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Autore: z3cca    20/08/2011    6 recensioni
Insegnare a qualcuno le buone maniere è sempre complesso, figurarsi se si tratta di una plebea tutt'altro che aggraziata... Se poi questa plebea non ha la minima intenzione di collaborare siamo messi bene! E' il caso di Chiaki, semplice ragazza che per una serie di strani eventi si ritrova a dover apprendere le buone maniere da Tamaki e dal resto del club. E' il caso di dire: che la fortuna li assista!
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruhi Fujioka, Kyoya Ohtori, Nuovo personaggio, Tamaki Suoh, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: Se qualcuno con le pistole (tu) incontra qualcuno con gli occhiali... Scappa o finirai ucciso!

 


 

AH! Sono tornata col capitolo due, non pensate di liberarvi di me con tanta facilità! Allora... che dico? Non so... Sclero? Inizio a sparare stupidaggini a destra e a manca? Meglio di no, o mi linciate... quindi vi lascio immediatamente col secondo capitolo informandovi che entra in scena Kyouya! Bwahahah -coff coff- ...ok, ora la smetto...



 



 

Nel giro di mezza giornata, ovvero dal momento in cui entrai in casa fino, al momento in cui andai a letto, il biondo mi raccontò vita, morte e miracoli su di lui, sulla sua famiglia, sulla scuola e su un certo club; insomma per raccontarmi tutto nei minimi dettagli non mi lasciò sola neanche un istante, neanche in bagno! E non sto scherzando, mentre ero in bagno, e meditavo se fuggire dalla finestra o ingoiare un flacone di collutorio sperando di morire avvelenata, lui era fuori dalla porta a parlare del più e del meno come nulla fosse. In realtà mi limitai ad annuire in continuazione senza ascoltare ciò che diceva, se non una serie sconfinata di bla bla bla. Decisi di non cenare, ero troppo stanca per il viaggio, e fuggii alla velocità della luce dall'alieno che avevo appreso si chiamasse Tamaki (lo ricordo perché è stata la prima cosa che aveva detto prima di iniziare a vaneggiare appena incontrati), rintanandomi in camera.



 

Mi rinchiusi nella camera da letto, anche se più passava il tempo e più mi sembrava un monolocale o uno stadio olimpico, dipende dall'inquadratura, per quanto è grande, e feci mente locale della giornata.... Uhm, vediamo, come era iniziata? Ah, si!

  • Ore 06.00 sveglia con urlo ultrasonico di mia madre (donna mattiniera! Tsk...);

  • Ore 06.10 colazione con oggetti non identificati a causa del sonno, probabilmente biscotti annegati in latte e nesquik;

  • Ore 06.45 annuncio improvviso e inaspettato dell'imminente trasferimento della sottoscritta a casa di un parente lontanissimo, sempre se è un parente perché ancora non si è capito bene, non totalmente identificato (questo fa riflettere sull'assurdità della situazione);

  • Ore 06.46 la sottoscritta scoppia a ridere perché pensa ad una “candid camera”;

  • Ore 06.50 conferma dell'annuncio e spiegazione nei dettagli dei compiti della sottoscritta nella sua nuova vita;

  • Ore 07.00 rassegnazione e inizio preparativi valigie...

Bhe... Il resto era un pò confuso... Ricordavo un lungo viaggio, una macchina comoda, pinguini con le mie valigie e un alieno con una gran voglia di parlare... Stremata chiusi gli occhi senza neanche cambiarmi di abito e mi addormentai.


 

Quella notte feci un incubo assurdo, sognai di essere alle dipendenze di un signore oscuro dalla faccia da poker e che con lui c'era l'alieno... E insieme complottavano per farmi impazzire...
Mi alzai di soprassalto col fiatone e totalmente sudata
<< Che strano sogno... Ho sognato di andare ad abitare da un alieno di nome Tamaki e poi di venire schiavizzata da un poker-face >>
Scoppiai a ridere, ma la mia risata si bloccò vedendo entrare una cameriera che sorridendo aprì le tende facendo entrare troppa luce nella stanza (Ah! I miei occhi!) e avvertendomi che la colazione era pronta, chiedendomi inoltre se doveva vestirmi lei! Arrossii fino alle quintuple punte (le doppie si erano moltiplicate concependo triple e quadruple punte fino ad arrivare alle quintuple, manco fossero criceti!) e la cacciai dalla camera urlando come un venditore di cocco ambulante durante la stagione estiva. Cosa avevano di strano in questa casa? Chiedermi se avevo bisogno di aiuto a vestirmi? Ma che erano, scemi? Non ero mica una bambina! E poi essere spogliata, toccata e vestita da sconosciuti, anche se erano ragazze... rabbrividii. Indossando jeans e t-shirt, e inforcando gli occhiali che avevo seppellito nella tracolla, uscii fulminea dalla camera, senza neanche pettinarmi, a sguardo basso e ancora rossa come un peperone. Dopo 5 minuti di marcia spedita mi bloccai guardandomi in torno...
<< Oh, cavolo... Mi sono persa... >>
Mi accasciai a terra senza forze chiedendomi per l'ennesima volta come ero capitata lì, poi un pingui... Ehm... Un maggiordomo che passava di lì, vedendomi agonizzante sul pavimento intenta a decompormi e diventare polvere, mi aiutò a ritrovare la strada per la sala da pranzo.


 

La sala da pranzo era immensa, quasi rimpiangevo il comodo e accogliente pavimento del corridoio, inoltre dovevo sedermi di fianco a Tamaki. Ma la cosa più inquietante era un'arzilla nonnetta che riempiva il posto di governante in questa casa e che mi fissava male... Malissimo...


 

Questa vuole uccidermi


Tentai di fare colazione come era mia abitudine, ma trovai una serie di ostacoli:
1- Non avevano latte e nesquik! Questo è un abominio, un'eresia! Tanto vale uccidermi subito che torturarmi in tale modo!
2- Ogni mio movimento e persino la mia postura a tavola veniva corretta a suon di bacchettate dalla nonnetta, avevo detto che voleva uccidermi...
3- Tamaki aveva iniziato a tergiversare su cose inquietanti... Prima tra tutte la scuola, poi sulla scelta del club (dava per scontato scegliessi l'Host club. Ebbene si, appresi anche il nome del club di cui era il presidente e le cui attività erano a me sconosciute, anche se con quel nome una mezza idea me l'ero fatta... E non era molto rassicurante).
In conclusione non feci neanche colazione e andai a prepararmi per andare a scuola, con la pancia che replicava.


 

In camera vidi sul letto una divisa ad abito color giallo pastello, inorridii arricciando il naso per il disgusto. Io avevo poco gusto estetico, (altro mio difetto) ma quella divisa partorita da chissà quale mente perversa era decisamente improponibile, almeno per me. Mi gettai sul letto controllando l'ora sul cellulare
<< Uhg... Le 7.45... Ho ancora tempo... >>
Involontariamente mi riaddormentai, che madornale errore! Quando mi svegliai circa 20 minuti dopo la cameriera pervertita di prima e una sua amica mi stavano spogliando nel sonno per mettermi la divisa scolastica. Lanciai un urlo che fece tremare la residenza e mi rifugiai all'estremità più lontana del letto facendomi scudo con un cuscino
<< C-c-cosa ci fate voi qui? E perché mi stavate spogliando!? >>
<< Perché la signorina deve prepararsi per uscire o arriverà tardi a lezione >>
<< E potevate svegliarmi! Non c'era bisogno di denudarmi! >>
<< Abbiamo tentato, ma la signorina ha il sonno pesante e abbiamo ricevuto l'ordine di fare in modo che lei sia pronta in tempo ad ogni costo >>
finì la frase con un sorriso radioso e sottolineando quel "ad ogni costo". Ok, questo era troppo... Nessuno mi dice cosa devo o non devo fare o mi programma la vita, NESSUNO, specie con quel sorriso stampato in faccia! (ok, so cosa state per dire... lo so che sono qui per volere dei miei, sottostando quindi a un loro ordine, non siate puntigliosi! Sto escogitando un piano per evadere!)
<< Uscite immediatamente fuori dalla mia stanza! Ora! >>
sbottai e le due cameriere uscirono senza replicare.
-promemoria: vestiti immediatamente se non vuoi essere denudata da personale perverso-
Finii di vestirmi in tutta lentezza, misi le lenti a contatto e optai per non trovare un'acconciatura, ogni mio tentativo sarebbe stato inutile, quindi legai i capelli con una semplice coda. Uscii dalla stanza evitando sapientemente tutti gli specchi, per risparmiare loro la vita anche perché se avessero riflesso la mia immagine si sarebbero suicidati rompendosi, ed arrivai nell'atrio dopo aver sbagliato strada solo tre volte. Nell'atrio mi attendeva Tamaki, che mi fece strada fino al Mercedes. Alzai un sopracciglio bloccandomi alla vista di quel macchinone; si, decisamente non ero a casa mia...


 

Non credo mi abituerò presto a questa vita da ricchi.


 

Arrivare a scuola senza addormentarmi sui comodi sedili del Mercedes, durante il breve tragitto casa-scuola, fu per me una vera e propria impresa, anche se il fatto che Tamaki continuasse a fissarmi con occhio critico innervosendomi fu molto di aiuto.
-promemoria: ringraziare l'alieno, almeno parzialmente, per non avermi fatta addormentare evitando una spiacevole scena come quella di stamane-
<< Che hai tanto da guardare? Mi stai innervosendo >> dissi alzando un sopracciglio
<< N-niente... I suoi capelli... Le cameriere non l'hanno aiutata? >> disse esitante
Perfetto, mi dava anche del lei (si, durante i suoi precedenti dialoghi non lo avevo notato perché troppo intenta a trovare una via di fuga in caso di emergenza, magari qualche passaggio segreto all'interno della villa...), ci mancava solo questo...
<< Se ti riferisci alle due pervertite che mi stavano spogliando stamattina... no, non mi hanno aiutata, le ho cacciate via >>
dissi infastidita (da cosa, poi?) scendendo dall'auto. Senza attendere che l'autista mi aprisse la portiera, e lasciando interdetti gli altri studenti che misteriosamente si erano avvicinati all'auto, come api attirate dai fiori più profumati (e adesso da dove riescono queste similitudini?).
Guardandomi attentamente in torno molte erano ragazze, che ora mi stavano guardando con disprezzo. Primo giorno di scuola in un nuovo istituto e già avevo delle nemiche, che fosse la mia giornata fortunata? Comunque gli sguardi di puro odio non durarono molto e lasciarono il posto ad una serie di gridolini e cuoricini accompagnati da occhi pieni di puro godimento. Alle mie spalle avvertii un'aura strana... Mi voltai e... I miei occhi! (ciecata per la seconda volta in un sol giorno!) Tamaki sprizzava brillantini come fosse un dannato vampiro della saga di Twilight e le ragazze erano attirate come fangirls del team Edward davanti all'attore Robert Pattinson durante la scena nel secondo film in cui si quasi denudava! Iniziai a indietreggiare e neanche a farlo apposta mi ritrovai a forza di spintoni fuori da quella baraonda. Stremata caddi a terra, anzi caddi ai piedi di qualcuno. Temevo terribilmente di alzare la testa (e come darmi torto? In pochi secondi che ero lì ero stata abbagliata, strattonata e catapultata fuori pista da una massa di ragazze impazzite per uno pseudo Edward Cullen/alieno!). A malincuore alzai la testa, per avere almeno la decenza di chiedere scusa per essere atterrata sulle scarpe di chissà quale riccone ed evitare altri possibili nemici, insomma le ragazzine mi parevano già numericamente più che sufficienti. Rimasi sconvolta, il poker-face del mio incubo! Esisteva! Era reale, ed era lì!



 

Rabbrividii, avevo avuto spesso sogni premonitori, ma mai fino a questo punto! Il poker-face si chinò verso me e mi aiutò ad alzarmi
<< Tutto bene lady Yamashita? >> disse con falso sorriso
<< C-certo poker-face... Ehm... Tipo che non conosco... >>
<< Mi chiamo Kyouya Ootori, piacere di incontrarla signorina Yamashita Chiaki >> disse inchinandosi.


Cielo, un altro pazzo fissato col lei e le buone maniere, temo che non riuscirò a trovare nessuno in questa scuola che usa il tu e sa cosa vuol dire vivere una vita da comuni mortali


 

<< P-piacere mio... >> iniziai a indietreggiare, ma finii addosso a Tamaki che nel mentre aveva finito di brillare (che avesse finito la porporina?).
<< Ah, Kyouya, vedo che hai già preso confidenza con Chiaki-hime... >>


Hime? Da quando sono stata promossa a principessa?


<< Certo, anche se è la prima volta che la incontro è proprio come la immaginavo >> disse con un sorrisetto beffardo e alzando un sopracciglio.

 

Di cosa stavano parlando?


<< Ho intenzione di farla entrare nel nostro club... >>

 

Club? Entrare? Lui aveva intenzione di fare cosa?


<< Non credo possa permettersi la retta del club, viene da una famiglia di umili lavoratori... o i nonni hanno passato a lei l'eredità? Strano, io non sono stato avvertito... >>


Come sapeva lui della mia famiglia? Non mi dire che Tamaki gli aveva raccontato tutto? Impossibile, neanche lui sapeva dell'eredità, lo sapevo a stento io... Più che altro... C'è qualcosa che so in questa storia, in fondo sono la protagonista, no?


 

<< Non saprei, ma io non intendevo come cliente... La nonna mi ha chiesto di insegnarle le buone maniere, e credo che al club riuscirà ad apprenderle con semplicità, addirittura divertendosi!>>


perchè avevo una strana sensazione?


<< Quindi vuoi tenere fede all'ordine di tua nonna e trasformarla in una vera lady? >> mi squadrò dall'alto in basso << Sarà complesso... >>
<< Possiamo farcela tutti insieme, e ci divertiremo, ne sono certo... >>
<< F-fermi tutti! Cosa sta succedendo qui? Cosa sono questi discorsi? E come sa il poker-face.... Ehm... Kyouya della mia famiglia? >>
<< Allora per coprire le spese della sua istruzione la useremo come “cagnolino” del club, va bene? >>
<< Nessuna obiezione, ora scusa ma io ho un impegno, la lascio a te... >> e così dicendo Tamaki si allontanò.
<< Bene, lady, le indi... >>
Non lo feci finire, lo presi per la cravatta e lo abbassai fino a guardarlo negli occhi, quindi di molto
<< Senti tu, ora mi spieghi tutto, o giuro che ti pesto! >>

con un fluido movimento della mano mi allontanò sistemandosi la cravatta e gli occhiali per poi sospirare
<< Cielo, sarà una vera impresa addomesticarti... Risponderò alle tue domande, ma nel mentre avviamoci in classe o faremo tardi. Non posso permettere che a causa di uno stupido ritardo, per un “cane” non ammaestrato, il mio perfetto curriculum scolastico venga intaccato... >> dicendo questo una strana e inquietante luce balenò nei suoi occhi, tanto da farmi venire un groppo in gola e facendomi ignorare completamente l'offesa appena ricevuta.



 

Avete presente quando nei western c'è il tipo che dice "quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, l'uomo col fucile spara all'uomo con la pistola", o qualcosa del genere? In questo preciso istante sono l'uomo con la pistola e ho davanti a me un poker-face col fucile, solo che il suo fucile sono un paio di occhiali e uno sguardo spaventoso... Non credo che la situazione volgerà in mio favore, neanche con l'arrivo di uno sceriffo...



 

Silenziosamente seguii il tipo con gli occhiali, avevo una folle voglia di fuggire, ma dato che quella era la mia giornata fortunata sarei caduta nel tentativo di farlo e mi sarei azzoppata, e un cavallo azzoppato si sa, non serve a nessuno (che c'entra? ...bah...), quindi optai per il seguirlo buona buona.

<< Dunque, per rispondere alle tue domande... Conosco la tua situazione grazie a ricerche fatte di persona in segreto, Tamaki non mi ha detto nulla di te se te lo stai chiedendo, a parte che ti ospitava ovviamente... Per quanto riguarda il club abbiamo deciso di utilizzarti come assistente, così apprenderai anche la buona educazione divertendoti, come desiderano tanto i tuoi genitori. >> disse ancora sorridendo in modo talmente falso che faceva venire i brividi.

<< Uhm... Tradotto nella mia lingua stai cercando di dirmi in modo gentile che sono un'incompetente, che mi hai stalkerata e che mi userai, anzi sfrutterai, in uno strano club come schiavetta con la scusa di insegnarmi le buone maniere, non è così? >>
scoppiò in una sonora risata, fermando improvvisamente la sua marcia, poi si voltò e mi inchiodò al muro fissandomi negli occhi in modo severo
<< Esattamente >>


 

Questo è pazzo... E il mio sogno, anzi incubo, stava diventando lentamente reale... E il peggio è che non so cosa faccia più paura delle due cose!


<< Siamo arrivati, tu frequenterai la sezione A con me e Tamaki, per volere del preside >>
disse liberandomi sia dal muro, che aveva fatto col suo corpo per bloccarmi e non farmi fuggire, che dal suo inquietante sguardo, ed entrò in classe come nulla fosse accaduto (mi aveva appena minacciato e lui va in giro tutto easy, è uno psicopatico!)

Ah... Giusto, dimenticavo che il preside dell'Ouran era il figlio della vecchia malefica. Era ovvio che mi mettesse in classe col nipote! Sospirando entrai in classe sotto lo sguardo inquisitore di tutti, e tra matematica, inglese e letteratura le ore passarono, anche se mi limitai a rifugiarmi nel mio mondo e a disegnare (era il caso di dire: relax, take it easy...), evitando di incrociare lo sguardo o di rispondere alle domande dei compagni curiosi di conoscermi e dei professori, anche se loro volevano solo sapere se ero capace di fare 2+2... (5! ...che domande! ...tsk...)


 

Credo che l'unico momento realmente lieto in quella giornata sia stato l'ora del pranzo. Ero moribonda sul banco, perchè non avevo nè il bento nè i soldi per comprarmi il pranzo, e il team pseudo Edward si stava pericolosamente avvicinando per porgermi i loro saluti (o l'estrema unzione) quando Tamaki, per la prima volta da quando lo avevo conosciuto mi fece una proposta che non avrei potuto assolutamente rifiutare, la sua prima frase intelligente!
<< Hai fame? >> ...non questa... << Vieni, ti accompagno in mensa e ti offro il pranzo >> questa!
Ovviamente il tutto era accompagnato da una strana cornice di rose rosse, che ai miei occhi affamati si trasformarono in succulenti hamburger e feci molta fatica a rispondere senza sbavare
<< Si! Fame... Molta! Pranzo... >>
sorridendo mi accompagnò in mensa, o per meglio dire verso una nuova trappola.


 

Perché per me i guai non finiscono mai?


 


 

*Poker-face: Faccia da Poker, vuol dire che siete persone abili e impenetrabili, e quindi è difficile cogliere in voi emozioni, stati d’animo e tanto altro.

**Non odio la saga di Twilight, sia ben chiaro (ho letto i libri, visto i film e le parodie), non voglio offendere nessuno con la parte delle fangirls.


 


 

Allora... ringrazio Sabi-chan ( <3 ),

ringrazio loonaty (little player <3) per averla messa tra i preferiti e per aver disegnato Chiaki-chan... finalmente posso vederla anche con gli occhi e non solo con la mente! XD

ringrazio Niniel Virgo per averla messa tra i preferiti,

ringrazio Lirin Lawliet per la recensione

e Argy per la recensione ( <3 )

e ringrazio anche chi la segue senza commentare...

i ringraziamenti sono finiti... andate in pace!


 

p.s.: l'immancabile p.s... comunque nel prossimo entrano in scena gli altri host... e inizierà la tragedia per la mia povera Chiaki (Quanto mi diverto a metterla in situazioni difficili! Ohohohohoh)


 

Al prossimo capitolo bella gente <3

  
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