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Autore: yaietta    22/08/2011    1 recensioni
-uno, due, tre, quattr...hug questo fa per tre - bisbigliai a bassa voce.
Mi girai verso l'ultimo della fila e rimasi intantata.
Era bellissimo.
I suoi capelli erano rossicci e li portava disordinati, i suoi occhi poi...mi facevano impazzire! CARAMELLO.
Ecco cosa mi facevano venire in mente. La sua bocca piccola e sottile faceva venire voglia di baciarla.
La maglietta che portava delimitava i suoi pettorali incredibilemente sodi, chissà com'erano duri!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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capitolo


è La mia prima fan fic,abbiate pietà.
Se per caso(sicuramente ci saranno) trovate degli errori di ortografia e grammatica dovete scusarmi ma non sono molto portata ed è perquesto che ho deciso di scrivere.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate perciò lasciate dei commenti C:




Solamente noi.



1 capitolo.

Entrai nella mia nuova stanza scorgendo un letto a due piazze, una scrivania di legno chiaro affiancata da un grande armadio di legno massiccio . Dall' altro lato  noto una finestra abbastanza grande e vicino uno specchio come quello dei film americani.
 ”Ire andiamo, sotto ci stanno aspettando"
Si,arrivo.” Sbuffai silenziosamente.  Chi diamine c'era di sotto? neanche il tempo di arrivare che già c'era gente.
Scesi velocemente le scale stando attenta a non ruzzolare,essendo molto scarsa di  equilibrio.
Mi ritrovai davanti  una famiglia, una grande famiglia. Ma quanti cavolo erano ?|.
-uno, due, tre, quattr...hug questo fa per tre - bisbigliai a bassa voce.
Mi girai verso l'ultimo della fila e rimasi intantata.
Era bellissimo.
I suoi capelli erano rossicci e li portava disordinati, i suoi occhi poi...mi facevano impazzire! CARAMELLO.
Ecco cosa mi facevano venire in mente. La sua bocca piccola e sottile faceva venire voglia di baciarla.
La maglietta che portava delimitava i suoi pettorali incredibilemente sodi, chissà com'erano duri!
A questo pensiero arrossi sotto lo sguardo sopreso di un biondino piuttosto basso, abbracciato da una piccola folletta dai capelli neri.
Mio padre mi guardava piuttosto stranito siccome non avevo  ancora aperto bocca.
"Lei è mia figlia, Irene"-eslamò mia madre tutta sorridente. Certe volte mi faceva saltare i nervi con il suo modo di fare.
"hemm piacere" esclamai piuttosto imbarazzata  sotto lo sguardo furente di una morettina. 
M'innumidi le labbra, stringendo i pugni e facendo sbiancare le nocche, mi irritava. Era come se volesse fulminarmi.
Non ce la feci più. Presi il mio giubbottino di pelle nera e mi avvicinai alla porta "io esco" l'aprì velocemente e la chiusì alle mie spalle.  Mi guardaì attorno e .....
"stai bene ?" una voce calda e piuttosto preoccupata mi fece irrigidire.
"si, grazie." in quel momento decidi di girarmi e le pensai che le mie paure erano fondate.
Eccolo li a fissarmi con i suoi occhi magnetici.  "c...cosa?" wclamai piuttosto confusa e lui divertito dalla situazione mi rispose con un ghigno estremamente sexy. "Che ne dici di andare a fare un giro?" ok...sto per morire. "Ssi grazie, cosi magari riesco a memorizzare la strada" risposi con una vocina piccola piccola.
Mi prese per il braccio e mi spinse verso una stradina. " Quella è casa mia, siamo vicini di casa" m'indicò con il braccio una villetta vicino la mia. Interessante.
"Bella casa" esclamai arrossendo per la sua vicinanza.
Subito sentì un rumore  proveniente da un albero, mi giraì con il viso verso la fonte e intravidi la stessa ragazza che mi fulminava. "Vi disturbo ?"
Io non sapevo cosa dire  e Edward apriva e chiudeva la bocca senza spiccicare una parola. "Ho deciso di accompagnarvi, spero che vi faccia piacere". Feci un segno di assenso con il capo.
Quando sarebbe finita la giornata?.
Mi fecerò girare per quasi un'ora. Edward sembrava piuttosto nervoso e io mi sentivo  fuori posto.
Verso le sei mi ritrovai davanti casa e confusa decisi si salutare con un freddo saluto  e di chiudermi dentro casa.
"Finalmente sei arrivata, ci hai fatto preoccupare" mi ero dimenticata dei miei....
" Ero andata a farmi un giro,comunque non ho fame" mi girai e salì di corsa le scale chiudendomi in camera.
Stranamente la finestra era aperta. Mi avvicinai e la richiusi non notando di un piccolo particolare.
A terra c'era un ciondolo a forma di un lupo fatto di legno.
  
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