Kurt per essere diverso da tutti gli altri principi, certamente non avrebbero mai accettato fino in fondo il suo vero essere.

Kurt avrebbe dovuto comportarsi esattamente come tutti gli altri principi e per far sì che ciò accadesse, Blaine avrebbe dovuto sparire per sempre dalla sua vita.

Era un pensiero che non lo aggradava per niente, soprattutto mentre camminava per le strade di Parigi con Kurt sottobraccio, che gli rivolgeva di continuo il suo sorriso dolce e radioso, facendogli desiderare ardentemente di poter rimanere con lui per sempre.

Ma era la cosa giusta da fare, non per lui, ma per Kurt; perchè per Blaine la felicità di Kurt veniva prima di ogni altra cosa al mondo ed era disposto a sacrificare la sua, per assicurarsi che niente al mondo potesse mai cancellare quel meraviglioso sorriso dal volto del ragazzo che amava.




N.d.A: Capitolo che mi ha messo su una tristezza infinita mentre lo scrivevo!! Beh, diciamo che spero che almeno abbiate apprezzato quel poco di Puckleberry (che io adoro e trovo che non faccia mai male) e quel breve accenno di Puckleberry Finn (si, ho inventato io il nome di questa threesome e ne vado orgogliosa!! x3).
E che ne pensate del fluffosissimo momento Bluck?! Mi sono stupita da sola quando l'ho scritto...non so neanche se è molto credibile!  xD

Per i Klaine mi sento tanto tanto in colpa.... vorrei solamente vederli felicissimi e innamorati e invece mi tocca tenerli così a distanza!!! ç___ç
Oh, come vorrei che finisse (il bello è che sono io a decidere quando succederà e mi lamento pure!! xD)

Lot of kisses!! 
  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Little_Lotte