Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Koe    09/04/2006    2 recensioni
Un tempo Sirius aveva una fidanzata, una semplice ragazza babbana, che amava e con cui faceva progetti per il futuro. Ma poi è finito ad Azkaban. E di lei che ne è stato? Come reagirà al suo ritorno?
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La Notizia

La Notizia

 

Caldo. Faceva veramente caldo.

Se ripenso a quel giorno d’estate la prima cosa che mi viene in mente è il caldo afoso, piuttosto insolito per questa zona dell’Inghilterra. Mi ero alzata tardi, non avevo niente da fare fino al tardo pomeriggio e sarebbe stato inutile svegliarsi più presto. Solo verso sera mi sarebbe toccata la lezione con il piccolo Parker. A pensarci adesso, ero stata un po’ masochista: non contenta di dover insegnare per tutto l’anno a un branco di ragazzini esagitati, mi ero anche presa l’impegno di aiutare quel bambino coi compiti. Ma avrei comunque trascorso le vacanze a casa, quindi tanto valeva sfruttarle per guadagnare qualcosina in più.

Mi sedetti ancora assonnata al tavolo della cucina, cercando ristoro in un succo di frutta fresco appena uscito dal frigo, e tornai a meditare sul grande dilemma esistenziale che mi affliggeva ormai da giorni e giorni: comprare o non comprare un nuovo ventilatore? Queste sono le grandi domande della vita… Mi alzai per prendere un po’ di ghiaccio da aggiungere al bicchiere e tornai a sedermi, contemplando in cerca di risposte il mio vecchio ventilatore, compagno di tante estati, che proprio in quell’anno torrido aveva deciso di passare a miglior vita, e a nulla erano valsi i miei innumerevoli tentativi di rianimazione. Comprarne o non comprarne uno nuovo? Certo che faceva veramente caldo… ma era davvero il caso di spingersi fino in città sotto il sole cocente solo per quel motivo? E poi il caldo non poteva durare in eterno, prima o poi si sarebbe messo a piovere, eravamo pur sempre in Inghilterra!

L’uggiolare del cane in giardino mi riportò improvvisamente alla realtà. Povera bestia! Non solo mi ero svegliata tardi, ma mi ero pure dimenticata di dargli da mangiare! Tutta colpa della temperatura troppo elevata, quel caldo mi spossava e mi intontiva. Uscii solo il tempo necessario a svolgere il mio dovere di brava padrona, e tornai subito a cercare rifugio nell’ombra domestica. Ormai era passata anche l’ora di pranzo, ma non avevo assolutamente voglia di mangiare e soprattutto di cucinare, forse mi sarei preparata qualcosa di veloce prima di uscire. Mi accasciai sul divano e accesi il televisore, sperando di vedere qualcosa di allegro che mi tirasse su il morale, ma mi resi subito conto che era un impresa persa in partenza. Mi sono sempre chiesta perché in estate trasmettano solo repliche di programmi stupidi e vecchi film. Capisco che anche quelli che lavorano in televisione abbiano diritto alle loro vacanze, ma non pensano alla povera gente che non può permettersi grandi viaggi e che passa le sue vuote e torride giornate senza avere neanche la consolazione di un programma decente? E invece niente, dopo mezzora di zapping non ero riuscita a trovare assolutamente niente di interessante. Vecchio telefilm, vecchio film, vecchio comico… ah, un telegiornale! Almeno così riuscirò a vedere qualcosa di inedito!, pensai. E magari le previsione del tempo mi avrebbero riservato qualche lieta sorpresa…

DRIIIN. Il telefono. Figurarsi se non si sarebbe messo a suonare nell’unico momento della giornata in cui avevo altro da fare. La signora Parker. Suo figlio è andato una settimana al mare dai nonni per cui non devo fargli lezione. Avvertire prima no? Va bene che non avevo niente da fare, ma educazione vorrebbe che non si chiamasse all’ultimo minuto. Oltretutto la signora Parker è sempre stata una pettegola tremenda, e giustamente quella le parve un’occasione perfetta per aggiornarmi sugli ultimi avvenimenti del paese, di cui sinceramente non me ne poteva importare di meno. Sì, signora Parker. Ha ragione, signora Parker. Rispondevo senza neanche stare a sentire quello che diceva, mentre davanti agli occhi mi passavano le immagini senza audio del televisore rimasto acceso. Stavo quasi per riaddormentarmi lì, con la cornetta in mano.

Ma all’improvviso una di quelle immagini attirò la mia attenzione. Un volto. Un ricordo lontano. Non era possibile, eppure… c’era qualcosa di noto in quell’uomo vestito di stracci e dallo sguardo folle…

Il continuo borbottio della signora Parker giungeva confuso al mio orecchio, ma ormai non fingevo neanche più di ascoltarla, tutta la mia attenzione era rivolta esclusivamente allo schermo muto. Dovevo assolutamente capire cosa stava succedendo, chi era l’uomo di cui stavano parlando al telegiornale. Interruppi la conversazione con un brusco saluto (o forse le chiusi semplicemente il telefono in faccia? adesso non ricordo…) e mi fiondai sul telecomando per alzare il volume, appena in tempo per sentire le ultime parole del giornalista: “…armato ed estremamente pericoloso. E’ stata attivata una linea telefonica speciale, e chiunque lo avvisti è pregato di comunicarlo immediatamente alle autorità. Ripetiamo, il nome dell’evaso è Sirius Black.

Era lui.

“Non è possibile. Lui è morto.”

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

Ringrazio tutti quelli che hanno letto e in particolare DarthSteo, unico ad aver avuto il coraggio di recensire. Va bene, il prologo era solo introduttivo, ma almeno per questo capitolo lasciate qualche commentino in più!

Intanto vi prometto che i prossimi capitoli saranno più lunghi. A presto!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Koe