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Erano passate due settimane dall'arrivo di Harpher. Joe aveva insistito perchè la ragazza rimanesse definitivamente a casa sua, e anche la madre di Joe, Denise, che aveva conosciuto Harpher, era molto più tranquilla, perchè come noi sappiamo, tutte le mamme vogliono essere sicure che i propri figli magino. O sbaglio?

Avevano lavorato molto in quei 15 giorni, dovevano solo modificare alcune parole e frasi di alcune canzoni già portate a termine. Avevano 6 mesi davanti a loro per finire tutto il lavoro, e avevano però ancora parecchie canzoni da scrivere.

Harpher era sveglia dalle 6:30. Si alzò e sgaiattolò nella camera di Joe con due pankakes fumanti.

Si sedette su un lato del letto a due piazze di Joe.

-Joe, sono la tua coscienza.- Disse Harpher a voce bassissima, sembrava quasi un soffio.

-Joe, Sono Hailee, la vicina.-Continuò Harpher ridacchiando e imitando la voce di Hailee.

-Hailee...- disse sorridendo Joe sempre a occhi chiusi, dormicchiando.

-Joe, sono Hailee, Ti amo Joe Jonas.- Disse a voce alta sempre imitando la voce di Lee.

Questa volta Joe la senti forte e chiaro, si alzò di scatto.

-Hailee...- Disse sognate per poi vedere Harpher che si scompisciava dalle risate.

-Harpher Joey Miller! Se ti prendo sei finita!-

-Aiuto che paura!- Finse lei.

Joe cominciò a fargli il solletico. Nella stanza si sentivano solo le urla e le risate dei due.

Ad un certo punto il campanello della casa suonò.

-Vado io!- Disse Harpher.

-No io!- Rise Joe.

Cominciarono a correre verso la porta, e dopo due scivoloni, spinte e risate arrivarono alla porta.

Harpher aprì la porta, Joe le abbracciava la vita da dietro.

-Ciao, ho interrotto qualcosa?- Chiese Lee.

Joe mollò subito la presa su Harpher.

-No... No...- Farfugliò la rossa, per poi guardare Joe ed lasciare Lee e il ragazzo insieme.

-Joe, beh come saprai queste due settimane sono stata ad Edimburgo, e ti ho portato questo.-

Disse titubante Lee, porgendo a Joe una cartolina.

-Grazie Mille.- Ringraziò sorridendo Joe.

-Così sei fidanzato?- Accennò Lee

-Chi Harpher? No, lei è una mia amica e collega....- Si giustificò.

Lee annui, per poi sparire nella porta di fronte.

Joe richiuse la porta, girò la cartolina, rimase un po' deluso. Harpher che aveva visto tutto, si avvicinò a lui.

-Che ti ha scritto?- Domando la rossa.

-A Joe, da Edimburgo.- Sospirò il ragazzo.

-Ragazza di poche parole...-

Joe annui, sospirando di nuovo.

-Andiamo Joe, buttati, chiedile di uscire, di pranzare insieme o cenare.- Lo incitò la ragazza.

-Dai non ti ci mettere anche tu! Mi basta mio fratello!-

-Joe è solo un'uscita!-

Joe la guardò con un'aria di disapprovazione.

Harpher ritornò in camera sua, lasciando Joe a mangiare i suoi pankakes. Si tolse la maglia, rimanendo in reggiseno. Si osservò allo specchio, percorrendo con le dita la lunga ferita sul fianco.

Notò che Joe la osservava.

-Joe!- Gridò la rossa coprendosi con la maglia.

-Scusa, non volevo, ma quella come...-

-E' una lunga storia...- vaneggiò lei.

Joe si lasciò cadere sul letto, mettendosi seduto.

-Ehi...- Sossurò lui, afferrandole un polso delicatamente e facendola voltare verso di lui.

-Te lo dico solo se tu mi prometti che esci con Lee.- Propose la rossa con sguardo malizioso.

Joe abbassò la testa, sorridendo. -Perchè vuoi che esca con lei?-

-Perchè ti voglio bene, sei un mio amico, e anche il mio collega e non posso vederti così.-

-Va bene...-Accettò lui. - Adesso dimmi come hai fatto.- Continuò Joe.

-Ho fatto un'incidente con l'auto, e... un vetro del finestrino mi si è conficcato nel fianco procurandomi quella cicatrice...-

-Povera cucciola!- Disse Joe abbracciando Harpher.

-Va bene Joe apprezzò che tu mi voglia consolare, ma sono le 9:00, Denise ci aspetta a casa vostra alle 12:30...-

Si scioglierono da quell'abbraccio, e finalmente dopo un'ora erano pronti.

Stavano uscendo di casa, quando Harpher disse a Joe nell'orecchio -Fissa con Lee!-

Detto questo suono il campanello della casa di Hailee e spari in casa di Joe socchiudendo la porta, per poter ascoltare.

-Ti ammazzo Harpher!- Sossurrò Joe.

-Joe?!- Chiese sorpresa Lee.

-Ciao Lee, mi chiedevo, se ti potesse interessare.... cenare insieme domani.- Improvvisò Joe.

-Ok!-Sorrise la bionda.

-Bene a domani!- Sorrise lui.

Harpher, usci di casa, sorridendo in modo falso a Joe.

-Andiamo Cascamorto, tua madre ci aspetta...- Disse con aria stanca. Uno strano mal di testa, la faceva un po' barcollare.

Durante il tragitto, ci fu un silenzio insolito, Harpher fingeva di dormire, in realtà pensava.

A cosa?

Avete presente quando vi trovate davanti ad un bivio?

Ecco, Harpher era riuscita a far fare il primo passo a Joe con Lee, ma nel momento in cui lui gli ha chiesto di uscire, e gli ha sorriso a ebete, un piccolo spiraglio di gelosia era nato in lei.

Stavano troppo insieme, pensò, forse avrebbe dovuto andare in un Hotel, per acquisire un minimo di distanze.

I suoi pensieri contorti furono interrotti, da un senso di nausea improvvisa.

-Fermati Joe!- Grido Harpher, posandosi una mano sulla bocca.

Joe si fermò all'istante, Harpher si fiondò fuori dalla macchina, fece una breve corsa per poi vomitare vicino ad un albero. Fortunatamente stavano percorrendo una strada deserta in collina.

Joe prese una bottiglietta di acqua che si trovava in macchina e dei fazzoletti correndogli in soccorso.

-Tieni.- Disse Joe accarezzandole la schiena, e porgendogli la bottiglietta d'acqua.

-Grazie...- bisbigliò la ragazza. Un senso di stanchezza l'assaliva.

Joe le sorrise, toccandole la fronte -Sei calda.-Mormorò, togliendosi la giacca e coprendole le spalle.

-Chiamo mia madre e gli diciamo che non possiamo andare, e adesso andiamo a casa e ti riposi un po'.-

Quando tornarono a casa, Joe misurò la febbre ad Harpher che delirava.

Aveva 39.5, parlava di un certo John, poi cambiava discorso, ma le parole erano confuse e Joe non riusciva a capire cosa stesse realmente dicendo.

La posò sul letto, e chiamò sua madre.

-Mamma, Harpher ha 39.5 di febbre... delira che faccio?-

-Joe! Te lo devo sempre rispiegare?- Denise sbuffò.- Tanto per cominciare mettigli il pigiama, o qualcosa di comodo.-

Joe sbarrò gli occhi.

-La devo spogliare?-

-Almeno che tu non voglia mettergli il pigiama sopra i vestiti, si.-

-No, non posso...- Disse lui scuotendo la testa.

-Joe!-

-Va bene, va bene, dopo che devo fare?-

-Gli fai degli impacchi con l'acqua e gli dai uno di quelle pasticche che ci sono in bagno, per fargli abbassare la febbre.-

-Ok.

-Fammi sapere.-

Joe Attaccò.

Tornò in camera di Harpher, la guardò, cercò il suo pigiama e si fece coraggio. Iniziò a sbottonarle la giacca e dopo la camicia.

-Ehi!- Le disse Harpher.- Questo lo faccio da sola...- Joe annui, ma quando la ragazza si mise seduta sul letto per togliersi la camicia, gli venne un forte capogiro. Joe la sostenne.

-Vuoi che ti aiuti?- Domadò imbarazzato

Harpher annui.

Quando Joe le tolse la camicietta, rimase incantato da quanto fosse bella la ragazza, la osservo per qualche istante. Le accarezzò la cicatrice.

Gli infilò la maglietta. -Quello te lo togli da sola...- Disse ridendo Joe indicando il reggiseno verde scuro della rossa. Harpher ridacchiò, e in pochi minuti lo rimosse.

Joe aiutò Harpher a finire di svestirsi e a indossare il pigiama.

La prese in bracciò, la portò nella camera del ragazzo, la fece accomodare in uno dei due lati del letto di lui.

Gli rimase vicino tutto il giorno, e anche la notte.


Angolo Super Koalooo!!!
Bonjour!!! Vi piace? Ringrazio per la recensione e anche per il breve commento che mi è stato inviato, Apprezzo molto :)
Spero comunque di ricevere più recensioni...
Baci Koalosii