Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Alexys_Tenshi    19/08/2011    4 recensioni
Il cielo era coperto da nuvoloni scuri. Scavalcai il cancello di ferro ed entrai in quel luogo tetro e oscuro.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

[A Silvar Tales (Deidaradanna93),

Perché lei è la mia Musa

E perché ama questa coppia.]

 

<< Hai fegato per venire qui a quest’ora della notte… pur sapendo che ci sono io. >>

<< I vampiri sono creature immaginarie… Tu non sei affatto un vampiro!>>

<< Che ne dici di testare la tua teoria? >>

 

Il Vampiro del Cimitero.

 

Il cielo era coperto da nuvoloni scuri. Scavalcai il cancello di ferro ed entrai in quel luogo tetro e oscuro. Sapevo che non era molto saggio andare in un cimitero nel bel mezzo della notte, ma dovevo per forza fargli una breve visita.

Camminai per cinque minuti molto lentamente, cercando di non fare rumore. “Come se loro potessero sentirmi.” Pensai tra me e me. La sua tomba era semplice e piena di fiori ormai secchi. Li tolsi tutti e ne misi altri, stavolta finti. Feci un breve inchino e sorrisi.

Mi sistemai meglio i capelli biondi e recitai poche parole sulla mia ultima settimana: sveglia, lavoro dal ceramista, pranzo, ancora lavoro, uscita con gli amici fino a tardi, di nuovo a casa a dormire e poi tutto si ripeteva ancora e ancora. “Credo che già sai tutto, fratello.” Avevo sempre avuto la sensazione che mi guardasse da un angolo remoto, nel luogo in cui si trovava ora.

Mio fratello era morto due anni prima per colpa di un incidente stradale. Stava tornando a casa dopo aver finito di lavorare in un bar e, mentre percorreva la strada principale della città, una macchina proveniente da una strada secondaria, gli piombò addosso a tutta velocità. Non ci fu nulla da fare per lui.

Arrivato all’ospedale, trovai mia madre disperata, e accecato dalla rabbia andai nella camera dov’era ricoverato il responsabile dell’incidente e lo pestai di brutto.

Dovevo sbrigarmi a tornare al mio appartamento. Erano quasi le tre e mezza di notte. Quel posto a quell’ora metteva sempre più i brividi… e poi c’era quella leggenda. Quella del vampiro.

<< Dicono che nel cimitero ci sia un vampiro! >>

Guardai il mio amico Itachi sbigottito. Non era da lui dire certe assurdità, eppure aveva un’aria sorprendentemente seria.

<< Tu ci credi, Itachi? Secondo me è una balla. >> risposi passandomi una mano tra i capelli.

<< Io credo che ci sia invece. >> mi disse mentre stringeva di più la sua coda di capelli corvini. Da lontano potevamo sembrare due ragazze.

<< L’altra sera ho sentito mio fratello Sasuke che ne parlava con il suo amico Naruto. Dicono che esca di notte e prenda tutti quelli che entrano di nascosto lì dentro. >>

Itachi mi stava fissando con quei suoi occhi neri e profondi. Quell’uomo aveva il potere di mettermi sempre in soggezione. Maledizione!

<< E poi magari li morde e li trasforma in vampiri. E vivranno per l’eternità. >> dissi scuotendo la testa.

<< … Tutte balle! Nh.>>

Stavo percorrendo la strada a ritroso ed inviando un messaggio ad Itachi, dicendo che ero al cimitero e che sarei arrivato un po’ in ritardo all’appuntamento, quando una folata di vento gelido mi fece bloccare all’improvviso. Avvertivo una presenza oscura avvicinarsi sempre più. Mi voltai a destra e a sinistra, mi guardai indietro, sotto e anche sopra… Nulla. Sospirai e mi misi le mani nelle tasche dei jeans. Avanzai di qualche passo e poi…

<< Ma cosa abbiamo qui? >>

Mi fermai di nuovo. A circa cinque metri da me c’era un giovane ragazzo. Doveva avere qualche anno meno di me. Era magro, e a occhio e croce era poco più basso di me. Aveva una zazzera di capelli rossicci tutti scompigliati, ma quello che mi faceva venire i brividi lungo la schiena erano di sicuro i suoi occhi.

Quel giovane aveva dei penetranti occhi rosso fuoco.

<< Cosa ci fai in un posto simile a quest’ora della notte? >> mi chiese avvicinandosi di qualche passo.

<< Non credo che la cosa ti riguardi, ragazzino. >> gli risposi prontamente.

Lui ghignò e mostrò i suoi canini bianchi e appuntiti.

<< Come ti chiami? >>

<< Deidara. >>

<< Deidara. È un bel nome. Io sono Sasori, vampiro di questo cimitero. >>

Feci un passo indietro. << I vampiri non esistono. >> lui mi guardò dritto negli occhi.

<< Ti sbagli, Deidara. Io esisto. >> disse Sasori mentre si avvicinava ancora.

<< Che cosa vuoi da me? >> chiesi subito.

<< Non avere paura Deidara. Non voglio mica farti del male. >> di nuovo quel ghigno.

<< Si dice che tu appari solo di notte e mordi quelli che sono nel cimitero, così loro si trasformano in vampiri. >> parlai senza riprendere fiato. Ormai ero come sotto ipnosi di quegli occhi tremendi.

Stavo iniziando a sudare freddo ed i battiti del mio cuore aumentavano ogni secondo di più. Le gambe si stavano facendo sempre più molli, e lui non la smetteva di fissarmi con i suoi occhi rossi. Era terribile e bello allo stesso tempo.

Un battito di ciglia e Sasori era sparito. “Dov’è finito?” pensai. Non ebbi il tempo di terminare la frase che la presenza minacciosa di prima era ricomparsa alle mie spalle.

Neanche un secondo passò, che mi trovai rinchiuso in una stretta molto potente. Sasori mi aveva bloccato con il braccio sinistro a circondarmi la vita, mentre il braccio destro stringeva il mio collo.

<< Resta calmo. Se cerchi di scappare, oppure fai movimenti bruschi rischi davvero di farti male, e io non voglio che questo accada. >> mi sussurrò il rosso nell’orecchio.

Ero come paralizzato. Cercai di ascoltare il suo consiglio ma le gambe mi tremavano lo stesso. Non ho mai avuto paura… ma quella notte pensai davvero di morire.

Mentre i pensieri mi si affollavano nella mente, Sasori lasciò la presa sul collo e spostò la mano sui miei capelli, cominciando a carezzarli. Avvicinò di nuovo il suo viso al mio orecchio e cominciò a succhiare il lobo, spostandosi sotto la mascella per poi risalire sulla guancia. Sasori alternava succhi a baci e risate gutturali.

Il fatto che si allontanava dal mio collo era un punto a favore, ma persi il mio buon senso quando sentii il mio viso che veniva spostato di lato, mentre le sue labbra fredde e sottili erano premute contro le mie. Sasori faceva forza con le sue ed io lasciai subito che le mie si schiudessero, in modo da approfondire quel contatto. Sentivo la sua lingua scontrarsi con la mia, in una sorta di duello, ed i baci farsi sempre più frenetici. Tutte queste sensazioni, sfortunatamente (?), s’incontravano e si recavano fin lì sotto, dove già sentivo fare pressione da sotto i jeans. “Dannazione!” imprecai mentalmente.

Fu in quel momento che notai qualcosa di appuntito sul mio collo. Un brivido di freddo mi pervase quando capii che Sasori aveva i suoi lunghi canini puntati sulla preda che, in quel caso, ero io.

<< Vedrai che dopo la tua “vita” sarà migliore. >> mi disse prima di mordermi.

Un dolore lancinante s’impadronì di me. Sentivo chiaramente i denti di Sasori bucarmi la pelle e scendere sempre più in profondità per poi succhiare tutto il mio sangue. Riuscii a tenere gli occhi aperti solo per altri cinque secondi… poi tutto divenne nero.

**

Quando riuscii ad aprire di nuovo gli occhi, facendo un’enorme fatica, non sapevo quanto tempo fosse passato. Lentamente cercai di alzarmi in piedi e, per non cadere, mi appoggiai ad una lapide. Avevo una gran fame ed una sete ancora più forte.

<< Deidara. Finalmente ti sei svegliato. >>

Mi girai di scatto e vidi Sasori sorridermi. Si avvicinò a me e, cacciando dalla tasca dei suoi pantaloni un pezzo di specchio, - non capirò mai come potesse tenerlo sempre lì – me lo mise tra le mani.

La prima cosa che notai quando mi vidi riflesso furono due occhi grandi rossi come il fuoco, e due canini che spuntavano dalle mie labbra. Rimasi a fissarmi per qualche secondo, dopodiché diedi di nuovo il pezzo di specchio a Sasori che mi stava… sorridendo?

<< Benvenuto nel mio mondo Deidara. Mi spiace che la tua teoria non si sia rivelata veritiera.>>

Detto ciò mi prese per mano e mi porto via, negli spazi più oscuri di quel cimitero.

 

N.d.A.: finalmente è finita! Ammettete che non ce la facevate più a leggere questa cosa. Bene, prima di tutto voglio precisare che le prime frasi in corsivo sono prese da “I Sogni del Vampiro” di Piero (Doujinshi SasuNaru). Forse sono andata OOC con i caratteri di Deidara e Sasori. Poi vorrei chiarire “il pezzo di specchio” che ha Sasori. Di solito (se non sbaglio) si dice che i vampiri non si riflettono negli specchi. A me sembra una cosa un po’ brutta, quindi ho deciso che (almeno quelli nella mia testolina) si possono riflettere benissimo. Non so più cosa scrivere in queste note. Bene, a chiunque è riuscito a finire di leggere e quelli che avranno ancora la forza di recensire dico grazie!

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Alexys_Tenshi