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Autore: indiceindaco    21/08/2011    9 recensioni
Giorni dai sapori consumati.
I giorni della loro adolescenza, volata via troppo in fretta.
Ed una foto, trovata per caso in un libro di scuola.
***
Questa flashfic partecipa al contest "Voi suggerite, io vi do la citazione!" indetto da MedusaNoir, sul forum di EFP, arrivando settima!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Cristallizzato nel tempo.'
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 Promt:
1 - Era proprio così: anche le cose tristi passavano, anche i dolori, le disperazioni, come le gioie, impallidivano, perdevano la loro profondità e il loro valore, fin che veniva un momento in cui non ci si poteva più ricordare cos'era stato a far tanto male. Anche i dolori sfiorivano ed appassivano. (Narciso e Boccadoro-Herman Hesse)
2 - Perché le donne vogliono sempre aggiustare quello che non ha bisogno di essere aggiustato? (NCIS)
3 - Credevo di saperlo. Ora non ne sono più tanto sicuro...(Il Re Leone)
Avvertimenti:
Ambientata a cavallo tra l’epoca dei Malandrini e la seconda guerra Magica. Il titolo è l’incipit di una canzone di Fabrizio De André: “Amore che vieni, amore che vai".
La storia si è classificata al settimo posto, del contest indetto da MedusaNoir, "Voi suggerite, io vi do la citazione", riempiendomi d'orgoglio! Era il mio primo contest!
La prima: Lily POV. Segue un Jim POV ed infine il Remus POV.

 

 
 
 
Respiri a pieni polmoni, disteso qui accanto a me.
Hai appena finito gli allenamenti intensivi prima della finale.
E godi del tuo meritato riposo, Capitano.
Hai gli occhi chiusi, gli occhiali calati sul naso.
Non credo di averti mai visto così rilassato.
Sembra che non vi siano pensieri sul tuo volto, né ombre, né paure.
-James, farai pace con Sirius?
So che interrompere quel silenzio mi costerà caro.
Fai una smorfia infantile: increspi il labbro superiore e storci il naso.
Quello è un tasto dolente, lo so bene.
-Lily, per favore, non ricominciamo con quest’argomento!
Mantieni gli occhi chiusi, ma le sopracciglia sono già aggrottate.
Lascio vagare i miei occhi al cielo primaverile.
Mi perdo a ricorrere le nuvole.
-Ma lo sai che è il tuo migliore amico, o no?- dico per cercare di scuoterlo.
-Credevo di saperlo. Ora non ne sono più tanto sicuro...
Testardo, orgoglioso, permaloso: questo è il ragazzo di cui mi sono innamorata, e che per un battibecco sta mandando a quel paese ben cinque anni di amicizia.
Sirius gli aveva solo fatto notare che si stavano allontanando, a causa mia.
Me ne ero accorta anch’io.
E a Jim, questa verità, brucia.
Non riesce ad ammettere quando sbaglia.
Di contro, io mi sento in dovere di fare qualcosa!
Dovevo assolutamente parlarne con Remus.
E tutto, forse, andrà bene.
 
***
Lily sa essere veramente pedante alle volte.
Volevo solo riposare questo pomeriggio, e condividere il mio riposo con lei.
Senza discussioni inutili.
Invece adesso mi ha messo il broncio.
Come se la lite con Sir non bastasse!
Pure lei a mettermi pressioni: “Fate pace…blablabla!”, “Non fare il bambino!”
Ah, e come dimenticare la sua ultima: “È il tuo migliore amico”?
Sento ancora quella sua vocina tormentosa, insostenibile alle volte.
So che si sente in colpa per l’accaduto.
Perché se Sir ed io ci siamo allontanati, forse, è anche a causa sua.
Ma la mia Lily ha la brutta abitudine di far di tutto un dramma, che diamine!
Perché le donne vogliono sempre aggiustare quello che non ha bisogno di essere aggiustato?
Sir è fatto così! Gli passerà e tutto andrà bene.
Ottimo, sento la testa ronzare.
Troppi pensieri tutti in una volta!
Ah, la miseria!
Ho bisogno di parlare con Remus.
 
***
Non so come quella foto sia finita lì.
Per sbaglio quel libro di Storia della Magia è caduto ai miei piedi, questa mattina.
Una nostra foto del sesto anno.
Io, Jim, Sir, Peter e la nuova arrivata: Lily.
L’ossessione di Jim.
Mi scappa un sorriso, nonostante tutto.
I primi tempi erano stati estenuanti.
Jim passava tutto il suo tempo con Lily.
Sirius era tremendamente geloso: pensava che la rossa gli stesse portando via il suo migliore amico.
Ah, quanti litigi, discussioni, rancori adolescenziali!
Ed i rimorsi, i “non volevo”.
L’orgoglio di quei due, nessuno che volesse fare il primo passo.
E lo stratagemma di Lily, da me messo in atto.
L’abbraccio di quei due testoni, dopo mesi di silenzio.
Tutti questi ricordi mi raggiungono, di soppiatto.
Come un felino che agguanta la propria preda.
Adesso che tutto è svanito nel vento, non mi resta che rincorrere quei ricordi, tristemente.
La foto si bagna un po’.
Era proprio così: anche le cose tristi passavano, anche i dolori, le disperazioni, come le gioie, impallidivano, perdevano la loro profondità e il loro valore, fin che veniva un momento in cui non ci si poteva più ricordare cos’era stato a far tanto male. Anche i dolori sfiorivano ed appassivano.
Il libro, con la foto, ritornerà al suo posto, e tutto andrà bene.




Ed ecco il giudizio della rapidissima MedusaNoir
Sono ripetitiva qui, ma mi è piaciuta questa storia.
SETTIMO CLASSIFICATO:


Grammatica e punteggiatura: 9.65/10

Forma e stile: 8.8/10

Originalità: 10/10

Caratterizzazione: 10/10

Gradimento personale: 8.7/10

Bonus: 1/1

Totale: 48.15/51
  
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