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Autore: Kundry    24/04/2006    5 recensioni
La vicenda si svolge in un periodo non precisato del sesto anno di scuola...il titolo, "Moonlight Shadow", non c'entra assolutamente nulla con la storia, è semplicemente il titolo della canzone che stavo ascoltando quando mi è venuta voglia di scrivere!
Non è molto lunga....spero vi piaccia!!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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MOONLIGHT SHADOW

MOONLIGHT SHADOW

Di Stregha

 

 

 

La campanella che segnava la fine della doppia ora di pozioni fu seguita immediatamente dall’allegra voce del professor Lumacorno che invitava gli alunni a riempire una piccola fiala di cristallo con il liquido gelatinoso e ambrato che bolliva nel loro calderone, Hermione in realtà aveva finito da un pezzo il suo compito in classe e aveva avuto il permesso di uscire dall’aula per ripassare per il compito di Trasfigurazione che si sarebbe tenuto quello stesso pomeriggio.
Da qualche tempo, l’unico luogo in cui si poteva studiare in santa pace era il bagno al terzo piano, quello che esibiva un gran cartello ingiallito dal tempo e con gli angoli mangiucchiati, su cui era scritto “guasto” : il bagno di Mirtilla Mal Contenta.
Hermione era lì, seduta a terra, con la schiena appoggiata la muro e le gambe incrociate su cui era poggiato il volume di “Trasfigurazioni Umane” , sfogliava pigramente le pagine senza badare troppo a quello che scorreva sotto i suoi occhi, la sua mente non si trovava affatto in quel bagno, ma vagava per i corridoi del settimo piano, all’altezza dell’arazzo di Barnaba il Babbeo, che vedeva davanti a se una striscia di parete vuota.
Era lì che la sera precedente aveva visto sbucare all’improvviso, dalla porta della Stanza delle Necessità materializzatasi per incanto, Draco Malfoy, non avevano parlato, si erano scambiati solo un lungo sguardo, pochi istanti in cui Hermione non poté non notare quanto fosse pallido in volto e quanto negli ultimi tempi fosse dimagrito e esibisse sempre più un’aria malsana, tuttavia, notò un lieve bagliore accendersi nei suoi occhi, ormai da tempo privi di emozione, nel momento in cui quel freddo metallo si fuse con il caldo color nocciola degli occhi di lei, un bagliore che provocò in Hermione un senso di disagio, un disagio che si avvicinava molto al timore, quando si rese conto di essere sola con lui, si affrettò ad allontanarsi.
E il suo pensiero quella mattina era ancora per lui: per tutta la durata del compito aveva percepito un paio di occhi puntati dietro la sua schiena, a spiare ogni piccolo movimento, e ne aveva avuto la conferma quando, uscendo dall’aula, aveva incrociato di nuovo lo sguardo di Malfoy, di nuovo quel bagliore che l’aveva turbata, imbarazzata, intimorita.

Persa nei suoi pensieri, non si accorse che la porta d’ingresso al bagno si stava aprendo, piano piano, sempre di più, fino a far scivolare all’interno un corpo esile, ma elegante, e a richiudersi con la stessa lentezza e lo stesso silenzio con cui si era aperta.
Hermione distolse finalmente lo sguardo dalle pagine del libro, portandolo sulla pietra del pavimento, sobbalzò visibilmente quando trovò sotto i suoi occhi un paio di elegante scarpe nere, lentamente risalì le gambe, la vita, il petto, fino ad arrivare ad un volto pallido, dall’aspetto malsano, incorniciato da sottili capelli color dell’oro che donavano comunque un pizzico di fascino al proprietario; con un gran balzo si alzò da terra lasciando cadere ai suoi piedi il pesante libro, per un istante si trovò congelata da quella presenza, poi parlò, anche se chiaramente turbata
- che ci fai qui? Questo è il bagno delle ragazze! –
Draco la guardò ancora un momento prima di rispondere, i suoi occhi vuoti indugiarono un po’ sulle labbra carnose di Hermione, poi con il solito tono di sfida disse
- E tu che ci fai? Questo bagno dovrebbe essere inaccessibile, o sbaglio? -
parlò guardandola dritta negli occhi, ma non riuscì per molto, tornò subito a perdersi con lo sguardo tra le sue labbra, poi sul suo candido collo, che i capelli tenuti sopra la testa da una matita, avevano lasciato completamente nudo, senza protezione.
Hermione cercò di divincolarsi da quello sguardo invadente, si guardò fugacemente intorno, poi fece per chinarsi a raccogliere il libro.
Fu un attimo, la mano di Draco immobilizzò il polso di Hermione, l’altra mano le afferrò il volto e in un secondo si ritrovò attaccata al muro, immobilizzata dalla stretta di Malfoy, con le labbra di lui che premevano insistentemente su quelle di Hermione, e una prepotente lingua cercava di insinuarsi tra le morbide labbra della ragazza.
Con gli occhi granati, Hermione puntò la mano libera sulla spalla di Draco e tentò di spingerlo via, ma anche se deperito, Draco era nettamente più forte di lei, scosse violentemente il capo e finalmente riuscì a liberarsi da quella morsa che le impediva di respirare
- ma sei impazzito? Lasciami subito! – gridò con voce stridula e chiaramente spaventata, strattonando anche l’altro braccio che continuò, però, ad essere bloccato dalle dita serrate di Draco.
Lui non parlò, continua a guardarla con quegli agghiaccianti occhi vitrei, il respiro di lui si fece ansimante
- Malfoy…lasciami…subito! – gridò picchiando con violenza il pugno sul suo petto, istintivamente il ragazzo afferrò anche l’altro polso e lo inchiodò al muro, si avvicinò di nuovo a lei, bruscamente riprese a baciare le sue labbra serrate, col suo corpo la teneva schiacciata al muro, con i suo viso la costringeva a non gridare, solo dei soffocati mugolii terrorizzati si levavano dalla sua gola.
Talmente era il terrore e il panico che la stavo invadendo che non riusciva a pensare a nulla di sensato, continuava a gridare nella sua mente di lasciarla andare e intanto lui percorreva con le labbra ogni angolo del suo viso, poi scendeva verso il collo, sul petto, lasciando segni rossi sulla pelle delicata di Hermione per la violenza con cui cercava di affondare le labbra nella sua carne. Realizzando che ora la sua bocca era libera, cominciò a gridare sempre più forte, ad implorare aiuto, mentre gli occhi cominciavano a bruciare e dagli angoli cominciavano a scendere salate lacrime. Lui continuava a percorrere il corpo di Hermione con le sue labbra, ignorando le grida di terrore che si levavano dalle labbra della ragazza, d’improvviso, allo stremo delle sue forze, le parole le uscirono tra un singhiozzo e l’altro con un sussurro
- Draco…ti prego…basta…-
il ragazzo si fermò, improvvisamente e bruscamente.
Lentamente allentò la presa ai polsi di Hermione e li lasciò ricadere lungo i fianchi di lei; alzò lo guardo sul volto rigato dalle lacrime di Hermione, ora nei suoi occhi c’era smarrimento, consapevolezza, quasi un ombra di terrore per quello che stava facendo, si scostò lentamente dal corpo di lei, che, improvvisamente liberò, scivolò lungo il muro e si rannicchiò a terra con le gambe tra le braccia e il viso ancora striato di lacrime, che continuava a scendere, gli occhi spaventati, fissi nel vuoto di fronte a lei.
Il ragazzo si portò una mano alla bocca, in un gesto disperato, poi la stessa mano salì è si immerse nei biondi fili di grano, fissava Hermione, sconcertato
- Io…non…- il respiro ancora affannato, imbarazzo e incredulità nella sua voce, si guardò intorno, camminò avanti e indietro un paio di volte, fissò la sua immagine nello specchio incrinato e sporco, poi tornò a guardare lei, rannicchiata in un angolo, il corpo ancora scosso da brividi e singhiozzi, la matita che teneva su i suoi capelli, ora giaceva a terra e i suoi riccioli castani cadevano disordinati lungo le spalle, sembrava una bambina, indifesa e spaventata.
Sentì l’irrefrenabile impulso di correre da lei, stringerla tra le braccia, rassicurarla, proteggerla…amarla…
Portò nuovamente una mano sul viso, come a voler scacciare quel pensiero, poi si voltò, lentamente raggiunse la porta, esitò sulla soglia, con la mano stretta attorno alla maniglia
- Perdonami… - mormorò con voce spezzata, poi tirò a se la porta, oltrepassò la soglia e con un impercettibile rumore, la porta si richiuse alle sua spalle.

 

 

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ECCOCI QUI….

CHE BELLO TORNARE A SCRIVERE SU EFP, NON POTETE IMMAGINARE CHE COLPO QUANDO NON SI APRIVA PIU’ LA PAGINA!!!

 

SPERO CHE QUESTA NUOVA ONE-SHOT VI PIACCIA

E VI RICORDO CHE PRIMA CHE IL SITO AVESSE PROBLEMI HO PUBBLICATO IL 6° CAPITOLO DI

 “PIECES OF A DREAM” , PER CHI FOSSE INTERESSATO!!

 

GRAZIE PER AVER LETTO

E COME AL SOLITO SAREI FELICI DI LEGGERE I VOSTRI COMMENTI!! ^_^

   
 
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