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Autore: mery_wolf    21/08/2011    0 recensioni
La piccola bambina una volta aveva paura dell’Uomo Nero.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Little Girl.

 

La piccola bambina una volta aveva paura dell’Uomo Nero che si nascondeva sotto al letto.

Suo padre, seriamente, l’aveva messa in guardia.

Fra le coperte, di notte, si rannicchiava cercando il suo stesso calore, nutrendosi di esso in modo effimero.

 

La piccola bambina era un po’ cresciuta.

Ha incontrato l’Uomo Nero, ma era giorno e non l’ha riconosciuto.

Aveva gli occhi scuri e selvaggi, del colore della foresta. Lei volle addentrarsi, senza sapere come uscirne.

Lo lasciò entrare nella sua camera come la prima volta. Scoprì la sua pelle bruciare di quel calore che tanto agognava, che tanto le piaceva.

Iniziò a chiamarlo Amore, perché il suo viso non aveva altro nome.

Ascoltò la sua voce, si faceva cullare finché non faceva buio. Così smise di avere paura.

 

La paura del buio che sembrava tramare contro di lei.

 

Ed in quello stesso buio si allungava, cercando Amore che le parlasse con la sua voce calorosa.

La sua mano a penzoloni dal letto, aspettando qualcuno che l’afferrasse saldamente.

Ma a volte nessuno veniva a farle compagnia, e lei si sentiva di nuovo da sola contro l’oscurità.

Era inseguita dentro i sogni, però.

Non ne fu totalmente spaventata. Forse si confortò.

Forse impazzì.

 

Amore viveva sotto il suo letto, e solo per questo lei continuava ad allungarsi nel buio. Contro la paura, sfidando il coraggio. Continuava ad aprirsi il cuore.

 

Anche se, infondo, sapeva quello che viveva sotto al suo letto era l’Uomo Nero che lei chiamava Amore.

 

 


Note veloci. Più o meno:

Allora, scritta di getto alle due di notte, in traghetto verso la Sicilia. Dopo mesi e mesi di lunghissima astinenza, sono riuscita a riprendere la vena giusta per scrivere. Anche se non è decente, e stupida, non la correggerò. La lascerò così, perchè così è uscita dalla mia mente contorta.

Inutile dire che è strettamente autobiografica e pochissima gente saprà cosa significa davvero.

Ciao.

Wolf.

  
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