Capitolo 48: Song
of hope
Il rumore della porta che si richiudeva fece aprire gli occhi alla ragazza coi capelli biondo miele, osservò la figura di Kanda avvicinarsi a lei.
- novità?- gli chiese mentre il ragazzo riprendeva possesso della sua parte di letto.
Da una settimana ormai non tornava più a dormire nella sua stanza.
- il generale Cross è partito, Komui ha deciso di farci spostare in altra sede e tra poco si faranno i funerali delle vittime..- le disse, Tsuki girò la testa premendo la fronte contro il petto di lui mentre i suoi capelli si sparpagliavano sulla maglietta scura del ragazzo.
Quella notte dopo lo scontro con l'akuma Kanda l'aveva portata nella sua stanza, si era seduto sul letto appoggiandosi contro il muro e l'aveva tenuta in braccio per tutto il tempo in cui aveva pianto finchè sfinita non si era addormentata con le guance rigate di sale e il pugno chiuso intorno alla sua maglia. Il giorno dopo in qualche modo rinvigorita da quello sfogo che non si concedeva da anni aveva dovuto litigare con lui per non farsi portare in infermeria con il risultato che la capo sala aveva fatto irruzione nella stanza portandola via di peso.
- non vuoi andarci?- le chiese
lei scosse la testa tornando a posarla sul cuscino.
- voglio andarci...- rispose.
Kanda la fissò per un momento allungando la mano e segnando distrattamente la linea del suo viso, Tsuki la prese avvicinandosela alla bocca e ne baciò il palmo premendosela poi sulla pelle vellutata della guancia – non morire...- disse con voce ovattata.
- non posso promettertelo..- disse lui serio – ma posso provare a ritardarla..- aggiunse
Tsuki sospirò lasciandolo andare – meglio se mi preparo..- disse.
Mentre la ragazza faceva per alzarsi Kanda prendendola per un braccio la tirò verso di sé baciandola.
La ragazza rispose con foga prima
di allontanarsi per guardarlo, Kanda aveva un'espressione indecifrabile,
capitava spesso che così senza preavviso la prendesse a quel modo, era perfino
capitato una volta mentre camminavano in uno dei tanti corridoi. Ad un certo
punto le aveva afferrato i polsi inchiodandola al muro... non che a lei
dispiacesse però sembrava sempre che lo facesse perchè non avrebbe avuto altre
occasioni.
Ma aveva smesso di chiedersi il perchè, Yu era fatto in quel
modo, chiedergli spiegazioni era inutile e controproducente, come per il fiore
di loto sarebbe stato lui a spiegarle il significato se voleva.
Una volta indossati degli abiti
scuri scesero nel salone, una grande croce di legno sovrastava l'arcata sul
fondo e sotto uno stuolo di bare occupava il pavimento.
Tsuki fece un bel
respiro ed entrò, ad aspettarla c'erano già
Allen,Lavi,Miranda,Marie,Chaoji,buona parte dei generale,il supervisore con i
suoi uomini,Reever,Jhonny e Lenalee che aveva un'espressione tra le più
addolorate. Mancavano solo loro...
l'esorcista si avvicinò all'amica
passandole un braccio intorno alle spalle per confortarla, la ragazza le sorrise
tristemente mentre la funzione iniziava.
Fu breve, Komui recitò elogi e
ringraziamenti per il duro lavoro e per il loro sacrificio, ovviamente il
momento più triste fu quando venne ricordato Tapp. Jhonny nonostante il fiume di
lacrime volle ricordare l'amico con parole di affetto profondo che erano la
manifestazione di ciò che tutti pensavano.
Una volta che la cerimonia fu
conclusa pian piano tutti iniziarono a tornare alle proprie attività, di sicuro
non serpeggiava l'ottimismo.
Tsuki osservò la gente intorno a
lei, quell'attacco al cuore della home era stato un duro colpo per tutti, senza
contare che dovevano anche abbandonarla. Molti erano sfiduciati e nonostante
continuassero con il loro lavoro come al solito era palpabile l'aria cupa e tesa
che serpeggiava. Lo aveva notato in quella settimana, non era più come prima..
Rimase immobile a fissare la grande croce sopra di loro.
- Tsuki? Dove vai?- Lavi si fermò assieme agli altri notando che l'amica stava tornando indietro.
- Tsuki-chan ch...- Lenalee si interruppe
- Molte notti noi...-
al suono della voce della ragazza in molti si fermarono voltandosi a guardarla.
- pregammo senza
chiederci
se in quel buio fosse già
la nostra verità...-
Tsuki cantava, melodiosa come se non fosse mai stata muta.
-Paura non avrai
la fede
sa proteggerci
la speranza può cambiare
la nostra realtà...-
camminava piano spostandosi in mezzo alle bare bianche con le croci dell'ordine
-Vedrai miracoli
se
crederai...
La fede non si può fermar.
Quanti
miracoli
sono tra noi
e condividerli potrai
potrai
se crederai...- chiudendo gli occhi aveva proseguito, nonostante non stesse
cantando ad alta voce la canzone risuonava in ogni angolo del salone amplificata
dallo spazio.
Ormai anche quelli che si erano già allontanati erano tornati indietro, l'ingresso era quasi ostruito. I suoi amici la ascoltavano senza proferire parola, mentre venivano presi da una strana sensazione di calma. Kanda la osservava, era stupito di questa sua iniziativa ma vedendo le reazioni di chi lo circondava pensò che fosse una buona cosa, ne avevano bisogno, quindi anche lui chiuse brevemente gli occhi concentrandosi sulle note delicate che la ragazza con la sua nuova voce riusciva a produrre.
-Questo è il tempo in
cui
sperare non è facile
e la gioia che c'è in
noi
nel vento vola via....
Ed ora sono
qui
il cuore è così fragile
cerco in me la forza
che
non ho avuto mai....- le parole rispecchiavano esattamente
ciò che tutti pensavano, ciò che tutti sentivano.
- Vedrai miracoli
se crederai...
La fede non si può fermar
se
crederai!
quanti miracoli
sono tra
noi
sono tra noi!
e condividerli
potrai
sì! potrai...
potrai se crederai...-
Tsuki allargando le braccia cercava di coinvolgere tutti nelle sue parole,
perchè era vero, loro erano miracoli, perchè erano ancora vivi nonostante tutto
e non dovevano concentrarsi solo sulle perdite e su ciò che era andato storto,
per loro e per tutti quelli che erano caduti.
-Potrai se crederai....- le ultime note si dispersero mentre la ragazza abbassava le braccia premendosi le mani sul cuore.
Fu naturale che partisse un applauso, non solo per Tsuki ma sopratutto per coloro che erano lì distesi in quelle casse, alcuni piangevano senza però mostrare segni della disperazione che li aveva colti fino a poco tempo prima.
- direi che ha espresso perfettamente tutto ciò che noi proviamo, ma dobbiamo andare avanti per noi e per loro!- disse Komui alla platea che assentì vigorosamente.
- Tsuki sei stata incredibile!- Lenalee le prese le mani nelle sue con gli occhi lucidi.
- volevo fare anche io qualcosa per loro... ho fatto così poco in quello scontro..- disse sorridendo appena.
- brava la mia Tsu-chan!- commentò Lavi prendendola per le spalle e stringendosela a sé.
- stanno tutti molto meglio grazie a te- sorrise Allen con una dolce espressione sul viso.
Uscirono finalmente dal salone, i
ragazzi si diressero verso i campi di addestramento mentre Lenalee tornò da suo
fratello per dargli una mano.
Tsuki raggiunse Kanda che tornava in camera
sua, quando gli fu vicino gli prese la mano.
- vai a cambiarti?- gli domandò
- sì, scendo ad allenarmi..- rispose lui
- Yu?- lei si fermò costringendolo a fare lo stesso, il giapponese si voltò a guardarla. - spero davvero di aver potuto risollevare un po' anche il tuo animo, perchè non so se ci riesco..- disse incapace di continuare abbassando gli occhi
- sai già vero che non ti risponderò?- le disse lui
- sì.- rispose sorridendo – torno in camera mia, mi cambio anche io. Ci vediamo più tardi- gli disse e lasciatagli la mano si incamminò.
Kanda rimase fermo a fissarla mente si allontanava, sorrise appena mentre quell'innaturale tranquillità che lo aveva invaso mentre la ragazza cantava si disperdeva a macchia d'olio dentro di lui, non sarebbe riuscita con tutta probabilità a sanarlo da ciò che era, ma di sicuro riusciva a mitigare in modo incredibile il suo animo inquieto.
Commenti: Forse lo so da me che tutta sta storia della canzone è un po' esagerata e melodrammatica ma davvero ci stava talmente tanto bene come contenuto che non ho potuto non metterla... Per chi volesse ascoltarla ecco qui http://www.youtube.com/watch?v=IPKqE-bJfBw E che dire? Il cambiamento dei personaggi è evidente, cerco di farlo percepire a piccoli passi come è naturale che sia tramite piccole riflessioni o frasi, se riesco a comunicarvelo sono molto soddisfatta allora! E se non riesco... mi impegnerò di più! =)
Kano_chan