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Autore: Faddo    23/08/2011    2 recensioni
"La Vita Secondo Navarro Adam" una storia che racconta semplicemente la storia di un "vecchio" 40enne, dei suoi amici e di molte altre cose che non dirò qui.
Questo libro ha una morale? Si, non vivete come lui, credetemi non è bello.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Massime di Adam:
in tre modi si possono fare le cose: nel modo facile, in quello difficile e il terzo è crearle...una cosa simile c'era scritta nella mia prima confezione di Lego.
[Cit. della prima parte: David Fiddler]




CAPITOLO 16: Dopo le Vacanze Estive Tutti Sembrano Cresciuti


 366, questo era il numero di giorni da quando ho rincontrato Railey, invece i giorni che io e lei stiamo insieme sono...andiamo avanti; quel 13 Settembre ricominciava la scuola,di mattina  eravamo davvero stanchi, avevamo dormito pochi per l'agitazione, sembravamo degli scolaretti, anche se noi a differenza loro abbiamo cercato altri modi per prendere sonno; fatto sta che quella mattina ci dirigemmo a scuola senza passare per il Bar da Rinos siccome avevamo già fatto una colazione unicamente a base di caffè, in quantità industriali.
Ormai quasi arrivati all'entrata della scuola, Railey mi prese la mano e guardandomi con occhi dolci mi disse:
"Railey: ci pensi, se non era per questa scuola non ci saremo forse mai più incontrati?"
"Adam: beh alla fine non serve tanto chiederselo o meno alla fine l'importante è che noi due siamo di nuovo insieme come un tempo no cara?"
Railey mi guardò e sorridente disse:
"Railey: in qualunque modo tu la veda per me questa scuola resta un posto molto importante"
Ci stavamo ancora tenendo mano per mano dimenticandoci completamente che eravamo appena entrati nella lunga entrata prima dell'edificio scolastico vero e proprio e passando davanti a studenti che ci guardavano con occhi di stupore, chi incuriosito e chi nemmeno ci aveva notato stavamo per entrare.
Come ogni inzio scuola la folla mesa fuori e massiccia tra tutta quella folla non trovai ne la 2^E ne la 2^C.
Nel mezzo del ampia piazzola prima del sottoportico che da all'entrata notai uno studente che si divertiva con altri ragazzi e quando riconobbi due di loro urlai:
"Adam: Scienziato Mancato, Jeffry, l'anno scorso siete passati per il rotto della cuffia a psicologia, ma io sto anno vi boccio, fin da prima di entrare per questa porta vi voglio in riga!"
Mentre Scineizato Mancato stava già sudando freddo Jeffry sembrava sul punto di scoppiare a ridere.
Una volta entrati a scuola trovai pure Cresta da Gallo che appena mi vide disse:
"Cresta da Gallo: oh ma guarda un po' insegna ancora qui? e sta ancora insieme alla professoressa Acrington, grazie a lei ora ho un debito di 200 euro"
Io incazzandomi e mollando la mano di Railey per inseguire Cresta da Gallo gli dissi:
"Adam: vieni qua Cresta da Gallo, lurido idiota, giuro su dio che non ti boccerò tutto in colpo, prima boccierò le tue gambe, poi le braccia, di seguito il busto, poi la testa, ma mi terrò le tue parti basse come trofeo da appendere in camera"
Di seguito mi misi per i corridoi a correre dietro a Cresta da Gallo per trascinarlo in classe, sotto gli occhi di altri alunni in giro e persino di alcuni professori e dargli una punizione per la frase che da qualunque lato la si leggeva restava pur sempre offensiva, abbadonando però Railey che mentre salivo le scale mi accorsi che stava sorridendo ed era li ferma a sorridere guardandosi intorno.
Finalmente suonò la campanella della prima ora ed ecco che pian pianino tutti gli alunni entrarono in classe, avevo la prima ora in 2^E come speravo ed ero entrato prima io degli alunni.
Una volta entrati tutti cominciai finalmente a dire qualcosa:
"Adam: ma guarda un po', alla fine ce l'avete fatta tutti ad arrivare al secondo anno, siete contenti vero?"
Gli alunni restarono tutti in silenzio fino a quando io battendo un pugno sul tavolo dissi:
"Adam: non era una domanda retorica bifolchi, non sapete nemmeno riconoscere una vera domanda?"
Gli alunni risposero in coro
"Alunni: si"
"Adam: bene, devo farvi allora i miei complimenti vi siete veramente meritati un applauso, ma anche se ora applaudirò non scordatevi che se avete trovato il primo anno già duro dovrete prepararvi ad altri quattro anni ancora più infernali di quello passato non mi stupirei se qualcuno di voi verrà bocciato" dissi guardando Cresta da Gallo e Otaku
"Adam: o se cambieranno indirizzo" dissi guardando Scienziato Mancato
"Adam: però è vero che non cambiano solo gli anni, ma anche le persone negli anni, ecco perchè son curioso di vedere come voi cambierete e già a guardarvi ora come ora sembra che qualcuno abbia qualcosa di nuovo, tanto per cominciare mi è caduto l'occhio sui primi peli di barba di Gerrinton oppure sull'acne lieve che sta cominciando a venire a Jeffry, oppure a Cresta da Gallo che sembra sia diventato quasi arrogante da come mi ha parlato prima, a proposito, Cresta da Gallo, per la prossima volta tu scriva un tema solo per me, su quanto tu come alunno sia, sei stato e resterai scarso e inefficente e sulle cause, ovviamente avrà voto che concorderò con la professoressa di Lettere; ma adesso non voglio giudicarvi solo per l'aspetto, ecco perchè vi porrò una domanda, voi vi ricordate di voi l'anno scorso? se si credete davvero di essere cambiati e se è di nuovo sì, come mai"
La prima a rispondere fu Barbuta che disse:
"Sarah: io durante l'estate ho cominciato a fare corsi di canto e..." io interrompendola dissi:
"Adam: e hai scoperto la ceretta laser"
"Sarah: hem...sì"
"Adam: meno male te sei tra le alunne che sono riuscite ad avere il nome, sarebbe stato un bel problema per me trovarti un nuovo soprannome"
Il secondo a parlare fu Lipidi che disse:
"Kevin: io ho cominciato a imparare a cucinare e nel frattempo sto cercando di mettermi un po' a dieta"
"Adam: te l'ha detto il dottore dopo averti detto i rischi dell'obesità vero?"
"Kevin: hem...sì"
"Adam: beh l'importante infondo è aver trovato qualcosa che ti abbia spinto a farlo"
Uno dei cambiamenti che mi colpì di più fu riguardo la secchiona di classe, Julia
"Julia: io invece ho passatto tutta l'estate a scrivere e le mie poesie hanno trovato sfogo in una rubrica settimanale nella gazzetta di Peronedo dove le mie poesie e quelle di altri scrittori vengono pubblicate"
"Adam: oh si, ogni tanto le leggo anche io, devo ammettere che la tua poesia: Netturbino Jonny Faverelli mi è particolarmente piaciuta"
"Julia: si lo considerano in molti il mio pezzo forte"
Ad un certi punto si creò il silenzio in classe quando girando tra i banchi notai altre cose di altre persone:
"Adam: avanti forza non abbiate paura di parlare voglio esser colpito dai vostri cambiamenti non li voglio solo ascoltare, per esempio te ferrovia, perchè non mi hai detto che hai tolto l'apparecchio? o mi basta passare vicino a te Lisangela per sentire che non odori più di Zighinì come al solito e vogliamo parlare di te Otaku? quello che vedo sul collo è un succhiotto chi te l'ha fatto?"
Otaku un po' rossa in viso disse:
"Otaku: m...me l'ha fatto un...un ragazzo"
"Adam: che cazzo di risposta è? di sicuro non mi aspettavo te l'avesse fatto un cane, ma dico, vedi che acquistando più sicurezza hai pure trovato un ragazzo, e dimmi come vi siete incontrati?"
Ad un certo punto Otaku divenne ancora più imbarazzata al punto tale che mi venne qualche sospetto, conoscendola come amante dei manga giapponesi poteva aver incontrato un ragazzo in un solo posto.
"Adam: oddio...non mi dirai che l'hai incontrato ad un Cosplay...beh...non fa niente alla fine l'amore è amore"
Alla fine ognuno trovò il coraggio di dire qualcosa che lo avesse cambiato, alla fine c'era anche chi ha ammesso con tutta onesta di non aver niente di cambiato dall'anno precedente, ma una cosa era sicura, in quella classe tutti sembravano maturati e più capaci sin dal primo giorno, e pian pianino sembravano liberarsi dall'imbarazzo tipico dei primini e sciogliersi un po' di più.
Finita la prima campanella mi dispiaceva quasi andarmene da quella prima lezione che nonostante tutto sembrava esser stata illuminante come dovrebbero esserle tutte le altre e ora mi dirigevo a conoscere la nuova
1^E, non voglio dilungarmi troppo posso solo dirvi due cose: erano tutte femmine tranne un maschio e ognuno di loro appena mi son presentato con lo stesso copione dell'anno scorso sembravano più impauriti delle due prime del Settembre scorso.
Ovviamente finita l'ora non potè mancare un commento finale per terrorizzare del tutto gli alunni:
"Adam: sembra che mi divertirò un mondo con le vostre piccole menti ingenue piena di terra fertile da coltivare, chissà chi impazzirà per primo"
Ormai dopo le due ore la mia prima giornata di questo nuovo anno scolastico era finita, così mi accingevo verso il Rinos da solo e per strada la mia mente fu offuscata dai bei ricordi dell'estate, ad esser precisi a quelle due settimane fatte a Rimini con gli altri; sono successe molte cose che non vi ho raccontato da quel giorno: tanto per cominciare quella vacanza ha rafforzato i legami tra ognuno di noi molto più di quanto ci si immaginasse, si passavano intere nottate tra noi uomini a giocare a carte, bere e alcuni anche fumare, e a volte Paul e Kirk strimpellavano la chitarra accompagnando le note che nella notte erano più fluide, soprattutto quando Paul si cimentava nel suo vero genere prediletto, il Blues, ma anche se suonava qualcosa un po' Funky le note sembrava scivolare, era una caratteristica tipica di Paul, la chiamavo chitarra calda quando eravamo nel gruppo; poi le giornate in spiaggia trovavano sempre più hobby e a furia di star in quella casa fecimo pure amicizia con la coppia che stava nel vicinato, ma da quelle settimane d'estate i contatti si sono completamente sciolti e non li abbiamo più visti, poi c'è un'altra questione sorta ovvero si presume che Paul si sia innamorato di Demetria, di questo me ne sono accorto solo Io, anche se Eric e Kirk cominciano un po' a sospettarlo, basta guardare certi sguardi che fa per capirlo e come in sua presenza il suo comportamento a volte fastidioso e petulante si annulla anche se per ora Demetria non sembra essersi accorta di nulla.
Arrivato al Bar da Rinos c'erano solo Lars, Ronald e Paul, e appena arrivai fui accolto da un insolita allegria, pure da Eveline che stranamente per una volta mi sorrise, sembravano tutti fin troppo allegri, ma ultimamente era spesso così, anche se io non ero molto cambiato rispetto a tutto questo.
Presi subito il giornale e dissi accendendomi un cigarillos:
"Adam: prendo un hamburger un insalata ben condita e mezzo litro d'acqua naturale, non frizzante come l'ultima volta"
"Eveline: beh è stato un errore"
"Adam: vero ma ho comunque bevuto acqua frizzante"
Eveline, la quale voce tendeva a trasformarsi nella solita vecchia voce scontrosa mi chiese:
"Eveline: e cosa diavolo ti cambia?"
"Adam: niente, ma è una questione di principio"
"Eveline: oh no, non il principio, non ancora quello, io me ne vado in cucina a prepararti l'hamburger"
Mentre Eveline andò in cucina a prepararmi il pranzo io sporgendomi dal bancone le urlai:
"Adam: hai visto che torna utile a qualcosa? mi stai preparando il pranzo subito, wow, un miracolo"
Tornai al mio posto a leggermi il giornale e a fumare.
Si era creato un piacevole silenzio nella sala, fino a quando non fu rotto da Ronald che guardando lo sguardo perso di Paul che fissava la porta disse:
"Ronald: hey Paul che stai facendo? ancora che fissi la porta?"
Paul se ne stette zitto fino a quando girandosi verso il bancone e stando a testa bassa cominciò a sbuffare e parlò:
"Paul: non riesco più a reggere questa situazione"
"Lars: d...d...di...di che pa...parli?"
"Paul: parlo di...niente lasciate perdere è che sono affamato"
Ronald capii tutto quanto in quel momento e decise di aiutare Paul senza metterlo in imbarazzo con noi visto che chiaramente non voleva aprirsi, una mossa davvero astuta da parte del vecchiaccio.
"Ronald: sai, quel tuo sguardo è proprio uguale a quello di un uomo innamorato, c'è qualche donna che ti fa partire a mille vero?" disse ridendo in modo contenuto e pacato e Paul in risposta a questo non potè più negare e disse:
"Paul: sì, lei è...come la musa immaginaria che mi ispirava quando scrivevo musica"
"Ronald: sai, secondo me tu per questa donna sei l'uomo che cercava, da come ti comporti sembra che la donna che ti piaccia sia una di quelle forti, simpatiche ma sotto sotto la trovi timida e inscura, ma in realtà l'unico timido e insicuro sei te, che non fai altro che rispecchiare le tue preoccupazioni su di lei, secondo me devi cominciare a buttarti, hai detto che hai avuto tante storie con molte donne quando suonavi in giro per il mondo, cosa ti ferma ora?"
"Paul: il fatto che questa donna la rivedrò in qualunque caso fino alla fine dei miei giorni e questo mi spaventa"
A quel punto decisi di intruffolarmi anche io nel discorso e dando una pacca sulla spalla a Paul che nonostante fosse più vecchio di me sembrava anche molto più inesperto di me gli dissi:
"Adam: senti Paul, perchè esser così chiuso e timoroso proprio quando ormai sei nel mezzo della tua vita, se potessi citare una frase che mi ha molto colpito e adattarla alla situazione direi che hai 30 anni per esser timoroso e indeciso, perchè cominciare proprio ora"
Dissi guardando Ronald sorridendogli visto che la frase era sua e l'avevo decisamente modificata rispetto all'originale, ma lui comprendendo il tutto non potè far a meno di ridere e dire:
"Ronald: frase sorprendentemente saggia caro Adam" disse ironizzando sul fatto che fosse per gran parte sua.
A quel punto Eveline tornando fuori dalla cucina con l'hamburger e l'insalata e servendomeli sul tavolo disse:
"Eveline: senti c'è una roba di cui ti devo parlare"
"Adam: cosa? non mi dirai che tuo cugino Alfred soffre ancora di nevrosi ossessiva nonostante lo abbia portato da uno degli psicoterapeuti più in gamba della zona"
"Eveline: no, io non ho un cugino di nome Alfred e tu non hai mai fatto una cosa del genere per nessuno"
"Adam: lo so era per fare un po' di scena e perchè non voglio sapere cosa mi devi dire"
Eveline prendendo il piatto sporco dove aveva mangiato Ronald e lavandolo nel lavello mi disse:
"Eveline: se non vuoi che le notizie di colgano da dietro meglio saperle prima, o sbaglio?"
Questo era un chiaro riferimento a cosa successe prima di partire per Rimini e ammettendo quanto la frase fosse giusta dissi:
"Adam: ok, ok dimmi"
"Eveline: stasera ti va di uscire fuori a cena..." Io interrompendola dissi ironicamente:
"Adam: con te? è un appuntamento per caso? no perchè sai benissimo che te non sei il mio tipo e preferirei avere una Railey uomo che una Eveline come te"
"Eveline: bella battuta son sicuro che a Railey piacerà stasera?"
A quel punto capendo tutto dissi quasi disperandomi:
"Adam: oh no, tu vuoi fare una di quelle odiose cene a quattro, oddio quando la smetterai di guardare quelle stupide fiction americane"
"Eveline: e te quando la smetterai di guardare il Dottor Oz Show?"
"Adam: senti, non l'ho visto di proposito, la tv si è accesa ed era sintonizzato lì, che ci posso fare se Railey guarda la grande scatola fabbrica merda ogni giorno più di quanto non la guardi io in un anno"
"Lars: h...h...hai una grande stima...p...p..per la TV eh?"
"Adam: oh, chiudi il becco stupido 25enne balbuzziente"
"Eveline: non ti distrarre resta a me, allora, vieni si o no?"
Dopo un attimo di riflessione, ovvero il tempo di masticare e mandare giù due bocconi di quel poco Hamburger che era rimasto dissi:
"Adam: sicuramente Railey mi costringerà a venire, perciò, credo che sono in trappola, dove si va?"
"Eveline: Eric ha pensato di andare al Terzo Senso"
In quel momento stavo per strozzarmi con il boccone di Hamburger, ma riprendendomi subito dissi:
"Adam: oddio e tu puoi permetterti una cena lì?"
"Eveline: beh a dire il vero è un occasione speciale, Eric ha vinto ben..."
Subito interrompendo Eveline dissi:
"Adam: si lo so, ha vinto 20.000 euro ad un gratta e vinci; è per questo che ci offrirà la cena?"
"Eveline: esatto"
"Adam: oh bene..."
Si ricreò un attimo di silenzio fino a quando Ronald rimasto scosso da una cosa non mi chiese:
"Ronald: sul serio hai guardato quel programma?"
"Adam: hey vecchio stiamo parlando d'altro ora, e comunque lo trovo un programma stupido come ogni persona che ci lavora dietro e il pubblico"
"Lars: a...a...anche tu...f...fai parte del pub...pu....pubblico, co...co...come ti giustifichi?"
Guardando Lars e ascoltando una frase insolita detta da lui mi venne spontaneo chiedere a tutti:
"Adam: fantastico, oggi siete tutti strani, prima la cuoca che mi invita ad una cena a quattro, poi il depresso d'amore, il balbuzziente dalla nuova parlantina locquace e il vecchio che ride di meno, che giornata del cazzo"
Appena fui fuori per strada stava arrivando Eric che mi chiese subito di fretta:
"Eric: sei incazzato?"
"Adam: sì!"
"Eric: più del solito?"
"Adam: sì..."
"Eric: quindi Eveline ti ha già parlato della cena"
"Adam: esatto e mi ha pure parlato del Dr.Oz Show"
Eric con una faccia sorridente mi disse incuriosito:
"Eric: wow, come l'hai conosciuto quel programma, non pensavo che piacesse pure a te"
Dopo aver sentito una frase del genere presi nervosamente il pacchetto di Cigarillos e prendendo l'ultimo rimasto nella scatola, lo accessi e camminai via dicendo solo:
"Adam: ma cosa non va oggi?"
Arrivato finalmente a casa mi buttai sul divano quando arrivò a casa Railey che appoggiandosi pure lei stanca sulla poltrona mi disse:
"Railey: com'è andato il tuo primo giorno?"
"Adam: stancante, te?"
"Railey: stancante"
Ci fu un attimo di silenzio fino a quando non mi ricordai di dire una cosa a Railey
"Adam: stasera si cena fuori andiamo a mangiare con Eveline ed Eric"
Ed ecco che Railey rispose in modo insolito di fronte ad una notizia del genere e disse:
"Railey: cosa non mi dirai che hai accettato, oddio ora ci toccherà uscire anche stasera, e dove si va?"
"Adam: al...Terzo Senso"
"Railey: oddio, hai idea di quanto ci costerà?"
Subito però per calmare Railey che in quel momento sembrava si stesse agitando un po' troppo dissi:
"Adam: tranquilla, offre Eric"
"Railey: meno male"
Alla fine entrambi ci addormentammo dove eravamo seduti o distesi, e al mio risveglio erano le 17.00 e mi ricordai che dovevo ancora andare a fare la spesa, così una volta cambiato e preso il cellulare e chiavi di casa
mi diressi filato verso il supermercato di Gaetano.
Quel giorno era davvero strano, tutti si comportavano in maniera diversa dal solito, come se l'estate finita l'estate si fossero tutti trasformati, e non solo i miei alunni come era ovvio succedesse, ma pure alcuni miei amici.
Arrivato al supermercato subito mi diressi senza troppo fretta tra i vari reparti a prendere le cose che mi servivano e trovai Gaetano che stava pulendo l'ultimo reparto dove dovevo prendere solamente il detersivo per i piatti e appena mi vide disse:
"Gaetano: We! salve signor.Navarro!"
"Adam: come...come mi hai chiamato?"
"Gaetano: Navarro, non è giusto così?"
Riprendendomi dallo shock del nome esatto urlato a gran voce da Gaetano, cosa mai successa dissi:
"Adam: no no, niente, piuttosto come vanno le cose in negozio?"
"Gaetano: bene bene, soprattutto per quei taccheggiatori, con le sue idee ora se si azzardano a metter mano su un solo prodotto lo becchiamo di sicuro, non hanno più scampo sti furbacchioni, e poi ultimamente molta gente torna dalle vacanze e in casa ha la dispensa vuota perciò, si vengono in molti e pure Robert e molto contento, vero Robert?!"
Urlò con gran forza per farsi sentire da Robert che lavorava dall'altra parte, e dalla stessa parte si sentii una voce un po' infiappita che disse:
"Robert: certo, certo, molto contento, ma contento oppure apparentemente felice?"
"Gaetano: è uguale Robert, l'allegria è allegria!"
"Robert: ma quindi allegria o felicità?"
Gaetano abbassando la voce e sussurrandomi quasi nell'orrecchio disse:
"Gaetano: mi, che pigna in culo che sta diventando...piuttosto a lei come vanno le cose sig.Navarro?"
"Adam: beh dai tutto bene a parte che oggi, sembrano tutti come dire, cambiati"
Gaetano assumendo un tono molto tranquillo disse:
"Gaetano: lei non se deve preoccupare, d'altronde, è solo un giorno, non potrà mai sapere cosa le accadrà, si fidi, domani secondo me sarà tutto normale come al solito, mi creda"
"Adam: lo spero"
Stavo per prendere il detersivo quando dietro di me passò con un cesto un ragazzo che appena mi vide da dietro messo in quella posizione intento a ricercare il detersivo mi disse:
"???: hey, guardi che anche io devo cercarci della roba lì non è che potrebbe darsi una mossa, ho i miei tempi pure io"
"Adam: senti piccola testa di...Adam? Gerrinton Adam, cosa fai qui?"
"Gerrinton: p...professor Navarro?"
Finito di fare la spesa io e Gerrinton andammo in una panchina che era non molto lontano dal supermercato e dove spesso prima o dopo aver fatto la spesa, se non avevo preso niente di surgelato passavo un po' di tempo a fumare o leggermi il giornale e così ebbi un po' di tempo per chiacchierare con uno dei miei studenti preferiti.
"Gerrinton: beh, ero a far la spesa non ci vedo niente di strano"
"Adam: io sì, strano per la tua età, e pensare che io considero tutti voi giovani degli scansafatiche, e poi sbaglio o quello che hai in spalla è una custodia per basso?"
"Gerrinton: sono andato a fare la spesa perchè i miei si son trovati un nuovo lavoro insieme e passano gran parte del loro tempo fuori casa, e io mi ritrovo spesso solo e a dover badare alla casa stessa, pulendo e facendomi da mangiare per me, e poi, sì è un basso elettrico, ho cominciato a studiare uno strumento"
Disse Gerrinton mentre si accese un cigarillos e io scioccato di fronte a tutto ciò dissi:
"Adam: wow, ammiro i ragazzi così impegnati come te, devo ammettere che dall'anno scorso sembri molto più maturo e la poca peluria sotto il mento ne è una prova che stai crescendo in tutti i sensi, per non parlare di questo tuo sguardo così sicuro e serio che ti sta venendo, sembri quasi..." Disse Gerrinton interrompendomi:
"Gerrinton: a lei prof? si, in effetti credo che sto cominciando a prenderla un po' troppo come idolo di vita, mi sto persino riducendo a fumare la sua stessa marca di cigarillos, adoro questo retrogusto che ti lascia in bocca, ora capisco perchè non fuma cose sigarette, questa roba ha un sapore più fine"
"Adam: di quello che vuoi, fai quello che vuoi, ma ricordati che ad idolare e imitare qualcuno che non è il vero te non ne ottieni mai niente di buono"
"Gerrinton: sarà, ma da quando son così mi sento addirittura più fiero di me stesso, lo sà?"
A quel punto presi le borse della spesa e alzandomi dissi:
"Adam: sembri davvero me da giovane, credo che ogni tanto potrebbe esser piacevole fare qualche altra chiaccheirata insieme se ti ribecco qua" dissi ridendo:
Gerrinton sbuffando fuori il fumo dopo averlo assaporato per bene disse:
"Gerrinton: ci spero pure io".
Ormai il sole stava quasi per tramontare e io e Railey ci stavamo preparando per andare a cena al Terzo Senso.
Io mi stavo già mettendo le scarpe, mentre Railey era in bagno.
"Adam: prendiamo la mia macchina?"
"Railey: andiamo in un ristorante di lusso, vogliamo presentare al parcheggiatore un auto del genere?"
"Adam: la tua è a riparare"
"Railey: vuol dire che cammineremo"
"Adam: no, no, ti ricordi cos'è successo l'ultima volta che hai detto che avremmo camminato? Ti sei lamentata tutto il tempo che ti facevano male i piedi"
"Railey: avresti potuto esser più cavaliere e portarmi in braccio"
"Adam: l'ho fatto, e il dolore non ti era passato lo stesso"
Si creò un'altro silenzio lungo, attendevo solo una risposta, ma non ricevendola incominciai a innervosirmi e rispondendo cercando comunque di mantenere la calma dissi:
"Adam: allora?"
Railey che era ancora in bagno mi disse:
"Railey: ok, ok, prendiamo la tua di macchina"
Una volta pronta pure la mia signora, andammo in garage a prendere la macchina, anche se fece un po' di fatica a partire visto che era rimasta piazzata in garage per oltre 1 mese circa.
Durante il viaggio in macchina Railey mi disse:
"Railey: aspetta, ma...la tua macchina profuma, perchè?"
"Adam: non mi dire che non l'hai ancora visto? guarda a fianco del tuo sedile e poi vicino all'autoradio"
Railey si guardò intorno e vide un Arbre Magique e una scatola piena di quelli a fianco nel portaoggetti della portiera.
"Railey: di sicuro fanno il loro lavoro"
"Adam: ci puoi giurare, ora che ho messo questi così la macchina si può quasi definire più sicura"
Nello stesso momento lo specchietto di destra si ruppe e cadde nell'asfalto, io frenai subito la macchina per scendere e riprenderlo, una volta fatto e tornato dentro la macchina dissi a Railey dandole lo specchietto in mane affinchè lo mettesse in un posto più sicuro aggiunsi:
"Adam: beh, quasi del tutto..."
Arrivati al Terzo Senso si notava subito quanto quel locale fosse fiero di sè e della sua fama, e questo si capiva principalmente dall'insegna gigantesca e luminescente sulla porta, talmente grande e luminosa da rendere invisibile la luna e tutto il manto di stelle durante la notte.
"Railey: che insegna spavalda..."
"Adam: non ci pensare, comunque perchè non c'è nessun parcheggiatore a venire a prendere la nostra macchina?"
"Railey: credimi una persona sana di mente non si avvicinerebbe a questa bomba"
"Adam: fattelo dire oggi sei strana, ma mi piace tutto questo"
Una volta trovato da soli il parcheggio andammo dentro il locale che da dentro era allestito in modo tanto bello quanto lo era fuori, si vedevano luci molto possenti, tovaglie bianche lunghe, sedie comode, finestre grandi con tende rosse piene di piccoli dettagli e ricami, per non parlare del pavimento color Porpora, ma il mio sguardo cadde sul tavolo dove c'erano Eveline ed Eric già seduti uno di fianco all'altro e appena pure loro ci videro alzarono le mani per farci segno di venre, visto che dimostravamo evidente timore a metter piede su un locale di lusso, dove probabilmente solo camminare costava qualcosa.
Arrivato al tavolo ci sedemmo in tranquillità e prima ancora di riuscire a parlare accadde una cosa che in pochi altri ristoranti accade, ovvero arrivò subito il cameriere a chiedere cosa ordinavamo, una cosa che onestamente mi lasciò del tutto allibito.
Finito pure di ordinare potemmo cominciare a fare quattro chiacchiere e la prima fu Eveline che subito guardandomi mi chiese:
"Eveline: allora, Adam cosa te ne pare del locale?"
"Adam: penso che Eric dovrà pagare con un assegno, mi spiace per lui"
"Eric: tranquillo, fa niente, tanto oggi ho già finito di fare i conti di quello che abbiamo speso nell'ultimo mese"
"Adam: cosa? tu ti occupi dei conti mensili? da quando?"
"Railey: da quando glielo ho insegnato io"
"Adam: e quando gliel'hai insegnato?"
"Railey: ancora ad Aprile in sala insegnanti"
A quel punto non feci altro che boccheggiare un corto e sonoro
"Adam: oh..."
Dopo pochi minuti ecco che cominciò ad arrivare l'antipasto, io ed Eveline avevamo ordinato delle capesante gratinate col pepe rosa, mentre Eric e Railey avevano optato per una mousse di tonno, tutti piatti molto raffinati e in porzioni ancora peggio che minute.
"Adam: certo Railey che potevi lasciarmi mangiare un panino prima di venire qui, guarda che porzioni, fanno proprio di tutto per farti spendere a più non posso"
Alla fine tra una chiacchiera e l'altra concentrata sopratutto sulle impressioni di noi tre professori al nostro primo giorno arrivò pure il primo piatto per tutti, ma proprio appena mi arrivò davanti al naso il mio risotto con i gamberetti e cozze con il rosmarino e lo zafferano ecco che dalla porta entrò a mangiare una persona che di sicuro quel giorno non avrei voluto vedere, ed ecco che il rumore delle ruote si faceva sempre più fastidioso e vicino, era proprio lui, Freddy, il tizio paraplegico che trovai quel giorno alle poste e che per poco non mi rubava il posto, subito cercai di non guardarlo e mi nascondei coprendomi il volto ed ecco che i primi a reagire di fronte a questo mio comportamente sono Eveline e Railey che mi chiedono:
"Eveline: che hai?"
"Railey: tesoro che succede?"
"Adam: quel tipo paraplegico è una vera pigna in culo diciamo che l'ho incontrato alle poste e...beh abbiamo litigato"
"Eric: con un tipo in sedia a rotelle" disse Eric alzando la voce un po' troppo e facendosi notare da Freddy che si era appena accomodato a tavola e si accorse della mia presenza e subito avvicinandosi al nostro tavolo disse:
"Freddy: ma guarda un po' il signor Adam, come stiamo eh?"
Mi stava venendo un nodo alla gola, ma subito ricordandomi quanto sbruffone e stronzo fosse questo tipo mi ripresi da quello stato momentaneo e dissi:
"Adam: sto bene, sto decisamente bene, te invece cosa ci fai qui tutto solo?"
"Freddy: mi piace mangiare qualcosa di raffinato, sai ho perso le gambe ma non il gusto so che può sembrarti strano"
"Adam: oh no non ricominciare con questa storia del paraplegico che dev'esser rispettato ad ogni angolo di strada e deve stare un gradino sopra di tutti, oddio credimi avrei una serie di battute sulle tue gambe su come spendi i soldi che ricevi dallo stato ma non ho voglia di dirtele stasera"
"Freddy: come sempre sei una testa di cazzo, certe cose non cambiano, ti auguro una serata movimentata e spero che a fine serata le tue gambe siano sane a differenza delle mie"
"Adam: oh no, ora stai esagerando piccolo...piccolo sbruffone spara cazzate in sedia a rotelle, senti qui l'unico che ha cominciato a buttare benzina sul fuoco sei tu, quindi smettila di fare il mammone offeso e chiudiamo qui il dialogo prima che mi venga voglia di farti perdere le abilità in qualcos'altro"
Subito Freddy facendo il suo sporco gioco di richiamare il pubblico a difenderlo incominciò a dire:
"Freddy: avete sentito quest'uomo pianifica di aggredirmi fisicamente, è un pazzo fate qualcosa"
Inizialmente tutti lo ascoltarono, ma nessuno badò alle sue parole al punto di difenderlo e preferirono alla fine ignorarlo.
"Adam: ancora a cercare aiuto dal pubblico, sei proprio un essere viscido, ecco perchè non hai le gambe, meriti solo di strisciare come un verme"
Ma Freddy non mollando tornò a urlare e a cercare le difese del pubblico il quale questa volta addirittura lo aggredì verbalmente dicendo frasi del tipo "smettila" "sei fastidioso" "non urlare sto parlando" "perchè non vai a infastidire qualcun'altro"
Era curioso come qua dentro c'era un mondo pieno di persone sane di mente e che non si facevano condizionare da due ruote e una sedia combinate insieme.
E a sostenermi ci fu pure il caposala che arrivando da Freddy gli disse:
"Caposala: scusi, sta distrubando i clienti, la preghiamo di andarsene, signore"
Freddy tutto in silenzio preferii andarsene con la coda tra le ruote, e se ne uscì dicendo:
"Freddy: te ne pentrai Navarro, io ti rovinerò stanne certo!"
"Adam: certo ma ricordati chi è più veloce dei due..."
La serata potè proseguire in pace ma non mancarono ovviamente gli iniziali commenti e la richiesta di spiegazioni da parte dei miei amici, e una volta raccontata la storia mi sorpresi di come nessuno di loro mi appoggiava completamente e continuavano a ripetere che anche se avessi ragione o meno, non è modo di comportarsi.
Finita la serata e tornato a casa sia io che Railey eravamo troppo sazi e stanchi per fare "qualcosa" a letto, e optammo per riposarci, ma non poterono mancare alcuni miei commenti sulla serata.
"Adam: Railey, lo sai, il Terzo Senso non è così male, no?"
"Railey: hai ragione..."
"Adam: potremmo tornarci ogni volta e poi non è vero che per un antipasto un primo e un dolce si spende una fortuna abbiamo pagato un prezzo modesto per quello che abbiamo mangiato, no?"
"Railey: hai ragione..."
"Adam: per non parlare della gente quando hanno reagito contro quel arrogante di Freddy e...Railey?" lei si era già addormentata e stava emettendo quel dolce suono che non è esattamente come quando uno russa, anzi è molto piacevole da sentirlo tutta la notte sul proprio collo e alla fine arrendendomi pure io all'evidenza del sonno buttai la testa sul cuscino e mi addormentai.
Il giorno dopo al mio risveglio accaddero delle cose incredibili tanto per cominciare Railey aveva cambiato subito opinione fin dal mattino sulla cena a quattro con Eveline ed Eric e aggiunse:
"Railey: sai Adam, dovremmo farlo più volte"
"Adam: come vuoi, ora andiamo al Bar sto morendo di fame"
Ma ovviamente non finiva lì, infatti pure al bar accaddero delle cose strane rispetto a ieri, tanto per cominciare Lars era tornato il solito vecchio balbuzziente che parlava poco, poi Ronald non era più come ieri che rideva poco, e Paul non aveva più quella faccia depressa di ieri e fu inmancabile quando una volta seduto al bancone e chiesi cosa stesse succedendo a tutti Eveline con un volto un po' arrabbiato mi disse:
"Eveline: niente..."
"Adam: cos'hai?"
"Eveline: pessima idea quella della cena a quattro, mai più..."
"Adam: come ma Railey stamattina mi ha detto" subito Eveline interrompendomi disse:
"Eveline: hey cosa non capisci di: mai-più!"
"Railey: peccato..."
E non potè mancare quando dirigendomi verso scuola passai davanti al supermercato di Gaetano che stava aprendo presto e appena mi vide tutto sorridente:
"Gaetano: we! signor.Navarre, come le va la giornata?"
"Adam: si pronuncia Navarro, com'è che ieri ci hai azzeccato?"
Gaetano stava per rispondere quando mi ricordai cosa disse ieri e io dissi:
"Adam: ah no, aspetta, ora ricordo, me l'hai detto ieri: alla fine è solo un giorno, non potrai mai sapere cosa ti accadrà" dissi proseguendo per strada con affianco Railey che guardandomi perplessa mi spinse a dire:
"Adam: non guardarmi così, è che ieri Selice sembrava impazzita, non è colpa mia e oggi è tutto così normale"
"Raiely: di cosa diavolo stai parlando"
"Adam: niente lascia perdere non credo ci sia modo per fartelo capire, son cose che devi vivere".
Certo che di assurdità me ne accadono troppe, persino in un solo giorno.


"Note dell'Autore: Bene siamo già al 16, scusate se nel capitolo precedente ho messo solo la storia senza note dell'autore o massime di Adam, ma non ho avuto più tempo per farle...ok non avevo voglia...comunque beh ho da dire che questo capitolo mi ha dato iniziale problemi ma incredibile come in un solo colpo mi siano venute in mente tante idee come il secondo (e non ultimo) incontro con Freddy e come tutti avessero cambiato comportamento per un giorno, per non parlare dell'idea del nuovo Gerrinton meno tontolone e d'ora in poi più presente anche fuori dalla scuola a tal punto che ora si creerà un terzo gruppetto con la quale ci saranno delle scene, ovvero il gruppo Adam, Gaetano, Gerrinton, Robert del supermarket e non solo più le scene del Bar e della scuola.
Che altro posso dirvi, il pross-imo capitolo sarà uno dei più cruciali non vi rivelo ne titolo ne niente, nemmeno ai fans più accaniti perchè voglio lasciare totali sorprese, vi assicurò che sarà un capitolo ricco, non lungo, ricco! ...-4 "
  
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