Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Eva_Gwen_98    17/08/2011    2 recensioni
Gwen racconta a sua figlia di quando, da giovane, partecipò a quel reality che le cambiò la vita. Di certo si aspettava di ricevere tante domande riguardo al suo passato. Ma di certo non quella domanda.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                                                                


                                                                         Documenti Di Divorzio












Mi destai di soprassalto. Un suono mi rimbombava in testa. La sveglia! Maledetta!
Non mi ricordavo di averla programmata; la sera prima ero andata a letto presto e la mia intenzione era di alzarmi sul tardi. Mentre continuavo a chiedermi del perché avevo messo la sveglia mi cadde l’occhio sul calendario. Lunedì.
-Ma certo! Devo accompagnare Emily a scuola! Che scema.-
Guardai l’ora: le 6.50. Era ancora presto.
Mi alzai con fatica dal comodissimo materasso in lattice che non aveva nulla a che fare con quella sardina che ho a casa mia.
Mentre mi vestivo, mi ritornò in mente l’accaduto della notte precedente. Quel sogno, quel fottutissimo sogno. Perché proprio a me succedono cose del genere? Dovevo credere a ciò che mia madre mi aveva detto?
Di certo non sapevo come sarebbero andate le cose ma era anche certo che non volevo tornare con Duncan. Lo amavo? Forse.
Valeva la pena rifarsi una vita con lui? No.
Scacciai quei pensieri con un gesto della mano e quando fui vestita uscì dalla porta e scesi le scale.
Nel pianerottolo tra la cucina e il corridoio incrociai il maggiordomo. Ancora non avevo imparato il suo nome.
Lui si limitò a sorridermi e io feci altrettanto.
Quando entrai in cucina notai che tutta la famiglia, mia figlia compresa, era già a tavola.
-buongiorno mamma.-
-ciao tesoro. Hai dormito bene?-
-si. Ieri Courtney mi ha raccontato una storia per farmi addormentare!-
Guardai Courtney. Sorrideva.
-ma che pensiero…carino.-
-non devi ringraziarmi, ieri eri talmente stanca che ti sei addormentata presto, così ho pensato io a lei.-
-Grazie.-
Annuì.
Mi sedetti tra Duncan e mia figlia.
-ai miei tempi si iniziava la giornata con un buongiorno, soprattutto se sei ospite in casa d’altri.-
-Buongiorno. Va bene?-
-benissimo.-
-ma guarda che ore sono. Emily vieni ti porto a scuola.-
Mentre mi alzavo Courtney si intromise.
-no, rimani pure a fare colazione porto io i ragazzi a scuola. Andiamo con la limousine. Ne approfitto poi per andare a fare un po’ di shopping.-
Guardai Emily che mi rispose con un cenno d’assenso.
-se va bene a te…-
-bene allora è deciso. Ragazzi andiamo.-
Prese per mano i tre bambini e uscì quasi correndo.
-ammetto che mi dà un po’ fastidio che scarrozzi mia figlia di qua e dì La. Soprattutto se lo fa con un tale entusiasmo. Mi spaventa tua moglie.-
-spaventa più me che te, Gwen.-
Ero rimasta sola con Duncan. Perfetto! La giornata non poteva iniziare meglio di così.
-allora riguardo alla nostra chiacchierata?-
Di male in peggio direi.
-quale chiacchierata?-
-voglio tornare con te, Gwen.-
-questo non si può fare. Sei sposata con Courtney. So che stare con me non è quello che vuoi veramente, vuoi fare lo stesso errore del passato?-
-ti ho già detto che sono cambiato.-
L’avevo fatto arrabbiare. Bene!
-Dimostramelo.-
Si alzò di scatto. Quasi mi fece paura. Uscì dalla stanza e due minuti dopo rientrò con un pacco di fogli.
Lì lanciò sul tavolo di fronte a me.
-che roba è?-
-perché non guardi tu stessa?-
Lì presi in mano e lì aprì. Documenti di divorzio.
Richiusi il pacco e lo guardai sorpresa.
-ti ho detto che faccio le cose sul serio.-
Stavolta fu io ad alzarmi di scatto.
-no, Duncan, tu non puoi divorziare da Courtney! Avete due figli accidenti! Non sarò complice di una pazzia del genere!-
Ero rossa in viso dalla rabbia.
-ancora non ho detto niente a Courtney.-
-certo vuoi che sia una sorpresa! Ma che bravo marito! Vedrai come sarà contenta.-
Era visibilmente irritato. Beh mai quanto me.
-devo farti una domanda Gwen. Poi ti prometto che non insisterò mai più. Farò tutto di testa mia, ma devi rispondermi sinceramente.-
-farò quello che posso.-
-mi ami ancora?-
-si.-
-ma non vuoi tornare con me perché non vuoi fare gli stessi errori del passato.-
-esattamente.-
-bene.-
-bene?-
-si era quallo che mi aspettavo di sentire.-
Detto questo uscì dalla stanza senza neanche voltarsi.
Rimasi lì da sola a finire la mia colazione. Se ci pensavo bene, era l’unico momento di pace che avrei avuto, così lo sfruttai a pieno.

_______________________________________________

Rimasi quasi due ore seduta su quel tavolo. Il giorno passò molto in fretta dato che ero da sola.
Alle 16 in punto rincasò Courtney con i ragazzi.
Quando Emily salì le scale per andare nella sua stanza a fare i compiti per casa, le andai in contro.
-Tesoro, mi dispiace, mi sono accorta che ti stò trascurando un po’…-
-non preoccuparti mamma. Non sono arrabbiata. Ora scusami devo andare a fare i compiti.-
E se ne andò saltellando.
-ok, forse è lei che trascura me.- pensai.

Fino all’ora di cena rimasi in camera a leggere. Non scesi a mangiare perché ero ancora piena dopo l’abbondante pranzo. Alle 21 però andai in cucina a bere un caffè.

Quando tornai ebbi finito risalì le scale per tornare al mio libro; quando fui davanti alla porta di camera però scivolai su qualcosa. Un foglio piegato in due.
Lo portai dentro, l’apri e vidi che era un biglietto scritto a mano. Riconobbi quella calligrafia sghemba come quella di Duncan:

                    -se hai risposto sinceramente alla mia
                         Domanda, vieni alla suite del mio hotel
                         Alle 22 in punto.
                        Dì agli altri che devi uscire per prendere
                        Degli oggetti personali a casa tua.
                       Assicurati di non essere seguita. Ti aspetto-

La lettera era firmata con un’elegante D

Dopo aver scritto un “NO” sul retro del biglietto, andai a cambiarmi e alla 22 in punto uscì e consegnai la lettera al portiere dell’albergo. Dissi di consegnarla al signor Duncan Evans non appena sarebbe arrivato.
Più tardi tornai alla villa e andai a dormire.
Duncan non aveva ancora inteso che io non scherzavo affatto quando dicevo che non sarei tornata con lui. Io ero decisa a farglielo capire, con le buone o con le cattive.


Eccomi con l’ ottavo capitolo! Come sta andando?
Grazie a tutti per le recensioni e spero che continuerete a seguire la mia storia!
Bacioni             Eva98
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Eva_Gwen_98