LA SERA DEL BALLO.
Era il periodo del ballo scolastico e per i corridoi
della scuola ,si aggiravano ragazze ossigenate che distribuivano volantini per
farsi eleggere reginetta del ballo. Odiavo queste feste. Musica
assordante,abiti eleganti e le elezioni! A che serve essere nominata la più
bella del ballo? Per me questo rimarrà nei grandi misteri da svelare
dell’umanità. Una mattina ricevetti sei volantini,tutti da ragazze diverse. Zero
li prese e li cestinò,queste cose le odiava peggio di me.
-Capisci ora perché mi piaci? Sei troppo simile a
me.
A modo suo era un complimento. Non sapevano di noi.
Pensammo di tenere segreto tutto quello che era successo,almeno dovevamo far
passare il ballo. Potevano inserirci nella lista “del re e la regina” ed era l’ultima cosa che volevamo.
Tornammo a casa e parlammo con papà del ballo.
-Non volete andarci?! State scherzando spero!
-Per niente signor Cross- rispose Zero freddo mentre
accarezzava Maccherone.
-Perché Yuuki?!- si inginocchiò davanti a me
piangendo disperatamente- Perché?!
-Papà sai che odio feste del genere!
-Ma il mio sogno è vederti con uno di quei bei
vestiti mentre balli tra tutta quella gente!
-Evidentemente non è il mio.
-Come volete!
Si alzò e riprese a cucinare,io e Zero ci
guardammo,capì che si era offeso(anche se in realtà era un modo per convincerci
ad andare),alzammo le spalle e riprendemmo ad osservarlo.
-A che ora deve tornare a casa?
Papà si voltò verso Zero con faccia sconvolta,non
aveva capito.
-Chi?
-A che ora riporto sua figlia a casa se dobbiamo
andare a questo stupido ballo?! Questo chiedono solitamente i ragazzi no?
-AAAAAAAH CHE MERAVIGLIA! Tornate a qualsiasi
ora,sono troppo felice ora! Devo trovarvi dei vestiti eleganti! Non muovetevi
di qui! Prendo il cappotto e vado a comprare qualcosa di carino per voi!
E in cinque secondi uscì di casa.
-Ti andrebbe di farmi un massaggio?- mi chiese Zero
sbadigliando
-Ok basta che non sia ai piedi.
Ci sedemmo davanti al camino in salotto. Poggiai la
schiena al divano per stare comoda e non stancarmi. Zero si sedette davanti a
me,tra le mie gambe. Cominciai a massaggiargli le spalle. Aveva gli occhi
chiusi e l’aria rilassata,qualche minuto e sarebbe crollato.
-Così va bene?- gli chiesi
-E’ bellissimo- sorrise.
Cominciavo a massaggiargli anche la schiena,un po’.
Facevo piano,se avessi fatto forte
sarebbe stata più una tortura e si sarebbe arrabbiato.
-Che ne pensi di scappare dal ballo?
-Cosa?!-questa volta io non avevo capito cosa
volesse dire.
-Si,fingere di andare al ballo e dopo andare
altrove. Sarebbe l’ideale.
-Beh credo che tu abbia ragione. Magari decideremo
stesso quella sera.
Dopo un po’ non parlava più,aveva gli occhi chiusi e
pensai che stesse dormendo,ma continuavo a massaggiarlo e ad osservare il suo
viso,mi piaceva tanto. Da piccola passavo giornate intere a osservare Zero
mentre dormiva. Aveva un viso angelico,le guanciotte. Credo che in fondo mi sia
sempre piaciuto,anche se prima pensavo spesso a Kaname. Loro due sono totalmente
diversi. Credo che la cotta che ho per Zero sia più di una semplice cotta. Mi
sto innamorando. Ma Yori e papà dicono che l’uomo deve dirlo per la prima
volta,aspetterò allora.
-Yuuki … - non dormiva- mi massaggi i piedi?
Smisi di massaggiarlo.
-No!
-Oook.
Si inginocchiò guardandomi negli occhi. Ero
immobile. Aveva una mano sul mio ginocchio e la faceva salire lentamente … cosa
succede? La mano era a metà coscia e poi … poi scese e finì sul piede e lì
cominciò a farmi il solletico. Mi buttai per terra agitandomi tutta. Soffro
tremendamente il solletico sui piedi. Cercai in tutti i modi di fermarlo,ma lui
rideva come un matto sentendo la mia strana risata e divertendosi a torturarmi
a modo suo. Ero arrivata al limite,ridevo e piangevo. Non so come afferrai la
sua camicia e riuscì a liberarmi,cosa impossibile,ma dovevo stare davvero male
per aver fatto questa cosa. Il punto debole del nemico erano i fianchi e
cominciai a fargli il solletico. Tra capriole varie e strane “acrobazie” mi
ritrovai sdraiata su di lui. Mi prese per i fianchi e mi tenne stretta a se.
Poggiai le mani su suo viso e lo baciai. Ci alzammo dopo un po’,poteva entrare
papà in qualsiasi momento,ma tornò circa un’oretta dopo.
Due giorni dopo arrivò il ballo. Mio padre era
emozionatissimo. Si sbizzarrì nel comprare scarpe e vestiti. Sapevamo che
c’avrebbe scattato un miliardo di foto,ma come diceva Zero,almeno è contento!
Verso le 18:00 mi mandò in camera per prepararmi e lui aiutò Zero a prepararsi. Con me avevo
maccherone. Giocava con una mia vecchia bambola di pezza mentre io ero sotto la
doccia. Decisi di raccogliere i capelli con un fermaglio dagli strass neri. Non
mi truccai,non lo facevo mai in realtà. Mi piacevo acqua e sapone. Avevo finito
prima del tempo e rimasi con la vestaglia ancora un po’ per non sporcare il
vestito. Nella camera accanto c’era una guerra:urla di ribellione di Zero e
papà che gli dice di stare zitto e fare come dice lui. Finalmente indossai
l’abito: arrivava ai miei piedi,rosa con una cinta di merletto nera. Presi il
copri spalle e bussai alla porta dove c’erano gli uomini di casa.
-AMORE DEL TUO PAPA’!!!!!!!!!!!!!! Sei
stupendaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Era euforico,non si calmava. Io cercavo di vedere
Zero,ma papà si agitava troppo.
-Grazie! E’ pronto?- volevo vederlo!
-Stava facendo problemi con la cravatta però …
Zero spostò papà per passare e si fermò davanti a
me. Aveva un classico completo nero con camicia bianca e cravatta scura. Era
perfetto.
-Ora sono pronto. Possiamo andare.
Salutai papà che ci accompagnò alla porta con
Maccherone in braccio,starnutendo e piangendo per la felicità. Le lacrime e
l’allergia però servirono a evitare le sue solite foto.
Zero guidava la vecchia auto di papà. Ormai eravamo
quasi arrivati al ballo. Zero accostò un secondo.
-Allora che si fa?Diamo un’occhiata ai tipi lì
dentro o seguiamo subito la mia idea?
-Che idea?
-Drive in. Non ci siamo mai stati e sembrava un’idea
carina.
-Lo è! Però direi di andare prima al ballo,ora non
c’è confusione e posso salutare Yori.
Così facemmo. Il salone era già pieno di ragazzi e
ragazze,tutti con abiti eleganti,gioielli. Solo le dive,le candidate per la
reginetta del ballo,non erano arrivate. Erano sempre le ultime. Salutai Yori,era
in compagnia di un suo vecchio amico che non avevo mai conosciuto,ma lei mi
aveva parlato spesso di quanto le piacesse e finalmente aveva un appuntamento
con lui. Restammo per un’oretta a ballare e parlare con qualche conoscente,poi
andammo via,finalmente era arrivato il momento del drive in. Viaggiamo per una
quindicina di minuti ed arrivammo in tempo per la proiezione. Era uno di quei
film strappalacrime,ma non c’importava,eravamo lì,insieme,per divertirci. Per
tutte e due le ore Zero tenne il suo braccio introno al mio collo ed io poggiai
la testa sulla sua spalla. Ci scambiammo molti baci,dolci,facevamo qualche
battuta e mangiammo dei popcorn.
Al ritorno mi addormentai in macchina. Papà già
dormiva,il mattino dopo ci sarebbe stato l’interrogatori su com’era andato il
ballo,chi era la reginetta ecc. Visto che papà era a letto e non c’era bisogno
di svegliarmi Zero mi portò in camera prendendomi in braccio. Mi sistemò sul
mio letto e mi coprì con la sua giacca. Si addormentò accanto a me. Il mattino seguente
aprimmo gli occhi contemporaneamente. Un dolce buongiorno,un tenero bacio e poi
ci perdemmo in un abbraccio.