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Autore: Moony91    25/04/2006    6 recensioni
La mia prima fan fiction in difesa di Severus Piton sulle note dell'omonima canzone di Ligabue, Jovanotti e Piero Pelù... "-Continui a non guardare la realtà Lupin!Io sono semplicemente un marinaio quando la barca affonda…aiuto i passeggeri a salvarsi e poi mi ritrovo dalla parte sbagliata della nave…e affonderò insieme a lei…-" Mi raccomando recensite!!!
Genere: Triste, Malinconico, Dark, Drammatico, Song-fic, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Io non lo so chi c'ha ragione e chi no

Song-fic sulle note dell’omonima canzone “il mio nome è mai più” di Lagabue, Jovanotti e Pierò Pelù.

E’ la mia prima fan fiction in difesa di Severus Piton.

Spero vi piaccia e mi raccomando recensite.

 

Piccole osservazioni:Il testo della canzone è in corsivo, i dialoghi sono tra lineette(-zvka-)

E i pensieri di Piton tra virgolette(“hgfkjh”).

 

 

Io non lo so chi c'ha ragione e chi no
se è una questione di etnia, di economia,
oppure solo pazzia: difficile saperlo.

 

Piton correva nella foresta proibita...addosso aveva la sua divisa da Mangiamorte, avrebbe voluto strapparsela di dosso, ma doveva ammettere che era estremamente utile per nascondersi in quell’oscurità…

La maschera la teneva in tasca…non gli serviva nascondere la sua identità…ormai non aveva più senso…

 

“Lasciatemi stare.

Devo andare avanti da solo in questa guerra.

Con il mio credo…le mie fissazioni…”

 

Quello che so è che non è fantasia
e che nessuno c'ha ragione e così sia,

“Questa maledetta guerra…

Ma per quanto deve continuare ancora?

Basta..

Basta..

Lasciatemi andare...

Lasciatemi libero…

Non sono che la vostra pedina

L’ho sempre saputo…

Ma ora lasciatemi in pace…”

 

e pochi mesi ad un giro di boa
per voi così moderno

 

Vedeva un piccolissimo spiraglio di luce davanti a lui…stava per arrivare al margine della foresta.

Si fermò ansimando ad un albero, guardò al di là degli alberi…gli occhi gli bruciavano inondati da quella luce dopo tutta quella oscurità.

Poco più in là poteva vedere tantissime persone che circondavano ordinatamente una lastra bianca…una lastra grossa e bianca…Severus riconobbe cos’èra…e non avrebbe mai dimenticato quella vista…

C'era una volta la mia vita
c'era una volta la mia casa
c'era una volta e voglio che sia ancora.

 

Non l’avrebbe mai dimenticata…ma non gli sarebbe servito comunque a niente…la sua vita non era mai servita a niente…o meglio non era mai servita a niente nei suoi confronti…

Se solo avesse potuto sarebbe ritornato indietro almeno di 17 anni…ai suoi 20 anni…si, sarebbe bastato per poter ancora vivere quella vita che gli era stata offerta…per poter costruirsi una famiglia…e stare lontano da quella guerra che odiava…

 

E voglio il nome di chi si impegna
a fare i conti con la propria vergogna.
Dormite pure voi che avete ancora sogni, sogni, sogni

“Falsi.

Ipocriti.

Egoisti.

Statevene là, voi che potete,

Statavene là voi che neanche immaginate di cosa è capace un uomo…

Voi potete ancora salvarvi ed è giusto che stiate là…

E’ giusto che non conosciate mai di cosa è stato capace di fare un uomo…

E’ giusto che non conosciate mai quest’essere che viene chiamato uomo…

Devo pagare le mie colpe…”

 

Vide gran parte della folla tornare al castello…avrebbe spettato che tutti se ne fossero andati prima di decidere se uscire allo scoperto, alla luce del sole o rimanere nell’ombra come aveva sempre fatto…

Sentì dei passi dietro di lui…allarmato stava per girarsi quando la punta di una bacchetta toccò la sua schiena…

 

-Alza le mani!-

 

Disse il possessore della bacchetta. Severus riconobbe la voce…

 

“Lupin.

Perché sei qui?

Cosa diamine vuoi?

Va dalla tua Tonks …

Vattene tu che sei amato…

Vattene…”

 

-Alza le mani immediatamente!-

 

Severus obbedì e si accinse a girarsi…

 

-No! Non-girarti…Dimmi chi sei!-

 

“Chi sono?

Lupin lo sai chi sono…

Un essere che purtroppo vive ancora…

Un essere che non vorrebbe esistere…

E che in fondo non è mai esistito…

Un uomo che si fa schifo…”

 

-Dimmi il tuo nome!-

 

Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più...

“Io non ho un nome…

Non sono niente…

Non sono nessuno…

Vorrei solo non essere mai nato..”

 

-Fammi indovinare…-

 

Continuò Lupin

 

-Sei Peter?O…Crouch Junior…sei tornato ad Hogwarts…non ti sembra un po’ rischioso? Proprio oggi?Tutti sapevano che oggi c’erano i funerali di Silente…-

 

Severus si girò

 

-E’ proprio per questo che sono venuto!-

 

Rispose secco, freddo, come al solito…

Remus rimase senza fiato… si sarebbe aspettato chiunque ma non…

 

-S-severus?!-

 

Lupin abbassò istintivamente la bacchetta…

 

-Già..-

 

Rispose Piton guardandolo negli occhi.

Remus lo guardò disorientato come se non sapesse cosa fare, poi gli puntò nuovamente la bacchetta contro.

 

-E’ inutile che mi punti la bacchetta addosso…avrei potuto già attaccarti se avessi voluto-

 

Remus continuava a guardarlo e non accennava a voler abbassare la bacchetta, piuttosto dentro di lui stava crescendo l’odio. Severus poteva sentirlo, poteva vederlo…Remus teneva chiusa la mente, ma non era tanto bravo da nascondere quello che provava…

Piton alzò lentamente un lembo del mantello

 

-Non-provare-a-prendere-la-bacchettahbhhdd-

 

Disse piano Lupin.

Severus non lo ascoltò, prese la bacchetta dalla tasca…

 

-Stai fermo!-

 

Urlò Remus

 

-Disarmami invece di urlare, stupido!-

 

Urlò Severus in risposta

Lupin lo guardò stupito…Piton non avrebbe mai posato la bacchetta…

 

-EXPELLIARMUS!-

 

Gridò Remus.

Severus venne sbalzato contro un albero e vi sbatté la testa, la sua bacchetta volo nelle mani di Remus…

 

-E’ proprio questo che odio di voi Grifondoro…-

 

Disse Piton massaggiandosi la testa

 

-…Bisogna sempre dirvi tutto!-

 

-Perché sei qui?-

 

Lo interruppe Remus

 

-Oh…bè, mi sembrava ovvio…-

 

Disse Severus con il solito ghigno perfido sul volto. Poi camminò verso un grosso masso e vi si sedette su seguito dallo sguardo attento di Lupin e dalla sua bacchetta

 

-Non volevi ucciderlo vero?-

 

“Cosa?

Ma che c’entra adesso?

Perché?

Perché sei sempre stato così bravo nel capire gli altri?

Perché?”

 

Severus appoggiò i gomiti sulle ginocchia e appoggiò la fronte sulle palme delle mani

 

-Non volevo…ma dovevo…-

 

-Perché?-

 

-Perché?Perché?…perché dovevo farlo…ho sempre eseguito gli ordini…-

 

Eccomi qua, seguivo gli ordini che ricevevo
c'è stato un tempo in cui io credevo
che arruolandomi in aviazione
avrei girato il mondo
e fatto bene alla mia gente
e fatto qualcosa di importante.
In fondo a me, a me piaceva volare...

 

“Ho sempre eseguito gli ordini…

Già…

Mi è sempre piaciuto fare le cose per bene…

Lupin, non l’avrei mai creduto ma ci assomigliamo in qualcosa…

Amiamo lo studio e le Arti Oscure…

Certo, a te piace di più imparare a difenderti invece io le trovo

Affascinanti e terribilmente distruttive…

Solo per questo mi sono unito ai Mangiamorte.

Alla fine sono diventato quello che non avrei mai voluto essere:

Un ventenne idiota!

Talmente idiota da stare a sentire le scemenze di un cretino!

Un cretino che mi ha distrutto…”

 

Severus diede il tempo a Remus di fare due più due… ci volle poco

 

-Te lo ha chiesto lui!-

 

Disse allora meravigliato ed incredulo. Avrebbe voluto che Piton smentisse ma quello si limitò ad alzare la testa, lo guardò negli occhi e annuì lentamente.

 

“Forse a lui posso raccontarlo…”


C'era una volta un aeroplano
un militare americano
c'era una volta il gioco di un bambino.

 

-Draco ha preso il posto di suo padre e il Signore Oscuro gli ha ordinato di uccidere l’unica persona che lo infastidisse ancora, l’unica di cui avesse paura: Silente…-

 

Chiuse gli occhi ed inspirò profondamente così che tutto gli fosse più chiaro…

Remus abbassò la bacchetta.

 

-Raccontai tutto ad Albus e lui mi pregò di preservare il ragazzo finché sarebbe stato ancora puro…non avevo capito cosa intendeva, ma presto tutto mi fu chiaro…-

 

Remus si avvicinò piano a Severus ipnotizzato dal racconto.

 

-Narcissa era disperata e Silente lo sapeva…sapeva che sarei stato costretto ad eseguire un Voto Infrangibile: avrei dovuto eseguire il compito di Draco se quest’ultimo avesse fallito-

 

Remus strabuzzò gli occhi a quella rivelazione…

 

-Avevo capito il piano di Albus quando gli raccontai del Voto e lui rimase impassibile..come sempre d’altronde…-

 

Commentò con un tono di amarezza nella voce e un sorriso beffardo sul volto…

 

-…e comunque non ero d’accordo per niente, ma ormai era impossibile tornare indietro…STUPIDO VECCHIO!-

 

E voglio i nomi di chi ha mentito
di chi ha parlato di una guerra giusta
io non le lancio più le vostre sante bombe,
bombe, bombe, bombe, BOMBE!

 

“Mi sono macchiato di un altro delitto

La mia anima è irrecuperabile

E questo il vecchio lo sapeva…

Ma ora basta!

Non voglio essere più la marionetta di nessuno!”

 

Remus si sedette accanto a Severus.

-Alzati immediatamente!-

 

Gli ordinò Severus

 

-Non sei nella condizione di potermi dare ordini!Voglio solo aiutarti!-

 

-Non ho bisogno della tua compassione, Lupin! Non ho bisogno della compassione di nessuno!-

 

-Ma perché non ti lasci aiutare?-

 

-Perché non ne vale la pena… io non esisto-

 

Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più...

 

-Torna nell’Ordine, dì agli altri quello che mi hai appena detto e ti crederanno tutti…-

 

Severus rise.

Una risata isterica.

 

-Tu credi che il ragazzino sopravvissuto accetterà di avergli ucciso il nonno solo perché dovevo farlo?Credi che lui capirà? Credi che lui mi perdonerà? Non riesco a perdonarmi io per quello che ho fatto e credi che lo faranno gli altri? Guarda la realtà Lupin!-


-La mia realtà è diversa dalla tua, Severus-

 

Io dico si dico si può
sapere convivere è dura già, lo so.
Ma per questo il compromesso
è la strada del mio crescere.
E dico si al dialogo
perchè la pace è l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che dà un peso al nostro vivere,
vivere, vivere.
Io dico si dico si può
cercare pace è l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che darà forza al nostro vivere.

-E’ l’unica cosa da fare se stai dalla nostra parte…e dopo quello che mi hai raccontato io non ho dubbi…C’è ancora speranza Severus!C’è ancora speranza!Nulla è perduto…neanche tu! Neanche la tua anima è perduta…anzi, tu sei il primo nella lista di chi si salverà…-

 

-Continui a non guardare la realtà Lupin!Io sono semplicemente un marinaio quando la barca affonda…aiuto i passeggeri a salvarsi e poi mi ritrovo dalla parte sbagliata della nave…e affonderò insieme a lei…-


Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più...

 

-Ma…-

 

-Niente “ma”, Lupin…Vattene!…Va via!…Va tu che sei amato!…Va tu che puoi esistere!…Sai la verità ora dammi la bacchetta e vattene…lasciami in pace almeno tu!…lascia che il pedone nero venga distrutto dalla regina bianca…lascia che il marinaio affondi con la sua nave…lascia che io finisca questa esistenza chiamata vita…-

 

Remus indietreggiò alle parole furiose di Severus e si trovò fuori dalla foresta…venne inondato dalla luce e chiuse gli occhi, ormai si era abituato all’ombra della foresta…appena riuscì di  nuovo a distinguere le figure intorno a sé tornò a guardare il punto in cui poco prima c’era Severus, ma ora c’era solo un ramo che oscillava pericolosamente.

Remus era alla luce e Severus sarebbe rimasto nell’ombra fino all’ultimo.

 

“Io non merito la luce…

Io non merito la gloria…

Ma non dite che sono un vigliacco…

Non lo dite…

Lasciatemi stare…

Lasciate che la pedina venga sacrificata,

Solo così si vincerà la partita…

Solo così finirà questo incubo…”

 

   
 
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