L'estate. Non ho mai ricevuto altro che pareri contrastanti su questa stagione.
Un periodo di riposo. Un periodo di rinascita. Un'avventura. Tre mesi in cui può succedere di tutto. Tre mesi in cui vivere, tre mesi nei quali si prova la vera essenza della vita e la si lascia alle spalle all'imbrunirsi del cielo con l'arrivo di settembre.
Quest'ultimo parere è forse quello che più mi ha fatto riflettere. Sia per come l'ho ricevuto, sia più semplicemente per quello che esprime.
È possibile, in un anno, vivere soltanto tre mesi? Vivere veramente?
Ed è possibile, in una vita, vivere soltanto un'estate?
Ogni tanto, ripenso a chi mi fece iniziare queste riflessioni, e a quando.
Quando ero ancora solo un ragazzino, un quindicenne. Quando odiavo quella stagione che mi portava lontano da tutto ciò che conoscevo e che amavo. Quando quel caldo ancora non mi ricordava niente, e quando il canto notturno delle cicale ancora non mi ricordava nessuno.