Erano le otto del mattino ed era maledettamente tardi. Ma a lei non importava. Dopo qualche minuto si alzò e si osservò allo specchio a fiugra intera. I capelli erano tutti agrovigliati e gli occhi erano assonati.
Del resto, come tutte le mattine. Tirò fuori dall'armadio una maglietta NY bianca aderente e un paio jens aderenti grigio fumo. Indossò anche un paio di Converse alte in eco-pelle con i lacci colorati e si diede una veloce spazzolata ai capelli.
Lentamente andò in bagno, e si lavò la faccia e i denti. Quando andò di sotto Albert stava "flirtando" con la madre.
-Oh, buongiorno!- disse quasi scocciata la donna. Andrea la ingorò, come sempre.
Si precipitò ad uscire di casa prendedo la giacca. Accese il motorino nero e si indirizzò verso il vecchio edificio color panna. La sua scuola.
Arrivò dopo pochi minuti e percheggiò il motorino nel parcheggio riservato agli studenti.
-E' arrivata la troietta!- fu accolta da Alex. Andrea non rispose e si incamminò verso l'entrata ma fu bloccata dalla prese del biondo.
-Smettila di rompere i coglioni e mollami!- protestò Andrea.
Le aveva afferrato sempre il braccio ferito, dove tre notti fa, il patrigno le aveva tagliato la pelle con una lametta perchè gli aveva dato del deficente.
-Non scaldarti tanto micetta!- sorrise malizioso. Il ragazzo strinse talmente forte, che Andrea dovette trattenere un gemito di dolore, probalmente il taglio si stava riamprendo. Alex si accorse che qualcosa non andava e rallentò la presa.
-Tutto bene? non dirmi che ti ho fat....- si interruppe vedendo il sangue scorrere sul braccio.
-Stai sanguinando!- disse scioccato mentre osservava il taglio lungo l'avambraccio. Andrea si voleva dimostrare forte, eppure, il quel momento le venne da piangere. Alex non disse nulla, la portò in infermeria.
-Ragazza, come ti sei procurata questo taglio?!?- le domandò l'infermeria mentre la medicava.
-N-non me lo ricordo.....- disse abbassando lo asguardo e trattenendo smorfie di dolore. Quando l'infermiera ebbe finito, Andrea uscì senza dire nulla. Ma Alex la seguì.
-Di la verità, cosa hai fatto al braccio?!?- le chiese con aria seria.
-Ah, ora ti preoccupi anche, VAFFANCULO!- lo lasciò nel corridoio mentre gli amici lo guardavano incredulo.
Angolino di SweetMe:Ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qua! Mi scusi per eventuali errori grammaticali, di sintassi o punteggiatura. Spero che questo capitolo vi sia di gradimento. Fatemelo sapere e recesnite in tantii!!!!!!! Per favore *-*!