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Autore: AmhranNaFarraige    17/08/2011    0 recensioni
Finalmente sono finite le lezioni, ma non la scuola: ad attendere ancora una volta gli studenti del liceo Akatsuki c’e’ il party di fine corsi, la festa dell’estate! Ma saranno tutti cosi’ ansiosi di parteciparvi? Ora i nostri cattivoni (?) si ritrovano a fare i conti con i cliche’ del classico liceo americano: ovviamente ci sono i piu’ popolari, ma non mancano di per certo gli sfigatelli di turno e chissa’… Che il grande capo ora faccia parte della classe peggiore? O che la forte donna-angelo diventi improvvisamente la reginetta del ballo? Tutto puo’ essere!
E' la seconda fic che scrivo per il concorso "One-shot dell'estate", poiche' temo che la prima, in categoria Toradora!, non vanga presa data la scarsa partecipazione nella categoria. Altra avvertena: e' la prima fic comica che scrivo: siate clementi! In collaborazione con Myu_chan.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ancora tre minuti e le lezioni finiranno. Quel ribelle di Hiadn sembra non aspettare altro. Se ne sta li’, svaccato sulla sedia a girarsi la catena che porta al collo tra le dita. Non pone attenzione, come aveva fatto tutto l’anno d’altronde, con le cuffie nelle orecchie ascoltando qualcuna di quelle sue canzoni spaventose e cattive, d’un qualche genere Metal o giu’ di li’, alle parole della professoressa. Invece c’e’ Kakuzo nel suo vestito di marca che non ha intenzione di perdersi nemmeno una parola: non importava quanto tempo mancasse alla fine, la lezione era sempre la lezione! C’e’ anche chi non si preoccupa affatto ne’ della campanella ne’ della spiegazione. Questo e’ Itachi che col suo ciuffo spalmato sugli occhi se ne sta rannicchiato nell’angolo pensando che il mondo fa schifo anche d’estate.

Due minuti. Tobi “il clown” non puo’ lasciare in pace per gli ultimi minuti il vicino di banco, quel duro di uno Zetsu. Oh, ma se la vedra’ davvero brutta se noon smette di fargli disegnini osceni sul banco! Quello li’ non e’ uno molto amichevole! Piu’ dietro la bella Konan e l’ancora piu’ bello Sasori, niente popo’ di meno che i due piu’ popolari del liceo, stanno gia’ prendendo accordi per il party dell’estate. Dio, mancavano ancora due settimane e gia’ se ne preoccupavano cosi’ tanto! Questo e’ davvero scandaloso, ma hey, la loro vita non sarebbe stata nulla senza le feste piu’ popolari della zona!

Un minuto solo. Kisame non si puo’ ancora arrendere alla fine della scuola. Oh no, appena suonata la campanella dovra’ scappare nella palestra per gli ultimi allenamenti di football. Presto ci sarebbe stato il torneo. Ma non e’ l’unico che ha in programma una sfida importante: Pain s’aggiusto’ gli occhiali sul naso e continuo’ a scribacchiare gli appunti per le selezioni della squadra di scacchi. Infine c’era Deidara, bello come sempre, ma per il sesso sbagliato. Se ne stava stancamente seduto con le gambe accavallate e la mano appoggiata sul mento. Gli occhi contornati di matita –ebbene si’– s’erano adagiati da troppo tempo ormai ad osservare i fiori danzanti fuori dalla finestra.

Driiiiin!

Ecco, finalmente, la maggior parte degli studenti si alza in fretta e furia dai propri banchi, diretti di cosa all’esterno della struttura scolastica, tutti contenti corrono verso le loro vacanze: l’estate e’ arrivata! Uno sfociare di gente diretto lontano: al parcheggio delle auto costose, alla fermata dell’autobus o a piedi, diretti verso casa. La fine della scuola e’ bella per tutti, solo l’unica cosa che rammarica sono gli amici. Come si fa a non vederli per tre mesi?! Infatti un’allegra combriccola s’e’ gia’ radunata, diretta alla dimora di PainShooterKing –si’, il suo nickname di Call Of Duty– per discutere sul loro party personale: l’anti-festa-dell’-estate. Gia sapevano che non sarebbero stati invitati, ne importava loto affatto. Questi uomini coraggiosi, se cosi’ si possono chiamare, erano coloro che, o per scelta o per disgrazia, non erano parte dell’elite della scuola, ovvero l’emo Itachi, l’effemminato Deidara, Hidan il metallaro, Pain nerd senza scampo e lo scemo di turno, ovvero Tobi. Questi sono i nomi+attributo dei cinque membri della Resistenza Alla Malattia Della Classe Sociale, la R.A.M.D.C.S. –gia’, e’ impronunciabile…-. Questi nobili guerrieri che si oppongono a quelle feste ingiuste, che vedono protagonisti solo i piu’ popolari, quelli con i soldi e quelli con il fisico sportivo, quelli belli e fighi, e cosi’ dicendo. Tanto per fare qualche nome+caratteristica di popolarita’: Kisame il quarterback della squadra di football del liceo, gli AkaShark – madonna… Che fantasia… Oh, e’ retorico -; Sasori, il figone della scuola, certo non poteva mancare. Con quella sua aria di superiorità eccetera eccetera, si credeva il migliore; Kakuzo figlio di papa’, aveva i soldi che spuntavano da ogni foro che aveva in corpo, era nel giro solo per questo; Konan, reginetta del ballo per tre anni di fila. L’unica sua colpa era essere bella, in effetti; infine Zetsu. Tutti avevano paura di lui, percio’ tentavano tutti di tenerselo vicino. Dio se faceva paura! Con quella sua faccia mezza tatuata! Beh, questo e’ un bel versus a squadre, per dirla alla picchia duro –Pain approva!-. Pro VS Out, la sfida: riusciranno i nostri eroi sfigati a mandare all’aria la festa dei supercattivi fighi-da-far-paura?! Tutto questo nel prossimo episodio!

Ed il prossimo episodio inizia ora! Riassunto della puntata precedente? No, grazie… C’e’ gia’ nel paragrafo sopra. Dunque procediamo. La scuola era ormai finita da più di un'ora e già un gruppetto di quello che gli adolescenti famosi e con la puzza sotto il naso avrebbe definito sfigati -non hanno tutti i torti, visto i componenti-, si erano riuniti a casa di colui che doveva essere il capo, anche se capo lo era solo quando giocava nelle battaglie di Call Of Duty, e si stavano preparando per una missione pericolossima. Le loro menti geniali e stravaganti, anche se pazze e malsane sia più appropriata per la loro sottospecie non meglio definita, avevano concepito la folle idea di intrufolassi al party di fine anno a cui poi non erano mai stati invitati nella loro carriera scolastica -stranamente- e di mandarla all'aria. D'altra parte non e' che ci avessero mai fatto troppo caso, si sentivano orgogliosi di non far parte di quella cerchia ristretta -non potevano fare altro, concedeteielo- e si erano sempre ritrovati tra di loro a fare tornei a Soul Calibur. Tuttavia quest'anno non ce la facerono proprio piu' -la vera ragione e' che il boss aveva prestato il videogioco al cugino- cosicche' attivarono la missione nascosta sopracitata con una combinazione di tasti supersegreta, perche' Pain puo'. Veramente l'idea era venuta in mente a Deidara che era stanco di vedere Konan reginetta dell'anno, perché effettivamente avrebbe voluto esserci lui al suo posto, per diventare la compagna del suo amato Sasori, si' perché non solo era nato del sesso sbagliato, tanto per essere completi era pure gay! Non che ci fosse niente di particolare, tutti ormai lo sapevano, basta guardarlo, no?

Dopo aver detto la sua si era comodamente seduto ed aveva incominciato a fare dei fiorellini di carta, lasciando gli altri comonesti del gruppo basiti e con le bocche spalancate o per lo meno quella di Tobi. Dopo attimi di silenzio assoluto che comprendeva la musica assordante e assolutamente orribile di Hidan -e penso che fosse addirittura satanica-, Tobi aveva incominciato a saltellare come un matto per il salotto, tirando in giro qualunque cosa gli capitasse sulla strada, facendo impazzire Pain che si vedeva volare in giro per casa i suoi amati videogames ed urlando che trovava geniale, presto o tardi si sarebbe ricreduto, l'idea del biondino. Stava ancora saltellando, quando Hidan preso da un moto d'ira s'abbatté, travolgendolo, sul suddetto idiota ed incominciò a minacciarlo di morte con un coltello da cucina in mano, da dove diavolo l'avesse preso era un mistero, visto che aveva l'abitudine di girare mezzo nudo. A quelle frasi che, diciamecelo, avrebbero spaventato chiunque, si volse Itachi che dopo essersi messo di fronte alla scenetta pregò Hidan di fargli del male, pure masochista doveva essere?! Questi lo guardò storto, ma chi era lui per dire di no? - uno magari sano di mente? No aspetta è un po' difficile nel tuo caso- e fece per avvicinare la lama al polso che l'emo gentilmente e stupidamente gli offriva, ma nel frattempo Tobi riuscii a liberarsi facendo fare le capriole a tutti e tre e andando a sbattere chi più chi meno contro il muro. Nello stesso istante Deidara si mise a cantate una canzone alquanto stupida -e gay. L'ho gia' detto che Dee-chan era gay?- che si confondeva con la musica di Hidan a cui si erano staccate le cuffie dell'iPod e Pain assisteva alla scena senza realmente vederla, mentre il suo cervello da nerd escogitava un piano per entrare al party di nascosto. Modalità nerd ON.

La dolce principessa dai lunghi capelli bli coronati da candidi fiori se ne stava tristemente rinchiusa in una torre altissima circondata da quattro draghi potentissimi -99.999 PV l'uno- e passava il suo molto tempo libero a fare origami di carta. L'eroe dalle iridi concentriche doveva salvarla assolutamente, ma per farlo doveva arruolare nella sua compagnia -dell'anello... Ma anche no- altri potenti guerrieri. A sua disposizione aveva la forza bruta di un possente orco -Hidan-, l'agilita' di un folletto furbo -Tobi-, l'affabilita' di una bella principessa elfica -Deidara- e la resistenza di un demone oscuro incapace di provare dolore -Itachi-. Missione: uccidere i draghi ed entrare nella torre. Missione finale: portare in salvo la fanciulla. Missione secondaria: ottenere un bacio dalla fanciulla. Ebbene si' anche il nostro eroe era stato conquistato dalla bellezza di Konan, nonostante l'odio dovuto dato la differenza di amicizie.

Una volta che a Hidan si era scaricata la batteria dell'I-pod e Deidara aveva concluso la sua coroncina di fiori di carta, dopo qualche imprecazione del primo -non cito testualmente per rispettare il rating- finalmente fu il silezio. Luci spente, tende tirate per creare l'atmosfera, un rito di sangue largamente voluto da Itachi e qualche battutina fuori luogo di Tobi sull'ambiguita' del biondino -il silenzio non era poi cosi' silenzio, in effetti-. Il capitano prese parola.

-Dobbiamo prepararci per bene per l'operazione segreta che si chiamera'... Mmm... Entra-Nella-Tana-Della-Volpe-E-Salva-La-Preda.- Commenti di incomprensione da parte del pubblico -procederemo in questo modo: Deidara, tu, soldato semplice, avrai il compito distrarre le guardie. Ti renderemo donna al punto giusto. Col buio non si notera' nulla di fuori posto.- Pose sul tavolo un Wrhammer raffigurante un elfo silvano -Ehi, Itachi, non hai mica una sorellina te, sbaglio? Ok, tenente, tu ci procurerai i vestiti per la nostra esca. Dunque, mentre la biondina distrarra' le guardie all'ingresso...

-Uh, voglio conciare io Dede-chan da donna! Capo, lascialo nelle mie mani e diventera' cosi' sexy da fare un baffo a quella tu Konan!- A Tobi si erano gia' illuminati gli occhi, mentre molestava il ragazzo che a momenti piangeva dalla paura.

-Che cosa?! E Konan che c'entra?! E giu' le mani da Deidara. Lei ci... Un momento, oddio ho sbagliato... Lui ci serve! Gesu', non stuprarlo! Sai che uno shock del genere puo' durare mesi?! Noi ne abbiamo bisogno tra due settimane! Uff, procediamo. Dunque, a questo punto noi altri entriamo alla festa- Prese uno di quei bastoni che usano nei film per spostare gli oggetti sulle mappe e fece oltrepassare a dei pedoni di scacchi la statuina da elfo -mentre tu reciterai bene la tua parte... Tanto sono sicuro che ti piace pure!

-Oh, non esageriamo! Mi piace solo se c'e' Sasori a fare da guardia. In quel caso beh, potrei anche vestirmi da cameriera e... Uh, non posso dirvelo!- Arrossi' copiosamente.

-Dio, non lo voglio nemmeno sapere! Dah, che schifo! Vabbe', fa un po' quello che ti pare... Itachi, Tobi e Hidan, voi siete incaricati di portare le munizioni. Pensate voi alle cose migliori che potremmo utilizzare per rovinare la festa mentre io... Beh, ho di meglio da fare, sinceramente...

Tobi fece un cenno d'approvazione, dimentico della tortura incompiuta cominciata poco prima al compagno, per la gioia di quello. Anche Hidan sembrava favorevole al piano mentre il terzo se ne stava accucciato ad osservare il soffitto... Immagino che gli altri sospettassero qualcosa riguardo la causa di quelle sue occhiaie perenni e delle sue fisse momentanee per cose inutili. Non so quanto avrebbero potuto effettivamente contare sul suo aiuto, si sarebbe anche offerti volontario per una missione suicida se solo avesse prestato attenzione! I bombardieri iniziarono ad accordarsi sulle munizioni necessarie, il capo si attacco' al Final Fantasy IX cosi' Deidara si ritrovo' a chiedere consigli di look all'emo intrippato di solo Dio sa cosa. Ma ben presto Tobi si rese conto del suo lavoro lasciato a meta' e salto' letteralmente addosso al fanciullo che aveva iniziato a sistemarsi la matita che s'era sbavata, specchiandosi in uno specchietto rosa antico a forma di cuore. Quello strillo' subito e si mise a correre, inciampando nel cavo della console e scatenando l'ira del giocatore, che aveva quasi battuto un boss difficilissimo -a sentire lui- e fece combricola con l'altro aggressore. Hidan allora si mise a far compagni all'amico mezzo addormentato sul divano, frugandogli nelle tasche alla ricerca del suo lettore musicale, tanto ormai non capiva piu' nulla! Infine, accorgendosi dell'orrore che quello conteneva, opto' per dirigesi vero gli altri e lasciare solo il moribondo, quando scopri' che i due erano riusciti ad acchiappare la loro preda ed ora lo minacciavano di rubargli i suoi tacchi che tanto aveva faticato a trovare data la sua eccessiva misura di piede. Quello non riusciva a parlare tanto piaceva, ma ci penso' il piu' tosto del gruppo a sistemare la situazione con qualche parola ben assestata -praticamente minacce a raffica accompagnate da una sedia sventolata in aria... Non aveva trovato altro che potesse creare un buon effetto-. Impauriti uno piu' dell'altro decisero di lasciar perdere -e' in queste situazioni che viene fuori il vero capo- ed ognuno fece ritorno alla propria tana. Per quella giornata avevano fatto abbastanza, ora li aspettavano due settimane di addestramento serrato.

*due settimane dopo*

Dopo giorni e giorni di allestimento, di fatica, di strillate e di chi più ne ha più metta; la palestra della scuola era pronta per ospitare l'evento che tutti aspettavano, tranne quegli sfigati dei nostri protagonisti s'intende, ebbene si stiamo parlando della festa di fine anno! Konan, la futura reginetta della serata, -manco era iniziato il party e già ti senti di dire che sarai eletta? aspetta a fine serata e ti stuperai-, stava osservando compiaciuta l'allestimento: gli spalti su cui erano soliti sederei gli spettatori erano tutti addobbati con fiocchi di raso bianchi e blu, guarda caso suoi colori preferiti, accompagnati da mazzolini di rose di carta dei medesimi colori. Contro il largo muro stava un grosso tavolo addobbato per bene su cui dei ragazzi, che sembravano più morti viventi che esseri umani, vista la fatica che avevano dubito subire per sistemare tutto l'edificio, stavano portando degli enormi vassoi contenenti cibo di ogni tipo e qualità. Più tardi avrebbero portato anche le bibite, ma dovevano stare attenti l'ultima volta qualche idiota aveva messo alcolici in tutte le bevande ed era stato il finimondo, beh non c'è bisogno che ve lo descrivo non è difficile immaginare ragazzi e ragazze sbronze, no? Lasciò vagare lo sguardo su tutto il resto e sospirando tutta emozionata, perché lei ha bisogno di una festa per sentirsi felice, si avviò a vestirsi per il grande evento.

*qualche ora più tardi*

La notte era ormai calata e tutti gli studenti della scuola Akatsuki si stavano avviando chi con passo malfermo a causa dei tacchi, molto più somiglianti a dei trampoli vista la lunghezza, chi invece sicuro e altri ancora strafottente, basta poco per immaginare chi siano quest'ultimi: c'è Kakuzo che con il suo nuovo abito firmato e i capelli castani e lunghi fino alle spalle tutti tirati indietro, chissà quanto gel avrà dovuto usare; c'era poi da parte a lui Kisame in quello che doveva essere un completo alquanto originale visto che mescolava lo stile elegante e uno stile sportivo, i capelli blu, a quanto pare non solo Konan si tingeva la testa, erano sparati tutti aria, dandogli l'aria di chi uno già sbronzo e, a vedere il sorriso ebete stampato in faccia lo era già. Dietro con sguardo perso non si sa bene dove, stava il futuro re, anche lui crede già di essere stato incoronato, Sasori: indossava uno stupendo completo bianco che gli fasciava perfettamente il corpo e facendogli risaltare i suoi capelli rosso fuoco sapientemente spettinati e gli occhi nocciola; accanto stava Konan in un bellissimo abito blu notte senza spalline che le faceva da corpetto fino alla vita per poi aprirglisi in una vaporosa gonna lungo fino alle caviglie lasciando però intravedere i luccicanti sandaletti argentati, con tacchi vertiginosi, motivo per cui si teneva aggrappata al braccio di Sasori per non cadere. Era tutto perfetto niente poteva rovinare quella serata. Mai furono parole più sbagliate.

Esattamente dall'altra parte della palestra cinque ombre si mossero silenziosamente lungo i corridoi della scuola: strisciando contro le pareti i nostri eroi si avvicinavano sempre di più alla loro meta, niente poteva rompere quell'attimo di silenzio.

-Ma dobbiamo proprio stare contro i muri?! Mi si rovina tutto il vestito!- esclamò una bellissima biondina che si era fermata di botto e si stava rassettando il vestito sgualcito.

-Si Dede-chan dobbiamo strisciare contro i muri! Altrimenti non sarebbe una missione, no?!-, ribattè Pain completamente vestito da militare con l'arma compresa, mistero di dove sia andata a raccattarla, e con i capelli arancioni -ma tutti con sta mania di tingersi i capelli?-, sparati in aria e tenuti fermi da una fascia nera.

-Pain mi presti quell'arma?-, quattro persone si girarono verso un ragazzo vestito completamente di nero con i lunghi capelli corvini sciolti lungo le spalle e con gli occhi rosso sangue.

-No che non ti do il mio fucile emo psicopatico! E poi come diavolo ti sei vestito?!-

-Hidan mi dai il tuo coltello?-, riprese Itachi voltandosi verso l'albino che lo fissò a sua volta stralunato ed ignorando completamente il capo che imprecando riprese a camminare lentamente verso la palestra, senza però strisciare contro il muro, forse accortosi che era stata un'idea poco intelligente.

-Il mio è il vestito più bello!!-, disse un'altra voce squillante che proveniva da una maschera a spirale arancione, che è una zucca il tuo abito?

E tra un borbottio e l'altro i nostri eroi si avvicinarono sempre di più alla palestra per la loro missione di sabotaggio della festa.

Dopo lunghi ed interminabili corridoi i cinque ragazzi, si possiamo considerare al momento Dede-chan maschio, tanto per non far fatica, arrivarono sani e salvi, -tra un tentato stupro da parte di Tobi al biondino e vari tentativi di Itachi di rubare il coltello a Hidan-, alla porta che li avrebbe condotti al party. Come da loro previsto all'entrata stavano due energumeni, -anche a voi non v'hanno invitato eh?-, che bloccavano il passaggio a possibili impostori; il gruppetto di sfigati dopo essersi fermato dietro all'angolo precedente incominciò a cambiarsi: Pain che dopo aver gettato l'arma da qualche parte non precisa del corridoio, -scusami, ma non era importante quel bel fucile li?-, e seguito dallo sguardo triste dell'emo, si strappò letteralmente i vestiti da militare didosso, rivelando sotto essi un completo elegante.

-E quello da dove salta fuori?!-, esclama un sorpreso Hidan.

-Io posso-, rispose l'altro senza guardarlo minimamente. E sotto lo sguardo basito degli altri tirò fuori un altro smoking - per le domande la risposta è la stessa: lui può- e lo porse all'albino ancora sotto schock, che accettò e si mise ad indossarlo, -perché lui è venuto vestito in modo non appropriato, praticamente mezzo nudo come suo solito e con tutte le catene possibili- senza dare però alcun segno di ripresa della salute mentale. Gli altri più o meno erano pronti, vi risparmio la descrizione che è meglio ve lo assicuro. Dopo un attimo di silenzio, stavolta perfettamente riuscito e non come quando erano in salotto, Pain con un cenno della mano in stile militare, -si sarà anche tolto il costume, ma il cervello rimane quello da nerd-, diede il via a Deidara di iniziare la missione Entra-Nella-Tana-Della-Volpe-E-Salva-La-Preda, ma quanto cacchio è lungo sto nome?!

I due omoni che stavano appostati davanti all'ingresso, e di cui non il nome perchè non avevamo voglia di inventarceli, erano annoiati a morte, tanto loro lo sapevano che non sarebbe successo niente; finché all'improvviso davanti a loro apparve una bellissima ragazza: i capelli biondissimi scendevano lisci lungo le guance nascoste dalla penombra, mentre alcuni ciuffi spuntavano con disordine perfetto da dietro alla nuca, raccolti da una pinza di diamantini luminosi e luccicanti. Il lungo vestito nero copriva troppo della silouette della fanciulla, aprendosi in uno spacco solo sotto alle ginocchia. Qualche pizzo bianco ornava il corpetto dell'abito, cingendo le spalle con candide spalline bucherellare, creando greche di fiori sulla pelle chiara. Quella inizio' a giocherellare con una ciocca dei suoi morbidi capelli, chiaramente in imbarazzo e con le gote rosse non riusciva a rispondere alla domanda postale da i due che le avevano chiesto il nome per controllarlo sulla lista.

-Oddio, cosi' non va affatto bene! Non cedono al suo fascino! Vuoi vedere che sono gay anche loro... Uff, Hidan, passami il piano B!- Chiese, anzi ordino', il capitano al suo ufficiale.

-Che?! Che cazzo stai dicendo, pezzo di demente?! Hai idea di dove te lo ficco il tuo minchiuto piano B?!- E mi fermo qui, ho glia' trasgredito fin troppo al mio amore per la purezza retorica. Immaginatevi solo che l'ufficiale si arrabbio' parecchio per il tentativo del suo capo di scaricare su di lui la colpa del non aver provveduto a pensare ad un piano B, quasi vennero scoperti da tanto casino faceva! Ma presto anche i compagni di missione smisero di porre attenzione alle sue minacce, quando si accorsero di una cosa davvero, ma davvero davvero, assurda. Si girarono tutti come un sol uomo verso l'ingresso della palestra, abbagliati da una strana luce divina che proveniva dal viso angelico di una figura ofuscata. Non compresero appieno di chi si trattasse finche non videro il viso della loro Deidara bloccarsi in una smorfia da Ho-Toccato-Il-Paradiso-Lasciatemi-Qui-A-Morire: Sasori. Quel ragazzo cosi' amato -loro non ne capivano il motivo... Non aveva propri nulla in piu' di loro. Ecceto Dede, che ne era infatuato da tipo l'inizio del liceo- s'era avvicinato al loro amico ed aveva pronunciato le parole magiche "Lei sta con me", e i due fecero cosi' il loro ingresso al party. Il loro piano era tristemente fallito, ma almeno uno -anche se parve del tutto dimentico del suo dovere- era riuscito a faree irruzione. Con un intruso al loro servizio non sarebbe stato complicato per nulla entrare. Fecero retrofront sotto le indicazioni di Pain e tornarono all'esterno dell'edificio -con tutta la fatica che avevano fatto per arrivare fin li'!- e lo circondarono tutti a grandi passi. Giunsero cosi' dall'altra parte della palestra, sotto la porta a vetri trapassata da luci colorate rigorosamente chiusa dall'interno. Ma questo non era piu' un ostacolo per i nostri eroi! Loro avevano la loro principessa che avrebbe dato la vita per... Ehi, un attimo, che fine aveva fatto la loro principessa?

-Non ci posso credere! Chi l'avrebbe mai detto che Sasori fosse un gigolo' simile?! Oh, povero Deidara, non capisce che lo sta solo illudendo... Guarda come si gongola in mezzo a tutte quelle troiette mentre un ragazzo dal cuore cosi' puro lo ammira adorante! Oh, io l'avrei reso di sicuro piu' felice!- Nessun premio a chi capisce chi avesse pronunciato queste parole. Lo sappiamo tutti che era Tobi, dai, e' ovvio. -E ora come facciamo a dorgli di venire qui? Non capisce piu' nemmeno dove si trova, figuriamoci della missione!

-Oh, Tobi caro, si vede che non ti fidi abbastanza del tuo superiore!- Pain estrasse un walkie talkie non si sa bene da dove e inizio' a dire dentro parole totalmente a caso, della serie "Sa, sa, prova, prova", ma quando si acorse della loro scarsa efficacia ci grido' dentro parole tanto dure da spezzare il cuoricino di una candida fanciulla innamorata: -Didara, Sasori non ti ama!- Non so come ma la ragazza innamorata era all'altro capo dell'aggeggio trasmittente. Potete facilmente immaginare lo spettacolo che si pose davanti agli occhi della nostra squadra: La donzella poco prima ammansita esplose in uno stato di collera e finalmente apri' gli occhi, accorgendosi che l'uomo della sua vita -bello e maledetto, lui- s'era solo preso gioco di lei -mah, Deidara cambia sesso si' e no ad ogni frase-, l'aveva illusa! Oh, ma glie l'avrebbe fatta pagare cara! E se c'erano delle persona che lo potevano aiutare quelle quattro erano... Oddio, erano dietro alla porta! Corse veloce sui suoi tacchi, cosi' bene da far invidia a quelle galline dai piedi a papera, ed apri' i cancelli di Mordor ai forestieri. La compagnia era cosi' riuscita nella prima parte del piano: Entra-Nella-Tana-Della-Volpe.

L’allegra brigata era finalmente riunita dopo tanto tempo, ma non si concessero a smancerie come baci ed abbracci, avevano uno scopo ben preciso, ed ora era il turno dei tre bombardieri: Tobi, durante le due settimane a sua disposizione s’era procurato alcune bombolette puzzolenti e dei fumogeni, e si’, anche qualche petardo, giusto per fare quel bel casino che gli si addiceva; Hidan, inizialmente propenso ad una strage di massa, s’era invece occupato dell’occorrente per cambiare la musica della festa letteralmente: gli era stato concesso all’unisono l’onore di scegliere i brani da mandare durante lo scatenamento dell’inferno, e, state a sentire me, lui se ne intendeva davvero bene! Infine c’era Itachi… Beh, lui aveva intenzione di iniziare a rubacchiare qua e la’ nelle tasche delle giacche e nelle borsette delle danzatrici. Avrebbe creato un bel po’ di scompiglio, ma cio’ che interessava lui era trovare un qualche oggetto contundente con cui farsi del male –e ti pareva- e poi perche’ no?! Per amore della classicita’ avrebbe anche corretto il punch. Gli altri due si misero in disparse e lasciarono a questi nuovi protagonisti la scena. In poche parole, Deidara era troppo scosso dalla rivelazione ricevuta che ando’ a ficcarsi davanti ad una finestra guardando il cielo con una mano posata sulla guancia mentre sottili goccioline sgorganti dagli occhi gli rigavano il viso. Farfugliava qualcosa come una sottospecie di invocazione alla luna e alle stelle, chiamandole “crudeli”… Quello era totalmente andato. L’ultimo, Pain, era diretto con passo convinto verso l’unica cosa che vedeva nella stanza, tutto cio’ che catturava la sua attenzione: un trionfo di pura bellezza, Konan. Tre mastini inferociti gli sbarravano la strada: uno spilorcio tutto tirato a lucido –Kakuzo-, un armadio a tre ante di pura qualita’ Ikea –Kisame-, e dulcis in fundo un mix di colori rigorosamente tatuati solo su mezzo corpo, un vero duro, ne’?! –Zetsu-

Oh, ma nulla avrebbe potuto fermare la forza dell’amore, come ci insegnato tutti gli anime in stile Mermaid Melody. Ma state tranquilli, qui nessuno si mettera’ a cantare, piu’ o meno… Torniamo ai boss dell’ultimo livello. Il primo, il damerino, venne abilmente sconfitto dall’astuzia (?) e dalla mania suicida del nostro emo preferito. Infatti questo gli sfilo’ il contenuto delle tasche –nulla d’interessante, solo qualche oggettino in oro, nulla che potesse fare davvero male- attirando dunque l’attenzione di questo su di lui. Siamo a meno uno per il nostro Pain salvatore di D.I.D., Donzelle In Difficolta’, tutti i diritti sono riservati a Hercules , Disney. Il secondo non si mostro’ tanto piu’ potente del primo, e Hidan lo sconfisse facilmente. Era ormai riuscito a stordire il dj –non voglio sapere come- ed aveva collegato il suo fidato Ipod alle casse, tempo due secondi ed ecco il finimondo! Quel concentrato di Death Metal puro nel suo growl perfetto aveva totalmente coperto le voci delle fangirls invaghite del quarterback. Quello, che traeva energia vitale da quelle stesse urla, rimase tanto stordito da non poter procedere nella battaglia. Ne mancava solo uno, al nostro caro Pain, ma non fu merito suo, il successo della missione. Si’, aveva coordinato tutti i movimenti e quindi era merito suo ogni cosa, ma l’ultimo supercattivo venne fatto K.O. da quel Tobi che tutti ritenevamo inutile ai fini della storia. E oltretutto mostro’ a noi gente comune una lezione molto importante: chi fa il duro non lo e’ mai per davvero! Ed infatti Zetsu, temuto da tutti e tutto, venne intimorito da un laccio di Magnum luccicanti attaccati alla caviglia. Beh, in effetti un po’ dovevano fare anche male… Ma lasciamo stare le parti sanguinose del nostro racconto, mi fanno impressione! Dunque, i tre orribili mostri erano stati cosi’ eroicamente battuti, ma manca ancora la parte Salva-La-Preda!

Ve la racconto come avrebbe voluto il caro Pain, come lui stesso la racconto’ per anni. Il tempo comincio’ a rallentare. Tutto attorno si fermo’, mentre i due protagonisti della scena procedevano in rallenting, tra esplosioni enormi ed una colonna sonora da Ultimo Dei Mohicani -piu' precisamente questa: Promentory - The Last Of The Mohicans-. Un uomo distrutto dalla guerra e dalla fatica, ma comunque ancora in piedi si dirigeva strisciante verso tutto cio’ per cui aveva combattuto negli ultimi anni, la donna che amava e che ricambiava il suo amore, ma che per una ragione alla Romeo E Giulietta non poteva dimostrare. Finalmente dopo tanto dolore, tanta sofferenza e comunque tanta speranza i loro sforzi potevano essere finalmente ricompensati. Allora le nubi si aprirono e ricomparve il sole. L’eroe strinse dunque la sua donna tra le braccia e le promise eterna protezione, in cambio solo del suo pegno d’amore. Quella timidamente gli si avvicino’ al viso e glie lo concesse. Cori angelici e pian piano la telecamera si allontana, lasciando alla coppia la dovuta intimita’. Non successe veramente cosi’, cogliete la metafora, tuttavia gli spettatori notarono la bella Konan allontanarsi col prode –concediamogli un aggettivo positivo- Pain verso il giardino fiorito allagato dalla luce della luna.

Tutto e’ bene quel che finisce bene, non lo pensate anche voi? Uh… Ma non tutto e’ ancora finito bene! Dovete perdonarmi, ero cosi’ presa dalla scena… Ma recuperiamo subito, non c’e’ problema. Avevamo lasciato il caro Deidara a piangere sulla sua disgraziata condizione. Se ne stava li’ senza essere disturbato dal trambusto generale che era andato a crearsi, ne’ si curava del successo del loro piano, ne tantomeno di Tobi molesto che si avvicinava a passo felpato. Questi gli salto’ addosso come suo solito, ma non notando nessuna delle azioni infastidite del compagno che tanto lo divertivano si annoio’ presto. Doveva assolutamente porre rimedio a questo comportamento inammissibile! O forse era che aveva lasciato da parte per qualche istante il suo essere cosi’ idiota e fosse diventato almeno un po’ serio? Questo non so dirvelo, mi limitero’ a raccontarvi le cose per come stanno. Si sedette accanto al biondino e richiamo’ la sua attenzione.

-Senti, Dede-chan, so come ti senti. Ma sappi solo una cosa, non pretendo che tu ti dimentichi subito di quello stronzo di Sasori, ma davvero, non ti merita! Un giorno troverai anche tu una persona che ti vuole bene davvero, potrebbe essere ovunque, non puoi saperlo. Tieni gli occhi aperti e procedi per la tua strada, non vergognarti mai della tua natura, ti vogliamo bene giusto perche’ sei cosi’!

Al sentire queste parole Deidara rimase di stucco, incantato da tanta dolcezza, ma per lo piu’ stupito da chi le aveva pronunciate! Si volto’ verso il suo interlocutore e lo ringrazio’ con un sorriso. Tobi, vedendo il suo obiettivo raggiunto, torno’ alla sua intenzione precedente di tentativo di stupro. Tutto era tornato alla normalita’: un ragazzino con addosso un abito da donna strillava come tale inseguito da un maniaco divertito; due fissati delle armi, chi per il loro utilizzo sugli altri, chi su se stesso, lottavano per il possesso di un coltellaccio da cucina; un generale nerd faceva l’associale come il solito, solo che forse ‘sta volta il suo videogioco era diventato un po’ piu’ reale. Adesso erano loro i padroni di quella palestra –beh, tutti gli altri se l’erano fugata stizziti-. Ora posso finalmente dirlo. Tutto e’ bene quel che finisce bene.




N.d.A.: C'e' una cosa importante che devo dire riguardo questa fic, non e' tutta farina del mio sacco, lo ammetto, ma e' stata scritta in collaborazione con Myu_chan. Per un motivo e per l'alto non eravamo in grado di partecipare singolarmente al concorso One-shot Dell'Estete, percio' partecipiamo assimeme con questa.

Due note giusto per completezza. Il titolo della fic e' quello di una canzone dei Bowling For Soup, che sto ascoltando alla nausea, ultimamente, e che pertanto mi ha ispiarata.

High School Never Ends - Bowling For Soup

Inoltre -nota comica- all'inizio, quando m'e' venuta l'idea, ho cercato di associare ognii personaggio al suo stereotipo, solo che alcune combinazioni mi sembravano tanto assurde che ho dovuto disegnarli per immaginarli! Oddio, sono dei disegni terribili! Colgo l'occasione per rincuorarvi se ho trasformato il vostro personaggio preferito in una vergogna assoluta... Ma vi diro', il mio e' Deidara e l'ho trasformato in un effemminato gay... Eppure mi sono divertita cosi' tanto a scriverla! Spero tanto vi siate divertiti anche voi a leggerla. Penso che potrei anche continuarlo questo filone sul liceo Akatsuki XD

Infine direi che la dedico decisamente a Myu_chan, spero che ne rimarra' comunque stupita quando la vedra bell'e pubblicata, anche se gia' l'ha letta. Ti ringrazio cosi' tanto, tesoro mio <3

19/08/11, 2.44, AmhranNaFarraige

P.S.:Per Myu_chan, che voleva saperlo, le parole sono 5.178.



  
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