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Autore: pescatori    17/08/2011    2 recensioni
-Cosa vuoi da me?- Era terrorizzata, meglio sarebbe stato più divertente.-Ti piace la tua vita?- Volevo sapere a cosa la strappavo, ero cattivo ma lei non mi aveva fatto niente.-I miei genitori sono morti un anno fa e da quel giorno è come se fossi morta.- Morti, forse uccisi da qualcuno della mia specie, mi ha fatto cambiare idea, la trasformerò.-Vuoi una nuova vita, ricominciare da capo?- Era sempre più spaventata ma fece con la testa un cenno d'assenso e io i avventai su di lei. La mia vita non sarebbe più stata la stessa
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Che noia, trecento anni di non vita e non ho travato niente di divertente da fare, non riesco a distrarmi nemmeno con

la caccia e pure di solito funziona.Il mio nome è Edward Cullen e sono un vampiro da circa tre secoli. Sono cattivo e

crudele, nonostante io sia a conoscenza del fatto di potermi nutrire di sangue animale uccido esseri umani anche più

volte al giorno. Riesco a leggere nel pensiero delle persone e riesco anche a indurle a fare ciò che voglio io. Non ho

idea di chi mi abbia creato e a parte brevi periodi in cui mi sono uniti a vari clan sono sempre stato da solo.

Diversamente da altri vampiri mi piace restare in un posto per diverso tempo, grandi città, per poter cacciare senza

essere sospettato. Al momento però vorrei andare in Europa a fare un viaggio con l'intento di trovare una buona

ragione per continuare questa esistenza. Posseggo una casa a Cortina d' Ampezzo e per una settimana voglio stare

li, nonostante non potrò andare a caccia subito nei dintorni del paese, fare scorta di sangue a Venezia così sarò a

posto per tutto il tempo e ci potrò tornare. La villa che ho comprato una decina di anni fa è grandissima e fornita da

ogni confort ma, soprattutto lontano da ogni altra, ben protetta e isolata. Driin!! Ma chi è?- Signore mi scusi se la

disturbo ma il jet è pronto a decollare.- Ma certo è Harry, il capo del mio staf aereo. - Sto arrivando fatemi trovare

tutto pronto è chiaro?- Lo sentii deglutire per la paura e mi rispose di si. Bene finalmente tornerò nell'unico posto in

cui mi sento in pace, in mezzo alle montagne in vetta dove nessuno mi potrà guardare. Salgo a bordo della mia

bellissima porsche nera  sfreccio a tutta velocità al punto di atterraggio e decollo del mio jet. Mentre salgo Harry mi

dice che il volo durerà sette ore e che avrò a mia disposizione ogni tipo di comodità, lo ringrazio e mi siedo comodo

sui bellissimi sedili del velivolo. il tempo passa e nella mia mente io ho tutto un programma i cose che devo fare la

prima atterrare a Venezia per andare a una banca del sangue a prendermi ciò che mi serve, certo non sarà come

cacciare ma per una settimana mi adatterò. - Harry!- Lo vedo arrivare.- Signore desidera?- Lo guardo e provo

repulsione per un uomo così inetto e servizievole, senza spina dorsale e senza alcuna capacità decisionale.-

Atterriamo a Venezia nel punto di atterraggio più vicino alla banca del sangue. Intesi?- Annuisce convinte e sparisce.

Le tre ore successive le passo immobile come solo i vampiri sanno fare, senza sentire bisogno di fare qualcosa nella

più totale pace interiore. Harry attiva l'interfono per informarmi che siamo atterrati a Venezia. Povero illuso come se

potesse capire che io so che siamo arrivata da più di trenta minuti. Scendo e gli dico che sarei rientrato tra dieci

minuti. La banca del sangue è vicina e io prendo venti sacche senza essere visto e le depongo nello zaino che ho

sulle spalle per poi uscire con la stessa andatura super veloce con cui sono entrato. Risalendo col jet vengo fermato

da Harry.- Signore posso farvi una domanda?- Ero curioso e quindi sbircia nella sua mente, voleva sapere per quale

motivo eravamo atterrati e soprattutto perché in un posto così vicino alla banca del sangue. Povero illuso non gli

avrei detto niente anzi l'avrei licenziato per la sua impertinenza. Sfoderai il mio sorriso più accattivante e gli dissi. -

Ma certo Harry chieda pure.- Lui rispose al sorriso e disse.- Signore ero curioso di sapere perché ha fatto atterrare

l'aereo anche a Venezia e perché così vicino alla banca del sangue?- Gli scoppiai a ridere in faccia e gli dissi.- Siete

un poveraccio se pensate che io risponderò anche a una sola delle vostre domande, anzi sapete che vi dico quando

saremo atterrati a Cortina ritenetevi sollevato dall'incarico e ora partiamo. Avanti si sbrighi non stia li impalato io

voglio arrivare a casa mia e lei mi sta facendo perdere tempo.- Si era bloccato quando gli aveva detto che era

licenziato e così stava facendo rallentare la mia tabella di marcia. In venti minuti atterrammo a Cortina e nonostante il

mio cuore sia morto da tempo mi sembra di sentirlo palpitare. Questo paese mi ha accolto novanta anni fa quando la

mia esistenza di non essere era appesa ad un filo.

NOTA grazie per aver letto questo capitolo. Secondo voi cosa era successo a Edward novanta anni fa.

 

  
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