IL RITORNO DEL PUROSANGUE.
Indossavamo ancora gli abiti del ballo quando
uscimmo dalla mia camera per mangiare qualcosa. Ci fermammo prima di mettere
piede fuori. Nel corridoio c’era gente che non avevamo mai visto. Strinsi forte
la mano di Zero.
-V … voi chi siete?
Li osservavo cercando di capire se avevano un
aspetto familiare,magari in passato conoscevo almeno uno di loro,ma niente.
-Loro sono Akatsuki Kain e Senri Shiki,io mi chiamo
Hanabusa Aido. Ci hanno ordinato di tenerla d’occhio e non dar fastidio al
Signor Cross.
-Ma è un’assurdità! IL direttore è mio padre!
-In questo momento è in riunione e non riceve
nessuno.
Zero stringeva forte la mia mano,sapevo che stava
per reagire male,lo sentivo.
-Chi sarebbe questa persona così importante con cui
sta parlando Cross?!- Zero era furioso.
-Non credo che tu possa conoscerlo,o forse si.
Stuzzicavano Zero? Forse si,dato che stava per
perdere il controllo come non aveva mai fatto prima. Passò davanti a me e mi
trascinò fuori dalla stanza correndo,stava andando dal direttore. Quei ragazzi
ci seguirono,ma eravamo arrivati. Spalancammo la porta ed entrammo. Papà era
dietro la sua scrivania ed era serio. Davanti a lui era seduto un uomo alto,dai
capelli neri e lunghi. Zero mi stringeva la mano,ma aveva una strana
espressione,paura e rabbia messe insieme. Arrivarono anche quei tre.
-Ci dispiace,ma hanno cominciato a correre e non
avevamo capito dove stessero andando dato che non conosciamo la casa.
Avevano le teste basse in presenza di quell’uomo.
Doveva essere un dittatore? Zero lo conosceva?
-Non importa.
La sua voce era profonda,triste,l’avevo già sentita.
Si alzò,sistemò la sedia dov’era seduto e si voltò. Era …
-Non sei cambiata Yuuki,sei cresciuta benissimo.
Ero scioccata. Non riuscivo a parlare,ero
paralizzata,proprio come Zero,che stringeva ancora la mia mano.
-Tu … - Dovevo dire qualcosa,ma cosa? Avevo promesso
che se l’avrei rivisto non gli avrei rivolto la parola,neanche salutato. Ora
non parlavo proprio. Tutti quegli inchini, lo chiamavano “signore”,era una
persona importante. Chi era in realtà? Era sempre stato così o era questo il
motivo per cui non si è fatto né sentire né vedere per tutti questi anni? Chi
era ora Kaname? – Che … fai qui?
-Ero passato per parlare con tuo padre e conte,ma
vedo che sei arrivata prima del previsto,sei sempre la stessa,sempre curiosa.
Ti hanno spaventata?
- Cosa vuoi?!- Zero lo conosceva,ormai era sicuro,ma
c’era un odio profondo tra quei due.
-Vedo che ti sei ripreso bene Kiryu,complimenti.
Dovetti bloccare Zero,stava per reagire in modo
violento. Ero davanti a lui e guardavo Kaname quasi con odio.
-Non intrometterti Yuuki,non sai niente.
-Non devi fargli del male- era cambiato qualcosa in
Kaname,lo sguardo ancora più triste e malinconico,quell’aria da duro verso
Zero,gli atteggiamenti da grande signore. Non era più lui.
Zero poggiò una mano sulla mia spalla- Sta
tranquilla è una lunga storia,poi ti spiego- mi disse piano all’orecchio. Papà
non parlava,era pensieroso,troppo.
-Potrei restare un attimo solo con Yuuki signor
Cross?
Papà guardò Kaname e cercava di comunicargli
qualcosa- andiamo … - si avvicinò a Zero e poggiò la mano sulla sua spalla.
-Ma Cross … - non volevo che andassero via
-Ti prego vieni con me Zero … -era troppo triste.
-Per qualsiasi cosa chiama Yuuki – mi guardò
preoccupato e mi accarezzò,poi seguì papà.
Ero sola con Kaname e la cosa mi dava leggermente
fastidio. Avevo tante cose da chiedergli,ma ero troppo arrabbiata,incazzata
nera. Aveva trattato male Zero,papà per causa sua ora era triste e pensieroso e
in più aveva quei ragazzi che lo seguivano ovunque e facevano tutto quello che
gli ordinava.
-Non sei contenta di vedermi.
-Per niente- ero fredda. Dovevo esserlo.
-Un tempo non era così,eri felice quando passavo di
qui tutte le sere.
-Poi sei sparito,né una telefonata o altro e ora
pretendi che sia felice? Felice se intristisci per qualche assurdo motivo mio
padre,se stuzzichi Zero su qualcosa che non so? Spiegami perché sei cambiato in
peggio e non in meglio.
Si sedette sulla poltrona in pelle bordeaux e mi
invitò ad andare vicino a lui. Rifiutai.
-Dovevo fare altro e poi,Zero lo conosco da un po’
,o meglio conoscevo la sua famiglia e non mi andava di vedere te che lentamente
ti innamoravi di lui.
Aveva capito tutto in un solo minuto? Magari lo
sapeva da tempo.
-E allora perché sei tornato?
-Perché è arrivato il momento che tu mi segua,dato
che solo io conosco il tuo passato e per conoscerlo devi venire con
me,abbandonare tutti i tuoi amici,tuo padre,il tuo caro Zero.
Lasciare tutti?! No,non volevo! E del mio passato
non mi è mai importato nulla alla fine,mio padre era la mia famiglia,solo
lui,non volevo altri.
-Non credo che questo sia possibile.
-Devi seguirmi Yuuki.
-Conoscere il passato non mi importa,l’importante
ormai è il presente e il futuro.
-Importa a me però.
Non ero mai stata così cattiva con nessuno in vita
mia,ma ora stava esagerando ed era quello che si meritava.
-Non puoi obbligarmi a fare qualcosa che non voglio.
-Invece si mia cara.
Si alzò e mi venne vicino,voleva accarezzarmi,ma mi
scansai. Aprì la porta e se ne andò.
La sera dormì da noi. Papà lo sistemò in camera di
Zero,che venne a stare da me. Riguardo ai tre ragazzi,che non si lamentavano di
niente,ma eseguivano solo gli ordini di Kaname,dormirono sul divano e le
poltrone del salotto.
Papà e Zero erano sempre preoccupati. E la sera
parlammo,visto che non riuscivamo a dormire.
Eravamo seduti sul mio letto.
-Cosa ti ha detto?
-Che lui mi mostrerà il mio passato se lo
seguo,lasciando te e papà per sempre.
-Lo farai?
-Sai che il passato non m’interessa.
Arrivo un po’ di silenzio e Zero aveva lasciato un
po’ di paura,quella che me ne andassi via per sempre.
-Ti potrebbe portare via con la forza lo sai?
-Si,ma so che tu e papà non lo permetterete.
-Già- sorrise leggermente.
-Chi è Kaname?
-Meglio dire cos’è … - Cos’è?! Perché? Non sembrava
un mostro. Cosa non sapevo? Che mi avevano nascosto?- Yuuki vedi … c’è una cosa
che tuo padre ti ha nascosto e ha ordinato a me di non dirti niente fino ad
oggi. L’essere che ha ucciso la mia famiglia era un vampiro,so che è assurdo,ma
è vero,loro esistono ed hanno forma umana,ma possono uccidere. Sei io sono vivo
lo devo a tuo padre. I miei erano cacciatori di vampiri e lo sono anche io,per
questo conosco Kaname. Lui è un vampiro,un sangue puro,per questo tutti stanno
ai suoi ordini,perché i sangue puro hanno il potere assoluto e sono pochi.
Kaname è … un vampiro … La cosa era già strana,ma
Kaname vampiro,signore dei vampiri,era troppo. Però non fermai Zero.
-Vedi esiste una scala sociale, dove in cima ci sono
quelli come Kaname,poi ci sono i nobili,i vampiri comuni e i livello E,cioè
umani trasformati in vampiri,destinati a morire. Se sulla lista dei cacciatori
appare un nome di un vampiro,il cacciatore deve ucciderlo,è questo il suo
compito. So che è brutto,ma possono essere pericolosi,molto. Ormai la donna che
ha ucciso i miei è morta. L’ha uccisa un sangue puro. Un sangue puro che sta
uccidendo tutti i suoi simili per avere il potere assoluto.
Poteva essere Kaname. Era cambiato tanto e poteva
essere per questo motivo. Arrivò nuovamente il silenzio. Ora capivo tante cose.
-Mi odi ora Yuuki?-la voce di Zero tremava. Stava
per piangere?
-Perché dovrei?
-Ti ho tenuto nascosto tutto questo per così tanto
tempo.
-Non potrei mai odiarti- lo guardai negli occhi e
sorrisi- non mi hai detto niente per proteggermi e ti ripeto che non potrei
odiare mai la persona a cui tengo di più.- Sorrise. Poggiai la testa sulla sua
spalla,lui mi strinse a se.
-Continuerò a proteggerti da qualsiasi cosa ti possa
far del male. Non ti tradirò mai.
-Lo so.
-Yuuki io … Ti amo.
Spalancai per un secondo gli occhi,poi sorrisi
dolcemente,alzai lo sguardo e notai che anche Zero era arrossito.
-Ti amo anche io Zero.
Lo abbracciai forte e mi rannicchiai con la testa
sul suo petto.