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Autore: Edviges    23/08/2011    0 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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PRIMO CAPITOLO


Era furibonda. Il suo viso era rosso come i suoi capelli, lunghi fino alla vita. Gli occhi color cioccolato erano ormai due fessure. Camminava a passo svelto con la sua scopa, o meglio i frammenti della sua scopa in mano. Andò verso un ragazzo con i capelli biondi che era intento a parlare con una ragazza, la sua ragazza. Elena Parkinson. Lily Potter aveva trovato la sua scopa da Quidditch ormai distrutta e solo una persona aveva potuto farle questo: Scorpius Malfoy. Lily era stata messa nella Casa di Grifondoro proprio come tutta la sua famiglia, quasi tutta. Infatti suo fratello Albus era capitato nei Serpeverde, ed era il migliore amico di Scorpius.
- Sporco, lurido, schifoso platinato che non sei altro!- urlò Lily puntando la bacchetta al petto di Malfoy.
Il ragazzo abbassò lo sguardo e vide quella ragazzina urlargli contro.
-Calma, Potter. Non so di cosa tu stia parlando.- rispose il giovane Malfoy con un sorrisetto strafottente.
- Tu. Non. Ti. Azzardare. Mai. Più. A. Toccare. Le. Mie. Cose- continuò ad urlare Lily mentre i suoi capelli scarlatti le ricadevano dolcemente dietro la schiena. Scorpius si trovò ad indietreggiare per non essere toccato dalla bacchetta della giovane Potter.
- Fate spazio, fate spazio- disse la professoressa Mcgrannit mentre si insinuava tra il cerchio di ragazzi creatisi intorno ai giovani nemici.
-Potter e Malfoy, dovevo immaginarlo- sospirò la Mcgrannit. – Cinquanta punti in meno per la Casa Serpeverde e quella di Grifondoro- sentenziò la preside prima di sparire dietro le figure degli studenti che ancora li fissavano.
- Contenta Potter?- chiese ironicamente Malfoy.
- Vai al diavolo Malfoy- concluse la ragazza prima di fare dietro front e tornare nella Sala comune della sua casa.

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Scorpius si chiedeva sempre perché quella Potter non potesse essere come suo fratello Albus. I primi due anni a Hogwarts erano stati stupendi, il paradiso. Ma appena quella ragazza dai capelli rossi aveva messo piede lì dentro tutto era cambiato. Ogni giorno per una cosa o per l’altra litigavano. Insomma lui era un ragazzo di diciasette anni e non poteva dare spettacolo di se stesso ogni santa ora.
- Scorpius? Mi ascolti?- una vocina fastidiosamente acuta aveva interrotto i sui pensieri. Il biondo si passò una mano sulla camicia per aggiustarsela visto che la Potter gliel’aveva stropicciata. Guardò gli occhi blu della sua ragazza e accennò un sorriso.
-Si El, ti stavo ascoltando. E sono pronto a giurarti che non ho mai toccato la scopa di quella pazza- mentì spudoratamente.
-Zabini, sbrigati- disse a voce bassa Malfoy.
Erano nel dormitorio dei Grifoni per dare una lezione alla sorella di Albus . Scorpius odiava tener nascoste certe cose al suo migliore amico ma era l’unico modo per farla pagare alla rosse. Era l’ora di cena perciò la stanza era deserta. Salirono lentamente le scale che portavano alle camere femminili ed entrarono dentro quella della Potter.
- Scorpius fai in fretta- disse Nott mentre lui e Zabini montavano la guardia.
Malfoy strattonò il baule posizionato davanti il letto della ragazza, ma quello non dava segno di voler collaborare.
Si toccò la tasca, diamine aveva dimenticato la bacchetta nel suo dormitorio.
-Nott, prestami la tua bacchetta!- il ragazzo dagli occhi neri non osò contraddire il suo amico così gli lanciò la propria bacchetta.
-Alohomora- sussurrò Scorpius mentre il baule si apriva. Nei suoi occhi grigi si vide una scintilla di soddisfazione. Prese la scopa della ragazza e iniziò a spezzarla. Poi posò i pezzi rimasti sul letto  e andò dritto con i suoi amici insala grande per lacena.

Ricordare il modo in cui aveva scaturito la rabbia della rossa lo faceva ridere. Elena lo fulminò con lo sguardo per poi entrare furibonda in un aula per la sua prossima lezione. Malfoy invece andò dritto verso la sala comune dei Serpeverde poiché le sue lezioni erano ormai terminate.

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Era in un dannato ritardo. Ancora piena di rabbia stava attraversando il corridoio per sostenere un’ora di Pozioni, la materia che più odiava. In più bramava solo una cosa: la dolce e pura vendetta. Ma non l’avrebbe fatto di sottecchi, appena fosse stato solo l’avrebbe schiantato. Bussò alla porta dell’aula pronta a creare casini nel preparare la pozione.
-Avanti- disse una voce gentile
- Entra signorina Potter e si accomodi- continuò per poi girarsi verso la classe
- Quest’oggi vi spiegheremo una delle più potenti pozioni d’amore: l’amortentia- disse la professoressa Abbott.
Tutte le ragazze ebbero un tremito mentre Lily rimase immobile mentre guardava il calderone davanti a se. La Abbott si avvicinò al calderone posizionato nel centro dell’aula e fece segno agli altri di alzarsi e avvicinarsi.
- Potter avvicinati e mettiti difronte al calderone-  sussurrò la professoressa – L’odore che sentirai sarà quello della persona che desideri- concluse la professoressa.
Lily fece un respiro profondo per poi seguire le indicazioni. Una volta davanti al calderone inspirò l’odore del filtro d’amore e si sentì appagata.
Esso emanava un forte odore di muschio e menta.
Chiuse gli occhi per farsi trasportare da quella sensazione di beatitudine.
- Ehm ehm- tossì la professoressa per attirare l’attenzione di Lily. 
Lei aprì di scatto gli occhi e ritornò al suo posto con le guance rosse per tutti gli sguardi puntati addosso.
Passò la lezione ripensando a quel forte odore.

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Elena sapeva bene come intrattenere Scorpius ogni volta che quest’ultimo si annoiava. Erano appena le cinque e mezza e il giovane ragazzo decise di uscire dalla propria camera mentre la Parkinson stava stesa sul suo letto e dormiva. Uscì dai sotterranei diretto chissà dove. Tutti i ragazzi rientravano nelle proprie Case poiché le lezioni erano ormai finite.
-Stupeficium.- sentì urlare ma non ebbe nemmeno il tempo di girarsi che si ritrovò schiantato al muro.
Malfoy prese la sua bacchetta e rialzandosi vide una ragazza con dei capelli scarlatti e gli occhi da cerbiatta.
-Levicorpus- urlò il ragazzo a sua volta.
-Protego- si difese la ragazza.
-Basta!- disse una voce alle spalle di Lily.
 Era la professoressa Abbott che per quanto adorasse la rossa, per la grande somiglianza a Ginny dovette sgridarli entrambi.
- Signor Malfoy da lei non me lo sarei mai aspettato- iniziò la Abbott
-Professoressa ha iniziato la figlia dello Sfregiato!- la interruppe Scorpius.
- Domani alle sei vi voglio nel mio ufficio. Siete in punizione per una settima!- concluse la professoressa tornando nella sua aula.
Malfoy passò davanti a  Lily e si girò guardandola negli occhi.
- Ti conviene stare attenta Potter- le sussurrò all’orecchio.
Aveva uno strano odore di vaniglia.
E lui odiava la vaniglia, troppo dolce.
  
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