Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: CottonBatu    25/04/2006    31 recensioni
Una bruna, l’altra bionda. Una col cervello, l’altra senza. Una bassina e paurosamente piatta, l’altra alta e formosa. Cos’hanno in comune?! Ronald Weasley. Chi riuscirà vincitrice nella lotta per conquistare il cuoricino palpitante del nostro Ronnie? Si accettano scommesse…!^^
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

HERMIONE VS LAVANDA – QUESTA è GUERRA


Nella puntata precedente ^^ -
“Sei consapevole che appena Wonnie guarirà dall’influenza noi torneremo ad odiarci come se questa tregua non ci fosse mai stata, vero?” chiese Lavanda all’improvviso
“Certamente!”
“Bene!”
“Bene!”

CAP.6 ULTIMO BALLO
I°PARTE



Quella mattina Hermione rigirò per la millesima volta il foglietto che aveva in mano. Glielo aveva consegnato pochi minuti prima la professoressa McGranitt e ormai gli studenti che entravano in Sala Grande con in mano lo stesso volantino tinto di un bel color porpora si moltiplicavano ogni secondo di più. Ginny, seduta dall’altra parte del tavolo, la osservava decisamente preoccupata dagli gli occhi leggermente troppo ‘alla Luna’ di Hermione

“Herm…va tutto bene?!” chiese ad un certo punto poggiando una mano sulla sua e facendola sobbalzare

“Oh…certo! Certo…sì…no…ma che dico, sì! Sì, certo, certo Ginny, sto benissimo, perché? Ti sembro strana?! Io non sono strana!” disse lei con un tono di voce decisamente più squillante del normale afferrando una caraffa di caffè che stava passando in quel momento sopra le loro teste

“Hermione, tesoro…non credi che questa mattina il caffè sia…come dire…poco indicato?” chiese dolcemente Ginny, decisamente inquietata dallo sguardo psicotico che Hermione le rivolse a quell’affermazione

“Io sto benissimo Ginny! Non vedo perché dovrei stare diversamente da tutti gli altri giorni!” disse lei mentre il caffè cominciava a cadere dalla tazza colma

“Herm, la tazza” la riprese Ginny, con tono annoiato, mettendole davanti agli occhi il volantino che di cui ormai tutti gli studenti di Hogwarts possedevano una copia
“è per questo, vero?” Hermione la ignorò, continuando ad asciugare con dei fazzolettini di carta, in maniera scattosa e leggermente schifata, il tavolo sporco di caffè

“Granger guardami!” abbaiò Ginny, duramente, facendo girare metà tavolata Grinfondoro. Hermione si fermò all’istante e lentamente alzò gli occhi dall’intruglio di caffè e carta che giaceva sul tavolo. Davanti a lei il volantino porpora svolazzava tra le mani nivee di Ginny.

“Hermione è solo un ballo…” la bruna abbassò di nuovo gli occhi sull’intruglio

“…da quando ti è mai importato dei balli scolastici?!”

“Non mi importa nulla dei balli scolastici, Ginny!” disse Hermione cercando di sembrare anche vagamente convincente

“Non sai mentire, Hermione…”

“Lo so”

“E allora non farlo! Perché questo ballo dovrebbe essere diverso da quello del quarto anno? Hai fatto un figurone allora!”

“Perché quest’anno non ci sarà nessuna star del Quidditch bulgara a salvarmi dalla serata in biblioteca!” disse Hermione rabbiosa

“…e in più Ron andrà al ballo con Lavanda e…e…”

“…tu non riesci a sopportarlo” completò Ginny per lei. Hermione annuì con la testa

“Non voglio che lei vinca ancora…”

“Allora non farla vincere! Andiamo, Herm, sai quanto me che se mio fratello avesse più spina dorsale di un lombrico la lascerebbe su due piedi, ma purtroppo è un invertebrato! Non si può dire che sia proprio tutta colpa sua…” disse Ginny risoluta, strappando un sorriso a Hermione

“Oh! Hai visto che ti ho fatta sorridere?! Sei mooooolto più carina quando sorridi!”

“…Ma allora cosa dovrei fare se mi piace tanto quel lombrico che hai per fratello?”

“La mia prima proposta sarebbe quella di andare a farti curare…però a guardare il tuo sguardo omicida, non ti piace come idea, eh?...Allora, perchè non lo inviti prima di Lavanda?!” Hermione sbiancò. Poi si immaginò la scena e arrossì.

“Ma dico, sei scema?! Tu…tu sei completamente fuori di testa!” disse Hermione uscendosene con una risatina isterica che preoccupò persino Pansy Parkinson, che stava passando in quel momento.

“Andiamo Herm, è un attimo! Ti avvicini, tergiversi un po’, poi spari la proposta, lui sviene, tu gli corri in aiuto, gli fai la respirazione bocca a bocca, lui si risveglia, ne approfitta e ti da un bacio strappatonsille, Lavanda vi vede, si mette a urlare, lascia Ron e voi vivrete per sempre felici e contenti facendo un bambino all’anno e rendendomi una zia felice con dieci nipoti a trent’anni!” l’occhio di Hermione ebbe un tic nervoso.

“Scherzavo Hermione…” Hermione riprese a respirare

“…Bhè più o meno…non credo che Ron sverrà davanti a te, scommetto che aspetterà che tu lasci la stanza, prima di abbandonarsi all’infarto…” l’altra le lanciò un’occhiataccia, facendo cadere il contenuto della ciotolina di marmellata di papaia nella poltiglia di carta e caffè.


*



“Omiodio…” disse Ron leggendo il volantino che Colin Canon aveva appena dato a Harry con fare adorante

“Che c’è?!”

“C’è un ballo!”

“Lo vedo, Ron, e qual è il problema?!”

“è che…c’è un ballo!!!” ripetè lui alzando la voce per sottolineare l’ovvietà della tragedia incombente e facendo girare mezzo corridoio

“Ron…ho capito che c’è un ballo, e allora?!”

“Come allora?! Come faccio?!”

“Ron, quest’anno la ragazza ce l’hai, qual è il problema?!”

“…è che…CE NE SONO TROPPE!”

“Di cosa?”

“Di… 'loro’ !!!” disse lui additando un gruppo di ragazzine del terzo anno che li seguivano con aria sognante e il volantino alla mano

“Ron…ti senti bene?!” chiese Harry facendolo appoggiare al muro e lanciando le loro borse a due ragazzine che per poco non svennero dall’emozione

“Certo!...no”

“Cosa succede?!”

“é…è lei !”

“’Lei’…chi?”

“Hermione, ovviamente! Lei mi farà diventare pazzo, me lo sento!!!” disse Ron scivolando lungo la parete e portandosi le mani alla testa

“Avete litigato ancora?!”

“No, idiota! – le fan di Harry si girarono di scatto e lo fulminarono con lo sguardo – lei è fin troppo…gentile…” concluse lui arrossendo

“Allora, è un bene…giusto?”

“Sì…cioè, no!...NON LO SO! Non è mai stata gentile in quel modo prima d’ora, è…è adorabile…” sussurrò Ron mimetizzandosi con i capelli. Le sue fan meditavano di uccidere Hermione.

“Io non ho ancora capito il problema…” ammise Harry corrucciando la fronte e grattandosi svogliatamente il mento

“Questo, perché sei stupido, ma se lo fossi anche solo un briciolo di meno, allora capiresti che un problema c’è…” Harry incrociò le braccia corrucciato, neanche minimamente toccato dall’offesa rivoltagli dall’amico, mentre dalle sue spalle potè sentire un ringhio di una bambina alta non più di un metro e venti, mantenuta da due ragazze più grandi per evitarle di saltare addosso a Ron

“Ehm…e qual è?!”

“Lavanda”

“Ah”

“Già”

“Bhè…sì, quello , potrebbe essere un problema…”

“Sono d’accordo!” s’intromise una bambina del primo anno che scappò appena Ron si girò verso di lei

“Capisci, il fatto è che lei vorrà venire con me al ballo…come biasimarla in fondo, sono il suo ragazzo! Il problema è…”

“…che tu vuoi Herm” completò Harry per lui. Ron annuì, sconsolato e una ragazzina del secondo anno scappò in lacrime.


*



“Sono certa che sarà fantastico!!!!” squittì Lavanda saltellando sui suoi tacchi neri - per andare a colore con la divisa, sapete…- e assordendo quella povera disgraziata di Calì.

“Sì, Lav, sono sicura che sarà…”

“Sì, sì, sono d’accordo, sarà perfetto! Comprerò un vestito mozzafiato e sono certa che Seamus sbaverà appena mi… ”

“Seamus?!”

“Che c’entra Seamus?!” gracchiò Lavanda arrossendo moltissimo

“L’hai nominato tu, Lavanda…”

“Calì, tesoro, tu hai proprio bisogno di una vacanza! Io ho detto ‘Wonnie’ non ‘Seamus’! ” disse lei uscendosene con una risata isterica, cercando di fare la disinvolta e di parire quantomeno convincente. Calì la guardò sconcertata

“Lavanda hai detto Seamus!...E non ho bisogno di una vacanza!”

“Non.ho.detto.Seamus.” tuonò Lavanda alzandosi di dieci centimetri sopra Calì

“Sono certa di aver capito male…” disse lei vedendo la matita che Lavanda aveva in mano rotta in tre parti e inquietandosi non poco. A quella frase la ragazza sorrise contenta

“Sono d’accordissimo, cara! Cosa dicevo?! Ah, sì! Avrò un vestito spettacolare! Pieno di lustrini rosa mooolto, molto, molto fashion, per non parlare delle scarpe! Mia madre me le sta già mandando! Spero che Tiffany si sbrighi, quel gufo sta diventando veramente lento!...O Merlino! Non so ancora quale acconciatura farmi, però…questa è una tragedia!!!! Manca solo una settimana e non so l’acconciatura! Sto perdendo colpi…!”

“Lavanda…sai del ballo da cinque minuti circa…”

“E questo che centra?!”


*




Ron camminava per la biblioteca senza un’apparente buona ragione.
Oddio, a dire il vero la sua apparente buona ragione era seduta al tavolo in fondo alla sala, impegnata nell’impresa di raccogliere i suoi ricci castani in una treccia, ma lui non aveva proprio il coraggio di andare da quella sua buona ragione così buffa e carina, in quel momento. Non sentiva di avere un motivo valido per andare da lei e nonostante per tutti quegli anni non aveva mai sentito il bisogno di avere un motivo, quel giorno qualcosa lo fermava dal raggiungerla e romperle un po’ le scatole come adorava tanto fare. Il vero problema, il problema di cui tutti ormai si erano accorti, ma di cui nessuno aveva il coraggio di parlare apertamente, è che erano cresciuti. Erano diventati adulti e ne avevano passate veramente tante insieme, talmente tante, che per tutti quegli anni si erano abituati a mettere da parte le loro vite per qualcosa di più grande e importante. Ma ora? Ora che quel qualcosa di più grande e importante non c’era finalmente più ed erano liberi di vivere le loro vite? Subentrava la paura. Paura, perché ormai non si avevano più scuse per non mettere le cose in chiaro, paura perché c’erano di mezzo troppe persone. Ecco perché Ron non raggiungeva Hermione, ecco perché Hermione soffriva tanto per quel ballo. Non c’era più la scusa della presenza di Harry come al quarto anno che la proteggeva dal soffrire per amore del suo migliore amico, ora c’era solo lei e la vita che la guerra non le aveva mai permesso di vivere per troppo tempo. Senza un’apparente ragione, Hermione alzò lo sguardo dalla sua treccia e lo vide. Il cuore di Ron balzò in gola. Lei gli rivolse un sorriso raggiante e con una mano gli fece segno di avvicinarsi. Lui non se lo fece ripetere e si catapultò sul tavolino facendo tremare pericolosamente la boccetta dell’inchiostro aperta e poggiata vicino al compito che Hermione tanto diligentemente aveva appena terminato di scrivere.

“Ciao!”

“Ciao Mione…” la schiena di lei fu percossa da un brivido

“Come mai qui?” chiese la ragazza continuando ad armeggiare con la treccia, cercando apparire casuale

“Mah…non avevo niente da fare, facevo un giretto…”

“In biblioteca?! Ron, tu qui dentro ci avrai messo piede sì e no quindici volte in sette anni, e ogni volta sotto mia costrizione…avanti cosa ti serve?” chiese Hermione con tono di voce più severo di quanto avesse voluto

“Siamo nervosette oggi?! E io che volevo passare un po’ di tempo con la mia migliore amica!” disse lui fintamente offeso, girando sui tacchi e dirigendosi verso l’uscita. Hermione venne colta alla sprovvista. Si alzò di scatto, si sporse sul tavolo e afferrò un lembo del maglione di Ron per bloccarlo

“Non andartene…” mormorò lei arrossendo lievemente. Ron pensò che fosse adorabile con le guance rosse e i capelli tutti fuori dalla treccia. Si sedette dalla parte opposta del tavolo e poggiò la testa sulle braccia, osservando imperterrito Hermione, la quale nel mentre aveva ricominciato ad intrecciarsi i capelli. Rimasero un pochino in silenzio ognuno perso nelle proprie pippe mentali. Poi, all’improvviso, Ron se ne uscì con l’argomento più spinoso e meno indicato da trattare da soli che potesse mai essere riuscito a trovare

“Hai…hai sentito del ballo?” Hermione alzò la testa di scatto e arrossì

“Ah…eh, sì!”

“E…cosa….cosa ne pensi?”

“Ron, cosa vuoi che ne pensi, è un ballo!”

“Sì…ma con chi ci vai?” Hermione ingoiò il vuoto

“Io…io non lo so ancora…” disse lei abbassando la testa

“…tu vai con Lavanda vero?” Ron storse il naso a quel nome

“Già…mi ha fermato poco fa dicendomi che dovrò aspettarla in sala comune alle otto e che una certa Tiffany doveva ancora portarle le scarpe…non ho capito bene la parte di Tiffany, a dire il vero…” disse lui con tono di voce scocciato, mentre Hermione era nel pieno di una lotta interiore per evitare di scoppiargli a piangere in faccia

“Tiffany è un gufo, Ron…” disse lei dopo un po’, quando ebbe la certezza di avere una voce mediamente ferma

“Aaahh!” Hermione non potè fare a meno di sorridere per la sua ingenuità

“…Però un ballo ce lo facciamo io e te…” disse Ron in maniera appena udibile, arrossendo come un bambino. Hermione perse un battito.

“Io…io non so ballare…” confessò lei nel vano tentativo di prendere tempo per ricominciare a respirare regolarmente

“Che problema c’è?! Neanch’io!” disse lui ridendo, mentre Hermione lo guardava con occhi allegri

“Allora ci stai?” riprovò Ron dopo un po’

“Ron…non so neanche se ci verrò al ballo!...io…”

“Cosa?! E perché non dovresti venire, scusa?” Hermione gli lanciò uno sguardo eloquente

“Non mi sembra di vedere una fila di ammiratori che mi chiede di venire al ballo con loro, Ronald!” disse lei seccata e vagamente dispiaciuta

“Non vuol dire che non ci siano persone a cui piaci!” disse lui arrossendo, Hermione sospirò pesantemente concentrandosi sulla treccia

“In ogni caso nessuno mi ha ancora chiesto niente, quindi non so se mi va di andare da sola, come Millicent Bulstrode e Eloise Midgen!” Ron si mise dritto

“Non azzardarti mai più a paragonarti a quelle due, mi hai capito?!” Hermione la guardò stranita

“Ron…”

“Niente ‘Ron’! Non devi pensare che tu sia brutta o antipatica, perché tu non sei né l’una, né l’altra! Non ti voglio mai più sentir dire cose del genere, mi hai capito?” Hermione era allibita. Poi, resasi conto di quello che Ron le aveva realmente detto, arrossì come mai prima d’ora

“Mi hai capito?!” ripetè Ron, alzando la voce e guadagnandosi un’occhiataccia di Madama Pince. Hermione ingoiò il vuoto e annuì leggermente con la testa. Ron sorrise soddisfatto.

“Brava Herm!” disse lui dandole un buffetto sul naso

“Senti Ron…”

“Amooooooreeeeeeeee!!!!!” a Ron si gelò il sangue. Lanciò uno sguardo terrorizzato a Hermione, che mai sembrò così interessata alla molletta con cui stava fermando la sua treccia.

“Che fai Won-Won?” Lavanda li raggiunse sedendosi, con la sua solita grazia da mammut obeso sulle gambe del ragazzo che divenne momentaneamente asessuato per il colpo appena ricevuto

“Stavo parlando con Herm…” disse lui una volta vagamente ripreso

“Ah! A proposito del ballo?! Amore, ti ricordi che mi devi aspettare in sala comune alle otto, vero cucciolotto?...E tu Hermione, con chi vai?” chiese Lavanda malignamente, pur sapendo che non aveva ricevuto ancora nessun invito. Hermione aprì più volte la bocca, tentando di replicare qualcosa, ma dalle sue labbra non uscì niente.

“Ecco, io…”

“Ciao Hermione…” Terry Steeval, aitante Corvonero del settimo anno, si era appena aggiunto al trio, sfoderando un sorriso paragonabile a quello del ragazzo della pubblicità del dentifricio

“Ciao Terry…” rispose Hermione intenta a ripiegare la pergamena poggiata sul tavolo. Ron lo trafisse con lo sguardo

“Senti Herm, non è che ti potrei parlare un attimo?”

“Certo!” disse lei mettendosi dritta per ascoltarlo

“Ehm…in privato…” Hermione si rivolse verso Ron, che si intromise subito

“Non c’è niente che anche noi non potremmo sentire…” Terry ingoiò il vuoto, decisamente inquietato dal comportamento di Ron

“Ok…allora…Herm, senti…Hermione…vuoi…non è che ti va di…di…sì, insomma…di venire al ballo con…con me?” Hermione spalancò gli occhi, sorpresa e arrossì moltissimo, Lavanda emise un urletto di vittoria e Ron sembrava molto tentato di scagliare contro il caro Terry una maledizione senza perdono. Hermione balbettò qualcosa di confuso, e rivolse uno sguardo a Ron come per chiedere il permesso. Lui la guardò per un attimo distogliendo subito lo sguardo irritato dalla situazione. La ragazza a quel punto si rivolse nuovamente a Terry e sorridendogli annuì leggermente con la testa, abbassando subito gli occhi sulla pergamena che aveva in mano. Terry si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo e chinandosi su Hermione le diede un piccolo bacio sulla guancia, che per poco non gli costò la vita a seconda dell’occhiataccia che gli rivolse Ron.

“Ti vengo a prendere alle otto davanti all’entrata della tua sala comune, va bene?”

“Ok…”

“Fantastico!” disse Lavanda. Tutti si girarono verso di lei.








Ma ciao bellissimi fanciulli e fanciulle!!!!!!!^^! Sono molto contentissima che EFP sia tornato e per festeggiare il grande ritorno, quest’oggi il chappy è stato un pochettuccio più lungo del solito!^^ Spero siate contenti di questa cosa! Dunque, questo capitolo è la prima parte di quello che sarà l’ultimo chappy di questa ff. Inizialmente questo doveva essere l’ultimo, ma poi, mentre scrivevo mi sono resa conto che era un po’ troppo mattoncino, così ho deciso di dividerlo in due!^^’’’ Passiamo ai ringraziamenti, ora^^!!!!
619, Topomouse, Aurora, Merilyn (inizialmente non credevo neanch’io a dire il vero…però alla fine sotto la scorza di bigodini, capelli biondo tinti e piastrati fino alla morte ho pensato che un cervello – o almeno una nocciolina…- ci dovrebbe essere anche in Lavanda!...anche se, intendiamoci, molto ben nascosto!!! Anche per SUO siamo veramente agli sgoccioli…il primo missing è già pronto e tempo di finire con questa che inizio subito con l’altra!!^^!), Maky91 (grazie…ç_ç!!! Mi hai fatto venire gli occhi luccicosi grazie al tuo commento!), la mia gemellissima amora daisy05, suzako (grazie!!! Ho apprezzato molto quello che mi hai detto^^), MandyJJ (per quello che vale ora…quando hai lasciato il commento, ho riferito il messaggio alla daisy!^^), funkia (perfetto, abbiamo anche i cercapersone! I problemi però sorgono se lo becchiamo, ma lo becchiamo in macchina…-__-‘! Al massimo ci si getta sotto le ruote! Cosa non si farebbe per quel gran bel pezzo di fanciullo…*-*!), MaryPotter92, Padfoot (^^!!!!) , Melisanna_ , Moonlight rage, lucifera82, skiblue, Morgan, Lu, Tabita, Lucyfer, Turambar, Elly, mem GRAZIE MILLE TESORISSIMI MIEI!!!!!
Tanti baciotti potti, alla prossima ^^!!!!!!!

   
 
Leggi le 31 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: CottonBatu