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Autore: ALEXIANDRAisMe    24/08/2011    2 recensioni
Due gemelli che dopo varie avversità trovano la salvezza nel male, o meglio, tra i volturi.
Storia in terza persona e secondo Jane
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aro, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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1 The Fire


 

1611
 

Due gemelli nacquero nella città di Salem.
La famiglia dalla quale provenivano era influente e ricca.
Sin dalla loro nascita fino ai loro 9 anni furono cresciuti da un padre con importarti obblighi sociali, avvolte più importanti di loro e una madre molto bella, che amava i suoi bambini e cercava di farli crescere nel miglior modo possibile. Senza però riuscire a controllare il vero carattere dei due gemelli che se ne stavano sempre in disparte fidandosi solo l'uno dell'altro.

 

9 anni dopo 1620

- Jane, dove sei? Jane!- sentivo la voce di mio fratello gemello chiamarmi.
Io continuavo a restare nascosta dentro una piccola grotta nascosta dai cespugli. Ero brava a giocare a nascondino, perché essendo molto piccola di statura riuscivo ad intrufolarmi dappertutto.
Spazientito Alec scrutava tutta la natura del bosco intorno a se con astio. - Jane esci fuori inizio a stancarmi.-
Capendo che stavo esagerando uscì dalla grotta e gli saltai sulla schiena aggrappandomi a lui e urlando - Alec! Ho vinto.-
-Si, si ok ma ora basta giocare.- disse lui iniziando a camminare mentre mi teneva ancora sulla schiena.
-Solo perché stavi perdendo.- gli risposi.
-No, perché si sta facendo buio e se facciamo tardi mamma si arrabbia.- disse scocciato.
Percorremmo tutto il tragitto dal bosco fino a casa così. Appena arrivammo davanti alla nostra casa mi mise giù e sgattaiolammo all'interno della grande casa senza farci vedere dai domestici. Arrivammo nella nostre camere proprio mentre mamma ci chiamava a gran voce per la cena.
Dopo aver cambiato la sottoveste e le scarpe sporche di fango scesi e raggiunsi Alec sedendomi al posto accanto al suo.
-Buona cena bambini.- ci disse mamma e dopo averla ricambiata con garbo iniziammo a mangiare.
Finita la cena nostra madre ci diede un bacio e ci augurò la buona notte prima che ci indirizzammo nelle nostre rispettive camere.
 
In piena notte mi svegliai a causa di alcune grida. Seccata mi strofinai gli occhi per svegliarmi e quando Alec entrò nella stanza urlando il mio nome con nostra madre e nostro padre al seguito capì che c'era qualcosa che non andava.
- Jane, piccola dobbiamo andare. Presto!- disse mamma prendendo uno scialle per avvolgermi mentre papà mi prendeva in braccio.
- Jane, Jane dobbiamo scappare! L'incendio!- urlò Alec che continuava a essere al mio fianco e automaticamente a quello di papà.
Scendendo le scale, guardandomi finalmente intorno mi accorsi del fumo intossicante. Le fiamme ci misero poco ad arrivare.
Una trave crollo dal piano di sopra facendomi cadere dalle scale e bloccando il passaggio a papà e mamma. Alec mi protesse dall'impatto restandomi accanto.
Cercammo di tornare indietro ma le fiamme iniziavano a divampare forti intorno a noi e mamma che sorreggeva la testa di nostro padre che era a terra svenuto in un impeto di disperazione materna urlò -Scappate! Scappate! Jane, Alec ora!-
-NO! Mamma! No!- urlai io cercando di correrle incontro ma Alec me lo impedì prontamente.
- Alec, scappa con Jane! Portala via! Scappate! Jane appena papà si sveglia vi raggiungiamo!- mi disse lei alla fine. Smisi di divincolarmi dalla presa di Alec.
-Promesso?- chiesi indecisa.
-Promesso! Ora andate!- con questo mi lasciai trascinare fuori da Alec che mi teneva stretta la mano nella sua. Corremmo, anche quando sentì le gambe cedere Alec mi spronò a continuare la corsa per arrivare quantomeno fuori da Salem.
Ci fermammo solo quando su un piccolo colle, lontano dall'incendio esteso per gran parte del villaggio, osservammo la scena davanti a noi.
-Potrebbe essere una splendida vista, se non fosse che anche i nostri genitori sono in mezzo a quell'inferno.- disse Alec dopo vari attimi di silenzio.
-Già... mi mancherà tantissimo la mamma.- risposi quasi sull'orlo di piangere.
Alec mi fece voltare verso di lui e mi abbracciò stretta. -Si, ma l'unica cosa che conta è che noi due siamo ancora qui. Insieme.- disse lui infine.
-Per sempre Alec?- chiesi esitante. Nelle ultime ore già una promessa che mi era stata fatta non era stata mantenuta.
-Per sempre, te lo Giuro. Ti proteggerò io da adesso in poi e non ti accadrà niente, mai.- mi rispose lui deciso e sicuro di se.
-Ti credo. Io mi fido solo di te, Alec. - dissi abbracciandolo forte.
-Anche io mi fido solo di te, Jane. - ricambiando di più la stretta.
Guardammo l'orizzonte infuocato, seduti uno accanto all'altro e ci addormentammo così.

  
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