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Autore: jasmine88    23/08/2011    3 recensioni
- Eric, posso farti una domanda un pò…personale? – dissi rigirandomi tra le opulente lenzuola color avorio di quello spendido letto king size. Diavolo, erano proprio le lenzuola più belle che avessi mai visto, e quel letto, quella stanza, tutto era straordinariamente perfetto. Ed io ero lì, seminuda, a pochi centimetri da Eric Northman... (Waiting Sucks!Ispirata dai promo degli ultimi giorni ho scritto una mia versione della Season 4.)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eric Northman, Sookie Stackhouse
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Non, Je Ne Regrette Rien

Capitolo XII: Non, Je Ne Regrette Rien.

 

SPOV

 

- Tu, e la tua amata, - proseguì Hallow voltandosi verso di me e continuando ad urlare in preda ad una rabbia ferocissima – voi sarete il sacrificio, il mio dono agli dei! E finalmente vampiri e fate avranno ciò che meritano: LA VERA MORTE! –

 

Il mio corpo, ormai in uno stato catatonico, immobile e senza alcuna forza, prese a tremare, come se la paura e il terrore fossero stati l’unica cosa a tenere insieme i pezzi.

Avrei voluto urlare, liberare Eric dall’argento, scappare, o fare una qualsiasi altra cosa, ma ogni briciola della mia energia vitale continuava ad essere assorbita da quella strega che, in quello stesso istante, come mi avesse sentita, si voltò a guardarmi.

Il suo splendido volto e la sua candida pelle erano adesso rovinati. Vene, ferite e cicatrici erano affiorate sulla superfice del suo viso, mentre i capelli corvini avevano assunto una tonalità tendente al grigio.

Tutto il suo corpo, che pochi minuti prima mi era sembrato così fragile e debole, ora emanava delle scariche elettriche di forza inaudita e la sua potenza era palese dinanzi ai nostri occhi mentre pronunciava quella che alle mie orecchie suonava come una lunghissima preghiera in un linguaggio sconosciuto.

Prima che io avessi il tempo di accorgermene, alcuni uomini, tra i quali riconobbi il reverendo Newlin, si avvicinarono al mio corpo e a quello del vampiro biondo, e senza dire una parola, con lo sguardo fisso nel vuoto, ci sollevarono di peso, trascinandoci fino al palco che dominava il fondo della stanza.

Dovevo essere rigida e pesante come un macigno, perché i due  uomini faticarono non poco a spostarmi, nonostante io non fossi in grado di opporre alcuna resistenza.

Raggiunto il palco, mi accorsi che al suo centro esatto era stata posta un’alta lastra di argento, che ricordava in tutto e per tutto un’enorme lapide lucente, mentre, sulla parete che la sovrastava, era stato inciso il simbolo di una gigantesca fiamma rossa.eric in chains

Il vampiro fu subito adagiato all’imponente lastra con le gambe e le braccia divaricate, bloccato ai polsi e alle caviglie da spesse manette d’argento.

Nonostante l’enorme dolore che sicuramente stava provando, e potevo vedere la sua pelle bruciare sotto le catene, solo una lievissima, impercettibile smorfia di dolore attraversò per un istante il volto del vampiro.

L’Eric Northman che avevo imparato a conoscere e apprezzare, il dio vichingo divenuto vampiro, il guerriero millenario, non avrebbe mai dato a quelle fottutissime streghe la soddisfazione di vederlo soffrire.

Subito dopo, gli stessi uomini tornarono da me e trasportandomi come se fossi stata il tronco di un albero, mi adagiarono dritta contro il corpo del vampiro.

Notai che gli uomini reggevano tra le mani altre catene. Questa volta, però, non si trattava di catene d’argento, bensì di un altro metallo che dopo qualche istante identificai con il ferro.

Ricordavo di aver letto o sentito da qualche parte che il ferro fosse un grave pericolo per le fate, ma solo adesso potevo sperimentarne gli effetti sulla mia pelle.

Sentii la mia carne ardere sotto le catene di ferro, come se un tizzone incandescente fosse stato premuto con violenza su ogni singola parte del mio corpo.

Sentii il mio corpo sussultare, contrarsi e nuovamente espandersi in un feroce spasmo, provocandomi una sofferenza tanto più grande ad ogni minimo movimento, finché il dolore fu così atroce che finalmente, inaspettatamente, riuscii ad emettere un urlo.

- Ehi, vacci piano, Stackhouse. - mormorò il vampiro, al quale ero praticamente incollata, con un filo di voce - Finirai per spaccarmi un timpano.-

- Eric! – risposi semplicemente sollevando il viso per guardarlo negli occhi. – Fa così male… -

- Lo so, min älskling, lo so… ma devi resistere. Io so che puoi farcela… concentrati.- disse con la voce smorzata dal dolore provocato dall’argento.

Cercai di rilassarmi e con tutta la concentrazione che mi era possibile riuscii a mantenere immobile il mio corpo, così da ridurre al minimo la superficie a contatto diretto con il ferro.

- Visto? Sapevo che avevi la forza e la concentrazione di una guerriera… - si complimentò dolcemente il vichingo senza mai smettere di guardarmi negli occhi.

Un piccolo sorriso sfuggì dalle mie labbra, poi ricordai il pericolo imminente.

- Eric…cosa ci succederà? Credi che Hallow… - chiesi lasciando trasparire tutto il mio timore.

Il vampiro distolse lo sguardo dal mio viso, e in quel momento compresi davvero la gravità della situazione nella quale ci trovavamo e un’enorme sensazione di impotenza mi colpì dritta allo stomaco.

Non c’era nulla che potessimo fare.

Incatenati con argento e ferro e vittime degli incantesimi di quelle maledette streghe, Hallow ci avrebbe uccisi, sacrificati ai suoi dei per i suoi stramaledetti rituali.

Se le sue parole erano vere, avrebbe avuto il potere necessario a sterminare migliaia, forse anche più, di vampiri e fate.

E non c’era nulla che Eric ed io potessimo fare.

Una lacrima scese lungo il mio viso.

Eric.

Lo guardai ancora una volta.

Miriadi di sentimenti confusi, parole sconnesse e ricordi ingarbugliati mi attraversarono la mente.

Eric.

Non sono… non posso… essermi innamorata di Eric Northman.., cercai di ripetere tra me e me.

Ma non ci sarebbe stato un domani. Non avrei avuto un’altra possibilità.

E nel profondo sapevo.

Sapevo di volerlo con tutta me stessa. E sapevo che l’avrei perso.

Per sempre.

- Non piangere, min älskling. – disse Eric, interrompendo il mio flusso di pensieri – Odio quando goccioli in questo modo. Sei più bella quando sorridi. –

- Eric, io… -

- Shhhh, non parlare... – mi bloccò all’improvviso – Non voglio vederti rassegnata, o disperata. Voglio rivedere la Sookie che ha varcato le porte del Fangtasia quella sera di quasi due anni fa. Voglio rivedere la Sookie che davanti a potenti vampiri o esseri sovrannaturali di ogni genere non ha mai mostrato paura ed è sempre riuscita a sorprendermi. La Sookie che mi ha sempre risposto per le rime e che ha sempre camminato a testa alta e fiera delle sue convinzioni… –

Ok, qualora avessi avuto qualche dubbio sui sentimenti che provavo per lui, adesso mi aveva dato il colpo di grazia.

kiss- Eric… ricordi quando pensavi che Russell ti avrebbe ucciso? – mormorai confusamente mentre lui faceva cenno di sì con la testa.

- Quando sono venuta nel tuo ufficio, al Fangtasia... – continuai spostando il viso contro il suo petto, distogliendo lo sguardo.

- Quando mi hai baciata, ecco. – conclusi senza riuscire a guardarlo in viso.

Per l’amor di Dio!!! Dovevo sembrare un adolescente imbranata…

Suvvia Sookie, non adesso… , mi dissi per incoraggiarmi

- Come potrei averlo dimenticato? – rispose con quel sorrisetto malizioso che tempo fa avevo creduto di odiare.

- Beh, ecco…io… dicevi che se fossi morto senza avermi prima baciato, quello sarebbe stato il tuo più grande rimpianto... – dissi d’un fiato, guardandolo negli occhi, mentre le guance mi si colorivano di un rosso fuoco per l’imbarazzo.

Non voglio avere rimpianti.

- Ho un ricordo abbastanza sfocato di quel momento... – chiosò il vampiro restando sul vago, facendo finta di non capire ciò che invece sapeva benissimo. Ero sicura che avesse capito, ma come al solito non mi avrebbe reso le cose più facili…

- Vuoi farti pregare? – lo esortai con un finto tono seccato.

- Non sarebbe una cattiva idea… Forse se me lo chiedessi con gentilezza, potrei anche accontentarti… - continuò lui con la solita smorfia furbetta stampata in faccia.

Accidenti a quello stupido sorriso!!!

- Ok, va bene. Hai vinto – ribattei con un falsissimo tono esasperato.

In fondo, i continui battibecchi, le battutine e quel costante flirtare erano sempre stati la parte più divertente del tempo trascorso insieme.

 - Mr. Northman, mi farebbe l’onore di concedermi un bacio? –

Baciami ti prego!, pensai. Non avrei potuto attendere un istante di più.

- Come desideri, min älskling. Se proprio insisti… – rispose sorridendo, mentre si chinava leggermente verso il basso per permettermi di raggiungere più agevolmente il suo viso.

Cavoli se era alto, quel vampiro!

Le catene e le manette d’argento e ferro sfregavano sui nostri corpi continuando a fare un male del diavolo e, attorno a noi, una potentissima fata devota alla magia oscura e lekiss sue dannatissime streghe seguaci seguitavano a pronunciare incantesimi d’ogni genere, preparandosi al loro rituale e al sacrificio che comprendeva la nostra morte.

Ma non m’importava.

Mi sollevai sulle punte dei piedi ad occhi chiusi, lasciando che le catene solcassero il mio corpo in una scia infuocata, e in pochi istanti mi ritrovai a una manciata di millimetri dal volto di Eric Northman.

Nella mia mente ogni altro pensiero era svanito.

C’eravamo solo io ed Eric.

Le sue labbra mi sfiorarono dolcemente la fronte, scivolando lungo il mio naso e soffermandosi ad accarezzare la mia guancia destra.

Lo sentii esitare per un momento, poi, lentamente si spostò a sfiorarmi le labbra.

- Guardami, min älskling. – sussurrò contro le mie labbra – Guardami negli occhi. –


Piano piano aprii gli occhi e, in quello stesso istante, la sua bocca si posò sulla mia.

Nota dell'autrice: eccomi!!! Ogni promessa è debito, per cui spero vi sia piaciuto leggere questo capitolo almeno quanto a me è piaciuto scriverlo!!!
per tutti coloro che fossero interessati, il titolo è tratto da una bellissima canzone francese... se avete tempo e voglia, ascoltatela e leggete il testo... mi ha ispirata e secondo me è adattissima alla Sookie della mia ff in questo momento...
Ringrazio come sempre tutte le persone che leggono, seguono, ricordano e soprattutto recensiscono!!! è sempre stupendo sapere la vostra opinione!!!
XOXO Jasmine

  
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