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Autore: Mirokia    17/08/2011    3 recensioni
"Da quando Finnocenza è diventato così idiota?"
[tratto dalla sesta flash]
In questa raccolta di flash, troverete i proverbi e i modi di dire più popolari interpretati da quel beota di un quarterback di Finn Hudson.
Enjoy my Finn.
Special guests:
1. Puck.
2. Kurt.
3. Rachel.
4. Burt.
5. Blaine.
6. Santana.
7. Carole.
8. Artie.
9. Brittany.
10. Karofsky.
11. Quinn.
12. Terri.
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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According  to Finn

 

 

 

 

-

Special guest: Karofsky.

 

 

 

 

A Kurt Hummel non piaceva molto pranzare in mensa. Non gli piaceva per niente, in realtà. Chissà cosa diavolo ci mettevano in quei pranzetti preconfezionati, nelle pizzette conservate in bustine unte, e nelle brodaglie viscide e puzzolenti. Preferiva portarsi dietro un pezzo di pane integrale e della verdura tagliata a dadini per poi mangiarsela di nascosto –se si faceva beccare dalla Beiste, quella lo costringeva a mangiare perché sosteneva che fosse troppo deperito e avesse bisogno di energie per affrontare la giornata-.

A Finn Hudson invece piaceva molto la mensa. Era un luogo familiare e allegro e, anche se tre delle sue compagne del Glee club preferivano bere bibitoni preparati dalla Sylvester e altri erano troppo schizzinosi per mandare giù la roba fritta preparata in mensa, lui amava starsene lì a mangiare tranquillo con Puckerman ed Evans, ma a volte anche da solo. E quella era una di quelle giornate in cui non aveva neanche voglia di mettersi a chiacchierare coi colossi del football, e s’era appartato in un tavolino in un angolo della stanza a mangiare il suo adorato panino al formaggio. Si era leccato le labbra con gusto e si era portato il panino alle labbra ma, non appena fece per addentarlo, qualcuno gli si sedette davanti spaventandolo a morte.

-Hudson!-

-Karofsky!-

Esclamarono all’unisono, e i loro cognomi si fusero in una parola orrenda e impronunciabile. Qualcosa tipo “Karodson”.

-Che vuoi, Karofsky? Ero impegnato a mangia…- iniziò Finn, ma fu subito interrotto.

-Devo parlarti, adesso o mai più!- fece l’altro, piuttosto nervoso.

-Non puoi lasciarmi finire il panino e dopo parliamo con più calm…?-

-No, devo dirtelo adesso, tu devi sapere. Devo dirlo a qualcuno e tu mi sembri la persona più adatta, visto che parlare con te è come parlare a un muro.- disse Karofsky interrompendo per la seconda volta il povero compagno di squadra.

-Era…un insulto?- chiese Hudson col panino ancora a mezz’aria. L’altro non lo ascoltò e si schiarì la voce.

-Ascolta.- altro schiarimento di voce e rossore convulso sulle guance. –Guai a te se ridi o fai facce strane, giuro che ti spezzo tutte le ossa che hai in corpo.-

Finn impallidì e annuì senza aggiungere altro.

-Allora...Io sono…ehm…- Dave non sapeva che parole usare, perciò provò col linguaggio dei segni sperando che potesse funzionare. –A me piace…- iniziò, poi prese in mano la frutta che Finn aveva sul vassoio e la indicò.

-Ti piacciono…le banane?-

Karofsky annuì leggermente sperando che Hudson avesse capito, ma quello lo guardò con la testa inclinata.

-Beh, mi fa piacere, a me piacciono più le pesche però.-

-Non intendevo quello, Hudson, guardami bene.- riprovò Dave, per poi dire ancora: -A me piace…- e indicò i bastoncini di pesce che Finn aveva nel piatto.

-Ti piace il pesce?-

-Esatto.- fece il bullo, e poi indicò anche i piselli di contorno.

-E anche i piselli?- chiese ancora Finn con sguardo interrogativo e Karofsky sbuffò rumorosamente.

-Io sono…- e indicò come ultima spiaggia i finocchi che stavano accanto ai piselli. Che poi, quanta roba  mangiava Finn in mensa?

-Sei un…finocchio?- chiese il ragazzo, e piano piano iniziò a collegare tutto il resto.

-Shh!- intimò subito l’altro buttandosi a pesce sul tavolo. –Non urlare!-

-Sei finocchio? Diavolo Dave, da te proprio non me l’aspettavo.- commentò Finn guardando altrove e intercettando la figura di Kurt che mangiava le sue verdurine. –Sarebbe come dire che sei innamorato cotto di mio fratello quando l’hai torturato per settimane e l’hai costretto al trasferimento.-

Karofsky arrossì violentemente, ma, come da copione, Finn non s’accorse di nulla.

-Non devi dirlo a nessuno, Hudson.- gli intimò poi. –Acqua in bocca, mi raccomando.-

-Adesso? Ma non ho voglia di…-

-Acqua in bocca, ho detto!-

-Subito!!- esclamò Finn impaurito per poi afferrare il bicchiere colmo d’acqua e riempirsi la bocca fino a diventare qualcosa di simile a un pesce palla. Karofsky lo guardò quasi schifato, poi sbattè le mani sul tavolo e si alzò, lasciando il compagno di squadra con una frase:

-Non so se sto peggio io che sono gay o tu che sei un idiota patentato.- disse per poi andarsene prima che Finn gli sputasse l’acqua in faccia.

 

 

 

 

 

§

 

 

 

 

Ok, volevo solo dire che ho usato il nome “Karofsky” nel special guest e non “Dave”, perché c’è ancora qualcuno che non sa come si chiama e preferisce definirlo come “quello che ha molestato brutalmente Kurt e l’ha costretto al trasferimento ma, ehi, un momento, meno male che l’ha molestato, così Kurt ha potuto incontrare quel ragazzo d’oro di Blaine, che invece lo fa sentire al sicuro ecc”, le solite cose :)

Ah, comunque, mi sono divertita tantissimo a scriverla. Me lo immaginavo Dave che tentava di far capire a Finn la questione con una banana e dei finocchi in mano XD Tipo Holly Holiday quandoo spiegava ai ragazzi il sesso con un cetriolo **

Ne ho pronte ancora due: Quinn e Terri. Mi hanno chiesto di farne una con Sue, ma ancora non ho in mente che proverbio usare ç__ç

 

 

Mirokia

 

   
 
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