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Autore: Violet Tyrell    20/08/2011    4 recensioni
Nel 2036 nei Cieli si prepara la rivolta contro gli umani. Atena ed Hades forse dovranno allearsi per scongiurare la nuova Guerra. Sulla Grande Muraglia una bimba sente l'approssimarsi della morte per mano dell'ignoto fratello ma il suo maestro la sta aspettando. Nel 1980. Tutti i pg+nuovo+Shaka+Mu . Possibili OOC
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aries Mu, Nuovo Personaggio, Pisces Aphrodite, Un po' tutti, Virgo Shaka
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'In nomine Virgo'
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 Mu si osservò, domandandosi se fosse in ordine. " Dai che stai bene! Fatti meno paturnie! " L'allegra voce di Milo irritò leggermente  il cavaliere, che aveva appena finito di indossare uno dei kimono tradizionali tibetani per quel giorno speciale; ancora non riusciva a credere che si sarebbe sposato, eppure lo aveva desiderato da tanto. " Non ti intendi di kimono, quindi non sono tranquillo. " Ribattè l'Ariete all'altro, che sghignazzò assieme ad Aiolia irritandolo. Bambini, pensò il guerriero chiedendosi se non fosse il caso di rivolgersi a Shaka per un consiglio. Di sicuro l'indiano non era l'ideale in fatto di moda ma se non altro aveva una conoscenza più approfondita riguardo agli abiti orientali. Si era detto che forse era troppo semplice. Era di una tonalità di blu molto scuro, di seta tibetana e legato in vita da quella fascia chiara; nessun disegno particolare, solamente tinta unita ma gli era piaciuto. Era tra quelli che aveva ereditato e riservato per un'occasione speciale, ed aveva scelto proprio quel giorno di fine settembre, quello deciso da entrambi per le loro nozze.
" Sei a posto dai, per fortuna che oggi è una giornata decente! " Aiolia non aveva dimenticato che durante tutta la settimana era piovuto, anche se in modo molto leggero, ed era un sollievo pensare che almeno quel giorno un pallido sole faceva capolino tra le montagne del Jamir; era stato difficile decidere il luogo ma alla fine avevano trovato l'accordo su quella regione, dove si sarebbero svolti ben due riti cerimoniali. Erano intervenuti tutti i cavalieri presenti del Grande Tempio, o almeno quelli che avevano voluto accettare l'invito visto che non erano  tutti loro amici stretti. La piccola pagoda dove si trovavano era adibita a tempio dedicato al Buddha, come molti altri in Cina; Shaka era già presente ma si trovava all'interno. Lui avrebbe celebrato il rito buddista, richiesto espressamente dalla sua allieva, e dal momento che anche Mu era parzialmente legato a quella religione pur non praticandola, avevano deciso di chiedere a lui; e chi altri meglio della reincarnazione di Buddha, e loro amico e maestro per lei, avrebbe potuto essere l'ideale? " Speriamo che la sposa non si faccia troppo attendere che ho fame! " Milo strappò una risata ai presenti spezzando la tensione solenne che si respirava nella sala, addobbata secondo l'occasione: dei piccoli Buddha dorati erano sparsi per la stanza, di medie dimensioni, e molte lampade ad olio la illuminavano rendendo mistica l'atmosfera e molto simile a quella della sesta casa. Molti petali di loto coprivano il pavimento e alcuni monaci attendevano in silenzio osservando la folla curiosa dei cavalieri; erano tutti avvolti nelle loro armature e tra loro spiccava indubbiamente la presenza della dea Atena, vestita solamente con un bianco chitone e con lo scettro di Nike che teneva sulle ginocchia per non offendere i religiosi. Seduta vicino a lei c'era Amanda, convinta dalla ragazza a venire anche se ormai verso la fine della gravidanza; il suo pancione destava molte occhiate ma non c'era nè curiosità nè aggressività, al contrario molti monaci si erano avvicinati per farle le loro congratulazioni e impartire una benedizione nonostante non la conoscessero. " Tieni, Mu. " La voce gentile di Saori spaventò quasi lo sposo che guardò quella candela che gli porgeva e la prese in mano, per sentirsi spiegare che era l'usanza della Grecia; proprio in quel momento ci fu una certa agitazione tra chi stava all'esterno segno che la ragazza era arrivata.
Per un momento rimasero tutti senza fiato mentre entrava, tenendo per mano il piccolo Kiki che aveva tanto insistito per accompagnarla assieme a Dohko di cui era stata ospite in quei giorni precedenti la cerimonia; portava un lungo kimono rosato tempestato da decorazioni che ricordavano le rose - in una tonalità più scura - e sembrava lei stessa essere un fiore in movimento. Tra i capelli, che aveva deciso di raccogliere da una parte lasciandoli scendere dall'altra in tutto il loro splendore, era sistemato un fiore di loto che contrastava col colore scuro e sul vestito tradizionale erano appuntare alcune rose fresche, provenienti dal giardino della casa dei Pesci. Violet si sentiva estremamente nervosa nonostante la calma apparente che dimostrava, e nessuno notò il ventre leggermente arrotondato che era stato meticolosamente mimetizzato sotto la pesante stoffa del kimono e dell'obi, anche questo intonato al rosa; le era piaciuto molto quel regalo di Aphrodite e aveva scelto di indossarlo anche per rendere omaggio al fratellone scomparso, e non aveva voluto nient'altro da mettere; anche lei teneva nella mano sinistra una candela, esattamente come Mu, e si avvicinò un pò intimidita ma lo sguardo del ragazzo rifletteva senza dubbio la meraviglia che provava nel vederla così.
Come da accordi avrebbero svolto prima la cerimonia greca, presieduta dalla stessa Saori che si apprestò sorridente a posare una ghirlanda di fiori e diamanti sul capo dei due ragazzi; era tradizione che tra i fiori ci fossero delle pietre preziose anche se la ragazza non ne aveva mai visti in vita sua. La voce della giovane donna aveva attirato su di sè l'attenzione di tutti mentre proferiva la sua benedizione dopo averli < < incoronati > > a quel modo e concesso loro di scambiarsi gli anelli. Mu si era rilassato durante quel discorso e, per fortuna, si era reso conto di non tremare mentre lo infilava gentilmente al dito della sua Mo-chan che sentiva leggermente nervosa, anche quando fu il turno di lei. I testimoni, che erano Shaka per lei e Aldebaran per lui, compirono il loro dovere firmando solennemente dopo gli sposi quel registro sacro.
Mu lasciò che la sua sposa, così ormai era diventata, si stringesse al suo braccio contemplandola meravigliato; ci erano riusciti, almeno per quella parte, e non avrebbe potuto sentirsi più unito di così a lei mentre cominciavano a sentire Shaka che prendeva la parola, per dare inizio alla cerimonia buddista che sarebbe stata introdotta con la lettura del capitolo Hoben e, subito dopo, del Jgage. In religioso silenzio anche gli altri cavalieri, che per la prima volta avevano un assaggio reale delle tradizioni buddiste; solitamente Shaka non aveva mai professato la propria religione pubblicamente nel Santuario ed era una cosa nuova ma che piacque a tutti anche se non era facile comprendere quei brani, così come quello che venne chiamato Daimoku subito dopo. Non sarebbe stato necessario celebrare il matrimonio in quella religione dato che secondo i buddisti, gli amanti non necessitavano di una vera e propria cerimonia ufficiale; infatti quella a cui i due partecipavano era solo un'espressione formale del loro amore, e senza l'ufficializzazione di quella civile greca appena avvenuta il matrimonio non sarebbe stato effettivamente riconosciuto come tale. Shaka si sentiva un pò a disagio in quella veste, a metà tra il dispiaciuto e il contento; era naturalmente lieto per i due ragazzi ma aveva la sensazione di perdere definitivamente una parte di sè, mentre continuava a presiedere la cerimonia. Non aprì mai gli occhi, così come la sua allieva, ma ricordava precisamente il giorno in cui aveva incontrato la prima volta la sua piccola allieva: era come separarsi da un pezzo del proprio corpo.
Dopo qualche minuto  gli sposi e i testimoni bevvero tre sorsi di saké da tre tazze, che significavano simbolicamente le tre esistenze di passato, presente e futuro. La cerimonia formale si concluse con la lettura di tre Daimoku, e subito dopo il biondo guerriero, l'unico a non indossare l'armatura ma la veste dei monaci buddisti, sorrise.
" E allora, come ci si sente con la palla al piede ora?! " Poco dopo Milo andò personalmente a dare una pacca sulla spalla allo sposo, prendendolo in giro assieme agli altri; erano tuti contenti sopratutto i due sposi, che non sembravano avere nessuna intenzione di separarsi dato che continuavano a tenersi per mano. " Ti senti bene vero? " La ragazza percepì il sussurro di Mu, sapendo bene a cosa si riferiva e gli sorrise; era stata un pò preoccupata al pensiero di dover bere del sakè nel suo stato ma si era limitata - dietro consiglio precedente del maestro - a ingerirne solamente qualche goccia. Annuì mentre teneva nell'altra mano quella ghirlanda di fiori; l'avrebbe voluta restituire ad Atena ma lei aveva protestato, sostenendo che avrebbero dovute metterle dal loro letto come augurio di fortuna, una delle tradizioni della Grecia. " Si anche se mi sento un pò.. strana.. " Non aveva voluto dire felice, si sentiva un pò in imbarazzo e trovava che gli stesse benissimo quel vestito tradizionale; era abituata solitamente a vederlo con l'armatura ma era un bel cambiamento. Per il banchetto si erano spostati in un'altra sala, leggermente più vasta e meno formale dell'altra, e tutti parevano divertirsi. Amanda era però rientrata in Grecia portata personalmente da Saori, sentendosi molto provata per via della gravidanza che cominciava un pò a pesarle e sperava che terminasse in fretta, e a seguirla furono proprio gli sposi, che si dileguarono verso la pagoda personale di Mu accompagnati dalle battute e dagli auguri dei presenti.
" Certo che ti cresce proprio in fretta la pancia. " Mu era sbalordito dall'evidente pancione della ragazza; era ormai passato un mese dalle nozze ed aveva insistito affinchè lo accompagnasse nuovamente al Santuario. La ragazza, che ora non portava più la maschera dopo aver perso lo status di apprendista dopo essersi sposata, era non meno sorpresa di lui ma venne distratta dalla notizia che Amanda era stata portata nella clinica perchè era giunta l'ora del parto e decise di andare a trovarla. " Stai attenta. " Mu sembrava severo ma era preoccupato, in fondo ormai anche lei era al quarto mese e doveva stare attenta; non potendo accompagnarla di persona lasciò che fosse Shiryu a seguirla, per assicurarsi che non avesse alcun problema visto che non avrebbe ottenuto di farla rimanere al Santuario, sapendo del futuro arrivo.
" Oddio che carino! " Parecchie ore dopo Violet stava occhieggiando quel piccolo bambino col ciuffo azzurro che prendeva il latte dalla mamma: le sembrava una scena bellissima, e il piccolo somigliava in maniera impressionante ad Amanda pur aveno gli occhi e i capelli del suo papà. Non riusciva a staccargli gli occhi di dosso. Lo avevano chiamato Theodote Narkissos Aphrodite, anche se la ragazza non aveva ben compreso la ragione per cui dovesse avere tre nomi invece di uno solo; ad ogni modo anche il cavaliere del Dragon che era lì con lei sembrava emozionato dal miracolo della vita. " Non sembra anche a te che abbia un cosmo? " La pacata domanda del ragazzo colpì Violet, che credeva di essersi solamente immaginata quell'impalpabile aura percepita non appena l'aveva visto; considerando che era nato verso la fine di ottobre voleva dire che probabilmente era protetto dalle stelle dello scorpione, sempre che magari non fosse un'altra la costellazione a lui designata. All'improvviso non si sentiva più così euforica, era un peccato se veramente le stelle avessero ancora una volta deciso di farsi rappresentare: forse la fine delle lotte non era in quegli anni? Aveva per caso captato alcune conversazioni secondo cui Hades non avrebbe tardato a ridestarsi e che tutti si s tavano preparando; inconsciamente aveva pensato che forse la pace sarebbe tornata presto.. ma solo in quel momento si domandava che tributo sarebbe dovuto essere pagato per ottenerla.  " Speriamo di sbagliare. " Sentenziò la ragazza, riluttante a dare ad Amanda la notizia di aver fatto nascere un possibile futuro cavaliere: doveva goderselo il più possibile e sorrise ricordando quella piccola tutina bianca che aveva personalmente cucito per lui, gli sarebbe stata benissimo. E si stavano già allontanando per tornare al Santuario quando ebbe un brusco giramento di testa e venne sorretta dal ragazzo; non era riuscita a mantenere l'equilibrio.
" Beh sei già in ospedale pensa che fortuna. " Aveva scherzato Shiryu per farla rinvenire ma era preoccupato da quel pallore e la affidò ai medici che si occuparono immediatamente di lei; lui si affrettò ad avvertire Mu che si sentì gelare. " Magari non è nulla. " La diplomatica osservazione di Shaka però non convinse il cavaliere dell'Ariete, che chiese il permesso di assentarsi per recarsi dalla ragazza muovendosi il più velocemente possibile. Da quando sapeva della gravidanza era diventato estremamente apprensivo, e particolarmente paranoide aveva detto più volte Milo, ma in fondo era normale. " Sei sicuro che sia qui? " Domandò a Shiryu che l'aveva portato lì, il quale annuì per poi riconoscere la ragazza che sembrava assorta in una profonda concentrazione.
" Non ti dovevi disturbare ma grazie. " Gli sorrise ma Mu sentiva che c'era qualcosa che la preoccupava, e non si sentì per nulla rassicurato neppure quando tornarono al Santuario dietro consiglio dei medici che non riscontravano alcun pericolo; Mokuren era decisamente troppo silenziosa e lui attese che fosse lei a dirglielo, quando furono certi che nessuno avrebbe varcato la soglia della sua dimora. Per un momento pensò che le avessero riscontrato una malattia grave, l'espressione era seria ma poi capì di essersi sbagliato. " Hanno detto che sono due gemelli. "
Per quanto sorpreso a lui in fondo non importava poi molto, uno o due andavano ugualmente bene e le sorrise per rassicurarla; era convinto che a spaventarla fosse quello ma lei scrollò la testa facendogli intendere che c'era qualcos'alto sotto, e che non era quello lì il problema. " Hanno anche detto che difficilmente potranno nascere entrambi e che.. che dovrei decidere di averne uno solo o.. o di interrompere la gravidanza. " Il ragazzo si sentì rabbrividire. Non si era aspettato una complicazione e sentiva che tacitamente lei gli stava chiedendo un consiglio che non le poteva dare. Con quale coraggio avrebbero potuto decidere di salvarne uno solo, o di.. farli sparire entrambi? Sarebbe stata la soluzione più logica per non farle correre dei rischi ma non riusciva a dirlo, e non lo fece quando la vide sfogarsi in quel pianto liberatorio.
Nei giorni seguenti l'argomento venne toccato molte volte e, per quanto avesse espresso il desiderio che lei interrompesse, si era scontrato con la testardaggine della ragazza. Il rischio era elevatissimo, sembrava essere rischioso per lei così esile partorire due gemelli di cui uno abbastanza grosso, ma sapeva che era altrettanto pericoloso farla abortire. I tre mesi erano passati da un pezzo. " Ti appoggerò qualunque cosa tu decida. " Dopo molti discorsi aveva deciso di dirle quelle parole, a cui credeva ma era segretamente terrorizzato all'idea che qualcosa potesse andare storto e non la perse di vista neppure per un istante. Avrebbe preferito farla stare in Jamir, dove sicuramente non si respirava la tensione di una futura guerra sacra, ma era praticamente impossibile dato che lui doveva rimanere lì.

" Maschio e femmina, bravi! " Erano state le parole dei loro compagni cavalieri non appena avevano scoperto che i due gemelli non erano dello stesso sesso, ma ora Mu non riusciva a pensare a nient'altro che a quel parto che si stava svolgendo e a cui gli avevano vietato di assistere. I mesi erano passati forse troppo in fretta e i piccoli sembravano ormai pronti a nascere ma i medici lo avevano avvisato che probabilmente il maschio non ce l'avrebbe fatta, e che forse avrebbe ostacolato anche la nascita della sorellina e messo in pericolo la vita della madre. " Non ti serve agitarti. " La voce pacata di Shaka lo scosse, non si era reso conto che il cavaliere era al suo fianco, così come Atena che era estremamente ansiosa; erano venuti a fargli moralmente coraggio e pregando al tempo stesso che non accadesse la tragedia. I dottori erano stati quasi brutali, non avevano nascosto di ritenere la scelta di Mo-chan decisamente stupida ma avevano promesso di fare del loro meglio per aiutarla. E se l'avessero fatta volontariamente morire? Era sull'orlo delle lacrime e neppure la mano gentile di Atena riuscì a tranquillizzarlo.
" Avrei dovuto convincerla a lasciar perdere. " Lo ripeteva da parecchie ore, tempo trascorso con una lentezza esasperante, in cui aveva avuto modo di rimproverarsi sempre più spesso per non essersi imposto a suo tempo: come avrebbe fatto se fosse successo l'inevitabile? Nonostante tutto la silente presenza dei due lo rendeva meno vulnerabile, più pronto mentre il tempo continuava a scorrere senza che ci fossero notizie. Potevano essere passate ormai una ventina di ore quando comparve il medico, che si stava togliendo la mascherina. L'espressione era immobile e fu per Mu un pugno nello stomaco. No, non l'avrebbe sopportato.
" Credo che ci siano due bambini che vogliono fare la conoscenza del loro papà. " Per un momento il cavaliere non comprese quelle parole, e neppure quel sorriso che aveva ora sul volto; non era lo stesso che aveva seguito per quei mesi la gravidanza, ma era stato l'unico disponibile in quel momento e che ora poteva dargli la bella notizia. " Lo vedi?! Andiamo a vederli ! " Mu non aveva mai visto la Dea così emozionata e finalmente aveva capito. " Sua moglie sta bene anche se è stata molto dura. "
Furono quelle parole a rendergli chiara la situazione: era andato tutto bene, forse con un miracolo ma ce l'aveva fatta e volò quasi letteralmente per accertarsi di persona della situazione. Doveva assolutamente rivederla, per esserne sicuro e si era quasi dimenticato della presenza di Shaka e di Atena, anche loro non più tesi ormai. Nonostante l'ansia entrò piano nella stanza, e li vide avvicinandosi alla ragazza che ora aveva aperto gli occhi. Per la stanchezza e anche per poter vedere i due piccoli che teneva cautamente in braccio: entrambi avevano un ciuffettino di capelli lilla e i due piccoli nei in fronte. E piangevano perchè avevano fame, la femmina in modo forse molto più energico del fratello che era incredibilmente nato prima.
Mu non si trattenne e l'abbracciò, coi piccoli ancora così, a cui avevano già deciso da tempo i nomi che sarebbero stati loro assegnati:  Shing Shaka, una decisione che aveva sorpreso il mistico guerriero, e Chyou.



Chyou significa elegante invece Shing vittorioso; il secondo deciso più che altro perchè doveva tecnicamente schiattare secondo i medici U__U invece l'ha messo nel cVlo a tutti *__* ok ho voluto concludere questo chappy così anche se dovevano nascere dopo... ma ho cambiato idea*si commuove*
ok a voi i commenti XDD
http://t2.gstatic.com/images?q=tbn%3AANd9GcRvtwH26W_kxfc98b-jxxcgOD5WVtqFcTwsJqAvAkMpJwc_arJg  questo il vestito indossato da Mu^^ molto semplice ma mi pareva adatto, oltre a non avere trovato nulla di migliore T_T
http://4.bp.blogspot.com/-2_qvU9-Qhf8/TbCjbJwd8mI/AAAAAAAAAFY/ZlkMct-NyLs/s1600/gold_red_kimono_wasou.jpg  questo invece è il vestito di Vio <3 ne avevo trovati molti di belli a dire il vero ma questo mi ha colpito molto.

Per il rito buddista ho preso spunto dal web avendolo comunque già trattato in un'altra storia, stessa cosa per quello greco anche se leggermente rielaborato; quello non era necessario in realtà ma mi è piaciuto inserirlo^^
   
 
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