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Autore: AngelOfSnow    20/08/2011    3 recensioni
Mi ritrovo sollevata da entrambi come un offerta al cielo e comincio a muovere le braccia in direzione dei nostri che mi notano subito e mettendosi a ridere. "Ragazzi...!" Mentre scendo sento la mano di Yue passare al mio fianco destro mentre quella di Cristian al sinistro, incrociandosi tra di loro. "Grazie…" Scocco un bacio sulla guancia di Yue e uno a Cristian sulle labbra. "Ragazzi… da quanto non stavamo insieme così??" "Non lo so.. l’ultima volta che ricordo è stata 4 anni fa…" Sospiro ma per risollevare il morale passo le braccia nei rispettivi colli dondolandomi appena avanti e indietro facendoli sorridere e facendo sorridere me a mia volta. Un flash mi abbaglia per pochi secondi. " Ma che! Rima…dov’è uscita quella macchinetta fotografica?..." La bionda con noncuranza mi passa un pezzo di cartoncino bianco facendo segno di farla asciugare. E di fatti dopo pochi secondi spuntano tre giovani con il sorriso uniti sotto lo steso destino.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo Personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Sakura's Saga. '
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Salve ragazze, sono davvero contenta che a molte di voi, piaccia la mia storia!... ^^ spero che continuerete a seguirmi... Sono tornata intera dalle vacanze! ( Yattai! :D )... chissa come... Comunque sia approfitto per ringraziare chi ha recensito i miei capitoli anche una volta solamente, chi recensice assiduamente, chi LEGGE ( si caro lettore o lettrice, è rivolto anche a te :D ) chi ha messo la mi storia nelle seguite Ricordate e Preferite!..
Un bacio buona lettura!
Mary

Capitolo 12

 

Verità a metà...
    

<< Aaaaaww…! >>
Sbadiglio rumorosamente alzandomi piano dal lettino, ruotando gli occhi per tutta la stanza alla ricerca della zazzera color del grano, ma non la trovo.

Che male alla testa!

Porto una mano sulla guancia, notando umidità in corrispondenza agli occhi. Le immagini tornano vivide e potenti, a svegliarmi del tutto dal torpore mattutino. Entro in bagno per osservare la situazione. Mi dirigo verso lo specchio.
<< Aaaaah!..dannazione! >>
Gli occhi cerchiati, i capelli castani arruffati, e le iridi cioccolato attorniate da capillari rosso sangue. Scoppio a ridere.

Assomigli ad un vampiro con quegli occhi!..

Basta solo quell’unico pensiero a farmi morire in gola ogni stilla di “allegria”, ovviamente finta. Ma privarmi anche di quella da sola!?.
Appoggio la mano destra nel vetro e continuo ad osservare la situazione. I vestiti di Yue mi stanno lunghissimi, la felpa con l’elastico in vita non riesce nemmeno a stringere in modo corretto, mentre il pezzo di sotto è arrotolato più e più volte alla fine. Comincio lavandomi la faccia e finendo con il truccarmi. Si avrei cominciato a farlo, ma in modo leggerissimo per coprire per quanto possibile il mio stato.
Un filo di matita, ombretto grigio perla, rimmel e lucida labbra trasparente. Metto la fascia da guardian sulla divisa che tanto mi piace, arriccio i capelli sulle punte con il ferro, e esco dal bagno tornando nella camera. Rifaccio il letto e mi fiondo nei corridoi del dormitorio semi affollati dalle studenti, alla ricerca di Rika.

Sarà impegnata con il lavoro da guardian? Già adesso?...Kuran ieri avrà avvertito il preside…

Per pochi secondi il pensiero sfiora l’idea di controllare direttamente dai pensieri cromatici, ma lo blocco subito guardando le due piccole crosticine sulla mano destra segno del passaggio delle mie unghie e lascio perdere imboccando la strada per la fontanella nella macchia di alberi. Da quanto non andavo a vedere le rose? Saranno cresciute?
<< Sakuraaaaa-chaaaaan! Ohayo!...>>
Mi irrigidisco sul posto guardando due ragazzi alti, un biondo e un rosso venire nella mia direzione. Takuma si sbraccia per salutarmi, non curante degli occhi delle altre ragazze: cuori palpitanti.Shiki, forse l’unico con qualche rotella, cammina qualche passo più indietro con la solita finta aria da zombi. Mi avvicino a loro circospetti.
<< Non dovreste dormire voi?...>>
<< Suvvia, suvvia. Non essere sempre così seria! Non ti fa bene!....>>
<< Parla per lo zombi qui davanti e accanto a noi!...lui si che ha qualche problema!!..>>
Indico Shiki scatenando una risata di Takuma.
<< Ehi voi… se avete finito di giocare, il preside avrebbe urgenza di parlare con noi…>>
<< Già! Andiamo?...>>

Annuisco debolmente osservando ancora l’espressione di Shiki. No, non era cambiata, ma qualcosa tradiva l’azzurro opaco dei suoi occhi.
<< Shiki?..>>
Sussurrai avvicinandomi a lui. Sotto gli occhi di metà istituto sentì due braccia prendermi per la vita e stringermi forte a quel rosso. Pochi secondi e le labbra accostate all’orecchio cominciarono a parlare.
<< Sei nei guai. Adesso dovrai cominciare a correre… sappi che non sono uno zombi, ma sono più furbo di quanto tu possa pensare…>>
<< Tu credi?...>>
Dicendo questo ricambio l’abbraccio e passo le mani dietro il suo collo irrigidito, non sospettava una reazione del genere. Adesso non avrebbe potuto più dire o fare nulla: aveva iniziato lui. Con l’espressione più languida che avessi mai avuto mi stacco e osservo i suoi occhi creando un’atmosfera rosa.
<< Eri preoccupato per me? Amore, non c’era bisogno…sono salva come vedi!...>>
Detto questo veloce afferro la mano del povero malcapitato cominciando ad andare a destra e manca facendo vedere a TUTTE le mani intrecciate o quando capitava, me appiccicata a lui, fino alla presidenza. Lascio tutto lì scacciando via i cuoricini e l’aura rosa osservando Shiki per la prima volta perplesso.
<< Ricorda Vampiro… che se tu cerchi di fregare ME… io non ti frego una volta, ma dieci…>>
<< Forte la ragazza! >>
Afferma Takuma all’amico che non risponde come suo solito. Busso alla porta con due colpetti sordi, e appena ho il consenso entro nella piccola camera, stupendomi del numero di vampiri presenti in aula. Mi arresto sulla porta: due ragazze vicino una delle librerie, Kain Akastuki seduto, Aidou all’in piedi dietro la poltrona su cui sedeva Kuran, Rika seduta nell’altra poltrona mentre Zero stava nella stessa posizione di Aidou. Il direttore è affiancato da Yuuki, l’unica ad essere una finta umana oltre al direttore, e Cristian. Porto le mani alla bocca per tapparla e non dire qualche scemenza.
<< Entra pure… abbiamo…saputo diciamo così, qualcosa che credo tu non conosca del tutto…>>
<< Saempitaernum… >>
Sussurro solo questo osservando la reazione degli occhi verdi su cui puntavo i miei. Sapeva. Era colpevole quanto Yue…
<< Come sai quel nome?...>>
Il preside si voltò verso Cristian perplesso e preoccupato.

<< Lo ricordo in qualche modo…>>
Nella stanza si levano mormorii di stupore, ma non demordo e continuo a fissare chi mi ha delusa più dei miei genitori: Cristian. Mi faccio forza e do voce ad uno dei miei pensieri.
<< Perché non mi hai detto una cosa del genere? Perché ricordo solo il nome della setta e non quello che vogliono da noi.. anzi da me?...>>
Non risponde, e continua ad osservare il pavimento accanto al direttore che osserva il mio viso con… affetto?...
Sposto lo sguardo su Takuma accanto a me per cercare di non avere una crisi di nervi.
<< Avanti! Vogliamo farla finita? Ha il diritto di sapere tutto!..>>
Sbotta Aidou dopo secoli di silenzio pesante, sospiro e torno a fissare il direttore decisa. Voglio sapere quello che non ho potuto tre anni fa…
<< Mi dica tutto… per favore…>>
<< Ecco…bhè…devi sapere…>>
L’espressione del preside non anela a buone notizie della serie: è una cosa importantissima, ma non voglio dirla perché è compagna della morte. Ghigno a me stessa.

 

Davvero confortanti i miei pensieri! Grazie!...
 

 Presto pochissima attenzione al direttore che non riusciva a dire un frase di senso compiuto spostando e molleggiando il peso del mio corpo da destra a sinistra.

Non voglio sentirmelo dire dal direttore… Qualcosa non va e ancora si limita a guardare il pavimento quel baka senza cervello!...

<< Sakura-chan, non voglio prenderti in giro dicendo che tutto andrà bene, ma adesso abbiamo delle informazioni importantissime… >>
Nel parlare si era alzato sotto lo sguardo attento dei presenti fino ad arrivare vicino a me per guardarmi negli occhi.
<< che ci ha rivelato Cristian… fortunatamente conosce da vicino la setta…>>
Sposto la testa di lato cercando di osservare il diretto interessato, ed evitare lo sguardo dei presenti. Non capisco, cosa dovrebbe saperne lui di questa gente?...

Non capisci o non vuoi accettare di aver già capito qualcosa?..

<< Perché sai solo tu ?...>>
Stavo parlando o sussurrando? La voce era arrivata al diretto interessato?..
Non ero sicura di aver pronunciato quelle parole.
<< perché chiedi?... non è assolutamente chiaro?... perché faccio parte dei Saempitaernum, e mi era stato affidato il compito di… ucciderti…>>

No. No. No. No. No. No. No.

Dolore. Una stilettata in pieno petto. Persino Kuran non si aspettava una cosa del genere che era sussultato nel posto, seguito dal resto dei ragazzi. Sbarro gli occhi mentre cominciano a pizzicare. Ma non avrei pianto, perché in tutto questo tempo, non mi era mai stato ostile, durante tutte quelle missioni, mi aveva sempre supportata, sorrideva sempre in modo sincero, avrei fiutato la menzogna a silometri di distanza, non aveva mai cercato di farmi del male, anzi mi proteggeva continuamente. Ma…
 

Se fosse un piano montato su per farti credere questo?
 

Nella mia testa si stava insinuando il dubbio.
<< Cristian, e tutto quello che mi hai detto?...>>
Rika ostentava calma, ma qualcosa la turbava. Dovevo stringere qualcosa.
<< Ahi!..>>
Takuma era sobbalzato per colpa della pressione che stavo esercitando sull sua mano.
<< Scusa…>>

Lasciai la presa, Cristian non stava rispondendo a Rika, e la mia rabbia scoppiettava e premeva per uscire.
<< Osserva tu stessa per favore.. cosa credi che stia accadendo? Oramai non hanno più importanza…>>
<< Ma!...>>
D’impeto afferro la Bloody Rose di Zero che teneva nella mano sinistra, e la punto contro lui rabbiosa. Osservo la sua espressione stupita. Non mi serve altro: premo il grilletto. Il proiettile a mezz’aria disegna una rosa stilizzata e trapassa il ragazzo all’altezza del suo cuore, ovviamente illeso.
<< Adesso… se tu fossi stato un vampiro come tutti i presenti… saresti polvere…e non avrei nessun tipo di rimorso….>>
Cerco di mantenere un’espressione dura mentre le lacrime lasciano il solco sulle guance senza singhiozzi, doveva capire che se avesse dovuto adempiere forzatamente alla sua missione, avrebbe trovato pane per i suoi denti... si ma...

 Premere il grilletto, mi ha fatto davvero male... 

   
 
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