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Autore: Little_Lotte    23/08/2011    9 recensioni
Questa è la prima fan fiction cross over che scrivo, per cui siate clementi.
Mi sono ritrovata a vedere il cartone animato "Anastasia" e dal momento che ultimamente vedo Kurt e Blaine ovunque, ho pensato che sarebbe stato interessante provare a scriverne una versione con loro due come protagonisti.
Cercherò di attenermi molto alla trama del film (salvo alcune necessarie forzature), per cui se troverete delle incongruenze storiche non biasimate me, ma il signor Don Bluth.
Personaggi: Anastasia/Kurt, Dimitri/ Blaine (con ciò non voglio dire che Kurt sia la femmina nella relazione..semplicemente ci vedo più lui a fare il giovane aristocratico) Vlad/Puck, Sophie/Rachel, Pooka/Finn, Bartok/Figgins. Ho voluto lasciare gli altri personaggi invariati, perchè non mi andava di usare Sue come cattiva, dal momento che è un personaggio che adoro e Burt come nonno-imperatore mi sembrava troppo strano.
La nota OOC mi sembra necessaria, soprattutto per Blaine che secondo me ha poco a che vedere con Dimitri dal punto di vista caratteriale.
Enjoy!
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Noah Puckerman/Puck, Rachel Berry
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno della festa per il ricongiungimento fra l'Imperatrice Maria e suo nipote Konstantin, Kurt passò praticamente l'intero pomeriggio assieme a Rachel e alle cameriere per prepararsi alla sua grande serata.

Nonostante avesse ormai quasi completamente riacquistato la memoria, aveva comunque bisogno di rinfrescare un po' tutte le sue abitudini e le sue buone maniere, senza contare che dopo tutte le peripezie a cui era andato incontro, aveva bisogno anche di farsi un bel bagno rilassante, prima di poter indossare un abito che si addicesse perfettamente a quell'occasione così speciale.

Nel mentre che Kurt era impegnato in questi lunghi preparativi, l'Imperatrice aveva fatto chiamare a turno presso di sè sia Noah che Blaine, per consegnare ad ognuno la propria parte di ricompensa per aver riportato a casa il suo adorato nipote; Noah era stato ricevuto per primo e subito dopo era stato fatto accompagnare in una delle stanze degli ospiti, nella quale avrebbe alloggiato durante la notte, dal momento che Rachel aveva tanto insistito affinchè fosse presente anche lui alla festa, ufficialmente come colui che aveva ritrovato Konstantin, ma in realtà più per avere la possibilità di passare un po' più di tempo assieme.

Quando arrivò il turno di Blaine, l'Imperatrice accolse il ragazzo con maggiore entusiasmo di quanto ne avesse riservato per il suo socio, sorridendo radiosamente e guardandolo con una certa dolcezza negli occhi.

Blaine rivolse alla donna un cortese inchino e un' espressione particolarmente compita.

<< Volevate vedermi, Vostra Altezza? >> domandò Blaine garbatamente.

L'Imperatrice continuò a sorridere, indicandogli con un cenno della mano una valigetta piena di soldi, poggiata su di un antico tavolo proprio al centro dell'enorme salone in cui si trovavano.

<< Questa è la parte di ricompensa che ti spetta, mio caro ragazzo. >> rispose la donna con voce morbida << Alla quale aggiungo tutta la mia gratitudine per avermi riportato il mio adoratissimo nipote. >>

Blaine abbossò un sorriso.

<< Sono lieto di potermi meritare tutta la vostra gratitudine, Altezza. >> rispose << Ma non sono interessato a quel denaro. >>

L'Imperatrice guardò Blaine con estrema sorpresa.

<< Non lo vuoi?! >> esclamò basita << Ma ho appena dato a Puckerman la sua parte e questa spetta a te di diritto! >>

Blaine scrollò le spalle.

<< Potete dare a lui anche ciò che spetta a me. >> disse seriamente << Ve l'ho detto, io non voglio i vostri soldi. >>

L'Imperatrice continuò a rivolgere a Blaine il suo sguardo perplesso.

<< E allora, che cosa vuoi? >> domandò curiosamente la donna.

<< Niente. >> ribattè Blaine.

<< Oh, andiamo! >> replicò incredula l'Imperatrice << Deve pur esserci qualcosa che desideri! >>

Blaine sospirò tristemente ed abbassò lo sguardo.

<< Si, c' è. >>  mormorò << Ma non credo proprio che voi possiate fare molto in proposito; nessuno potrà mai darmi ciò che desidero davvero. >>

Blaine fece un secondo inchino e si voltò per andarsene, ma l' Imperatrice lo fermò prima che potesse varcare la soglia ed abbandonare definitivamente la stanza.

<< Blaine Anderson, aspetta un attimo! >>  lo intimò, correndogli dietro << Ho ancora una domanda da  farti. >>

Blaine si bloccò e si voltò nuovamente verso la donna.

<< Ma certo. >>  rispose cortesemente << Qualunque cosa. >>

L'imperatrice lo guardò dritto negli occhi e domandò : << Dimmi, dove hai preso quel carillon che mi hai dato l'altra notte? >>

Blaine abbassò nuovamente lo sguardo.

<< Non l'ho rubato, se è questo che vuol sapere. >> rispose a mezza voce.

<< Non stavo assolutamente insinuando nulla di simile. >> disse l' Imperatrice, guardando Blaine dalla testa ai piedi, poi girandogli intorno e studiandolo attentamente.

<< Eri tu quel ragazzino, dico bene?! >>  domandò poi la donna, dopo aver osservato ogni minimo dettaglio del volto di Blaine  << Eri tu il servo che quella notte riuscì a portare in salvo me e mio nipote...dico bene?! >>

Blaine fece un sospiro profondo.

<< Cambierebbe qualcosa se glielo dicessi? >> chiese mestamente il ragazzo << Perchè vuole saperlo?! >>

<< Tu rispondi e basta, Blaine! >>

Blaine fece un sorrisetto malinconico e rispose: << Si; ero io quel ragazzino. >>

L' Imperatrice assunse un'espressione maggiormente confusa.

<< Non riesco a capire. >>  asserì << Dieci anni fa ci hai salvati entrambi da morte certa e adesso lo hai ricondotto fra le mie braccia; davvero non vuoi nessuna ricompensa per tutto ciò che hai fatto?! >>

Blaine si morse un labbro e abbassò per l'ennesima volta lo sguardo.

<< Ho già avuto la mia ricompensa, Maestà. >>  disse con un tono di velata tristezza << Lui è felice adesso e a me basta questo per sentirmi del tutto soddisfatto. >>

Fece nuovamente per andarsene, ma l' Imperatrice lo fermò anche questa volta.

<< Ti sei affezionato molto a Konstantin. >> osservò << Deve essere davvero molto importante per te, ragazzo; immagino che lo consideri un ottimo amico! >>

Lo disse come se in realtà avesse capito che c'era molto più di una semplice amicizia tra di loro, almeno da parte di Blaine; ma questi preferì non destare in lei ulteriori sospetti e si limitò a confermare la sua ipotesi.

<< Si, diciamo di si. >> rispose  Blaine, piuttosto vagamente.

<< E sei certo che non ci sia dell'altro?! >> chiese insistentemente l' Imperatrice.

Blaine deglutì.

<< Che altro potrebbe mai esserci?! >> replicò nervosamente, mentre le sue guance si tingevano di rosso.

L' Imperatrice sorrise maliziosamente.

<< Ragazzo, credi forse che io sia nata ieri?! >>  rispose in tono divertito << Pensi che non abbia notato la luce nei tuoi occhi mentre mi parlavi di lui, quando tentavi di convincermi ad incontrarlo?!  Sono vecchia, ma non sono certo un' ingenua e so riconoscere perfettamente lo sguardo di una persona innamorata. Tu, ragazzo mio, hai esattamente quello sguardo e non mi stupirei affatto se ammettessii di esserti innamorato di mio nipote. >>

Blaine guardò la donna curiosamente.

<< Non vi stupireste? >>  domando scettico << Dite sul serio? >>

<< Konstantin è decisamente la persona più bella che io abbia mai conosciuto. >>  replicò la donna, sorridendo ampiamente << E crescendo è diventato un giovane puro e di buon cuore; non ci vedo nulla di strano nel fatto che tu te ne sia innamorato! >>

<< La cosa non vi infastidisce? >> chiese Blaine, facendo una smorfia.

<< Dovrebbe?! >> gli rispose a tono l'Imperatrice.

<< Beh, io sono un uomo! >> disse il moro con ovvietà << Innamorato di un altro uomo! Non dovrebbe essere una cosa sbagliata e peccaminosa?! In Russia c'è la galera, per quelli come me. >>

L' Imperatrice sorrise mestamente.

<< Potrà sembrarti strano crederlo, Blaine. >> rispose pacatamente << Ma io non ho simili pregiudizi nei confronti dell'amore; credo semplicemente che quando si incontra la persona giusta, bisogna semplicemente arrendersi ai propri sentimenti ad amarla fino in fondo. Quindi no, non intendo fartene una colpa se davvero ami mio nipote, come effettivamente credo che sia. >> 

Blaine fece un mezzo sorriso.

<< Si, lo amo. >> rivelò << Ma non ha più alcuna importanza, ormai. >>

<< E lui? >>  proseguì l'Imperatrice << Anche lui ti ama? >>

Blaine non rispose e si morse ancora una volta il labbro, per non mettersi a piangere di fronte all' Imperatrice.

<< Non devi aver paura di essere sincero, Blaine. >> lo rassicurò la donna << Come ti ho già detto, non ho alcun pregiudizio nei riguardi dell'amore! Inoltre, ho vissuto troppo a lungo senza mio nipote e adesso che è di nuovo qui con me, non posso fare altro che amarlo incondizionatamente e sotto ogni aspetto, a prescindere dal suo passato e da chi ami. >>

Una lacrima scivolò lentamente lungo la guancia di Blaine, il qualche tirò su col naso e poi emise una specie di gemito.

<< Prima credevo di sì, che anche lui mi amasse. >>  sussurrò tristemente << Ma adesso ho paura che le cose siano cambiate; gli ho fatto troppo male, ho tradito la sua fiducia... non credo che voglia più saperne di me! >>

<< Ma forse sei ancora in tempo a fargli cambiare idea! >> osservò l' Imperatrice, incoraggiandolo << Se davvero vi amate così tanto, insieme potreste riuscire a superare tutte questi ostacoli e chiarire tutte le vostre incomprensioni. >>

<< Non posso restare qui, Altezza. >> rispose bruscamente Blaine << Adesso che Konstantin è di nuovo a casa, io devo solamente sparire dalla sua vita una volta per tutte! E' giusto così e lo sapete benissimo anche voi. >>

L' Imperatrice rivolse a Blaine uno sguardo colmo di tenerezza.

<< Devo lasciarlo andare. >> mormorò Blaine fra le lacrime << Proprio perchè lo amo così tanto, devo lasciare che viva il resto della sua vita senza di me! Solo così potrà davvero stare bene. >>

<< Tu credi che lui starebbe bene anche senza di te?! >> domandò l' Imperatrice, senza neanche un briciolo di convinzione.

Blaine sospirò.

<< Non c'è alcun futuro per noi due, Altezza. >> disse in tono lamentoso << E la mia presenza ormai qui è superflua. >>

Si avvicinò lentamente all' Imperatrice e le rivolse un ultimo inchino, prima di uscire dalla stanza ed andarsene via definitivamente.

La donna sospirò tristemente e guardò Blaine allontanarsi, con un'espressione affranta sul volto.

Non sapeva praticamente niente di lui; da dove venisse esattamente, che cosa avesse fatto negli ultimi dieci anni o verso quale strada si sarebbe diretto una volta uscito dalla sua abitazione, ma di una cosa era assolutamente certa: Quel ragazzo amava veramente suo nipote, più di ogni altra cosa al mondo.
 


*
 
 

Mentre Blaine scendeva le scale, il destino volle che si incrociasse per un'ultima volta con Kurt; il principe aveva appena concluso la prova dei suoi abiti ed indossava un'elegantissima uniforme, con una casacca bianca e dei pantaloni rossi, il tutto adornato da una fascia blu sul petto.

Non appena vide Blaine, Kurt non potè evitare di sorridere raggiante, per quanto in quel momento stesse facendo di tutto per ricordare a sè stesso che Blaine lo aveva ingannato e che non doveva assolutamente lasciare che i sentimenti avessero la meglio su di lui.

Ma se c'era una cosa che aveva imparato durante quell'avventura così bizzarra, era che era del tutto impossibile non arrendersi ai sentimenti.

<< Ciao Blaine. >>  

Kurt salutò il moro piuttosto freddamente e questi cercò di mascherare la sua gioia di vederlo con un' espressione di indifferenza.

<< Ciao Kurt. >> rispose Blaine atono.

<< Hai raccolto la tua ricompensa? >> chiese Kurt con acidume, sforzandosi in tutti i modi di mantenere un certo distacco.

Blaine fece una smorfia.

<< Ho concluso il mio lavoro, Kurt. >>  rispose << Non credo che ti occorra sapere altro. >>

<< Ragazzo insolente! >> esclamò una voce alle sue spalle, appartenente al maggiordomo, un uomo basso e tarchiato con tanti capelli grigi << Volete inchinarvi di fronte al Granduca e chiamarlo Vostra Altezza?! >>

<< No, vi prego...non è necessario! >> rispose Kurt timidamente.

<< No, ha ragione! >> replicò Blaine, inchinandosi dinnanzi a lui << Chiedo scusa, Vostra Altezza! Sono felice che siate di nuovo a casa e che abbiate trovato tutto ciò che stavate cercando. >>

Kurt si morse un labbro e trattenne con forza le lacrime.

" Eri tu tutto quello che cercavo, Blaine."   rispose mentalmente  " Nient' altro...solo tu. "

<< Ti ringrazio. >>  disse invece il Granduca << Mi auguro che sia lo stesso anche per te e che tu possa trovare la tua strada. >>

Blaine annuì silenziosamente, distogliendo lo sguardo dagli occhi di Kurt.

" Ci proverò, Kurt; ma non sarà per niente facile senza di te al mio fianco."

<< Bene, allora.. >> balbettò Blaine, inchinandosi una seconda volta << Addio, Vostra Altezza. >>

Si rialzò lentamente e poi corse via, senza lasciare a nessuno dei due la possibilità di aggiungere altro.

Kurt rimase immobile su quelle scale, seguendo Blaine con lo sguardo, fino che non divenne solamente una macchiolina lontana ed indistinta.

Si coprì la bocca con entrambe le mani e lasciò che qualche lacrima scivolasse lungo le sue guance color porcellana.

" Addio, amore mio. "
 


*

 

<< Rachel, non sono affatto sicuro che questo abbigliamento mi doni! >>

<< Noah, stai scherzando?! Stai benissimo, sarai semplicemente meraviglioso stasera! Farai morire di invidia tutte le mie amiche! >>

Noah si guardò un'ultima volta allo specchio e fece una smorfia; non si era ancora del tutto abituato a vedersi con indosso abiti così eleganti e probabilmente non lo avrebbe fatto mai, soprattutto quando ad adornare il tutto vi era anche una numerosa serie di medaglie al valore, così scomode e pesanti che per un attimo Noah pensò di staccarsele tutte di dosso e conservarle da qualche parte per poi rivenderle al migliore offerente.

<< Tu che ne pensi, Finn?! >> domandò l'ebreo, rivolgenosi al cagnolino, anche questo decorato da una medaglietta dorata appesa ad un collarino di colore azzurro  << Trovi che questo modo di vestire mi si addica?! >>

Finn abbaiò con entusiasmo, assicurando al ragazzo la sua assoluta approvazione.

<< Accidenti, è incredibile! >> esclamò una voce alle loro spalle << Ti lascio da solo per qualche ora e tu ti trasformi in un damerino! >>

Noah si voltò e sorrise, vedendo Blaine poggiato con un gomito allo stipite della porta, che gli rivolgeva uno dei suoi sorrisi più radiosi.

Rachel guardò i due amici con uno sguardo di velata malinconia.

<< Vi lascio soli. >> disse gentilmente << Noah, ci vediamo più tardi alla festa; vedi di non tardare! >>

Noah annuì e aspettò che la ragazza se ne fosse andata per correre fra le braccia di Blaine e stringersi affettuosamente a lui.

<< Ehi, vacci piano! >> protestò Blaine fra le risa << Oh mamma, oltre che damerino adesso sei diventato anche un tenerone?! Che ti è successo, quasi non ti riconosco! >>

Noah rise a sua volta e dopo qualche secondo si staccò dall'abbraccio.

<< Non raccontare mai a nesssuno questa storia! >> lo ammonì << Non voglio che si dica in giro che Noah Puckerman è un tipo sentimentale! >>

Blaine ridacchiò.

<< Beh, non credo che ti conoscano in molti nel Sud della Francia. >> rispose << Penso proprio che tu non corra alcun rischio. >>

Il sorriso sul volto di Noah si spense di colpo.

<< Allora hai davvero deciso di andartene? >> domandò tristemente.

Blaine fece segno di sì con la testa.

<< Lo sai, Noah. >> disse con fare malinconico << Non mi rimane altro da fare. >>

Noah si morse un labbro e guardò il suo amico con sguardo incerto.

<< Lo so di averti sempre detto il contrario. >> asserì << Ma adesso mi rendo veramente conto che quello che stai per fare potrebbe essere il più grande errore della tua vita. >>

Blaine scosse la testa, guardando Noah con occhi lucidi.

<< No, Noah. >> mormorò << Questa è la cosa migliore che io possa fare, per il bene di Kurt. >>

Noah non rispose e abbassò lo sguardo mestamente, mentre Blaine si chinò a terra per dare il suo ultimo saluto anche a Finn.

<< Ciao cucciolotto. >>  disse dolcemente, accarezzandogli la testa e le orecchie << Mi mancherai. >>

Finn emise un guaito e lo guardò con i suoi occhioni tristemente spalancati.

<< Non posso più restare qui. >>  aggiunse il moro, continuando ad accarezzare teneramente il cagnolino << Mi dispiace tanto. >>

Finn gli leccò la mano e poi abbassò la testa, nascondesi il muso fra le zampe, mentre Blaine si rialzava e, dopo aver dato a Noah un'affettuosa pacca sulle spalle, si allontanava definitivamente dalle loro vite.

 

*
 

La festa in suo onore era senza dubbio uno degli avvenimenti più belli ed entusiasmanti ai quali Kurt avesse mai partecipato in tutta la sua vita, eppure lui continuava a sentire un enorme vuoto dentro di sè. Nonostante tutte quelle luci abbagliandi, i colori sgargianti, la musica e le risate, tutto attorno a lui sembrava essere quasi completamente spoglio, privo di vita e di alcun senso.

Tutto quanto era privo di senso, se non c'era Blaine con lui.

Kurt se ne stava in silenzio, nascosto dietro ad un'enorme tenda e sbirciando in direzione della pista da ballo, nella ridicola speranza di poter trovare Blaine in mezzo a tutta quella folla di invitati.

<< Mi dispiace deluderti, ma lui non è qui stasera. >> disse una voce alle sue spalle.

Kurt si voltò e trovò dinnanzi a sè sua nonna, che lo guardava con un sorrisino beffardo stampato sul volto.

<< Di chi stai parlando, nonna?! >> rispose Kurt facendo il finto tonto ed arrossendo violentemente << Io non sto cercando nessuno! >>

L' Imperatrice ridacchiò.

<< Veramente?! >> domandò con sarcasmo << A dire il vero ero convinta che stessi cercando quello straordinario ragazzo che ci ha aiutato a ritrovare il nostro carillon e a ritornare di nuovo insieme dopo tutti questi anni! >>

Kurt abbassò timidamente lo sguardo.

Non voleva ammettere di stare effettivamente pensando a Blaine; per quanto fosse quella la realtà, non poteva certo dire a sua nonna come stessero veramente le cose. 

<< Probabilmente è in giro da qualche parte a spendere tutti i soldi della sua ricompensa. >> rispose acidamente il ragazzo, facendo una smorfia.

L' Imperatrice rivolse al nipote uno sguardo colmo di tenerezza.

<< Ho come la sensazione che questa festa non ti piaccia poi molto. >> osservò giustamente la donna.

<< Cosa?! >> replicò Kurt con sorpresa << Perchè non dovrebbe?! >>

<< Beh.. >> L' Imperatrice posò dolcemente una mano sulla spalla del ragazzo  e guardò anche lei verso la folla di ospiti che ballavano beatamente nel bel mezzo del salone delle feste << Tu sei nato in questo mondo di sfarzo e di luci, ma ho come la sensazione che tu non ti senta davvero a tuo agio qui; è come se sentissi di non appartenere a questo luogo. >>

<< Nonna, ma perchè dici questo?! >> esclamò Kurt piuttosto nervosamente << Insomma, sono felice adesso: ho ritrovato il mio passato, ho scoperto chi sono veramente... sono tornato fra le tue braccia! Che altro potrei chiedere dalla vita?! >>

Sua nonna non rispose e lo guardò dolcemente negli occhi.

Conoscevano entrambi la risposta a quella domanda, ma per una qualche ragione nessuno dei due osò farne parola con l'altro.

<< Noi ci siamo trovati, tesoro mio. >>  disse con voce melliflua la donna, accogliendo Kurt in un tenero abbraccio << E quello che ci lega durerà per sempre! Ma mi chiedo se potrà mai essere sufficiente per te.  >>

Kurt sospirò tristemente.

Si sentiva un egoista a pensare una cosa del genere, ma sapeva che sua nonna aveva perfettamente ragione; non sarebbe mai stato sufficiente per Kurt, non senza l'amore di Blaine a colmare quell'enorme vuoto che ancora albergava dentro di lui.

L' Imperatrice si staccò dall'abbracciò e posò una lieve carezza sul volto di Kurt.

<< Lui non ha voluto la ricompensa. >> comunicò << Se ne è andato via senza pretendere neanche un soldo. >>

Kurt rimase a bocca aperta e rivolse a sua nonna uno sguardo puramente sorpreso.

<< Non l'ha voluta?! >> ripetè incredulo << Ma... perchè?! >>

<< Immagino che la tua felicità fosse più che sufficiente come ricompensa, per lui. >> rispose sorridendo l' Imperatrice.

Kurt si morse un labbro, mentre gli occhi gli si riempivano lentamente di lacrime.

<< Averti di nuovo con me e aver visto l'uomo meraviglioso che sei diventato è senza dubbio la più grande della gioie! >>  esclamò l' Imperatrice, sorridendo maggiormente << Ed è abbastanza per vivere serenamente il resto dei miei giorni. >>

Baciò dolcemente le tempie del principe e poi si allontanò lentamente, rivolgendogli un ultimo tenero sorriso.

<< Ti vorrò bene per sempre, Konstantin. >> mormorò l' Imperatrice << E qualunque sia la tua scelta, ricrdati che noi due rimarremo sempre assieme. >>

L' Imperatrice si dileguò, lasciando Kurt da solo con i suoi pensieri; il ragazzo sospirò con fare melanconico e scostò leggermente la tenda, guardando ancora una volta fra la folla.

Probabilmente sua nonna aveva ragione, quel mondo non sarebbe mai stato abbastanza per lui; era senza dubbio la realizzazione di un grande e meraviglioso sogno, ma in quel momento Kurt non voleva più vivere in un sogno, lui aveva bisogno di ritornare alla realtà.

E la realtà era che Kurt amava Blaine con tutto sè stesso, in maniera quasi disperata.

Ripensò alle parole dettegli poco prima dall'Imperatrice: Se davvero Blaine se ne era andato senza i soldi della ricompensa, alla forse non aveva mentito su tutto! Se davvero Blaine aveva rifiutato i soldi, allora forse voleva veramente bene a Kurt, forse per lui Kurt era davvero più importante di una stupida somma di denaro.

<< Lui vorrebbe essere qui almeno quanto lo vuoi tu. >> fece una voce alle spalle del principe.

Kurt si voltò di scatto.

<< Noah! >> esclamò, trovandosi di fronte il ragazzo ebreo, con in braccio il piccolo Finn << Di..di cosa stai parlando?! >>

Noah gli sorrise dolcemente.

<< Lo sai, Kurt. >> rispose con voce morbida << Sai che sto parlando di Blaine e sai anche che quello che ti sto dicendo è la verità! Lui vorrebbe davvero essere con te, in questo momento. >>

Kurt abbassò tristemente lo sguardo.

<< Se ne è andato, Noah. >>  mormorò con voce spenta << Potrebbe anche essere vero ciò che dici, ma adesso lui non c' è. >>

<< E perchè credi che se ne sia andato, Kurt?! >> ribattè nervosamente << Lo ha fatto solo per te! Avrebbe sempre voluto restare con te, ma ha sempre saputo che non sarebbe stato possibile! Lo sapevamo tutti, era chiaro fin dall'inizio che prima o poi voi due avreste dovuto separarvi e se Blaine in questo momento non è qui presente, non è certo per una questione di egoismo o di indifferenza nei tuoi confronti! >>

Gli occhi di Kurt si riempirono di lacrime.

<< E allora perchè?! >> domandò il principe fra i singhiozzi.

Noah gli sorrise con fare malinconico.

<< Perchè sei la cosa più importante della sua vita. >> rivelò << E anche se può sembrarti un enorme controsenso, è proprio per questo che ha deciso di andarsene; perchè sa che non ci sarebbe alcun futuro per voi due, non ora che tu sei di nuovo un principe. >>

Kurt tirò su col naso e si mise a piangere più forte.

<< Vorrei tanto non essere un principe! >> gemette.

Noah gli si avvicinò e gli porse Finn fra le braccia, che lo leccò dolcemente sul viso tentando di consolarlo.

<< Ma lo sei, Kurt. >>  gli disse Noah, con una lieve punta di tristezza << Il tuo futuro è qui, ma non il vostro; lui lo sa ed è per questo motivo che ha deciso di andarsene. Ma sappi che è l' ultima cosa al mondo che avrebbe voluto fare. >>

Kurt annuì silenziosamente, mentre Finn continuava a leccarlo gentilmente.

Noah gli sorrise e gli scompigliò affettuosamente i capelli.

<< Per quello che può servire, Kurt >>  disse l'ebreo, guardandolo intensamente negli occhi << Sappi che Blaine non ti ha mai preso in giro sui suoi sentimenti; mai! >>

Se ne andò via senza aggiungere altro e rivolgendogli un ultimo sorrisetto affettuoso.

Kurt sospirò profondamente e si strinse forte Finn fra le braccia.

<< Ti prego, promettimi che almeno tu non mi lascerai! >> gli disse, con un filo di voce.

Proprio in quel momento, Finn saltò a terra e si mise a correre velocemente dalla parte opposta del salone, fino a sbucare sul terrazzo che si affacciava sul gigantesco giardino del palazzo.

<< Finn! >> esclamò Kurt, rincorrendolo a perdifiato << Torna qui! >>

Ma il cagnolino non lo stette a sentire e scese giù per le scale che conducevano nell'immenso giardino, sparendo completamente dalla vista di Kurt.

<< Finn! >> strillò Kurt con esasperazione << Oh, dannazione! >>

Scese le scale rapidamente, cercando di seguire il suono del suo abbaiare per riuscire ad andargli dietro e si inoltrò fra le siepi dell'enorme giardino.

Ma Finn andava troppo veloce e  - nonostante il suo abbaiare forte e deciso -  Kurt non riuscì a raggiungerlo, continuando a vagare senza meta fra le siepi; solamente dopo essersi ormai addentrato in profondità nel giardino, si rese conto di dove si trovasse veramente: un immenso e oscuro labirinto di siepi, dal quale sembrava assolutamente impossibile trovare una via d'uscita.




N.D.A:  Allora, lo so... volete uccidermi e lo capisco benissimo! xD
Ma vi prego di pazientare ancora pochissimo....giuro che manca davvero poco al lieto fine!!!

Stavolta non ho particolari commenti di fare.... boh, ho riletto il capitolo e mi sembra normale, non mi ha entusiasmato ma neanche fatto schifo, per cui credo di poterlo considerare fattibile! A parte la frase finale, sono negata nel creare la suspance!!! xD

A presto!! <3
  
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