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Autore: MedusaNoir    19/08/2011    4 recensioni
Due anni, due magnifici anni, e poi il colpo al cuore.
- Non sono più innamorato di te.

Seconda classificata al Vi sfidiamo a farci piangere! - contest di Noth e Blackhole95 e Vincitrice del Premio Slash.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Il filo rosso del destino si è spezzato

Sono passati tre mesi da quando hai deciso di uscire dalla mia vita, ma ancora non mi sono completamente abituato al fatto di non poter correte da te quando ho bisogno di sentire la tua voce. Sono tornato a casa, da Ginny, esattamente come pensavi che avrei fatto, e lei mi ha accolto a braccia spalancate pur sapendo che nel mio cuore brillava un altro nome.

Il tuo, Draco.

 

Se mi chiedessero com’è cominciata, non saprei dare una risposta precisa: forse quando hai avuto pietà di me e non mi hai denunciato a Bellatrix, o quando ho rischiato la vita per salvare la tua nella Stanza delle Necessità, o ancora quando, alla fine della battaglia, ti sei presentato da me per ringraziarmi.

Probabilmente è stato proprio il mettere da parte il tuo orgoglio a smuovere qualcosa in me; se non ti fossi mostrato così arrogante fin da subito, i miei sentimenti per te sarebbero potuti cambiare anche prima.

Ricordo ancora il tuo volto pallido tingersi per un momento di rosso mentre mi stringevi la mano in segno di riconoscimento; quella volta ho sentito una scossa nel cuore più potente di qualsiasi bacio dato a quella che, tra un po’ di tempo, diverrà mia moglie. Abbiamo cominciato a frequentarci e ben presto ho capito che il motivo del tuo gesto era assicurarti che tuo padre non finisse ad Azkaban. Ho accontentato il tuo desiderio, ma ancora non sono sicuro di averlo fatto solo per ringraziare Narcissa di non avere detto a Voldemort che ero ancora vivo.

Con il tempo tra noi è nata una buona amicizia, possibile solo fuori dal contesto della lotta tra Mangiamorte e Ordine, finché mi sono reso conto che la tua presenza era diventata per me una necessità.

- Oggi sono a pranzo con Draco – dicevo a Ginny uscendo dal nostro piccolo appartamento di Londra. Fingevo di non vedere il suo sguardo triste, consapevole, e mi limitavo a stamparle un bacio sulla guancia per mettere a tacere la mia coscienza.

Quanto tempo hai aspettato prima di dichiararti? Ricordo solo che un giorno, all’improvviso, hai tirato fuori dalla tasca un anello d’argento con lo stemma dei Malfoy. Hai detto che l’avevi trovato in casa, che non sapevi cosa farne… Tutte parole farfugliate per nascondere l’imbarazzo.

Portavo sempre quel piccolo anello con me: lo rigiravo tra le dita, lo sfregavo come un portafortuna, arrivai perfino a osservarlo ogni volta che mi sentivo solo per poter rivedere in quell’argento il colore dei tuoi occhi. I tuoi splendidi occhi.

Ci siamo amati completamente per due anni, cercandoci quando eravamo lontani, perdendoci dopo un litigio: io perdevo me, tu perdevi te. Non ho mai provato un sentimento tanto forte.

Capitava che tornassi a casa di mattina e trovassi Ginny intenta a preparare la colazione. Lei mi sorrideva forzatamente, ma i suoi occhi non erano arrossati: lei non piangeva mai.

 

Due anni, due magnifici anni, e poi il colpo al cuore.

- Non sono più innamorato di te.

Lo sapevi da un mese, lo sapevi e non hai avuto il coraggio di parlarne. Non volevi farmi soffrire, dicevi. Magari avremmo potuto risolvere i nostri problemi, ma questo non ti è passato per la testa: ti eri stufato di me.

Sai qual è la cosa che mi fa più male? Sapere che, in quell’ultimo mese, tutto era stato finto. Quando una mattina, svegliandomi, mi sono accorto che mi avevi tenuto tra le tue braccia tutta la notte, avevo sorriso al pensiero che fossi ancora più innamorato di me; invece stavi cercando di esserlo.

Stavo per lasciare Ginny. Buffo, no? Avevo deciso di smetterla di farla soffrire, o per essere sincero con me stesso avevo scelto di passare il resto della vita con te, con quella persona che per me era ormai più necessaria dell’aria. Non respiravo niente che non fosse Draco.

I primi tempi senza di te ho sentito una stretta al petto lancinante, peggio di qualunque Maledizione Cruciatus che avevo provato. Nella testa sentivo l’eco delle tue parole: - Non sono più innamorato di te. Non sono più innamorato di te. Non sono più innamorato di te.

Quando ami qualcuno che ti vuole solo bene non pensi di cadere in pezzi, perché hai la speranza che prima o poi, conoscendoti meglio, quella persona possa cambiare parere su di te; tuttavia, quando invece siete stati innamorati l’uno dell’altro, perdendo lui non hai più la possibilità di riconquistarlo: ti conosce, non hai nient’altro di te da mostrargli ed evidentemente ciò che sapeva non gli va più bene. A quel punto capisci che hai perso.

Una notte Ginny ha dovuto soccorrermi per una crisi di respirazione. Non c’era più Draco, dov’era il mio ossigeno, dov’era tutto ciò che consideravo necessario? Ha fatto una cosa del tutto inaspettata: ha aperto il cassetto del mio comodino, ha preso il tuo anello d’argento e me l’ha messo davanti al viso. Ho rivisto i tuoi occhi; le lacrime hanno cominciato a scendere copiosamente mentre Ginny mi teneva la testa sul suo grembo, e in quel momento ho notato che non ero il solo a piangere. Il male che mi hai fatto non era minimamente paragonabile a quello che stavo facendo a lei.

Da quel giorno ho cambiato atteggiamento. Mi sforzavo di sorridere in sua presenza, le proponevo di fare passeggiate o di andare alla Tana: non volevo più mostrarmi come un egoista, anche se dentro al cuore continuavo ad esserlo, perché la notte, quando ormai lei era immersa nel sonno, scivolavo fuori dalla camera con il tuo anello in mano.

Ogni tanto qualcuno mi chiedeva di te, sapendo quanto avessimo legato con il tempo, e quando rispondevo che avevamo perso i contatti c’era chi, come Ron, sbuffava dicendo: - Lo dicevo io, che Malfoy non era affatto cambiato!

Quelle parole facevano ancora più male, perché io credevo veramente di averti cambiato.

 

Ogni tanto, ancora adesso, mi assale la malinconia ripensando ai bei tempi insieme.

Ricordo esattamente com’era dormire da te, nell’appartamento in cui vivevi da solo: guardavamo un film mangiando Cioccorane e bevendo Burrobirra, ci addormentavamo scherzando, poi la mattina mi rivestivo in fretta e correvo da Ginny. Ti alzavi a malavoglia, ancora immerso nel mondo dei sogni, mi accompagnavi sulla porta e mi salutavi con un leggero bacio sulle labbra.

- Dovresti cominciare a portare le lenti: questi occhiali sono fastidiosi.

Io ridevo e correvo giù per le scale.

Una mattina mi sono svegliato pensando di essere nel tuo letto. Ad occhi chiusi immaginavo la libreria vicino a me, rivedevo il titolo di ogni singolo libro e sentivo l’odore della tua pelle. Quando li ho aperti, sono stato assalito da uno sconforto che ho cercato inutilmente di dimenticare. Io necessitavo di quelle cose, dei libri, delle lenzuola, dei due cuscini sotto la testa; necessitavo di te, dei viaggi fatti insieme, di quel viaggio intrapreso due anni prima e portato a termine troppo presto.

 

Dopo tre mesi dal tuo addio, scruto ancora fuori dalla finestra in attesa di un gufo. Niente, la notte è nera, impenetrabile. Rigiro tra le dita il tuo anello, sovrappensiero, e improvvisamente mi scivola via. Lo vedo cadere a terra, sull’asfalto, e poi rotolare fino a un tombino.

Il mio primo istinto è di correre in strada e calarmi nelle fogne, ma poi mi ricordo di poter usare l’Incantesimo di Appello. Torno in camera per prendere la bacchetta e osservo Ginny dormire. Quella visione mi blocca.

Tu non tornerai.

Ora devo vivere con lei, devo restituirle tutto l’amore che non le ho dato in quegli anni, devo ringraziarla per essermi stata sempre accanto.

Mi infilo sotto le coperte e le bacio la fronte, stringendo il suo corpo a me. Non la amerò mai come ho amato te, ma ho un bisogno tremendo di essere amato. Mi basta lei.

Mentre penso queste cose, il mio volto è solcato da una lacrima. Non posso farci niente, non riuscirò mai a dimenticarti, ma devo accettare che il filo rosso del destino, quello che lega due amanti fin dalla loro nascita, si è spezzato per sempre.

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2° CLASSIFICATA!
MEDUSA NOIR! Valutata da Black.



Grammatica e lessico:9,80/10
Mi dispiace, ma c’è un piccolo errore di battitura.
Quando scrivi “di non poter correte”, immagino volessi dire “correre”. (-0,20)
Per il resto la tua grammatica è correttissima, complimenti.

Stile e lessico: 10/10
Un gran bello stile. Di te avevo letto poco e niente, non ho avuto molto tempo per farlo e devo dire che questa mi ha incantata. Non vado matta per le Drarry se devo dirti la verità, ma tu sei riuscita a renderla perfettamente, sono rimasta incantata. Arrivi lentamente alle sensazioni del soggetto in questioni, non vai di fretta, scombussolando chi legge. Riesci a far capire ogni cosa, hai uno stile limpido, chiaro, molto bello.
E’ anche un piacere leggere una persona che scrive correttamente, ciò aumenta la voglia di andare avanti. Non spezzi le frasi, ognuna è collega e rende la lettura scorrevole. Molto bene, nulla da dire.

Caratterizzazione: 10/10
Un Harry ferito, un Harry che credeva, che ci aveva sperato. Un Draco impacciato, un Draco che perde ciò che ha creato, una Ginny forte, una Ginny che si fa coraggio.
Dei personaggi che hai mosso perfettamente, ognuno con il suo carattere e il suo modo di essere. Non hai mai reso nessuno diverso da ciò che era. Una caratterizzazione perfetta che non è mai calata.

Originalità:9.7/10
Ti ho tolto mezzo punto poiché nelle Drarry spesso i due protagonisti si avvicinano dopo la guerra e Draco spezza il cuore di Harry. Non voglio dire che non è come andrebbe, ma è usato spesso. Mi è piaciuta però l’idea dell’anello, dell’imbarazzo di Draco, della tristezza di una Ginny che ha amato Harry tutta la vita, se l’è visto strappare via tutta la vita, è stata amata per poco e infine nuovamente lasciata.
Che vita sfigata. XD
A parte questo, sei stata molto brava.

Gradimento personale: 9.5/10
E’ scritta molto bene, ma non mi piacciono molto le Drarry, non per il pairing in sé, ma per il fatto che l’amore non può scoppiare così, dopo sette anni di odio.
Il rancore rimarrà sempre vivo, secondo me. La Rowling nell’epilogo lo dice, Draco guarda comunque Harry, Ron e Hermione con un certo astio, non riesco a concepirla questa coppia anche se l’ha resa molto bene.

Attinenza al prompt:5/5

Voto.54/55


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