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Autore: AntoBill    20/08/2011    0 recensioni
Una timida storia d'amore, con delle complicità, ma l'amore vero vince su tutto??
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andammo al pub “The Moon” a mangiare qualcosa. Arrivate, guardai su uno dei tavoli e vidi un cosa che al solo pensiero ho ancora le lacrime agli occhi. Era Walter, mentre stava baciando un’altra ragazza come aveva baciato me quella volta in riva al mare. Mi precipitai davanti a lui e gli dissi: “Bene questa sarebbe tua madre vero? Non ti credevo cosi, un ragazzo senza sentimenti che prima ti considera ma poi ti fa sentire come un peso. Sai mi sbagliavo sul tuo conto! Chi sa con chi sarai stato dopo dei nostri baci! TI ODIO!!!” presi Ambra e scappai fuori con gli occhi stracolmi di lacrime. Ambra cerco di consolarmi anche se poi le chiesi di andarsene perché volevo stare da sola. Nella strada per ritornare a casa ripensai a tutti i bei momenti. Mi chiedevo se avevo sbagliato in qualcosa, se ero stata troppo “appiccicata” a lui. Alla fine conclusi che quello che ho conosciuto era un fantasma. Lo so una delusine d’amore alla mia età è “normale” ma quello che ho provato per lui non era una semplice cotta ma sembrava qualcosa di più. Passarono i mesi ma il dolore non passava e io stavo sempre più male sempre più chiusa in me. L’unica a cui parlavo era mia madre. Certe mattine lo vedevo, il dolore mi faceva ancora più male e allora correvo velocemente pur di non stare lì un minuto in più. Anche le nostre famiglie si staccarono, ma meglio così perché un’altra vacanza con loro mi avrebbe fatto solo che male. Passarono due anni e la ferita incominciava a chiudersi. Di Walter persi le notizie, non seppi più niente. In un giorno di marzo uscii con Ambra la quale aveva trovato un ragazzo che una sera mi fece conoscere un suo amico. Ero intenzionata alla sua conoscenza perché la vita va avanti e non posso sempre essere aggrappata a Walter. Tutta la sera mi divertii di nuovo come mi divertivo con Walter. Lui si chiamava Max e i uscii così tante volte che un giorno, scoppiata la scintilla, ci baciammo. Riuscii, grazie a lui a dimenticarmi di Walter, almeno per un po’. Un giorno però mi madre mi disse: “Sai ho scoperto che è morta la nonna, mamma della madre di Walter. Le ho detto che saremmo andate al suo funerale”. Mi ricordavo benissimo quella signora. Si chiamava Benny la conobbi un sera che ero andata a casa di Walter e lei era li. Mi ricordo che mi disse: “Questa ragazza, Walter, è quella adatta a te vedrai, starete sempre insieme!” Dopo quelle parole, ricordo che feci dei salti alti tre metri per andare a casa. Ma, queste parole non furono vere per niente! Verso le tre di pomeriggio io e mia madre ci recammo al cimitero, dove il parroco, stava celebrando un messa funebre. Arrivai e vidi Walter alzare gli occhi, stracolmi di lacrime, che mi tennero fissata per quasi dieci minuti come se mi volesse dire una cosa come questa: “Vieni qui da me. Adesso ho bisogno di te!”. Finita la messa funebre, raggiungemmo la madre di Walter. Mia madre andò a consolarla, mentre io guardavo la tomba di Benny e intanto pregavo. Ad un certo punto vidi Walter che era li seduto, sotto un albero mentre continuava a piangere. Decisi di raggiungerlo e dissi: “Ti capisco. So quello che provi ma sai prima o poi ti passera. Adesso sfogati ti servirà per chiudere più in fretta questa perdita”. Alzò la testa e disse: “Sai, prima di morire mi aveva ripetuto quelle parole che ci disse quella sera che eri venuta a casa mia e mi ha rimproverato di averti tradito,e sai mi sa che …” avevo capito cosa mi stava per dire e prima che continuasse dissi: “No allora, io sono venuta qui per consolarti come conoscente, non per sentire queste cose. Vuoi approfittare della situazione eh?? No mio caro io di te non mi fido più hai capito se mi devi dire queste cose, allora ciao!!” . Corsi via perché ero veramente arrabbiata. Io volevo solo consolarlo e non sentirmi dire che si è pentito di avermi tradito, perché’ adesso visto che sa che ho un altro ragazzo adesso vuole riavermi!!! No questo no. Io non sono un attrezzo che ti riprendi quando vuoi e quando ti serve. Ci poteva pensare prima!! Non andai neanche a fare le condoglianze a sua madre, ma le feci mandare tramite la mia, che rimase li fino a sera tardi. Il giorno seguente lo trovai fuori casa. Io feci finta di non vederlo ma mi segui fino in macchina, dove una volta arrivati, mi chiuse insieme a lui li dentro. Mi disse: “ Senti vorrei solo dirti che mi sono veramente pentito e giuro che non ti sto prendendo in giro. Sai è da un po’ di tempo che ci penso e credo che mia nonna ha ragione”. A quel punto dissi: “ No mio caro io di te non mi fido più. E poi fatalità adesso ti piaccio, no, visto che sto insieme ad un altro. SEI UN BASTARDO!” lui rispose: “No non solo adesso mi sono accorto che ho sbagliato ma il giorno dopo che era successo quella brutta cosa, mi resi conto che ti avevo perso per sempre e da lì composi un canzone che ascolto ogni giorno pensando a come stavamo bene insieme. Si intitola”Solo te … For me …” mi mise ne sedile un testo e il suo famoso i-pod, poi apri le porte e usci. In un primo momento decisi di buttare via tutto. Finito la scuola, arrivai a casa, trovai una lettere con su scritto: “Ciao sono la mamma vado a casa di Walter per consolare sua madre a stasera. Ti voglio bene”. Salii in camera presi l’i-pod e il testo per buttarli via, ma poi ci ripensai. Mi misi l’i-pod alle orecchie presi il testo e ascoltai: “Ti ho perso ma ho capito che ho sbagliato. Ho capito che ho perso il diamante del mio anello … Solo te … For me …”. Quella melodia mi fece ricordare quando lo conobbi per la prima volta e tutti quei giorni passati insieme. Finché ascoltavo quelle parole, finché ricordavo tutto, mi commossi e mi resi conto di non averlo dimenticarlo neanche un secondo, un minuto, un ora e un giorno. Sentii aprire la porta era Max che mi era venuto e prendere per andare a fare un giro. In quel momento mi accorsi che Walter mi stava guardando da casa sua. Dissi a Max tutta la verità e ovviamente lui se ne andò arrabbiatissimo. Scesi in cucina e suonò il campanello. Era Walter che disse: “ Ti ho visto. Finché ascoltavi la mia canzone, piangevi per cui non puoi dire che non mi ami dai lo so che mi vuoi.” Io dissi: “Dai lasciami stare. Io ti odio. Non voglio più vederti!” lui ridisse: “Allora perché quel ragazzo è uscito sbattendo la porta. Eva ti amo. Te lo giuro non ti sto prendendo in giro. Se vuoi lo urlo a tutto il mondo che ti amo!” io non crebbi a una sola parola ma lui spalancò la finestra e urlò: “ IO AMO EVA ALLA FOLLIA! IO AMO EVA ALLA FOLLIA!” . io scoppiai in una risata frenetica e lui disse: “Mi mancava la tua risata, Amore mio!”. Mi strinse a sé e mi bacio come quella volta in riva al mare sopra un tronco. Da quel giorno non ci dividemmo mai più. Se è amore vero vince su ogni cosa .

ANGOLO AUTRICE: Come ho detto è breve. Spero vi sia piaciuta ugualmente.
KissKiss
AntoBill
  
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