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Autore: GingerHair    16/08/2011    3 recensioni
Sei persone, tre maghi e tre streghe, per l'esattezza, erano sedute a tavola,
e una di loro era parecchio in imbarazzo.
"Mamma, papà, abbiamo un annuncio da fare" proclamò James Sirius Potter,
alzandosi spavaldo e prendendo la mano dell'incantevole rossa accanto a lui.
Questa intanto sorrideva a disagio.
"Ci sposiamo" rivelò poi il giovane, mostrando alla famiglia l'anello che brillava alla mano di Diana.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ginger Hair!?
 
 
 
 

24 Dicembre 2025, Natale e casa Potter.

 

 
Sei persone, tre maghi e tre streghe per l'esattezza, erano sedute a tavola davanti a succulenti piatti,
tutti preparati dalle abili ed esperte mani di Ginny Weasley in Potter.
 
Quell'anno anche i due figli più giovani dei coniugi Potter erano partiti da Hogwarts
per raggiungere la famiglia.
 
Sempre quell'anno la proposta di nonna Molly di passare il Natale alla Tana era stata rifiutata a malincuore.
 
Sei persone, tre maghi e tre streghe per l'esattezza, erano sedute a tavola,
e una di loro era parecchio in imbarazzo.
 
"Mamma, papà, abbiamo un annuncio da fare" proclamò James Sirius Potter,
 alzandosi spavaldo e prendendo la mano dell'incantevole rossa accanto a lui.
Questa intanto sorrideva a disagio.
 
"Ci sposiamo" rivelò poi il giovane, mostrando alla famiglia l'anello che brillava alla mano di Diana.
 
Diana Stevens, strega di ventun anni circa, guaritrice di successo al San Mungo.
Fisico snello e allungato, pelle che sembrava d'avorio, labbra carnose, occhi color acqua marina, mani delicate e
affusolate, e, dulcis in fundo, capelli color rubino, leggermente mossi e con alcuni deliziosi boccoli alla fine.
Si erano conosciuti tre anni prima ad una partita di Quidditch.
Lei si era appena trasferita a Londra dall'America per lavorare al fianco di un medimago di successo del San Mungo.
Lì era cominciato tutto e, con enorme sospesa di molti, la loro love story non era ancora terminata,
anzi, si stata evolvendo in qualcosa di più serio. Il matrimonio.
 
Per la sospesa, la rivelazione inaspettata aveva causato reazioni diverse a tutto il resto del nucleo familiare.
Albus era caduto dalla sedia, Lily aveva sputato addosso ad Albus, prima che lui cadesse, un buon sorso di succo di zucca,
Harry, invece, si stava strozzando con una polpetta.
 
Ginny, al contrario, aveva emesso un gridolino di felicità ed era subito andata ad abbracciare
Diana e James, che intanto inceneriva con lo sguardo gli altri.
 
"C-Congratulazioni figliolo" tossicchiò Harry, imitando Ginny, stringendo il ragazzo.
 
Seguirono gli abbracci di Lily e Albus e un po' di ricordi sul matrimonio di Harry e Ginny.
 
"Ah" esclamò d'un tratto Harry "Sembra che i Potter siano destinati a sposarsi con le rosse!" osservò poi rivolgendo un sorrisone a
Diana, che, dal canto suo, sbiancò senza però darlo a vedere.
 
E così il capo famiglia iniziò a raccontare di come la sua bisnonna paterna avesse i capelli color del fuoco,
sua nonna dei lisci capelli rosso molto chiaro, sua madre color rubino ("Proprio come i tuoi"), e infine Ginny li avesse rosso acceso.
 
Alla fine della serata i due fidanzatini decisero di tornare a casa, anche per prepararsi
psicologicamente ad affrontare l'incontro con il resto della famiglia del giorno seguente.
 
Convivevano da un anno. James stava facendo il corso per Auror, e l'appartamento era situato nella Londra babbana,
a metà tra il Ministero e il San Mungo.
 
Era modesto, una cucina non troppo grande, un soggiorno accogliente e una camera da letto intima con un bagno spazioso.
 
Si sedettero su uno dei divani del salotto, coperto da una fodera verde, colore preferito
di Diana (con grosso rammarico di James, gli ricordava tantissimo l'odiata casa rivale, Serpeverde).
 
La ragazza era visibilmente nervosa, così tanto che anche James, di solito cieco a stati d'animo così inutili per lui, finì col notarlo.
 
"Diana, stai bene? Ti vedo pallida!" disse il giovane, circondando le spalle della ragazza con un braccio.
 
La ragazza fece un grosso respiro e lo fissò diritta negli occhi.
 
"È che.. Tuo padre oggi ha iniziato a parlare di tutte le altre mogli-Potter e io.."
 
"Cosa? Non ti senti all'altezza di mia mamma, mia nonna eccetera?" le interruppe James sgranando gli occhi da cerbiatto
"Perché se è così ti stai facendo problemi inutili!" cercò di tranquillizzarla con un bacio.
 
"No, è per i capelli, per il fatto che abbia detto che i Potter siano destinati, e saranno sempre destinati a sposare le rosse" rivelò,
guadagnandosi un'altra occhiata stranita del ragazzo.
 
Prese di nuovo un profondo respiro. "James, io sono tinta"
 
Il viso di James si increspò in un'espressione indecifrabile, che fece agitare ancora di più Diana.
 
"James, capisci? Io in realtà ho i capelli biondi, non sono rossa. Me li sono tinti prima di venire qui in Inghilterra!
Perché te ne stai lì impalato? Perché non reagisci? James, dì qualcosa!" lo supplicò stremata la ragazza.
 
Il giovane Potter quando vide che la fidanzata si stava allarmando e che stava parlando sul serio non poté fare altro che..
Riderle spudoratamente in faccia, beccandosi così un'occhiataccia.
 
Capendo che così avrebbe soltanto causato a se stesso una morte lenta e dolorosa,
decise di cambiare atteggiamento e, calmandosi, prese le mani della fanciulla.
 
"Diana, io voglio sposare te, non i tuoi capelli. Né a me né alla mia famiglia interessa il colore dei vuoi capelli,
mio padre diceva così per dire!" la tranquillizzò gentilmente, dandole poi un casto bacio sulle labbra.
 
La ragazza sorrise e poi fece una smorfia. "Sono un'idiota, scusa. Pensavo che però lo avresti dovuto sapere"
spiegò la ragazza, rossa dall'imbarazzo.
 
James sorrise sincero. "Vorresti dire che i nostri figli potrebbero essere biondi quindi?" chiese poi con fare malizioso.
 
"Sì, potrebbero" rispose con lo stesso tono la ragazza.
 
“Allora perché non proviamo a contribuire alla nascita di una di queste fantastiche creature bionde?” le sussurrò James,
ora finalmente ritornato nel suo campo di gioco, ad un orecchio.
 
Diana lo guardò ammiccante per poi gettarsi tra le sue braccia, travolgendolo con un bacio tutt’altro che innocente.






OK, siete liberissimi di tirarmi pomodori, cespi di insalata, carciofi, mele, scarpe, se più preferite!
Questa Fan Fic è talmente orribile che mi vergogno anche solo di aver pensato di pubblicarla, ma ormai l'ho fatto, e ormai voi l'avete letta. D:
Scusate! xD
Fatemi sapere comunque quello che pensate, accetto anche, e in questo caso soprattutto, le critiche negative!
Un bacio, e perdonatemi se vi ho traumatizzati.


~GH~
  
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