-Ehi, ragazzi, ho fame!- urlò Hidan dal salotto.
-Anch’io! Chi cucina oggi?- disse una parte di Zetsu.
Ma l’altra non era d’accordo:- No dai non mangiamo… io non ho fame!- e dopo quelle parole scoppio la lite fra Zetsu e… Zetsu. 
-Se volete cucino io! Tobi è bravo in cucina!- disse la girella arancione.
-No grazie Tobi, l’ultima volta abbiamo mangiato un’oca.-.
-Perché? Non andava bene?-.
-No, era viva!- rispose Kisame.
-Però era buona!-.
-Sarà… Comunque, Konan, ci puoi salvare tu dalla furia culinaria di Tobi?- urlò il merluzzo.
-No!!! L’ultima volta c’erano dei pezzi di un foglio!!!- disse il jashinista.
-Vorrei vedere voi, fatta di carta!!!- urlò l’unica femmina dell’Akatsuki, fulminando uno ad uno quei pazzi.
-Faccio io, va bene?- disse Deidara –Vi va bene pollo e poi budino?
-Sì. Ma ricordati di evitare di mettere l’argilla. L’ultima volta ti sei sporcato con l’olio la divisa, hai imprecato e il tavolo è esploso. Lo so che secondo te dà sapore, però vacci piano, ok???- disse Itachi.
-Ok, ma non sapete cosa vi perdete!- disse l’abitante del villaggio della roccia andando verso la cucina.
Dopo pranzo la girella arancione propose, guardando Sasori -Ora giochiamo con le racchette?-.
-Ma neanche morto- rispose la marionetta- Noi siamo criminali, non siamo dei giocherelloni!
-Ok… e con le macchine?- propose ancora. Sasori stava per scatenare la sua furia omicida, ma si trattene, rispondendo soltanto:- Solo se dobbiamo investire qualcuno.
-Ma no, solo farle vincere la corsa!- urlò il lecca-lecca gigante con gioia. Sasori fece finta di non aver sentito e propose a Pain:- Perché non facciamo più missioni?-.
-Boh, non ne avevo più voglia. Ora voglio solo dedicarmi ai pony!- rispose uno dei corpi, con aria sognante. –Tobi, andiamo sul prato a mangiare la torta arcobaleno?-. La risposta fu immediata:- Ma certo! Tobi adora la torta!- e i due uscirono a braccetto, cantando un loro pezzo: “Vedo i pony fra le nuvole”.
-Ormai non è più lo stesso di un tempo… E ora che si fa?- chiese Konan
-Io ho un'idea: catturiamo Sai, facciamo in modo che lui trasformi i pony dalla carta al vero e uccidiamo quelle bestie!- propose Hidan, brandendo la falce. Senza aspettare risposta urlò:- Ma non mi serve il vostro aiuto, faccio da solo!- così dicendo, distrusse la porta con la falce e corse verso il villaggio della foglia, urlando come un matto.
-Lo fermo io- disse Kakuzu- prima che la situazione gli sfugga di mano- e anche lui corse, inseguendo Hidan.
-Io vado a finire il mio puzzle! Mi aiuti, Sasori?- disse il membro di Alba col ciuffo, dirigendosi verso camera sua, seguito dal rosso.
-Io vado a fare il sushi. Vieni, Kisame?- disse l’emo con lo sharingan, con lo sguardo vendicativo.
-Oh sicuro. Ma perché quello sguardo di fuoco?- disse il mezzo pesce con la faccia perplessa.
-Lo scoprirai presto!- disse l’Uchiha , allisciando il coltello, pronto ad usarlo.
-Io vado a dormire- disse Zetsu,che per una volta non stava litigando contro se stesso.
Nello stesso istante Pain e Tobi entrarono in lacrime, con Hidan dietro che rideva sguaiatamente. Poi, quando finì di ridere (dopo 10 minuti), disse:- Era troppo…ahahah… lungo fino al villaggio e allora…ahahahah… ho strappato i disegni! Muahahahahah!
Deidara e Sasori entrarono di corsa urlando di gioia:- Abbiamo finito il puzzle! Stati velocissimi!
-Ma se ci avete…ahahahhah…messo 3 mesi a farlo!
-E allora? Sulla scatola c’è scritto “DAI 2 AI 6 ANNI”, siamo stati veloci!- disse battendo il cinque al rosso, felice come se gli avessero dato tutti i pezzi di ricambio per il corpo da marionetta umana.
Itachi uscì dalla cucina dicendo:-Dai, si mangia: oggi sushi!
Kakuzu, che era ritornato vedendo Hidan tornare, chiese:-Ehm… Itachi… perché il sushi è blu?