Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Ashleigh    24/04/2006    9 recensioni
Missing Moment di HBP - Hermione visita Ron dopo il suo avvelenamento.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non dovevi

Dormi

 

Missing Moment di HBP – Una ficlet ambientata quando Hermione visita per la prima volta Ron in Infermeria.

 

 

Non dovevi venire.

Non dopo quello che quell’odioso, ingrato idiota ti ha fatto.

Non dopo tutte le lacrime che ti ha fatto versare.

Non saresti nemmeno dovuta andare all’Infermeria il giorno del suo avvelenamento, ma hai riscoperto che tu ancora gli vuoi bene, che tu ancora ci tieni, che tu ancora speri che tutto non sia finito.

E quando ci sei andata, non sei riuscita più a parlare.

Non per la preoccupazione al riguardo della sua salute, perché Harry salva tutti, alla fine.

Ma perché vederlo così smorto ti aveva fatto pensare a quanto eri andata vicina a perderlo per sempre, se Harry non ci fosse stato.

E non l’avresti più visto, e sarebbe morto senza sapere che tu gli volevi veramente bene, nonostante fosse un odioso, ingrato idiota.

E così sei qui, seduta accanto al suo letto, e gli dici che gli hai portato i compiti, e lui ti guarda con quei meravigliosi occhi blu in cui vorresti perderti ogni volta.

E quegli occhi sono tristi, perché forse, solo forse, anche lui si rende conto quanto siete stati vicini a perdervi.

A perdervi per sempre, a perdere la vostra amicizia.

Lui ti ringrazia flebilmente, e tu ti siedi nella sedia vicino a lui, e non dici nulla, perché non c’è molto dire.

Neanche lui parla, e così tiri fuori dalla borsa il tuo libro, e leggi, ma solo per poco, perché averlo così vicino, dopo così tanto tempo, ti scuote un poco, e non riesci a concentrarti.

Lui non ti guarda, e rimane rigido in quella posizione scomoda che ha dovuto adottare.

Sai che non si può muovere molto, perché il dolore lo devasterebbe, e così siete fermi, tutti e due, tu che giri le pagine assentemente, l’odore delizioso che non ti raggiunge le narici, coperto da quell’odore che ti è così tanto mancato in tutto quel tempo, l’odore che per pudore non hai citato mentre spiegavi le proprietà dell’Amortensia.

Lui invece guarda davanti a sé, i suoi occhi tristi, la faccia pallida, i capelli appiattiti, e sembra che abbiano perso colore, come le sue lentiggini-che, anche se non lo ammetti, trovi adorabili.

E nel vederlo così vorresti tanto avvicinarti a lui ed abbracciarlo, abbracciarlo veramente, e dirgli che si è comportato come un idiota, che tu ti sei comportata come un’idiota, e, magari, baciarlo, ma sai che non lo puoi fare, non ancora.

Così ti limiti a non guardarlo.

Sai che non puoi rimanere per molto, ma vorresti tanto rimanere lì, con lui, perché ti è mancato così tanto, che nemmeno puoi capirlo.

Tra di voi c’è silenzio, un brutto silenzio, un silenzio che non ci sarebbe dovuto essere.

Non tra due amici che si conoscono da sei anni, ma che ne hanno passate così tante insieme che è come se si conoscessero da tutta la vita.

E per rompere questo silenzio gli dici che dovrebbe dormire, e il tuo tono è più serio, e rigido, di quello che avresti voluto.

E lui annuisce, e scivola giù per il cuscino e si gira verso di te, e ti guarda.

Siete vicinissimi, a meno di un metro di distanza, e non riesci a capire se questo di renda euforica, o ti metta a disagio.

Tu non puoi fare a meno di abbassare il libro, e di guardarlo a tua volta, e nel vederlo così smorto, e ancora debole, vorresti tanto abbracciarlo, e fargli capire che sei ancora sua amica, che non potrebbe essere altrimenti.

E per un momento, un momento che ti fa battere il cuore più veloce, ti sembra che lui stia provando ad allungare la mano verso di te, ma strizza gli occhi, e capisci che ancora gli fa troppo male.

Lui sembra deluso, e mormora il tuo nome, ma tu gli sorridi, e ti piace così tanto sorridergli.

Al tuo sorriso lui sembra sorpreso, e poi anche lui sorride, debolmente, e pare che gli facciano male pure i muscoli del viso.

Ma è così bello vederlo sorridere.

È vero, non dovevi venire.

Non dopo quello che ti ha fatto passare.

Non dopo le lacrime che ti ha fatto versare.

Ma tu sei lì, perché lui è tuo amico, nonostante tutto.

E tu gli vuoi bene, e forse di più.

Così rimani, e lo guardi sorridere, e sai che tutto, alla fine, andrà bene, tra voi due.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ashleigh