Petunia Evans odia le vacanze, perché durante quelle il mostro di sua sorella torna a casa.

 

Odia il natale, perché mentre lei regala alla madre il millesimo soprammobile e al padre un beauty con l’occorrente per farsi la barba, sua sorella regala alla madre un mestolo che gira il cibo con un semplice comando vocale e al padre un tosaerba che va da solo, con tanto di incantesimo di disillusione. E tutta l’attenzione va nei confronti di sua sorella.

 

Odia la Pasqua, perché mentre lei apre un semplice uovo di cioccolato con dentro una qualsiasi stupida sorpresa, sua sorella torna da quella scuola di mostri con caramelle che sanno di gusti più improbabili, caramelle a forma di api che volano e cioccolatini a forma di rana che saltano. E tutta l’attenzione va nei confronti di sua sorella.

 

Odia l’Estate, perché deve avere sua sorella in giro per casa per due interi mesi, con il suo gufo che porta lettere, i suoi libri di scuola che rischiano di mangiarti e tutte le magie che fa con quel pezzetto di legno per aiutare la madre a cucinare più in fretta e senza sforzo o per far andare più velocemente il condizionatore per far soffrire di meno il caldo al padre. E tutta l’attenzione va nei confronti di sua sorella.

Petunia Dursley odiava le vacanze, perché durante quelle il mostro di sua sorella tornava a casa.

 

Però adesso le piacerebbe avere quel mestolo per girare il cibo, o mangiare un’altra di quelle caramelle a forma di api o anche avere un condizionatore che produca aria ancora più fredda.

 

Ma soprattutto le piacerebbe riavere quel mostro di sua sorella. Le piacerebbe riavere Lily.