20/08/2011
2 recensioniCapitolo
unico: Sexy Pillow
-Io ti amo, James.-
-Accidenti, Lily. Non credevo che tu provassi certe cose per me.-
-Sei sempre stato un po' tonto.-
Due giovani amanti erano chiusi in un'aula vuota, così vicini da sfiorarsi con i respiri.
James Potter aveva le mani strette sui fianchi di Lily Evans, lo sguardo fisso su quei due smeraldini occhi leggermente a mandorla, e un'impaziente voglia di baciarla.
Lily Evans stava passando delicatamente una mano tra i capelli neri e già abbastanza spettinati di James, sorridendo dello sguardo del ragazzo.
-Sai Lily... anche io ti amo.-
La ragazza si strinse ancora di più a lui, arrossendo per quella dichiarazione detta con la voce calda e passionale.
James buttò uno sguardo nella scollatura della Prefetto, notando quanto fosse in effetti aperta la camicetta bianca della divisa.
Ma prima di poter commentare tanta magnificenza, si ritrovò le morbide labbra di Lily Evans appoggiate alle sue.
Il susseguirsi degli eventi fu confuso: sentiva le mani di lei aggrapparsi alle sue spalle, lui sentiva la voglia di averla crescere senza riuscire a controllarla, rischiando di minare quel momento in maniera definitiva.
-Lily... ti voglio.- sussurrò prendendola in braccio e appoggiandola sulla scrivania a pochi metri da loro.
-Anche io...- sentì dirle, tra un bacio e l'altro.
La spogliò con foga, si spogliò con altrettanta velocità e la rimirò per qualche secondo, prima di baciarla ovunque, di toccarla in punti che fino a poche ore prima non avrebbe nemmeno sperato di vedere.
Invece era lì, nuda e sensuale tra le sue braccia, gli occhi languidi e le mani strette alle sue spalle, le unghie conficcate nella carne.
Prima del grande passo, lei cominciò a sussurrare dolcemente il suo nome, come se un usignolo stesse cantando.
-James, James...- ripeteva, con una certa urgenza.
“Che impaziente...” si ritrovò a pensare.
-James!- uno strattone lo scosse del tutto, facendogli spalancare gli occhi.
-Finalmente. Capisco che il tuo cuscino sia bello, ma lo stai torturando da un'ora. Muoviti se non vuoi fare tardi.-
Perplesso, il ragazzo notò che l'aula era sparita, ed al suo posto vi era il dormitorio. Non c'erano occhi verdi traboccanti di passione, ma quelli grigi di Sirius piuttosto scocciati e quelli di Peter, semichiusi per il sonno.
-Stavo facendo un sogno bellissimo, Sirius.- sussurrò sdraiandosi e coprendosi la faccia con le mani.-
-Lo vedo, James.- replicò l'amico, prendendolo in giro per quell'evidenza che caratterizza ogni risveglio maschile.
*
La Sala Comune di Grifondoro era quasi del tutto vuota, se non per Mary MacDonald e Lily Evans, le quali stavano aspettando Emmeline Vance per andare a fare colazione.
-La solita ritardataria...- sospirò Lily, le mani sui fianchi a mo' di maestrina arrabbiata.
-Buondì ragazze!-
Furono salutate da Potter e Black, spettinati e trasandati come pochi.
-Buongiorno...- ripeté a mezza bocca la rossa, ignorando il tono allegro di Mary.
-Sai Evans, stanotte mi sei apparsa in sogno! Mi ha fatto veramente piacere vederti.- rivelò serio James, puntando i grandi occhi castani su quelli verdi della ragazza, facendola arrossire.
-Be',
in più avevi un gran bel paio di tette.-
Fin
Fin
Note:
Il titolo è una boiata immensa, andrò a tirare una testata allo spigolo del tavolo, scusatemi un attimo.
Storiella senza pretese, scritta in questa giornata afosa. Spero vi piaccia. Se avete voglia, commentate pure, io di certo non mi offendo. :)
Alla prossima.
Ja ne