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Autore: Lils Evanss    17/08/2011    2 recensioni
Mi manchi, babbo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi manchi. 
Mi manchi disperatamente.

Sono già passati quattro anni, quattro lunghissimi anni dal giorno in cui mi hai abbandonata.
Mi ripetevi sempre che ero la tua bimba e che un giorno mi avresti accompagnato all'altare.
Invece a quell'altare andrò da sola, perchè tu, Babbo, mi hai lasciata.
Tutti pensano sempre che le disgrazie succedano sempre agli altri, ma non è così.
Ricordo ogni dettaglio di quel 15 maggio 2007.

Mancavano tre giorni al mio tredicesimo compleanno, ero già su di giri.
Ero sotto la doccia, e mentre il getto di acqua tiepida mi bagnava, pensavo a come mi sarei divertita con i miei due migliori amici.
Erano le 19.15 e mamma mi stava spronando per uscire dal bagno ed apparecchiare, a te piaceva mangiare presto, babbo.
Mi sbrigai ed ancora in accappatoio iniziai a sistemare la tavola, mentre mamma metteva su fuoco la minestra.

"Mamma, siamo a maggio, che cavolo metti la minestra?"
"Babbo mi ha chiamato oggi alle 15.00, ha freddo..."

Lasciai cadere il discorso.
19.30 ... 19.45 ...
Mamma iniziò a preoccuparsi, era strano il tuo ritardo, e così iniziò a chiamare il mondo interò. Tu non rispondevi, tuo cugino non ti aveva visto, all'ospedale non c'erano feriti con il tuo nome...
Dov'eri babbo? Dove eri finito?
Io andai a vestirmi, e quando fui pronta, un campanello suonò.

"ECCOTI" pensai.
E lo pensai davvero, finchè non sentii un urlo agghiacciante, un urlo disperato dalla bocca di mia madre. 
Mi precipitai giù, cercando di capire e trovai mamma accasciata a terra, che piangeva, con il tuo cellulare, il tuo bracciale, la tua fede e il portafoglio. Erano tuoi babbo.

Non capii molto, e tata mi portò a casa sua per cenare.
Stupidamente ero convinta che fosse stato un incidente. Ero convinta che ti avrei rivisto sano come un pesce. E invece no, babbo.
Quella sera il prete del paese venna a casa di tata, mi abbracciò e mi disse che ora eri "Nella gloria di Dio perchè un infarto ti aveva stroncato la vita".
Ma quale cazzo di gloria, eh?
Iniziai a piangere battendo le mani sul petto di tata, sul petto di quella persona che mi ha sempre fatto da sorella maggiore, da ancora.

Babbo, avevo solo 13 anni, come hai potuto abbandonarmi così?
 
Mi manchi, mi manchi da morire. Eri il mio tutto, eri mio padre, il mio migliore amico, la mia ancora e, come dicevo da piccola, il mio fidanzatino!
Mi mancano i tuoi abbracci per le mie litigate con gli amici, i tuoi baci affettuosi quando tornavo da scuola, il solletico che mi facevi quando mettevo il broncio, i cioccolatini che da piccola mi passavi di nascosto perchè mamma diceva che "mangiavo troppi troiai".
Mi manchi Babbo. E nonostante siano passati quattro anni, quando penso a te mi batte forte il cuore per la confusione di quel 15 maggio.

Ti voglio bene, Pippo. Ricordi quando ti chiamavo così? Eri sbadato come Pippo di Topolino, e mamma rideva sempre quando ti prendevo in giro.
Proteggi la mamma da lassù. Dico "lassù" perchè sono convinta che tu sia in cielo, solo li stanno gli angeli.
Ti voglio bene Babbo, e spero che queste parole arrivino anche a te. Mi manchi.
 
-Annie.
   
 
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