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Autore: Estranea    20/08/2011    1 recensioni
La notte è la tua unica amica, la luna il tuo unico amore, il sole il tuo nemico, la gente la tua vita.
Ma tu sei ancora troppo attaccato al giorno, per questo ancora fingi di gradire la solitudine, allontanando tutto e tutti. Tranne lei. E per lei, lei solo, resisti alla tua fame.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Bacio della Morte

 

Viviamo,

 

Vivete, voi che potete. Quanto fu sciocco l’uomo che per un mero capriccio non visse più. Con quanta leggerezza tu, quel giorno, decidesti di dar fiducia a quella sconosciuta. Pensasti forse di esserti innamorato? Credevi nel colpo di fulmine? Eppure, coloro che ti conoscevano, credevano che tu non credessi nelle favole. E ora? Cosa ne è di te?

 

e amiamoci

 

Amate, voi che ancora potete. Fatelo per lui. Perché lui è convinto di non poter più amare. Perché lui, amando, distrugge.
Non sapeva quanto il capriccio di quella sera gli sarebbe costato.
Ma forse si rende conto di quanto quel capriccio potrebbe costare agli altri.
Fu così che ti sentisti, la notte in cui posasti lo sguardo su di lei, vero?

e ogni mormorio perfido dei vecchi

valga per noi la più vile moneta.

 

Scambiasti con lei non più di due parole. Ti rendesti conto che lei ti guardava con un interesse superiore a quello con cui si guarda un conoscente.
Ma tu ti ricordasti cosa accadde con la sconosciuta. Il tuo capriccio ti portò alla tua distruzione. E ora non volevi portare lei alla sua distruzione, vero?
Ma questa è la tua maledizione, e lo sai. Distruggerai lei, esattamente come la sconosciuta distrusse te.
Sai bene che la gente ti evita. Perché sei strano, per loro. Perché fai paura. Perché giri solo di notte, e nessuno sa dove tu viva. Perché non sembri più vivere.
Eppure lei sembra affascinata da te. E anche tu, che oramai vivi di meri ricordi, sai che, se tu fossi ancora “normale”, saresti affascinato da lei.
Forse te ne saresti innamorato.
Forse l’avresti voluta accanto a te per tutta la vita.
Per l’eternità.
Ma la gente parla. Tu sei anormale. E lo sai.
E lei? A lei sembra non importare, vero?

Il giorno può morire e poi risorgere,

 

Ma da quella volta, il giorno per te è defunto per sempre. Ti chiedi ancora se per te il giorno risorgerà mai. Lo speri, ma sai perfettamente che non accadrà.
La notte è la tua unica amica, la luna il tuo unico amore, il sole il tuo nemico, la gente la tua vita.
Ma tu sei ancora troppo attaccato al giorno, per questo ancora fingi di gradire la solitudine, allontanando tutto e tutti. Tranne lei. E per lei, lei solo, resisti alla tua fame.

 

ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.

 

E sai bene che la tua notte è infinita, eterna. Sai che cosa vuol dire. Sai anche che non resisterai a lungo.
Lei è là, ogni notte, che ti attende.
Il suo profumo è inebriante, unico.
La tua fame sempre più acuta.
Pensi di sopravvivere ancora a lungo, frugando nei cassonetti, non alla ricerca di, come pensano le malelingue che ti chiamano anormale, avanzi di cibo, bensì alla ricerca di cibo vivo?

Tu dammi mille baci, e quindi cento,

 

Eppure i ricordi delle sensazioni in te sono ancora vivi. Ora lei ti è vicina, e sai che non puoi più resistere.
Dieci, cento, mille baci. Lei è tua. Lei ti appartiene. Lo sai, e lo sa anche lei. Ma è davvero questo che lei vuole? Lei non sa cosa significhi, e tu non cerchi di fermarla. Adesso, le uniche due cose che t’interessano davvero sono possederla, e placare la tua fame.

poi dammene altri mille, e quindi cento,

 
Hai deciso tu per entrambi. Forse non vuoi più essere solo. Forse vuoi che qualcun altro sia giudicato “anormale” insieme a te. Forse hai soltanto fame. Forse, durante il tuo giorno, ti saresti davvero potuto innamorare di lei. Il tuo è, ancora una volta, un capriccio. Perché sai bene che non proverai mai più sentimenti. Perché sai bene che le tue sono solo sensazioni procurate dai ricordi. Perché lei vuole essere tua, ma tu hai probabilmente soltanto fame.

quindi mille continui, e quindi cento.

 
Ma oramai sei sicuro di ciò che stai facendo. Perché la tua condizione di non vita condiziona il tuo modo di essere. Perché il tuo giorno è finito, e se da sveglio avresti giudicato le tue azioni immonde, ora sai che sono legittime.
Ancora mille baci, ancora cento.
Ancora. E ancora. Finché non sopraggiunge il bacio della morte.
Che lei, ora lo sai, attendeva con ansia.

E quando poi saranno mille e mille
nasconderemo il loro vero numero,

 
Lei non si sottrae. È vero, dunque? È ciò che lei attendeva?
In realtà questo non t’importa più. Lei è tua, ora. Lo sarà per l’eternità. Finché morte non vi separi.
Tu avevi soltanto fame, dunque?

che non getti il malocchio l'invidioso
per un numero di baci così alto.

 

E adesso lei sa come ti sentivi. Adesso è lei a vivere di sensazioni di ricordi. Adesso è lei che cerca di placare la sua fame. Adesso è anche lei “anormale”.
Ma tu sarai con lei per l’eternità, vero? L’aiuterai, così come avresti voluto che la sconosciuta aiutasse te?
Eppure, ora la giustifichi. Sai che la bella sconosciuta, come te, aveva soltanto fame.
Ma tu sei diverso. Tu speri ancora nel tuo giorno. Tu vivi ancora di ricordi.
Adesso, coloro che vi osservano la notte, vedono solo una coppia di squilibrati immondi, continuando a evitarvi, a screditarvi. Ma non sanno quanto in realtà è profondo il vostro legame.
Eterno.
La notte è la vostra unica amica, la luna il vostro unico amore, il sole il vostro nemico, la gente la vostra vita.
E ora, vi date un ultimo bacio, per questa notte.
Per la vostra notte infinita.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
…Evito di dire che questa cosa mi è venuta in mente qualche giorno fa, mentre donavo il sangue. E infatti l’idea originale era un po’ diversa…
Comunque. La poesia è ovviamente l’incipt del quinto Carmina di  Catullo, Dammi mille baci.
Però, c’è un però. Mi son letta tutto il regolamento, ma non ho trovato qualcosa che m’impedisse di pubblicare. Chiedo dunque, se ho infranto il regolamento in qualche modo, di avvisarmi, e provvederò a cancellare subito la storia.

  
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