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Autore: Franky93    19/08/2011    1 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.30:
La cattura del Gyarados rosso

Tempo più tardi, sia Lance che il gruppo di Alex avevano incominciato a mobilitarsi per poter affrontare al meglio il terribile Pokémon Ferocia, il cui ruggito era risuonato per tutta l’area e non presagiva nulla di buono, perciò bisognava fare in fretta prima che potesse attaccare nuovamente.

-Allora è tutto chiaro, Alex?- domandò Lance al ragazzo, nel mentre si preparava a montare in groppa al suo Dragonite.

-Certo, dopo tutto è un piano semplicissimo- rispose l’interessato –Non appena entriamo nel suo campo visivo lo distraiamo un po’ e poi lo colpiamo con tutto ciò che abbiamo. Se tutto va secondo i piani, potrò approfittarne per catturarlo per Amy- aggiunse, mostrando nella sua mano destra una Poké Ball pronta per essere utilizzata –E nel caso avessimo problemi durante la cattura, Dylan, Laura ed Amy ci potranno dare supporto con i loro Pokémon-

-Contate pure su di noi…- proferì l’argenteo.

-Faremo qualsiasi cosa pur di metterlo alle strette- aggiunse la bionda.

-Poco ma sicuro- le fece eco l’allevatrice, mostrandosi determinata.

-E il resto di noi cosa farà?- domandò Francesca, parlando a nome suo e di Matthew, sentendosi in disparte.

-Tranquilla, piccina- le rispose Sonia –Anche noi quattro faremo da supporto, ma solo se possediamo almeno un Pokémon adatto a fronteggiare Gyarados-

-Beh, io posso sempre usare il mio Elekid- disse Matt, facendo uscire il Baby Pokèmon di tipo Elettro dalla sua Ball.

-E io il mio Mareep- ribatté la ragazza, seguendo l’esempio del chitarrista.

-Perfetto…- concluse la stessa Sonia, prendendo la Ball contenente il suo Starter. Dopo averlo visto dal vetro semitrasparente della parte superiore di essa, scoccandole un’occhiata carica di grinta per farlo uscire a lottare, aggiunse –Allora se è tutto pronto, direi che possiamo cominciare anche subito, Lance-

-Bene- annuì il Campione, facendo cenno ad Alex di montare in groppa anche lui e puntando un dito verso l’alto –Coraggio, mio giovane amico, si va!-

-Ricevuto!- rispose l’Allenatore quindicenne, prendendo in braccio il suo piccolo Togepi e poi tenendosi ben stretto al corpo del drago arancione, il quale dopo pochi secondi spiccò il volo senza alcuna esitazione.

In quello stesso istante, però, non appena notò Dragonite avvicinarsi, Gyarados si preparò a scagliare nuovamente l’Ira di Drago, sperando di abbatterlo in un colpo solo… tuttavia, il tipo Drago di Lance riuscì ad intercettare in tempo il colpo nemico ed evitarlo con maestria, riprendendo quindi la sua carica.

-Cavoli, per un attimo ho temuto il peggio…- disse uno stupito Alex.

-Toge…- gli diede ragione il Pokémon Pallapunte, con le lacrime agli occhi.

-Non preoccuparti- lo rassicurò Lance –Finché conteremo sulla velocità del mio fedele compagno, saremo a posto. Ma passando alle cose serie… Dragonite, ora che è distratto, usa Iper Raggio!-

-Draaaaa…goooo…- annuì l’interpellato, aprendo poi la bocca e generandovi da essa una piccola sfera energetica –Niiite!- continuò, mentre la sfera si concretizzava in un potente raggio che, dopo aver percorso una lunga traiettoria in linea retta, prese in pieno Gyarados, facendolo indietreggiare di qualche metro per l'impatto.

-GYAAAAH!- replicò adirato il colosso dalle squame rosse, agitando la coda fuori dall’acqua e creando un vortice in direzione di Dragonite.

-Maledizione, quella mossa è Tornado!- esclamò Lance, riconoscendo la natura di quella tromba d’aria –Presto, evitalo!-

-Dra!- rispose il drago, eseguendo il nuovo ordine e volando via dalla traiettoria del vortice, anche se un po’ a fatica.

-Ma è una mia impressione o Dragonite sembra già stanco?- domandò Alex.

-È come dici, mio giovane amico- rispose il Campione –E per il momento non potremo contare nuovamente sulla sua forza-

-Eh? Ma perché?-

-Chi usa una mossa come Iper Raggio da fondo a tutte le sue energie durante l’esecuzione, e perciò dopo aver fatto questo è necessario che il Pokémon debba sacrificare un turno di lotta per riprendersi.-

-E allora per quale motivo gliela hai fatta usare subito?-

-Perché speravo fosse sufficiente a tenere buono Gyarados per un po’… ma a quanto pare mi sbagliavo di grosso e ora ne pago giustamente le conseguenze-

-In pratica, mi stai dicendo che siamo già nei guai?-

-Non finché vi aiuto io- intervenne Sonia, raggiungendo il campo di battaglia in groppa a Charizard, per poi notare che il Gyarados rosso stava per usare di nuovo Tornado –Oh, no… non lo farai… Charizard, usa Lanciafiamme, subito!-

-Chaaaaar!- ruggì lo Starter di Kanto, scagliando il suo soffio di fuoco verso il bersaglio senza pensarci due volte.

-Approfittiamone per attaccare anche noi, ragazzi!- esclamò Matt, per poi puntare il dito verso il Pokèmon del Lago –Elekid, Tuonoshock!-

-Mareep, Tuonoshock anche tu!- lo seguì a ruota Fran, impartendo lo stesso ordine al suo Pokémon Lana.

-Vaporeon, Geloraggio!- proseguì Amy.

-Visto che non abbiamo altre opzioni… Riolu, Codacciaio!- proferì Dylan.

-Pikachu, usa Fulmine!- concluse Laura.

E grazie a quella incredibile combinazione di attacchi, che il Gyarados subì uno dopo l’altro senza possibilità di reagire, per gli Allenatori sembrò che il feroce Pokémon del Lago fosse stato finalmente indebolito come si deve. Cogliendo l’attimo, Alex prese la Poké Ball che aveva conservato e la lanciò verso l’obiettivo, pronto per essere catturato, ma non appena la Ball gli si avvicinò, il colosso dalle squame rosse si riprese appena in tempo per romperla a metà con un deciso colpo di coda, vanificando così gli sforzi fatti finora dal gruppo.

-Oh… accidenti- disse a denti stretti il ragazzo dagli occhi verdi.

-A quanto pare non è ancora abbastanza per sconfiggerlo…- aggiunse Lance.

-Dopo tutta la fatica che abbiamo fatto…- proferì Sonia.

-E adesso?- domandò il chitarrista, mentre il suo Elekid rimaneva in guardia insieme agli altri Pokémon.

-Non ci resta che ritentare…- rispose per lui l’albino –Ma questa volta proveremo una tattica differente…- aggiunse, abbozzando un sorriso.

-Ah, sì? E quale sarebbe?- gli chiese Fran, incuriosita.

-Per il momento pensiamo a riunirci, poi vi spiego- disse vago lui, facendo poi cenno ad Alex, Lance e Sonia di tornare indietro.

Una volta che tutti furono nuovamente insieme e la maggior parte di loro ebbe richiamato i propri Pokèmon, Dylan portò prima lo sguardo verso il Pokémon dal curioso colore scintillante, notando che aveva incominciato a ruggire per il dolore causato dagli attacchi appena subiti. Intuendo quindi che avrebbe impiegato almeno una mezz'ora di tempo, se non di più, per riprendersi, tornò poi a concentrarsi su gli altri.

-Allora, ricapitolando la questione…- cominciò –Quel Gyarados è senza dubbio molto forte e non sembra esserci possibilità di sconfiggerlo… certo, i nostri attacchi congiunti lo hanno molto provato, ma alla prima occasione potrebbe nuovamente tornare alla carica-

-Cosa proponi di fare, allora?- gli domandò Lance.

-Prima di catturarlo dobbiamo assicurarci di indebolirlo senza che abbia alcuna possibilità di reagire, giusto? Allora per prima cosa sarebbe meglio rallentare i suoi movimenti, e poi utilizzare un Pokémon utile negli attacchi veloci. Fatto ciò non ci vorrà nulla per prenderlo- spiegò, per poi tirar fuori da una tasca del suo giubbotto una Poké Ball dalla parte superiore nera con una curiosa striscia gialla intorno –E visto il Pokémon con cui abbiamo a che fare, penso che questa Ultra Ball sia quella che fa al caso nostro-

-Capisco...- proferì Laura –Ma chi sarà il volontario per questo piano?-

-Non è ovvio? Il nostro caro amico Alex-

-Starai scherzando, spero- intervenne Sonia –Non metto in dubbio il fatto che il piccoletto sia bravo nelle catture, ma così è come chiedergli troppo! E poi, chi ci garantisce che anche questo tentativo non vada a vuoto?-

-Allora si vede che non conosci bene Al- ribatté Matt -Se c’è una cosa che adora è quella di improvvisare anche quando la situazione è critica, e stai pur certa che in questo momento la sua materia grigia avrà già pensato ai Pokémon da utilizzare. Non è così, Al?-

-Certo che sì!- rispose l’interpellato, mostrando il suo solito sguardo carico di determinazione e porgendo una mano verso Dylan e Fran, come se stesse attendendo qualcosa –Ragazzi, credo sia arrivato il momento!-

-Uh? Che momento?- domandò un’incuriosita Amy.

-Il momento di rendergli due vecchi amici- rispose Fran, tirando fuori da una tasca dei jeans una Poké Ball, cosa che fece anche l’albino.

-Mi raccomando, trattali bene come noi abbiamo trattato bene loro…-

-Certo- annuì il moro, prendendo le due sfere e poi lanciandole in aria, facendo uscire fuori rispettivamente Metapod e Ledian, i quali però non furono molto contenti di rivederlo, cosa evidenziata anche dal fatto che una volta usciti fuori avevano squadrato il giovane con aria parecchio delusa –Uh? Qualcosa non va, ragazzi?-

Sentendo quella domanda, i due Pokémon non risposero, ma si limitarono a dargli le spalle e a non rivolgergli nemmeno un verso, e non appena Alex provò ad avvicinarsi a loro, il Pokémon Bozzolo si voltò di scatto e gli ricoprì la faccia di una sorta di filo appiccicoso, mentre il Pokémon Pentastra lo caricò e lo atterrò dopo averlo colpito ripetutamente all’addome con i suoi pugni, provocando lo stupore da parte degli altri presenti.

-Alex, tutto apposto?- accorse Amy, aiutandolo a liberarsi dal filo di Metapod.

-Sì… più o meno- rispose lui, tastandosi la parte dolorante –Ma che vi prende? È così che trattate il vostro Allenatore dopo tanto tempo?-

Quelle parole però non fecero che peggiorare la situazione, dato che i due ripresero ad attaccare più di una volta il giovane con la stessa tattica di prima, senza dargli neanche un momento di respiro.

-Umf… sapevo che sarebbe successa una cosa del genere…- proferì Dylan.

-Già, anch’io- aggiunse Fran –D’altronde, ne avevamo parlato tempo fa, no?-

-Uh? Ma di che cosa state parlando?- domandò Alex, cercando di evitare come poteva i ripetuti attacchi dei due tipi Coleottero.

-Già, gradiremmo delle spiegazioni- si intromise Matt.

-Vedi, Alex…- iniziò a parlare l’albino –Un po’ di tempo fa, mentre sostavamo ancora a Fiordoropoli, io e Fran avevamo discusso un po’ su come si sarebbero comportati Metapod e Ledian una volta ritornati da te-

-Che intendi dire?- chiese Amy, incuriosita dall’argomento.

-Nulla di grave, solo il fatto che, da quando abbiamo ricevuto in custodia temporanea quei due Pokémon da Alex, abbiamo dovuto faticare parecchio per fare in modo di renderglieli più forti in vista di battaglie più dure- rispose Fran, continuando il discorso –Tuttavia, era piuttosto palese che i due non si sentivano poi così a loro agio con noi, e diciamo che la ragione per cui ora ti stanno attaccando è perché si sono sentiti abbandonati, oltre ovviamente al fatto che è bastata una sconfitta di Caterpie e il non aver mai utilizzato Ledyba per farti sentire un Allenatore inadeguato per loro-

-Ma… ragazzi… io…-

-Con tutto il rispetto, Alex… è stata una buona cosa affidarceli, ma… non era meglio se prima avresti potuto informarli di ciò?-

-Beh, certo, però…- provò a ribattere il giovane Allenatore, ma le parole gli morirono in gola, iniziando a comprendere quanto si era comportato male con i due Coleotteri in quell’occasione, e immaginando quanto doveva essere stata dura per loro stare senza il loro Allenatore originario a tenergli compagnia, sebbene li avesse affidati solo temporaneamente ad altre persone “Per quanto possa farmi male ammetterlo, hanno ragione…” rifletté mentalmente, mentre subiva per l’ennesima volta e senza reagire la combo dei due Pokémon, cadendo rovinosamente a terra, finendo col fissare il cielo “Pensavo che affidarli anche solo per un po’ alle mani di amici fidati li avrebbe resi più forti… e così è stato, ma evidentemente avrei potuto fare ancora qualcosa con loro anziché dare subito via le loro sfere solo perché mi sono sentito inadatto per motivi inutili… mi sono comportato da stupido e da egoista… e sinceramente non posso neanche biasimarli, dato che è solo colpa mia...” continuò nei suoi pensieri, mentre si rialzava e si puliva gli abiti sporchi di terra –Tutto qui quello che sapete fare?- disse rivolto ai due con tono provocatorio –Strano, mi aspettavo che quei due vi avessero insegnato di meglio oltre a mosse semplici come Millebave o Cometapugno… perché non mi mostrate dell’altro?-

-Le?-

-Meta?-

-Sì, avete capito bene… se proprio mi odiate così tanto per ciò che avete passato e di sicuro vorrete farmela pagare finché non vi sentirete soddisfatti, allora perché non mi attaccate con il resto delle mosse che conoscete?-

-Ma che diavolo stai dicendo?- esclamò Sonia, colpita da quelle parole.

-Ti ha forse dato di volta il cervello?- aggiunse Laura –Cosa speri di ottenere abbassandoti a tali richieste? Vuoi forse morire?-

-Certo che no- ribatté il ragazzo, rimanendo fermo dov’era –Voglio solo vedere fin quanto sono migliorati e dimostrargli quanto sono adatto a loro due nonostante tutto-

-Ma tu non sei un Pokémon, Al!- provò a dissuaderlo Matt –Il tuo corpo non è per niente adatto a subire attacchi del genere! E tra l’altro, questo non mi sembra il luogo né il momento adatto- aggiunse, indicando il Gyarados rosso, in quel momento ancora occupato a riprendersi dai postumi degli attacchi precedenti –Cerca di convincerli in un altro modo che non implichi decisioni come questa, almeno-

-Mi dispiace, amico, ma ormai il danno è fatto, per cui è giusto che come Allenatore io paghi per averli trattati male… quindi, se proprio non c’è altro modo per farmi perdonare, allora subirò i loro colpi, senza muovere un dito-

Sentendo con attenzione quelle parole, tutti, Metapod e Ledian compresi, rimasero perplessi da come il moro aveva deciso di prendere di petto la situazione e su come voleva espiare la sua colpa, anche se in un modo così estremo e volendo quasi suicida, dato che la resistenza di un corpo umano ad attacchi da parte di un Pokémon era nota a tutti. Alex, tuttavia, era ben conscio del rischio che correva, e sembrava pronto a tutto pur di riconquistare la fiducia perduta dei due tipi Coleottero, i quali dopo essersi guardati per un momento negli occhi ripresero la loro offensiva contro di lui utilizzando le altre mosse d’attacco che sapevano, ovvero Azione e Coleomorso per Metapod (anche se non si capiva dove avesse la bocca) e Pugnorapido per Ledian, le quali provocarono parecchi danni all’Allenatore, che però si era subito rialzato e aveva fatto cenno di continuare, cosa che fecero per una buona mezz'ora sotto gli occhi degli altri Allenatori, preoccupati per ciò che stava passando l’amico. durante quella stessa ora i due Coleotteri, man mano che passava il tempo, cominciarono a sentirsi poco sicuri di ciò che stavano facendo, come se in qualche modo le parole del moro li avessero toccati nel profondo, dovendo tra l’altro ammettere come, per quanto cadesse a terra, egli si rialzava ancora, attacco dopo attacco, deciso ad andare fino in fondo…

-Anf... anf… come vedete… anf… sono ancora in piedi, nonostante mi sia preso in pieno i vostri attacchi per non so quante volte…- disse lui con voce affaticata, reggendosi a malapena in piedi –Beh, scommetto che avete capito entrambi che uno come me, in fin dei conti, non è poi tanto male...-

-Alex…- disse Amy, ancora preoccupata per lui.

-Ho paura che sia giunto al limite…- disse invece Dylan –Se subisce un altro attacco da parte loro, per lui potrebbe finire male-

-Dici? Secondo me non credo che ne avranno ancora il coraggio dopo averlo visto ridotto in quel modo- azzardò Fran, indicando poi i due Coleotteri -Osservali bene… non credo che siano più arrabbiati con lui, specie dopo le belle parole che ha detto-

E infatti, non appena Alex crollò in ginocchio stremato per le ferite subite, Metapod e Ledian ebbero come l’impulso di avvicinarsi a lui per sincerarsi delle sue condizioni, e una volta che gli furono abbastanza vicino, anziché percuoterlo come prima gli si accoccolarono teneramente, come per chiedergli scusa per tutto ciò che gli avevano fatto. Mostrando un sorriso stanco, Alex se li portò davanti a sé e li abbracciò, segno che ora i tre avevano fatto pace… peccato però che quella pace fu bruscamente interrotta da un nuovo e potente ruggito del Gyarados rosso, il quale sembrava esseri ripreso, anche se non totalmente, come si poteva notare dalle varie ferite sul suo corpo.

-Oh, no! Sta per tornare alla carica!- esclamò Matt.

-Certo che sei proprio testardo, eh?- proferì l’Allenatore, rialzandosi nuovamente, anche se a fatica, per poi osservare con sguardo determinato i suoi due compagni ritrovati –Voi che dite, gli diamo una lezione?-

-Ledian!- annuì il Pokèmon Pentastra.

-Metapod!- gli fece eco il Pokèmon Bozzolo.

-Perfetto, allora che cominci lo spettacolo!- concluse il moro, rischiando però di crollare nuovamente a terra.

-Fermo lì, tu!- gli disse Matt, accorso in tempo per aiutarlo a reggersi insieme a Dylan e Fran –Non penserai di affrontarlo conciato così-

-Il tuo amico con gli occhiali da sole ha ragione- aggiunse Sonia, raggiungendolo insieme agli altri –Forse è meglio se ti riposi un po’-

-Niente affatto! Se prima non lo indebolisco non potremo mai catturarlo-

Ma prima che il resto del gruppo potesse dire la sua opinione, il Gyarados rosso zittì tutti con un altro ruggito, e successivamente si preparò a colpirli usando Ira di Drago, ma Metapod, istintivamente, puntò la coda verso di lui e gli sigillò la bocca con Millebave, impedendogli di utilizzarla, mentre Ledian, più rapido che mai, procedette a colpirlo ripetutamente con Cometapugno. Dal canto suo, non potendo accettare il fatto di essersi fatto fregare da due tipi Coleottero, il feroce Pokémon del Lago provò quindi a spazzarli via usando Tornado, ma…

-Ok, ora mi hai stancato… Ledian, usa Pugnorapido!- esordì Alex, per poi osservare la coccinella colpire il nemico in pieno muso –Perfetto, e ora finiscilo un’altra volta con Cometapugno-

-Leeee… diaaaaaan!- annuì ancora il Coleottero, rieseguendo con successo la raffica di pugni contro Gyarados, il quale, dopo tutti quei danni ricevuti in precedenza, non poté fare nulla per contrastarlo.

-Forse ci siamo… Alex, dammi il tuo Pokédex- disse Dylan, per poi consultare l’apparecchio elettronico dell’amico e puntarlo contro il Pokèmon, notando poi che la sua salute era quasi agli sgoccioli –Ok, è il momento!- aggiunse, passando la Ultra Ball a Amy –E’ tuo!-

E senza dire nulla, l’allevatrice lanciò la sfera contro il Pokèmon d’Acqua, il quale venne totalmente risucchiato dentro essa, che dopo essere stata prontamente recuperata da Ledian, il quale la ripose a terra, vibrò le classiche tre volte e poi si fermò emettendo alcune piccole scintille, segno che, grazie ai loro sforzi e anche all’aiuto dei due Pokèmon Coleottero di Alex, il Gyarados rosso era finalmente catturato. L'entusiasmo dei presenti però non durò molto a lungo dato che Alex, risentendo nuovamente delle ferite di prima, cadde un'altra volta a terra, questa volta privo di sensi.

Fine Cap. 30
   
 
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