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Autore: Rota    19/08/2011    4 recensioni
Lui l'aveva solamente salvato da qualche grigissima ora, ecco tutto.
Rise quasi cattivo, mentre gli abbracciava la vita e mordeva quel punto che prima aveva leccato. Si guadagnò per questo un'occhiataccia, ma la mano che l'altro alzò non andò a colpirlo quanto ad accarezzargli i capelli sulla nuca, piano e lento.
E Kiba rimase zitto a guardare lo sguardo inaspettatamente intenso che Shino gli rivolse. Era davvero bello in quei momenti.
-Non voglio sentire altro...-
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kiba Inuzuka, Shino Aburame | Coppie: Shino/Kiba
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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*Autore: margherota
*Titolo: Telecomando
*Fandom: Naruto
*Personaggi: Kiba Inuzuka, Shino Aburame
*Generi: Fluff, Sentimentale
*Avvertimenti: Yaoi, AU, Lime, What if...?, One shot
*Rating: Giallo
*Note: Questa fanfic - che doveva essere una drabble - è per Arwen88, che in un meme su LJ me l'ha chiesta con tanta, tanta gentilezza (L)
Non è p0rn e mi dispiace. Ho messo accenni Lime ma in realtà questa cosa è più commedia che altro. Spero tu possa gradire lo stesso ^^'
Se mi si chiedono 100 parole ShinoKiba io sono in grado di fare anche One Shot XD




- Telecomando -




-Spegni la televisione...-
Kiba riemerse dal basso, dove stava così devotamente leccando la pelle morbida del suo petto, appena sotto il capezzolo sinistro. Guardò Shino in viso, senza in realtà capire molto, anche perché non credeva importante il resto del mondo quanto piuttosto le natiche che stringeva tra le dita proprio in quel momento.
Aburame aveva la felpa arrotolata quasi a livello del mento, ed era un poco buffo con quell'espressione corrucciata e seria che aveva - senza occhiali, Kiba non doveva impiegare poi tanto per indovinare cosa mai passasse per quella sua testaccia.
Adocchiò quindi l'arnese oltre la spalla di lui, e delle luci a intermittenza indistinte gli ricordarono il contesto in cui entrambi si ritrovavano: l'aveva disturbato mentre stava guardando un documentario alla televisione, dopo una giornata di lavoro in ufficio. Ma in realtà era tutta colpa di Shino, perché quando era stanco e spossato abbassava quasi ogni guardia, e poi gli era sembrato tanto triste su quel divano, tutto solo.
Lui l'aveva solamente salvato da qualche grigissima ora, ecco tutto.
Rise quasi cattivo, mentre gli abbracciava la vita e mordeva quel punto che prima aveva leccato. Si guadagnò per questo un'occhiataccia, ma la mano che l'altro alzò non andò a colpirlo quanto ad accarezzargli i capelli sulla nuca, piano e lento.
E Kiba rimase zitto a guardare lo sguardo inaspettatamente intenso che Shino gli rivolse. Era davvero bello in quei momenti.
-Non voglio sentire altro...-
Si sdraiò sul divano, portando Shino con sé, sdraiato sui cuscini. Raccolse da terra il telecomando - non si domandò neppure come cavolo fosse finito proprio lì - ma quando tornò dall'uomo perse tempo a baciarlo sulla bocca, perché era davvero troppo vicino a lui per non cedere alla tentazione di farlo.
Aburame gli gravava addosso, e sentirselo contro a quella maniera lo faceva impazzire di gioia e di desiderio. Non aveva linee morbide nel corpo, ma Kiba aveva imparato a memoria ogni curva spigolosa che lo caratterizzava, e la pancia piatta e il petto sodo, le gambe non corte e le cosce magre. Shino aveva il fisico da intellettuale, questo era palese - fisico che tremava tutto quando le mani di Kiba vi passavano sopra, pur con tutto il contegno che quel povero uomo ostentava a resistenza.
Aburame lo guardò storto, mentre un suono più acuto dalle casse raggiunse le sue orecchie. Allungò il braccio verso la mano di lui che teneva il telecomando, ma questo non fece altro che esporlo di più agli attacchi di Kiba.
Shino gemette quando sentì la sua bocca sul proprio petto, era una zona particolarmente sensibile e Inuzuka lo sapeva fin troppo bene. E poi il collo, e poi la mandibola, e poi il mento.
Se non fosse stato per un altro rumore, avrebbe anche permesso alle mani di lui di prenderlo di nuovo per il sedere e spogliarlo del resto che indossava. Purtroppo, però, il verso di un delfino agonizzante non era esattamente afrodisiaco, e lui ancora una volta guardò torvo il proprio compagno, al di sotto di lui, fermandogli le mani con un gesto secco.
-Il televisore, Kiba.-
Kiba sbuffò, contrariato, prendendogli i capelli e attirandolo a sé per un altro bacio. Almeno così se ne stava zitto per qualche istante.
Shino tese le spalle, lottando ancora per avere quel maledetto telecomando. Kiba gli graffiò la schiena quando lui riuscì a prendergli il polso, così da farlo retrocedere e averla ancora vinta.
Inuzuka diede un leggero colpo di bacino, per fare in modo che Aburame avesse qualcosa con cui distrarsi - giocava sporco, in realtà, perché a certi attacchi Shino non aveva la capacità morale e necessaria per resistere, così avvezzo a cose fredde e rigide da capitolare subito o quasi di fronte a tanta sfrontatezza sessuale. Infatti Shino accusò il colpo, fermandosi un attimo, ma vi rispose subito con un altro movimento del bacino, sorprendendo piacevolmente Kiba e rendendolo ancora più ansioso di prima.
Fu molto veloce quello che accadde poi.
Kiba prese a morderlo sulla spalla, guardandolo dritto negli occhi quasi a sfidarlo di fare altrettanto. In effetti, sulle prime Aburame rispose, successivamente però si sbilanciò di lato, all'improvviso, cercando nell'attacco fulmineo la soluzione ai propri problemi. Non aveva calcolato che Kiba lo teneva ancora per la vita con il braccio, e che quel suo movimento l'aveva reso abbastanza rigido da seguire anche la sua caduta successiva dal divano.
Si ritrovarono così per terra, la schiena di Shino che cozzò contro il pavimento.
Ci volle qualche secondo perché Kiba scoppiasse a ridere, nascondendo il viso contro l'incavo tra collo e spalla di lui. Shino però no, non rise, ma divenne serio e rigido - insomma, si era un poco offeso.
Inuzuka lo baciò e gli sorrise, sistemandosi alla meglio tra le sue gambe. Il telecomando era andato a finire chissà dove, in realtà, e Shino borbottò per questo di insoddisfazione.
Tante volte quanti furono i baci di Kiba sulla sua bocca, ad ammorbidire pian piano la sua espressione sempre più arrendevole.

Alla fine, Shino riuscì a coprire semplicemente i rumori di quell'aggeggio elettronico con i propri.
   
 
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