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Autore: UnRitratto    18/08/2011    0 recensioni
Dal primo capitolo.
"Avevo sempre pensato che il Progetto Miti mi avrebbe cambiato la vita.. Solo non immaginavo che me l'avrebbe del tutto rivoluzionata, stravolta e, in un certo senso, distrutta per sempre."
" - Sire? – Urlò attirando l’attenzione del ragazzo, che si voltò con gli occhi rivolti al cielo.
-Che volete ancora?-
-Bel fondoschiena!!-"
Prendete una giovane archeologa, impulsiva, senza peli sulla lingua e un pò goffa... Portatela in un mondo che è completamente l'opposto del suo, fatto di avventure e di emozioni e non di macchine e robot.
Riuscirà a portare a termine la sua missione? A stilare un "resoconto" della storia, senza interferire nelle sue complesse trame? Riuscirà a mettere da parte odio e amore per il "bene della conoscenza"? O si farà trascinare dai fatti e dai moti del suo cuore?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Merlino, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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I suoi occhi grigi incontrarono le due gemme d’oceano che la fissavano allibita.
-Ny..Nylah?-
-Sire…Che sorpresa! Vedo che non riuscite proprio a starmi alla larga! -.


"Nel momento esatto in cui la piccola mano di Isaiah sfiorò quella di Ian.. Si credo fu proprio allora che le cose iniziarono lentamente a crollare, come un castello di sabbia che si piega alla violenza del vento..."

 

 
La piccola mano paffuta si strinse intorno al bavero della sua maglia, mentre il respiro regolare del bambino gli accarezzava il collo facendogli un pò di solletico. Artù si alzò lentamente in piedi, facendo il possibile per non svegliare il piccolo ometto, dirigendosi verso l'apertura della grotta dove avevano trovato riparo dalla pioggia insistente. Ormai era quasi l'alba.
Nylah seguì attentamente i movimenti del giovane con lo sgaurdo, con il terrore che si potesse mettere improvvisamente a correre portando Isaiah lontano da lei, verso la morte.
Artù si limitò invece ad osservare il cielo, sospirando. Quando parlò la sua voce era roca e profonda, tanto che la fece sobbalzare.
- La pioggia cade molto meno copiosa ora.. Tra poco saremo pronti a ripartire... Entro due ore saremo a Camelot - mentre le parole uscivano dalla sua bocca il suo sguardo si posò sul volto di Isaiah e una smorfia di dolore gli segnò il viso.

Nylah gli si avvicinò lentamente, poggiandogli una mano sulla spalla e inziando a sua volta ad osservare il bambino.
- Guardatelo..E' solo un bambino, il suo destino è ancora tutto da compiere..-
Artù scosse la testa, serio -Cosa credi direbbe mio padre se mi vedesse tornare a mani vuote? -
Un ghigno amareggiato si stampò sul volto di Nylah - E' questo il problema? Cosa direbbe vostro padre? Ciò che quel macellaio pensa è davvero più importante della vita di un bambino? Voi non avete cuore! -
-Ti sbagli! E' proprio perchè ho cuore che devo portare a termine la missione.. Quando crescerà farà del male al mio popolo.. Tutti i carnefici una volta sono stati bambini, non li avresti uccisi in tenera età se ne avessi avuto l'occasione?-
Nylah si portò le mani tra i capelli, disperata. Non poteva credere alle sue orecchie.
-Ma ci siete o ci fate? Avete per caso assunto droghe pesanti? E' un bambino! Non potete sapere che strada intraprenderà una volta cresciuto! Ne voi ne vostro padre avete il diritto di decidere il destino di altri!-
-Non è così che funziona! Non capisci? Diventerò re un giorno, tutti i giorni dovrò prendere decisioni di questo calibro, non posso tentennare proprio ora! E' la cosa giusta da fare, che ti piaccia o no!-
Nylah scosse la testa e si portò di fronte al principe, puntando gli occhi dritti nei suoi.
- Ora guardatemi negli occhi e ditemi perchè avete deciso di fermarvi in questa grotta invece che proseguire la strada verso Camelot! -
Un sorriso grave comparve per un istante sul volto di Artù. Sapeva perfettamente dove voleva andare a parare quella ragazza. Che fosse davvero così facile per lei capire cosa lui pensasse realtà?

- Non so perchè.-
-Oh andiamo! Non è il momento di fare il marmocchio prezioso! Rispondete! -
-Non volevo si ammalasse, contenta? -
Nylah annuì e gli sorrise - Siete pronto ad uccidere una persona che non volete nemmeno si ammali?-
Il volto di Artù si rabbuiò di colpo, il giovane distolse lo sguardo da quello di Nylah e le passò dolcemente il bambino, iniziando a camminare nervoso per la grotta.
-Non so che fare Nylah.. Non so davvero che fare..-
- Voi forse non lo sapete, ma il vostro cuore lo ha sempre saputo...-.

 

-Isaiah, attento al ram.. Oh dannazione e questo schifo cos' è? Che schifo che schifo che schifoooo!! Artù? -
Il giovane arrestò la camminata e si voltò rassegnato. Erano in cammino da poco meno di due ore e già aveva perso il conto delle volte in cui si erano fermati.
- Che c'è?? CHE ACCIDENTI C'E'? -
Nylah puntò un dito a terra, gli occhi lucidi - Io quello non lo voglio toccare! -
Artù si portò le mani fra i capelli, indeciso se ridere o piangere.
-Allora non farlo, semplicemente scavalcalo! -
-Scaval..Scavalcarlo? Si come no! E se salta??? -
Il giovane principe e Isaiah scoppiarono a ridere, facendo irritare ancora di più Nylah, che scagliò contro il ragazzo un pezzo di ramo.
- Che accidenti fai? Oh andiamo, è una lucertola, non può saltare! -
Nylah rivolse uno sguardo indagatore ad Isaiah, che le sorrise annuendo -Non è pericoloso Nylah! Artù dice la verità!-
Rassicurata dalle parole del bambino la ragazza scavalcò lentamente l'animaletto, ringraziando Dio di essere nata in un mondo in cui quei cosi viscidi erano estitnti da tempo.
-Ma tu guarda che cosa mi tocca fare, ma chi me lo ha fatto fare di venire in questo posto dimenticato da Dio? A quest' ora potevo essere stravaccata sotto il sole in un isola tropicale.. E invece no, sono circondata da cose verdi e sono obbligata a stare vicino ad un buzzurro..-
Una gomitata le provocò una fitta al fianco destro, facendola imprecare.
- Siete matto? Mi avete fatto male!-
-E tu mi hai dato del buzzurro! Come la mettiamo? Comunque dove si trovano le isole tropicali? Non credo di averle mai sentite nominare...-
Dopo essersi rivolta i più duri insulti che le venivano alla mente, Nylah pensò alla risposta più logica che potesse dare.
-Al largo di Hogwarts, vicino a casa mia.. Bel posto sapete? Peccato che la vostra ignoranza vi faccia essere all' oscuro di certe meraviglie!-
Artù era già pronto a ribattere, quando la voce di Isaiah che chiamava il suo nome lo distrasse.
Il bambino puntava un dito a terra, con gli occhi brillanti ed emozionati.
-Artù guarda!! Ne ho trovata un' altra!-
Il ragazzo raggiunse il bambino e gli sorrise, scompigliandogli i capelli, -Bravissimo ometto! E dì un pò, sai dirmi a che animale appartiene questa impronta?-
Il visino di Isaiah si fece di colpo serio e concetrato, ma subito dopo un sorriso ritornò ad illuminarlo. - E' di lepre!!-
-Ottimo lavoro Cavaliere!!- Artù alzò in aria il bambino e, dopo averlo baciato sulla nuca, lo rimise a terra.
La manina paffuta afferrò la sua, facendolo sorridere.
-Artù, io sono un pò stanco...Possiamo fermarci qualche minuto?-
Il principe annuì al piccolo, indicandogli di allontanarsi però dal sentiero.
-Cosa? Fatemi capire,abbiamo appena messo piede su un sentiero che si può definire decente e torniamo subito in mezzo ai boschi?-
Artù alzò gli occhi al cielo, facendo respiri profondi e portando la mano all' elsa della spada. Quanto avrebbe voluto usarla. Quanto lo avrebbe voluto!
-Nylah ti prego, non voglio che i tuoi dolci enormi piedoni calpestino qualcosa di pericoloso.. Resta pure lungo il sentiero, sarò ben lieto di annunciare a tutta Camelot che la più grande piaga che sia mai capitata al nostro regno negli ultimi mille anni è stata rapita da un gruppo di mercanti di schiavi!-
Nylah rimase impalata in mezzo al sentiero, arrossendo, mentre Artù assaporava con avidità la tipica calma prima della tempesta.
-Brutto idiota che non siete altro! Piedoni?? Voi avete i denti da castoro ma non per questo io, da persona educata quale sono, vi ho mai fatto notare o pesare la cosa! Stronzo! -.

Mentre, con polso fermo, continuava a lavorare il legno con un piccolo pugnale, non poteva fare a meno di sorridere. Posò di nuovo lo sguardo sull' espressione meravigliata di Isaiah, provando una fitta al cuore pensando di averlo voluto morto.
- Ho capito che cos'è! E' un leone! Ian me lo ha mostrato su dei libri! Ho indovinato vero?-
Artù rifinì la piccola statuetta e annuì al piccolo, posandogliela fra le mani.
- Proprio così. Lo chiamano "Il Re della savana"..Perchè è l'animale più forte e coraggioso di tutti... Voglio che lo tenga tu, così da ricordarti che dovrai essere sempre forte e coraggioso di fronte ad ogni difficoltà che incontrerai-.
Isaiah gettò le braccia al collo del ragazzo, mentre una piccola lacrima gli solcava il viso.. - Grazie Artù.. Mi servirà questo leone sai..? Dovrò essere tanto coraggioso..Ian me lo ripete spesso..-
Artù scompigliò i capelli del bambino, mentre una domanda continuava ad assillarlo.
- Chi è Ian..? E' un parente..Oppure... Che ne so, una persona cattiva con te?-
Gli occhi di Isaiah si spalancarono, inebetiti. Come poteva pensare Artù che Ian fosse cattivo?
- Ian è il mio migliore amico.. Mi ha salvato lui quando mamma e papà sono stati catturati quando ero ancora piccolo piccolo.. Lui mi ha promesso che mi starà vicino sai? Che mi aiuterà a compiere il mio destino!-
Artù annuì perplesso. Promettere ad un bambino come Isaiah di aiutarlo a compiere il proprio destino equivaleva ad avere piani su come sfruttare i suoi poteri. Quell' Ian non lo convinceva per niente.
Il volto di Isaiah si rabbuiò immediatamente ed Artù si maledì per aver pensato certe cose di fronte a lui. Doveva stare più attento.
- Scusami piccolo.. Sono uno stupido..Io.. Non intendevo dire..Cioè non intendevo pensare ciò che ho pensato..Sono certo che Ian sia un brav' uomo!-.
Il bambino annuì, fingendo di credere al nuovo amico.
Un fruscio fra i cespugli catturò la loro attenzione, Artù scattò in piedi, estraendo la spada e facendo segno ad Isaiah di tacere.
Il rumore si fece più forte e le mani di Artù iniziarono a tremare.
Non aveva pensato all' eventualità di imbattersi nei suoi uomini. Cosa avrebbe fatto? Li avrebbe attaccati o avrebbe consegnato il bambino? Entrambe le alternative erano per lui fuori discussione.
Si diresse lentamente verso la fonte del rumore, che continuava ad avvicinarsi.
Scorse un ombra dietro delle fronde e decise di attaccare per primo.
-Fermo li!!-
-Ma che diavolo?? Siete impazzito??-

La lama della spada era a pochi centimetri dai suoi occhi. La fissava atterrita, incapace di muoversi. Si, se l'era decisamente fatta sotto.
- Si può sapere che ci fai qui tu?- Artù abbassò la spada, rinfoderandola. Le mani gli tremavano anche più di prima. Aveva rischiato di ucciderla. La cosa lo fece sorridere.
Era stato a pochi passi dal liberarsi da quel peso morto.. Ci era andato vicino!! Maledizione!
Alla domanda del principe Nylah si voltò, cercando qualcuno alle sue spalle. Non vedendo nessuno rivolse uno sguardo curioso al principe e punto un dito verso di sè.
- Dite a me?-
Il ragazzo si portò una mano alla fronte, scuotendo la testa.
- No, all' albero alle tue spalle!-
Nylah non sembrò capire l'irritazione del principe e lo guardò inebetita.
- Avete battuto la testa? Mangiato qualche mela rossa che vi ha regalato una strega..? Oh no... Ditemi almeno che non avete perso il bambino!-
Le mani di Artù si posarono sulle sue spalle.
-Nylah.. Se c'è qualcuno qui che può essere considerato pazzo quello non sono io, credimi.. Non ho mangiato nessuna mela dannazione! E no, non ho perso Isaiah!-
Nylah fu sollevata dalla dichiarazione del principe. Però rimaneva sempre un problema. Perchè non si ricordava che anche lei faceva parte di quella strana spedizione?
- Si maaa.. Allora perchè non vi ricordate di me? Insomma vi siete scordato che abbiamo fatto questo viaggio insieme?-
Artù scoppiò a ridere nervosamente. Si, era davvero scema.

- E come potrei dimenticarmi? Essere sbranato brandello per brandello dal mitico Drago Rosso sarebbe stato infinitamente più piacevole di queste ultime ore in tua compagnia! Ti ho chiesto perchè eri qui semplicemente perchè tu sei andata a prendere l' acqua... e sei partita solo pochi minuti fa.. Ah e soprattutto anche perchè il fiume è nella direzione opposta!-
Nylah arrossì, volgendo gli occhi a terra.
- Si ecco..A proposito dell' acqua..Io..Ecco io non ci sono andata...-
-E perchè mai...?-
- Oh sciocchezze da donne..Non lo volete sapere..-
-Oh si invece..-
-Invece no!!!-
-NYLAH!!-
- Sul sentiero c'erano quei cosi.. I lucertoli o comunque si chiamino.. E, visto che secondo me saltano, solo che voi non lo volete ammettere, ho cambiato strada, ma ovviamente mi sa che mi sono persa perchè sono sbucata qui!-
Artù fece un respiro profondo, cercando di calmarsi.
- Cosa ho fatto di male? Perchè proprio a me una tale sventura?-
-Oh andiamo, non lamentatevi! Sarò sbadata ma almeno sono dolce e carina!!-
- Si certo..Se ne sei convinta tu, piedona!-
-Sire..?-
-Si...?-
-Tenete alla vostra futile vita? Allora iniziate a correre perchè sono armata di ramo e non ho problemi ad usarlo, soprattutto in posti a voi molto, molto cari!-.

 

Un' enorme parete rocciosa si stagliava di fronte al piccolo gruppetto di viaggiatori.
-Hey piccolo.. Sei sicuro che il posto sia quello giusto..? Io non vedo nessuna grotta!-
Isaiah annuì sorridendo a Nylah e si infilò una mano in tasca, estraendo un minuscolo flauto.
Il bambino iniziò a suonare il piccolo strumento musicale e pochi secondi dopo le rocce iniziarono lentamente a spostarsi, lasciando intravedere l'apertura della grotta dei Cinque Draghi.
-Ci siamo, sono a casa!!- il bambino fece segno ai suoi giovani accompagnatori di abbassarsi e si strinse forte a loro.
-Sapete, se io non avessi già una mamma e un papà, avrei voluto voi come genitori! Vi voglio tanto bene! Hayden, sarà molto fortunato, anche se Ian dice che non nascerà, io non gli credo!-.
Artù e Nylah si sciolsero dall' abbraccio e si guardarono inebetiti.
- Hayden..? Chi è, Isaiah? Che stai dicendo?-
Il bambino prese la mano di Artù fra le sue - Ho già detto tanto..Ian mi sgriderebbe se lo scoprisse..-
- Isaiah? Sei proprio tu? Che gioia rivederti ometto!-

-Penserò io ora a lui, potete fidarvi.. Tengo a questo bambino più che alla mia stessa vita, credetemi..-
Gli occhi di Nylah passarono in rassegna l'uomo di fronte a lei, soffermandosi sugli occhi. Anche quelli di Ian, così come quelli di Isaiah, erano pressochè identici ai suoi.
Cercò con avidità un particolare di quell' uomo che non la convincesse, così da poter tenere Isaiah con sè. Ma non vi trovò nulla.
Quel ragazzo era...Normale. Simpatico, disponibile, educato.. Certo, la storia riguardo a quell' Hayden non la convinceva per niente..Ma Isaiah era pur sempre un bambino pieno di fantasia.
Lei e Artù abbracciarono per l' ultima volta il piccolo, e poi lo osservarono allontanarsi, mentre alcune piccole lacrime solcavano i loro visi.
-Credo non lo dimenticherò mai..sai? Non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi convinto a salvargli la vita..-
La mano di Artù strinse la sua, trasmettendole un senso di calore.
- Dite che sarà al sicuro..?-
- Lo spero.. Ma non posso nasconderti che quel tipo non mi convince per niente.. Ci sono troppe cose che non mi tornano...-
Gli occhi di Artù incrociarono i suoi. Era davvero preoccupato, poteva vederlo. Per rassicurarlo gli strinse la mano ancora più forte.
- E' stata la scelta giusta, lasciarlo andare... Non avremmo potuto offrirgli altro noi due, ora come ora.. Viviamo in un regno in cui la sua vita sarebbe in pericolo ogni secondo.. E' giusto che stia con la sua gente, per ora...-
Artù annuì, continuando a fissare immobile la parate rocciosa di fronte a loro.
-Promettimi solo che, se mai le cose cambieranno, ritorneremo a prenderlo..-
La mano di Nylah, sfiorò impacciata e titubante la guancia del principe, facendolo leggermente sussultare, -Ve lo prometto! -
-Nylah.. Quando Isaiah ha parlato di Hayden...Tu credi che.. Si insomma... Si riferisse a..-
- A nostro figlio, si.. Assurdo non credete?-
-Assolutamente! Del tutto fuori discussione... E' meglio andare ora, si sta facendo buio.. Nonostante la tentazione di perderti per i boschi sia alta, credo di aver vissuto fin troppe avventure per oggi e viaggiare di notte è l'ultima cosa che vorrei fare...-.

 

 La scura e tetra stanza era illuminata da un' unica torcia, posta accanto ad un enorme tavolo di legno, sul quale giaceva polveroso un'enorme libro.
-Il bambino sta bene?-
-Si signore, perfettamente in salute..-
-Bene Ian, molto bene.. Voglio che domani mattina tu inizi a sottoporlo alla lettura del libro..-
-Cosi presto? E' troppo piccolo!-
Uno schiaffo raggiunse il viso di Ian, facendolo sobbalzare.
- Non mi sembra di aver richiesto una tua opinione a riguardo! Non voglio correre il rischio di perdere Isaiah prima che abbia terminato la lettura del Libro.. Sai che solo lui lo può interpretare correttamente..E ora va! Ho bisogno di riposare! -
-Ai vostri ordini, mio signore!-.



Rieccomi!! Scusate se ho tardato nel postare il nuovo capitolo ma, oltre alle vacanze, ci si è messo in mezzo anche il pc, che proprio non ne voleva sapere di ripartire!
Colgo l' occasione per ringraziare tutti coloro che hanno letto e commentato i precedenti capitoli, sono felice che la storia vi stia piacendo e spero che continui a farlo, i vostri commenti sono una grande fonte di incoraggiamento!
Detto questo...Che dire? Alla prossima!
Un saluto a tutti, Cinzia.

 

  
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