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Autore: Leke_96    16/08/2011    3 recensioni
"Che diavolo...?" chese Sirius vedendo il suo migliore amico entrare nella sala comune in quello stato, non poteva crederci, il mitico James Potter stava veramente...piangendo?!?!?!? questa ff parla dell'unico motivo per cui il grande James Potter avrebbe mai veramente versato lacrime di dolore spero che vi piaccia ^__^
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il pianto del cervo
 
 
"Ma guarda un po' chi abbiamo quì!!" disse Lucius Malfoy con un ghigno malvagio guardando un ragazzo dai capelli marroni e gli occhiali gli occhi rossi e il viso rigato dalle lacrime.
James non lo guardò a dire il vero non si era neanche accorto di non essere più solo si alzò e si girò con lo sguardo perso nel vuoto quando una mano lo afferrò per il braccio e lo ributto vicino al gargoil di pietra su cui era seduto fino ad un attimo fa.
Non oppose resistenza, non si preoccupò nemmeno di guardare in faccia quello che l'aveva buttato per terra, rimase seduto come se niente fosse.
"Allora Potter?" chiese una voce a lui famigliare "Cos’è successo? Papino ti ha sbattuto fuori..." Piton non riuscì a finire la frase che si ritrovò a testa in giù.
James lo guardava con gli occhi pieni di odio dai quali ancora scendevano le lacrime.
"Non nominare mai più mio padre Severus!!" disse il moro con la voce più glaciale che i Serpeverde avessero mai sentito "O sarai fortunato se voli giù dalla finestra del quinto piano!!!!"
"Potter che cosa stai facendo?" urlò Lily Evans vedendo Piton appeso a testa in giù e il ragazzo con la bacchetta alzata, si bloccò non appena il moro si voltò per guardarla.
"Potter, ma tu stai..."
Il moro si era di nuovo voltato verso Piton e lo aveva fatto scendere "Mi hai capito?" chiese poi rivolto al ragazzo dai capelli unticci che lo guardava come se avesse visto un fantasma, senza aspettare la risposta si voltò e se ne andò diretto nella sua sala comune.
 
***
"Che diavolo...?" chese Sirius vedendo il suo migliore amico entrare nella sala comune in quello stato, non poteva crederci, il mitico James Potter stava veramente...piangendo?!?!?!?
"Hey James!! JAMES!!" quasi si sgolo per chiamare il suo amico che non si era nemmeno preso la briga di voltarsi per guardarlo in faccia, infatti il ragazzo aveva fatto finta di niente e si era diretto nel dormitorio.
Sirius si precipito di sopra ed iniziò a parlare (con voce non troppo bassa) con il suo amico.
"James ma si può sapere che ti è successo??" chiese il ragazzo, probabilmente la risposta del moro fu: "Niente" perché Sirius pochi secondi dopo urlò: "COME NIENTE??? JAMES TU STAI PIANGENDO!!!"
"CAZZO SIRIUS SE TI DICO CHE NON HO NIENTE VUOL DIRE CHE NON HO NIENTE!!!!" fu la volta di James urlare.
"VA BENE SAI CHE TI DICO??? NON DIRMELO SE TI DA COSI' FASTIDIO MA STAI PUR CERTO CHE LO SCOPRIRO' CON O SENZA IL TUO AIUTO!!!"
"ALLORA VAI DAI!! VEDIAMO SE CI RIESCI!!"
"SEI VERAMENTE UN..." e la porta del dormitorio sbatté con una tale violenza che si sentì per tutta la sala comune e un Sirius incavolato nero scese di corsa le scale "E' PROPRIO UN...COGLIONE!!!" urlò non appena notò che Remus e Dennis gli stavano venendo incontro.
"DOVE' LA EVANS??"chiese poi ad un allibita sala comune
"Mi cervavi Black?"chese Lily entrando dal buco del ritratto
"Che cosa gli hai fatto??" le chiese Sirius
Ci mise un po' a collegare quella domanda alla persona a cui si riferiva e dopo circa 20 secondi rispose: "Io non gli ho fatto proprio niente stava già piangendo quando l'ho trovato in corridoio intento a torturare Severus"
"STAVA TORTURANDO MOCCIOSUS?!? E STAVA PIANGENDO???"
"Sirius adesso calmati..." tentò Remus
"NON DIRMI DI STARE CALMO!! DOV'E' ADESSO QUELLA VISCIDA SERPE???"
"Sirius non credi che James non si metterebbe mai a piangere perché stava torturando Mocciosus?" gli chiese Dennis
"Si forse hai ragione" gli disse Sirius ch aveva riacquistato un tono di voce quasi normale
"E poi se non ce lo vuole dire ci sarà una ragione no? Dagli più tempo..." disse infine Remus
"va bene d'accordo" disse Sirius ma se entro una settimana non mi avrà detto che cos'ha giuro che glielo faccio dire a forza!!"
 
***
"Questa giuro che me la paga!!" stava urlano Piton
"Calmati Severus" disse la voce calma di Lucius "Vedrai che potremo utilizzare questo episodio come un modo per vendicarci una volta per tutte"
Un ghigno malefico si aprì sulla faccia di Piton che già pregustava il giorno seguente.
"Oppure lo potremmo sempre ricattare" disse la voce divertita di Regulus Black
"Ottima idea Regulus" disse la voce acuta di Bellatrix Black
"Qualcosa ci verrà in mente" disse Lucius
 
***
Il giorno dopo nella sala grande erano tutti voltati a guardare il cercatore dei grifoni, non stava più piangendo ma si notavano i segni della stanchezza, le occhiaie toccavano quasi terra i capelli, se possibile, erano ancora più spettinati e si era vestito alla casaccio così come capitava, del bel ragazzo che fino ad una settimana fa faceva impazzire tutte le ragazze della scuola non ve ne era più traccia.
"Ehm...scusa?" gli disse una ragazza del quinto anno di Corvonero, lui si voltò per guardarla con degli occhi spenti e senza espressione, non le rispose così lei andò avanti.
"è vero che hai pianto?"
"Si"
La ragazza evidentemente non si aspettava quella risposta perché se ne ritornò al suo tavolo, James continuò a mangiare e quando finì prese la sua borsa e se ne andò.
I tre giorni seguenti passarono nel silenzio totale, James non aveva ancora parlato con i suoi amici, anzi faceva di tutto per evitarli, non poteva dirlo! Non poteva... e non sapeva perché!
Per un giorno intero non si presentò alle lezioni e ritornò in dormitorio verso le 4 e 30 del mattino.
I Serpeverde se la tiravano come non mai, e ridevano sempre più forte non appena il ragazzo passava loro davanti ma non se ne preoccupava minimamente aveva altro a cui pensare e se lo sentiva: se Sirius gli avesse rivolto la parola un altra volta gli avrebbe detto tutto.
Si sentiva scoppiare e per non pensare passava la maggior parte del tempo in biblioteca a leggere, facendo preoccupare anche i professori.
La settimana passò molto lentamente e Sirius era pronto a far sputare la verità dalla bocca del suo amico.
Avrebbe agito quella sera e se lui non gli voleva dire niente gli avrebbe fatto ingerire del Veritasserum, la sera arrivò fin troppo in fretta e Sirius trovò James nella sala grande intento a mangiare, gli si avvicinò con gli altri Malandrini, adesso anche Remus era stufo del silenzio dell'amico.
Tutta la sala grande li stava guardando avanzare.
Sirius afferrò James per un braccio e lo tirò in piedi il moro non sapeva che cosa fare non si era accorto della presenza dei ragazzi e ora era troppo tardi per tentare la fuga.
"Bene ora: o ci dici che cos'hai o ti faccio ingerire una quantità considerevole di veritasserum" disse Sirius con voce ferma
James impallidì di colpo ed indietreggiò di un passo "Ragazzi vi prego...io...io non..." la sua voce era spezzata e si sentiva una nota di terrore
Sirius versò del liquido nel succo di zucca di James e lo prese in mano.
"Decidi tu!!" disse Remus che stava avanzando verso l'amico con Dennis
"O ce lo dici di tua spontanea volontà o ci penserà la pozione" disse Dennis, gli occhi neri come la pece puntati sulla faccia di James, che continuava ad indietreggiare.
"Ragazzi io...per favore" li stava praticamente implorando di lasciarlo in pace e quando i suoi occhi marroni incrociarono quelli grigi di Sirius capì che se voleva davvero salvarsi doveva per forza tentare la fuga.
Un secondo dopo era sotto il tavolo dei Grifondoro e ne uscì dall'altra parte, si mise a correre come non aveva mai corso, non aveva intenzione di dirglielo non ora almeno.
Raggiunse il portone e uscì dalla sala grande mentre i Malandrini gli correvano dietro per fermarlo, stava per raggiungere il portone principale quando Sirius lo afferro per un braccio e lo blocco lungo la parete.
"Dimmiche cos’hai!!" disse il ragazzo guardandolo dritto negli occhi, Remus e Dennis facevano lo stesso
James non riuscì a guardarli a lungo, abbassò lo sguardo
“Va bene ve lo dico” Sirius lo lasciò
"Mio padre...” disse James e la voce gli si spezzò di nuovo “ Mio padre….è morto una settimana fa" i Malandrini lo guardavano con la mascella spalancata e quando il moro alzò lo sguardo aveva di nuovo gli occhi lucidi
"Posso andarmene adesso?"
"James io...io non..."
Tutta la scuola si era riversata nel corridoi e ora lo guardava con tanto d'occhi
"CHECAZZO AVETE DA GUARDARE VOI???" scoppiò James rivolto a tutta la popolazione scolaresca "VA BENE MI AVETA VISTO PIANGERE SIETE CONTENTI ADESSO VERO?? QUINDI PERCHE' NON VI FATE I CAZZI VOSTRI EH?? E VOI!!" disse poi rivolto ai tre ragazzi "VOI AVETE PERFORZA VOLUTO ANDARE FINO IN FONDO A QUESTA FACCENDA QUANDO ERA CHIARO PURE AI MURI DI QUESTA SCUOLA CHE IO NON AVEVO LA BENCHE' MINIMA INTENZIONE DI RIVELARLO A QUALCUNO GRAZIE MILLE!!!!" poi se ne andò con le lacrime che avevano ripreso a scorrere sul suo viso sotto gli occhi di una sconvolta Hogwarts.
Invece di salire le scale per tornare nella sua sala comune uscì dal portone e i professori non riuscirono a fermarlo si mise a correre verso la foresta e vi si addentro, si trasformò in un cervo e si mise a correre più veloce che poteva voleva andarsene, correre e non guardare più in dietro.
Arrivò in una radura era stanco, voleva dormire, si ritrasformò e si avvicinò ad un albero ci si appoggiò con la schiena aveva appena chiuso gli occhi quando sentì qualcosa muoversi dietro di lui, si voltò e si ritrovò faccia a muso con un unicorno bianco e lucente come la luna.
James Rimase fermo e immobile se l'animale l'avesse caricato sarebbero stati veramente guai, l'unicorno iniziò ad avanzare e posò il muso sulla spalla di James che alzò la mano per accarezzargli il collo, era strano però, come mai un unicorno,e per di più adulto, si era fatto vedere e ora si stava facendo toccare?
L'unicorno si accucciò dietro la schiena del ragazzo e una voce femminile gli rimbombò nella testa "Mi chiamo Rea"
James saltò in piedi e si mise a guardarsi intorno alla ricerca della ragazza che aveva parlato, una risata cristallina gli rimbombò nelle orecchie, si voltò per guardare l’unicorno aveva un sopracciglio alzato “Sto impazzendo?” si chiese
“Tranquillo”gli disse la voce “Non stai impazzendo”
“È un po’ difficile crederlo visto che sto parlando con unicorno! Comunque il mio nome è James piacere”
“Piacere” gli rispose l’animale
“Ero convinto che voi unicorni non parlaste”
“Eri anche convinto che noi non ci facessimo toccare dagli uomini”
“È vero!” disse arrossendo un po’ “Allora come mai ti sei fatta accarezzare da me?”
“Perché sento tutta la tua tristezza”
James la guardò con un sopracciglio alzato.
“So molte più cose di quello che credi James”
James non rispose.
“Ho percepito tutta la tua tristezza e non ho potuto fare a meno di avvicinarmi quando ho sentito che eri in questa radura”
“Siete attratti dalla tristezza?”
“No noi tentiamo di alleviarla almeno un po’”
“E funziona?”
“Hai smesso di piangere no?”
Era vero non se ne era nemmeno accorto aveva smesso di piangere.
“Grazie” le disse il ragazzo
“Facciamo una gara?” gli chiese Rea alzandosi
“Cosa?”
“Vediamo che arriva prima al castello!”
“Ma…”
“Pronti…”
“No”
“Via”
E l’animale sfrecciò via ad una velocità che superava di gran lunga la sua ma ciò nonostante si trasformò in cervo e prese a rincorrerla,
Era praticamente alle spalle di Rea ed evidentemente lei rallentò un po’ perché James riuscì a raggiungerla.
“Ti diverti?” gli chiese Rea
“Farei volentieri una pausa” pensò James
“He no non te lo permetto!” e detto questo l’unicorno riacquistò velocità.
James le corse dietro per almeno 30 minuti, quando finalmente raggiunsero il castello le gambe gli tremavano e sarebbe svenuto di li a poco per cui riprese le sue sembianze umane.
“Spero davvero di non rifare mai più una corsa del genere”
“Ma come? Tu e i tuoi amici non lo fate spesso?”
“Si ma loro non corrono così veloci!!”
Rea rise di nuovo e di gusto.
“Mi sei simpatico James!!” gli disse “Ritorna in quella radura se vuoi rivedermi” e detto questo se ne andò di nuovo nella foresta
 
***
 
“Che qualcuno fermi questi COSI!!!” era quello che stava urlando Sirius Quando James entrò nella stanza e una valanga di bigliettini lo sommerse.
“JAMES!!!” urlarono in coro i tre Malandrini “Amico stai bene??”
James li guardò un attimo, poi scoppiò a ridere “Non posso lasciarvi soli tre quarti d’ora che voi vi fate sommergere la stanza da bigliettini??”
“Sei sicuro di stare bene?” chiese Sirius
James sorrise.
“James io…io non…” balbettò Sirius
“Suvvia Felpato puoi fare di meglio!! Non deludermi”
“SEI UN IDIOTA!!! AVRESTI DOVUTO DIRCELO RAZZA DI…DI…”
“Ecco il Sirius che conosco!!”
“James sei sicuro di stare bene??” gli chese Remus che aveva prontamente tappato la bocca di Sirius
“No ragazzi non sto bene, ma mi sento molto meglio di prima”
I tre Malandrini lo abbracciarono.
“NON FARLO MAI PIÙ RAMOSO MI HAI CAPITO??” gli urlò Sirius nell’orecchio lasciandolo intontito per un attimo.
“Scusate” sussurrò lui e abbracciò gli amici a sua volta.
“Ma Quelli che sono?” chiese poi guardando i bigliettini
“Bigliettini di scuse da parte di tutta la scuola” rispose Dennis
Un rumore simile a sassi che si schiantano sulla porta li fece voltare.
Sirius,Remus e Dennis impallidirono “O no!!” disse Remus e si avvicinò alla porta “GIÙ” urlò e un attimo dopo una miriade di bigliettini sommerse di nuovo James.
Si sedette sul letto ed insieme agli altro Malandrini si mise a leggerli.
“Questa dice che per farsi perdonare uscirà con te” disse Sirius buttando un bigliettino rosa sul pavimento
“Questa pure” disse Dennis.
Andarono avanti così per tutta la sera fino alle 5 e 30 del mattino quando non potendone più si buttarono nei letti.
 
Continua…
 
 
Salve a tutti!!! Bene altra bella boiata sui Malandrini, mi dispiace per James ma volevo scrivere una ff che per una folta non fosse una cavolata unica ma non vi preoccupate nei capitoli successivi la storia sarà più divertente!!!
Bene ciao a tutiiiiiii!!!!! xD
 
P.S. mi scuso per le parolacce che sono presenti in questa storia ma mi sembrava che ci stessero bene visto lo stato d’animo di James…
  
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