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Autore: Exentia_dream    23/08/2011    3 recensioni
Severus Piton aveva ripensato alla morte di Lily: al suo corpo freddo, ai suoi occhi spenti, alle sue mani da cui non sarebbe più sbocciato alcun fiore.
Alla magia che era morta insieme a lei.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Prompt obbligatorio: Severus Piton.
Prompt bonus: Lacrima.

N.d.A: Nella prima parte, ho immaginato un po’ la scena che si vede in Harry Potter e i doni della morte, una specie di continuazione del ricordo di Piton.
Nella seconda, invece, ho cercato di esprimere i pensieri di Piton, prima di morire… un luogo comune, forse, ma sono particolarmente fiera di questa flash!

 

 

 

“Lily. Dopo tutto questo tempo?”

“Sempre.”

Severus Piton non aveva smesso un secondo di amarla.

Ed aveva pianto quando l’aveva vista a terra, senza vita.

Una vita che lui aveva pregato di risparmiare, ma che era stata lo stesso portata via.

E’ stata colpa mia. Sono colpevole quanto il Signore Oscuro e anche di più.

Nel momento in cui l’ultima lacrima dell’uomo era scivolata sulla pelle candida e fredda della donna, che giaceva morta tra le sue braccia, Severus Piton promise a se stesso che non avrebbe pianto mai più: ogni lacrima, ogni dolore era stato dedicato a lei, nel suo addio al mondo.

Severus Piton credeva di non avere più lacrime, credeva di averle piante tutte.

Invece, di fronte al suo Incanto Patronus, che richiamava quello della donna che aveva sempre amato, e di fronte agli occhi chiari di Albus Silente, un’altra lacrima stava rigando il suo volto stanco.

Una lacrima in ricordo di quello che era stato, nel rimorso e nel rimpianto di quello che sarebbe potuto essere e che non è stato.

Una lacrima a segnare la sua colpa, a imprigionarlo nella rete dei ricordi che avrebbe voluto cancellare dalla sua mente e dalla storia della sua vita.

La cerva magica correva libera nello studio di Silente, in uno spazio troppo angusto.

Meravigliosa, bellissima era quella cerva che non aveva viso, non aveva occhi: era vuota della vita, ma riusciva a trasmetterla al mago che l’aveva generata.

E Severus Piton era talmente grato a quella magia che, per esprimere tutta la sua gratitudine, lasciò libera un’altra lacrima.

Portando le mani sul viso, asciugò quelle gocce salate, giudici del suo passato sporco di odio e promise ancora una volta di non piangere più.

Non lo avrebbe più fatto perché il suo passato pesava già troppo, pesava di più dopo che aveva pianto e lui non poteva sopportare un peso tanto grande sulle sue spalle affaticate dal tempo trascorso in mille domande, dove le risposte si presentavano come strade illuminate e si mostravano, infine, come vicoli ciechi.

 

§

 

Il serpente di Voldemort l’aveva morso e, mentre il veleno si diffondeva nel suo corpo, Severus Piton aveva ripensato alla morte di Lily: al suo corpo freddo, ai suoi occhi spenti, alle sue mani da cui non sarebbe più sbocciato alcun fiore.

Alla magia che era morta insieme a lei.

E, mentre aveva di fronte Harry, un’altra lacrima lasciò quegli occhi neri, sul punto di spegnersi.

“Prendila” aveva detto, perché sapeva che quella lacrima sarebbe stata l’ultima.
Sapeva che in quella goccia salata, il figlio di Lily avrebbe potuto conoscere la verità.

“Prendila” aveva ripetuto.

Quella lacrima era l’ultima stilla di vita, l’ultima espiazione di una colpa troppo grande, ricaduta su un uomo troppo debole.

Insieme a quella lacrima, Severus Piton aveva abbandonato il sogno di difendere il ricordo di Lily, salvando l’unica persona che aveva gli occhi verdi come i suoi: Harry.

E, mentre moriva, nel cuore del mago nacque la speranza di poterla rincontrare.

La sua Lily…

 

 

 

Giudizio della GIUDICIA:

7° Classificata - Exentia_dream con "Lacrima"

Stile: 8.8/10
Originalità e Trama: 7.9/10
Caratterizzazione: 9.5/10
Gradimento personale: 7.9/10
Prompt obbligatorio: 3/3
Prompt bonus: 3/3

TOTALE: 40.1/46


Una flash molto triste. Lo stile è buono, composto da frasi brevi che si adattano all’esposizione dei pensieri di Piton; la storia si lascia leggere con facilità. Peccato però che lo spazio che dai sempre tra un periodo e l’altro spezzetti troppo il testo, dando l’idea di frammentarietà che fa perdere un po’ il ritmo di lettura. Ci sono un paio di frasi un po’ confuse (“Meravigliosa, bellissima era quella cerva che non aveva viso, non aveva occhi: era vuota della vita, ma riusciva a trasmetterla al mago che l’aveva generata.” e “Una lacrima in ricordo di quello che era stato, nel rimorso e nel rimpianto di quello che sarebbe potuto essere e che non è stato.“ in particolare in quest’ultima è presente una ripetizione). Un altro elemento che ha influito sul voto in stile è stato l’utilizzo del prompt. Sicuramente ha un ruolo importante - infatti ti ho dato punteggio pieno – su cui però ci si torna sopra in maniera forse eccessiva, appesantendo la lettura. Anche i punti bonus sono pieni, in quanto il personaggio da te scelto è il protagonista assoluto. Piton è tratteggiato con cura; nella tua caratterizzazione mostri un lato di lui che nei libro non ci è dato sapere, visto che la storia è dal punto di vista di Harry. Ci mostri il suo dolore e il suo amore per Lily in maniera attinente a quello che emerge dalla saga, quindi il voto, come puoi vedere, è piuttosto alto. Essendo una storia introspettiva, non troviamo una trama articolata; più che altro ci vengono mostrati due spunti presi dai film, da cui sei riuscita a sviluppare una introspezione in maniera fluida. Anche i due avvenimenti, nonostante siano temporalmente lontani, sono stati ben collegati dal filo conduttore dell’introspezione. Purtroppo l’originalità non può ottenere un punteggio molto alto, in quanto oltre al fatto che i pensieri di Piton su Lily sono stati sfruttati più e più volte e la loro esposizione in questa storia segue le orme ‘classiche’ delle introspezioni in generale, senza presentare nessun elemento particolarmente originale, unico. La storia mi è piaciuta; racconti in modo abbastanza sentito il dolore di Piton, quest’uomo martoriato dalla vita, che cerca in tutti i modi possibili di rimediare al tragico errore che ha portato alla morte del suo unico amore. Ho trovato però un po’ troppo ridondante l’accento forte che hai dato al fatto che Piton non avrebbe più pianto. L’idea di base è molto bella, ma forse poteva essere resa in maniera meno costruita, diciamo così. Ad ogni modo, complimenti e grazie per aver partecipato.

 

Angolo Autrice:

Sì, sono ancora qui.

NON VI LIBERERETE MAI DI ME Mauhuauahuah.

*Torna in sé*

Ecco l’ennesima storia che ha partecipato ad un contest (in questo caso Flash contest, l’ennesimo di Sophie85).

Sono particolarmente fiera dei voti di questa flash, soprattutto per il voto dato alla caratterizzazione di Piton: cavoli, 9.5 è quasi dieci e ho sempre creduto che fosse difficile caratterizzare quel personaggio.

Per quanto riguarda l’originalità, credevo che non avrei avuto più di 7 e invece mi ritrovo un 7.9 e sono contentissima.

E’ un momento di cui si è parlato e riparlato, ma quando ho immaginato la storia, la mia mente si è rifiutata di cestinarla.

Beh, la smetto di chiacchierare e lascio a voi i commenti xD

 

 

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