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Autore: Samisa2    22/08/2011    1 recensioni
Jane è stata invitata al raduno degli ex allievi del suo liceo e Maura la costringerà a partecipare.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Spero di non essere stata troppo riassuntiva...Enjoy it!

“Al raduno”

 
Avevano passato un’ intera giornata al centro commerciale in cerca di qualcosa di elegante da mettere.
I negozi erano pieni di vestiti: a fiori, blu, verdi, rosa, viola, rossi, scollati sul retro,che facevano intravedere la schiena, pieni di lustrini e brillantini.
Perfetti per una serata simile.
 
-Questo è perfetto. È sexy, ma allo stesso tempo semplice…
 
Un vestito rosa antico composto da veli che scendevano larghi. La scollatura era ricoperta di lustrini rosa-oro che formavano una specie di collana rigida.
…Quest’altro?!? Dai indossalo,fammi vedere come stai con un vestito di Gucci.
 
-Maura vuoi smetterla di comportarti come mia madre?!
 
Era un aderente tubino magenta, rigonfio in vita e abbinato a delle luccicanti scarpe oro.
 
- lo provo io!
 
Lo shopping per Maura non era mai stato così stancante. Aveva passato la giornata a dare consigli, a spulciare vestiti di tutti i tipi,ma niente, l’amica non si lasciava convincere.
 
-Questo è perfetto!
 
Jane aveva finalmente scelto il vestito da indossare.
 
- No!
 
Missione fallita.
L’amica aveva scelto il solito vestito nero, leggermente attillato,con spalline larghe.
Senza lustrini, brillantini o fantasie floreali.
Era un vestito alla Jane.
 
-Cosi risparmio sulle scarpe. Metterò le mie nere.
 
La guardò sconvolta.
 
-Stai scherzando,vero?
-Perché, dovrei?
 
Maura era troppo stanca quindi non aggiunse altro.
 
-         Chi ti ha picchiata?
-         Nessuno!
-         Allora ti sei truccata al buio?!
 
Il medico diventava ogni giorno sempre più ironica.
 
- Ho lavorato fino a due ore fa. Non ho avuto molto tempo per prepararmi…
 
Prese le chiavi della macchina
 
…andiamo!
 
-         Con la tua auto?
      -     Si, quella scatola con quattro ruote. Ti ricordo che funziona ancora.
 
Maura prese le chiavi che Jane aveva preso dalla borsetta e le ripose sul piccolo mobile posizionato lateralmente alla porta d’ingresso
 
-ti ricordo che non la lavi da …- finse una faccia interrogativa- l’hai mai lavata?
 
-         cosa?
-         Non voglio sporcarmi il vestito nuovo. Andiamo con la mia
 
Agitò le chiavi della sua auto
 
      -     Hai mai indossato un vestito “non nuovo”?!?
 
Chiuse la borsetta semi vuota. Strappò via  dalle mani dell’amica le chiavi e uscì spegnendo la luce.
 
-guido io!
 
Maura rimase qualche minuto sola al buio a riflettere su quello che aveva appena detto l’amica. Poi chiuse velocemente la porta e scese le scale.
Odiava l’amica quando era così tesa, irritabile.
L’aspettava una lunga serata.
 
 
Arrivarono in ritardo.
Il parcheggio era semivuoto. Sembrava quasi non fosse li la festa.
Entrarono lentamente. Jane non era molto convinta di quello che stava facendo.
 
-         Benvenute al raduno degli ex allievi del Fenway High school. Sono Rena del comitato di benvenuto. Posso vedere il vostro invito?
 
Una ragazza poco più che diciassettenne accolse le due donne che sembravano un po’ disorientate.
 
-         Ecco!
-         Benvenuta Jane Rizzoli. Questa è la sua ospite?
-         Si.
-         Bene. Potete scrivere qui i vostri nomi- diede loro dei bigliettini adesivi- e Buona serata!
 
-         Me e Geek ?!? Potevi scrivere dei nomi più originali
 
Si lamentò Maura leggendo quello che Jane aveva scritto sui bigliettini che poco gentilmente aveva appiccicato al petto.
 
-Sorridete!
 
Un altro ragazzo scattò velocemente una foto alle donne. Che prese di sprovvista si limitarono ad inscenare una faccia scocciata.
 
-         Benvenuta al liceo Fenway!
 
La palestra era stata decorata alla perfezione.
Ovunque si trovavano luci colorate, festoni, palloncini, foto degli ex allievi e al centro della sala non poteva mancare la solita palla da discoteca che rendeva l’ambiente ancora più festoso, allegro.
 
-         Già mi sono annoiata. Andiamo?
-         Jane! Siamo appena arrivate. Goditi un po’ la festa.
-         Ecco! Prendiamoci qualcosa di alcolico
 
Indicò il tavolo del buffet.
 
-         Jane?!
 
Un uomo sulla trentina di avvicinò abbracciando la poliziotta,che con occhi isterici guardò la dottoressa. Quest’ultima, con difficoltà, nascondeva un sorriso di presa in giro.
 
      -     credevo non saresti venuta
-         eh!
-         Cosa hai fatto in tutti questi anni? Io mi sono laureato in legge come mio padre, adesso sono il capo del suo studio. Mi sono sposato con Alice,la ricordi? Frequentava il nostro club del libro.
-         Facevi parte di un club del libro?
 
Tirò via l’amica salutando l’uomo con un cenno
 
-         eri un membro del club del libro?
-         No.
-         Ma lui ha appena detto che…
-         Ero una delle fondatrici,ma è durato poco…
-         Il club?
-         No, il periodo dedicato alla lettura.
 
Si posizionarono al lato opposto della stanza.
 
-         mi sa che questa bevanda è analcolica
-         Sta calma! Sono solo “ragazzi cresciuti” che hanno voglia di ricordare i vecchi tempi.
-         IO SONO CALMA
-         Eh!
 
Una donna bionda, formosa, vestita di rosa si avvicinò a loro.
 
-         Guarda un po’ chi si rivede. Jane Rizzoli!
-         Bree Lee
-         Non sei affatto cambiata a parte qualche chilo in meno e i capelli pettinati. Mi sembri la solita imbranata
 
Stranamente Jane non trovò le parole giuste per controbattere a quegli insulti.
 
-         Ah! Sei tu la famosa Bree Lee Jonson?
 
La donna in rosa meravigliata e incuriosita analizzò chi aveva parlato.
 
-         Si. Tu chi sei? Non mi ricordo di te.
-         Salve, Maura Isles sono un’amica di Jane.
 
Con lo sguardo presuntuoso si rivolse all’altra donna
 
-         bhè! Hai parlato di me, la ragazza più popolare del liceo.
-         In verità ho letto di lei quando sono venuta in vacanza negli Hampton, viveva li qualche anno fa, giusto?..
Pink-woman sembrava imbarazzata, sussurrò un si muovendo leggermente la testa.
 
…ho letto di suo marito, George Stillon immobiliarista e dello scandalo che lo ha coinvolto. Dev’essere dura per lei avere un marito in prigione e due figli a carico. Come si trova a Newton Riverside? Dicono che ci sono delle bellissime villette in schiera
 
Un silenzio catacombale, poi nulla. La donna si allontanò senza dire una parola.
Jane sconvolta più che sorpresa fissò l’amica cercando di capire come aveva scoperto tutte quelle cose, perché le aveva dette, come aveva fatto a zittire in una manciata di secondi la ragazza più antipatica del liceo.
 
-         cosa?
-         Su google si trovano cose interessanti
 
Risero abbracciandosi calorosamente
 
-         grazie!
 
Maura fece finta di niente. Aveva fatto ciò che una buona amica avrebbe fatto senza esitare. Proteggerla.
 
-         Adesso andiamo a ballare e tieniti lontana da quel tipo con la camicia a scacchi che ti sta fissando.
-         Perché?
-         È Jhonny la mummia
-         La mummia?
-         Sai com’è l’alito di una mummia?
-         Bhè! Mi terrò lontana
 
Ballarono e si divertirono per tutta la serata, ignorando tutte le persone che credevano di conoscerle o che avevano qualche aneddoto da raccontare.
Tornarono a casa sobrie o almeno solo ubriache di felicità.
Jane s’era tolta un peso dal cuore e Maura aveva fatto solo il suo dovere.
 
Il giorno dopo in ufficio,dopo l’ora di pranzo, Jane trovò una strana busta sulla sua scrivania.
 
“ perché non sorridevi? Dopotutto è stata una serata divertente “
 
Era la foto che il ragazzo aveva scattato all’entrata. Jane fingeva una faccia schifata, Maura una faccia infastidita,annoiata, o meglio, indecifrabile.

The end
  
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