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Autore: Franky93    25/08/2011    1 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.31:
Convalescenza

Una volta che Alex ebbe riaperto gli occhi, per qualche strano motivo si sentì parecchio disorientato, come se mentre dormiva gli fossero passati addosso una mandria di Pokémon non ben definiti. Quando riuscì a mettere a fuoco la vista ancora appannata, si accorse di trovarsi sdraiato su un letto, con accanto un’infermiera Joy che le sorrideva contenta.

-Ben svegliato, Alex. Come ti senti?- gli disse lei con tono amorevole.

-Do… dove mi trovo?- chiese invece lui, ancora disorientato.

-Sei al Centro Pokèmon, più precisamente nel reparto dove io e Chansey ci occupiamo degli Allenatori che hanno riscontrato incidenti causati da parte di Pokèmon selvatici- spiegò l’infermiera, mentre un buffo Pokémon rosa dalla forma ovale e con un marsupio con tanto di ovetto annuiva felice.

-Ah… capisco… co… cosa mi è successo?-

-Sei stato portato qui dai tuoi amici due giorni fa, e se posso dirti la verità, eri messo parecchio male, anche se per fortuna non hai riscontrato ferite gravi-

-Due… giorni? Cavoli, non pensavo di dormire così tanto. E i miei amici?-

-Hanno soggiornato qui in attesa che ti riprendessi. Non puoi neanche immaginare quanto fossero preoccupati. Vuoi che te li chiami?-

-Sì, grazie…-

E dopo aver rivolto un altro sorriso rassicurante al ragazzo, l’infermiera uscì dalla stanza seguita fedelmente da Chansey. Rimasto ora da solo, il giovane di Borgo Foglianova si sistemò sul letto in modo da stare più comodo e poi cominciò a riflettere su cosa poteva essere successo quei due giorni in cui era rimasto letteralmente K.O. a causa dei postumi dovuti ai colpi combinati di Metapod e Ledian… ma a proposito di loro, pensandoci bene, per Alex era ancora incredibile quanto fossero migliorati dall’ultima volta in cui erano ancora al loro primo stadio evolutivo, e sicuramente, ora che non sentivano più alcun rancore per lui, sarebbe migliorati ancora di più… questi bei pensieri vennero però messi da parte quando il ragazzo sentì bussare alla porta, segno che i suoi amici erano finalmente arrivati.

-Avanti, è aperto- disse tranquillamente, per poi vedere Matt e gli altri varcare la soglia della porta armati di doni e un mazzo di fiori.

-Ehi, Al, come stai? Ti sei ripreso, finalmente?- domandò infatti il chitarrista.

-A volte mi chiedo se sei più scemo o più cretino- lo riprese Fran –Lo puoi vedere tu stesso che è di nuovo tra noi, quindi cosa chiedi?-

-Cos’è, vuoi già litigare, ragazzina?-

-Se proprio insisti, anche subito, capellone-

-Su, su, non abbiamo tempo per litigare- intervenne Dylan separando i due, che sembravano già pronti a darsi addosso.

-Giusto, oggi dobbiamo festeggiare- aggiunse Amy, mentre metteva i fiori dentro un vaso –Ti senti un po’ meglio, tesoro?- aggiunse, dopo essersi avvicinata al ragazzo.

-Beh, ho avuto giorni migliori, se devo essere sincero- ci scherzò su il moro, per poi lasciarsi andare ad una risata di gusto –Piuttosto, cosa mi sono perso in questi ultimi due giorni?-

-Oh, nulla di particolare- gli rispose Matt –Solo due giorni di preoccupazione passati ad aspettare il tuo risveglio… cavoli, Al, se volevi farci prendere un bello spavento ci sei riuscito in pieno!-

-Hai ragione… forse avrei dovuto ascoltare il tuo consiglio-

-Non importa, dai… ciò che conta è che tu stia bene. Pensa, il vederti di nuovo in forma mi ha dato l’ispirazione per una canzone!-

-Davvero? Forte! Allora spero di sentirla presto- concluse il ragazzo, per poi guardarsi intorno un momento –Ma… Lance, Sonia e Laura?-

-A svolgere qualche indagine al Lago d’Ira, come hanno fatto da due giorni a questa parte mentre dormivi…- gli rispose Dylan -Dicevano che c’era qualcosa di strano in quel Lago, anche se non sono ancora riusciti a capire cosa…-

-Quindi non hanno ancora saputo che mi sono ripreso?-

-Penso proprio di no, dato che sono usciti di mattina presto…-

-E in seguito- continuò Fran -Ci hanno anche lasciato un messaggio che, oltre ad augurarti una buona guarigione, diceva che sarebbero stati fuori città per un po’, giusto il tempo per raccogliere nuove informazioni sulle possibili nuove mosse del Team Rocket-

-E che se avessero scoperto qualcosa ci avrebbero avvertito- concluse Matt.

-Ah, capisco… beh, immagino che si saranno preoccupati anche loro, vero?-

-Beh, non tanto quanto noi, però si può dire che erano rimasti molto sorpresi da come hai gestito la faccenda di Metapod e Ledian… anche se, secondo Laura, potevi scegliere un metodo meno rischioso per farti “perdonare”, vista la situazione in cui eravamo- gli disse Amy, per poi tirare fuori l’Ultra Ball contenente il Gyarados rosso, che ora pareva molto più calmo –In ogni caso, se non fosse stato per loro, Reddy sarebbe ancora libero e ci avrebbe fatto a pezzi tutti quanti- aggiunse, mentre dall’interno il Pokémon Ferocia annuiva con fare dispiaciuto.

-Già, ma per fortuna non è successo, eh eh eh eh-

-La prossima volta però non fare più cose del genere…- lo riprese Dylan, guardandolo con uno sguardo molto serio –Hai corso un rischio enorme, non tanto perché stavi quasi per farti uccidere dai tuoi stessi Pokémon, che per fortuna ti hanno perdonato, ma quanto per il fatto che ci avrebbe pensato il Gyarados rosso ad avere questo privilegio…-

-Me ne rendo conto… sono stato proprio un incosciente- disse il moro, abbassando leggermente il capo come in segno di scusa.

-Ad ogni modo, non dannarti troppo su ciò che hai fatto o ciò che farai… l’importante è ora ti concentri solo sul riprendere le forze-

-Sì, hai ragione. Cosa ha detto l’infermiera a riguardo?-

-Data l’entità delle ferite, che sono comunque lividi neanche tanto gravi, ha detto che come minimo devi farti tre giorni di convalescenza, e per tanto dovrai startene a letto- lo informò Matt.

-Quindi, per tre giorni non potrò fare nulla? Ma io volevo andare a sfidare la Palestra di Mogania, o almeno allenarmi un po’ prima di farlo-

-Niente di personale, Al… ma sai com’è, se ti alzi subito dal letto potresti avere una ricaduta e prolungare ancora di più la convalescenza… è questo che vuoi davvero fare, specie dopo quello che hai passato?-

-Ovviamente no… però mi sembra ingiusto che voi vi lanciate nel divertimento mentre io sto qui a fare la muffa-

-Non dire così, Alex- lo interruppe l’allevatrice dai capelli rossi In caso di bisogno ci penserò io a farti compagnia-

-Oh… grazie, Amy, è una buona idea-

-Anche perché di sicuro vorrai anche qualche consiglio per poter allenare al meglio Metapod e Ledian, ora che sono di nuovo con te-

-Mi hai tolto le parole di bocca, lo sai?-

-Sentite, ragazzi, perché non li lasciamo soli?- propose Matt –Scommetto che dopo due giorni che non si sentono e non si parlano ne avranno di cose da dirsi, eh eh eh-

-Concordo… meglio fare così- rispose Dylan, iniziando ad avviarsi.

-Bye, bye, piccioncini!- li canzonò Fran, uscendo per ultima.

-Gran bei amici…- disse sarcastico il moro, per poi voltarsi verso la sua ragazza e sorriderle divertito –Non cambieranno mai…-

-Già, ma questo è il bello di avere tanti amici al tuo fianco- rispose la rossa.

-Puoi ben dirlo…- ribatté lui, per poi scuotere la testa -Ma ora che ci penso, è da un po’ che non ho più notizie di Eugenius-

-Eugenius? e chi sarebbe?-

-Un appassionato di Pokémon Leggendari che ho incontrato ad Amarantopoli parecchio tempo fa. Lo si può riconoscere subito perché va in giro con addosso uno smoking viola e un mantello da mago… e se te lo stai chiedendo, sì, è un tipo molto particolare, quasi eccentrico-

-Da come ne parli, sembra proprio di sì, ih ih ih-

-Ma la cosa che lo caratterizza di più è la sua continua ricerca di un particolare Pokémon Leggendario di nome Suicune, conosciuto anche con molti nomi tra cui “Il Vento del Nord” o “Il Leggendario della Tramontana”-

-Wow… e come mai lo cerca così assiduamente? Stando a quanto mi ricordo, in genere Pokémon come quello non sono affatto tipi da stringere legami con gli esseri umani, ma sono più portati, invece, a vivere una vita in solitaria-

-È ciò che penso anch’io, ma da come ne parlava sembrava molto deciso ed emozionato all’idea di incontrarlo, quasi come un bambino sogna di incontrare gli eroi della sua infanzia dal vivo-

-Oh, capisco… però non ti sembra un po’ sospetto come comportamento? Voglio dire, non hai alcuna garanzia che appena lo incontrerà… o meglio, se mai riuscirà ad incontrarlo, non gli verrà in mente l’idea di acchiapparlo-

-Beh, anche questo è vero, però… non so, sentendo le sue parole a primo impatto ammetto di avuto la sensazione che stesse nascondendo qualcosa, tuttavia mi pare molto difficile pensare che uno dall’aria onesta come lui possa avere anche solo un minimo di intenzioni malvagie… e poi, cos’è tutto questo pregiudizio infondato se neanche lo conosci, scusa?-

-E allora tu, che ti fidi di qualcuno che potrebbe essere un potenziale pericolo per quel Pokémon Leggendario, o forse persino un membro del Team Rocket sotto copertura?-

-Naaah, lo escludo- intervenne Matt, rientrando in camera -D’accordo che è evidentemente un fanatico di Suicune, ma dubito si abbasserebbe ai livelli di quei dannati… e inoltre non ce lo vedo come Recluta o Generale-  

-Concordo…- aggiunse Dylan, rientrando anche lui –Anche se per questa sua "passione" rimane un tipo un po' sospetto-

-Beh, questo non possiamo ancora saperlo, però- concluse Fran.

-… Da quanto tempo è che stavate origliando?- esclamò a sorpresa il moro, fulminando con lo sguardo i tre “intrusi”, i quali, colti sul fatto, uscirono nuovamente dalla camera e lasciarono i due ancora una volta da soli.

***

Se non lo avesse visto con i suoi occhi non ci avrebbe creduto, ma a quanto sembrava, dopo un lungo inseguimento per mare, dovuto anche prima ad un lieve disorientamento da parte del suo target per depistarlo e poi ad una sosta forzata sulle Isole Vorticose per far riprendere fiato ad Haunter, finalmente Eugenius era riuscito a raggiungerlo… Suicune, il Pokémon che aveva sempre sognato di incontrare, era finalmente davanti ai suoi occhi, intento a fissare il mare da una modesta spiaggia fuori Fiorlisopoli.

-Suicune…- esordì lui, inginocchiandosi davanti al Leggendario, sentendosi indegno per la magnificenza che emanava –Ho sempre sentito parlare di te… le leggende narrano che sei un Pokémon unico nel tuo genere… so che sei rinato solo di recente e sei anche un tipo molto schivo, ma c’è solo un favore che…-

Purtroppo per Eugenius, il suo discorso fu fatto cadere sul nascere non appena il tanto decantato Vento del Nord emise un ululato quasi sommesso, per poi voltarsi e mostrargli uno sguardo enigmatico, quasi inespressivo.

-Cosa c’è, hai forse voglia di lottare?- chiese, iniziando a mettere mano ad una delle Poké Ball che aveva con sé.

Vedendolo fare ciò, il Pokémon Leggendario non gli rispose nulla, per poi dargli di nuovo le spalle e rimettersi a correre sul pelo dell’acqua. Giudicando quel gesto come una sorta di sfida, Eugenius fece uscire nuovamente Haunter dalla sua Ball e, dopo essersi aggrappato alle mani aguzze dello spettro, si rimise in moto più determinato di prima, segno che l’inseguimento non era finito, ma al contrario era solo iniziato, e ovunque sarebbe andato Suicune, lui lo avrebbe sempre raggiunto, e solo così avrebbe fatto avverare il suo più grande sogno…

-Avanti, Vento del Nord… fammi vedere fin dove ti spingerai…-

Fine Cap.31
   
 
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