Il
sentiero che non tocca terra ~
prompt: #018,
walking on air
Elizabeth non aveva avuto l’ardire di guardarlo negli occhi fin quasi dal principio dell’illuminante conversazione che li aveva accompagnati; il suo sguardo s’era invece soffermato sulle lunghe gambe di lui, e con piacevole meraviglia aveva constatato quanta leggerezza vi fosse nel passo elegante del signor Darcy. Egli incedeva, oggi, come in uno stato d’estatica serenità, di liberazione: ed erano già in due a percorrere quel sentiero che non toccava terra.
Quando si fermarono, fu come se i loro piedi ricadessero pesantemente giù dal cielo.
«Addio, dunque, cara Elizabeth.»
Prima di udir risposta, il signor Darcy le prese la mano. Elizabeth levò lo sguardo, turbata, più che dalla sorpresa di tal gesto, dal sentire quanto le sue grandi e forti dita fossero in realtà gentili – al ballo di Netherfield non se n’era avveduta o, forse, non se n’era curata; e più ancora la sorprese l’inenarrabile dolcezza dello sguardo che le rivolgeva, la naturalezza con cui le sue labbra le sfiorarono lievi la mano.
Gioì, in quel momento, della promessa di un futuro in cui l’amore di quell’uomo l’avrebbe sorpresa un poco ogni giorno.
«Addio, caro signor Darcy.»
Si separarono così, allontanandosi l’uno dall’altra nel passo leggero che da sempre è indice di quel sentimento che innalza l’uomo, portandolo via, al di là di ogni orgoglio, al di là di ogni pregiudizio.
[ 220 parole ]
Nota: Collocazione temporale: subito
dopo il colloquio chiarificatore tra Darcy ed
Elizabeth riguardo ciò che lui ha fatto per la famiglia di lei e
riguardo i sentimenti che li uniscono, il giorno prima che la famiglia Bennet venga a conoscenza di tutto.
Non ho mai, mai letto una storia d’amore con maggior piacere: Orgoglio e pregiudizio è
indubbiamente destinato a diventare uno dei miei classici preferiti.